In un'industria dove la competitività si basa su precisione e rapidità, il controllo dell'angolo è diventato un alleato indispensabile per le macchine piegatrici e risponde alla necessità crescente delle aziende di poter realizzare il pezzo giusto al primo colpo. Come funziona? Il sistema misura l'angolo di piega in tempo reale attraverso sensori ottici o laser. Confronta il valore misurato con quello programmato e, se necessario, apporta correzioni automatiche al processo di piegatura. Questo consente di ottenere angoli precisi e ripetibili, eliminando la necessità di effettuare misurazioni manuali e correzioni successive. Molte aziende esitano ad investire in un controllo dell'angolo a causa del costo iniziale e del timore di rallentare il ciclo di piegatura. Tuttavia, spesso sottovalutano i costi nascosti legati alla mancanza di precisione: tempo perso nelle misurazioni manuali, scarti di materiale e ritocchi continui. Se analizzassimo un turno di lavoro tipico di 8 ore, noteremmo che spesso metà del tempo viene dedicato a queste operazioni manuali, a discapito della produzione vera e propria. Un controllo dell'angolo, invece, riduce drasticamente questi sprechi, garantendo una produzione più efficiente e di alta qualità. Nel lungo termine, quindi, un controllo dell'angolo è un investimento che si ammortizza da solo. Per questo motivo, molte aziende stanno investendo in questo tipo di soluzione per aumentare la propria produttività. I vantaggi del controllo dell'angolo Aumento della produttività: riducendo i tempi di controllo ed eliminando le correzioni manuali, il controllo dell'angolo contribuisce a un significativo aumento della produttività. Miglioramento della qualità: garantendo angoli di piega precisi e costanti, si ottengono pezzi di qualità superiore, riducendo il numero di scarti. Flessibilità: grazie alla possibilità di lavo- rare con diversi materiali e spessori, il controllo dell'angolo si adatta a una vasta gamma di materiali. Versatilità: VICLA ha sviluppato un sistema di controllo dell'angolo che permette di lavorare in due modi principali, sfruttando il database di materiali, oppure in modalità “libera”. Le diverse tipologie di controllo dell'angolo In VICLA si offrono due soluzioni di controllo dell’angolo, tra cui quella integrata nelle fotocellule, come l'Iris Plus. Questa opzione è particolarmente indicata per le macchine piegatrici di piccole dimensioni, solitamente fino a circa 2 metri di lunghezza. Funziona attraverso un sistema di acquisizione immagini: una fotocamera integrata nella fotocellula scatta una serie di fotogrammi del profilo durante la piegatura, correggendo in tempo reale per ottenere l'angolo desiderato. Questa soluzione è ideale per produzioni di piccole dimensioni. La scelta dell'Iris Plus è vantaggiosa per la sua facilità d'uso: essendo integrato nelle fotocellule, non richiede installazioni aggiuntive. Inoltre, grazie alle sue dimensioni compatte, non occupa spazio prezioso all'interno della macchina. Tuttavia, è importante sottolineare che questa soluzione presenta alcuni limiti. Su macchine di grandi dimensioni, potrebbe risultare difficile ottenere una misurazione precisa a causa della lunghezza dei pezzi. Inoltre, per pezzi con pieghe complesse, come quelle multiple o sovrapposte, è necessaria una soluzione diversa. Un sistema all’avanguardia per la massima qualità La seconda soluzione proposta da VICLA è V-Control, un sistema di controllo dell'angolo all'avanguardia che utilizza due sensori laser per misurare con precisione l'angolo di piega durante il processo. Grazie alla sua capacità di misurare l'angolo in modo dinamico, di calcolare il ritorno elastico del materiale e di apportare le correzioni necessarie in tempo reale, il V-Control garantisce risultati di altissima qualità. V-Control può essere utilizzato con diverse metodologie Metodo con ritorno elastico preimpostato: utilizzato con i valori presenti nel database, è il metodo più rapido che permette un controllo e correzione in tempo reale su più punti della lamiera. Metodo con strain gauges: perfetto per pezzi lunghi e spessi. Attraverso appositi estensimetri montati sulle spalle della macchina, fa una rilevazione su più punti, rilevando il galleggiamento e di conseguenza l'angolo ottenuto e correggendolo automaticamente. Metodo di misura real time: il metodo più versatile, che prevede una la misurazione in un punto solo, ideale per profili corti. Consente di correggere l'angolo in tempo reale. È consigliato quando non sono presenti informazioni nel database (di materiale e di utensili), misurando con precisione assoluta il ritorno elastico. Il grande vantaggio è che per- mette alle aziende di costruirsi e configurare un database con dati reali. È importante evidenziare che tutti i metodi descritti permettono al sistema di imparare l'angolo corretto e di applicarlo automaticamente alle pieghe successive. V-Control ha un vantaggio sopra tutti: la versatilità Il sistema di controllo dell'angolo VICLA si distingue per la sua versatilità e precisione. Grazie alla possibilità di lavorare con o senza un database di dati, offre la massima flessibilità all'operatore. Quando si lavora con materiali o utensili nuovi, il controllo dell'angolo in tempo reale diventa fondamentale. Questo processo, seppur leggermente più lungo, permette di determinare con precisione il comportamento del materiale e di compensare il ritorno elastico. In pratica, si esegue una pre-piega a un angolo leggermente superiore a quello desiderato (solitamente 5°), si misura la deformazione elastica e si effettua la correzione finale. Questo approccio garantisce la massima precisione anche in condizioni non ottimali. La soluzione VICLA si distingue dalla concorrenza per la sua flessibilità. Mentre altri produttori impongono l'utilizzo di utensili e database specifici, VICLA offre al cliente la libertà di lavorare con qualsiasi tipo di utensile, anche usurato o speciale. Questo significa che è possibile ottenere risultati ottimali anche in situazioni in cui non si dispongono di dati preimpostati. Conclusione Il controllo dell'angolo di VICLA è uno strumento che affianca e migliora il lavoro degli operatori, qualunque sia il loro livello di esperienza. Grazie alla misurazione in tempo reale e alla correzione automatica, V-Control restituisce pezzi perfetti fin dalla prima piega, riduce gli scarti e aumenta la produttività, migliorando la competitività dell'azienda.
La piegatura di acciaio e di materiali alto-resistenziali richiede precisione e parallelismo perfetti, poiché ogni minima variazione può influire sulle caratteristiche meccaniche ed estetiche del manufatto. La diffusione di questi materiali in settori diversi, oltre ai più consolidati delle costruzioni, del movimento terra, del navale, del ferroviario, dei veicoli industriali e dei container, ha imposto ai costruttori di presse piegatrici nuove sfide. Per garantire i requisiti attesi, si è reso necessario perfezionare molteplici aspetti, dal controllo della bombatura alla gestione delle forze in gioco. Vicla, specializzata nella progettazione e costruzione di presse piegatrici ibride, cesoie e soluzioni automatiche per la piegatura della lamiera, ha saputo rispondere a queste esigenze introducendo negli anni diversi accorgimenti e innovazioni tecnologiche. «Queste soluzioni – spiega Marcello Ballacchino, fondatore e titolare dell’azienda insieme a Corrado Nucci – sono il frutto di una decennale collaborazione e sono adottate su tutta la gamma di presse piegatrici ibride, tra quelle della nostra linea di punta .Superior». Una di queste installazioni si è recentemente completata su una macchina da 641 ton distribuite su 4.600 mm di lunghezza utile di piega – la più potente mai prodotta dall’azienda nei propri stabilimenti di Albavilla (CO) – commissionata da un importante costruttore italiano di rimorchi e semirimorchi. Pressa piegatrice ibrida per il settore automotive La pressa piegatrice ibrida .Superior da 641 ton è una macchina di alta qualità e prestazioni, che combina tecnologia idraulica avanzata con una gestione elettronica ottimizzata. Rispetto alle presse piegatrici idrauliche convenzionali, offre un’efficienza energetica che consente di risparmiare fino al 55% di energia elettrica, grazie a un sistema idraulico progettato per garantire consumi ridotti e uso minore di olio. La bombatura adattiva è uno degli aspetti tecnici distintivi, garantendo un controllo puntuale della piegatura su tutta la superficie di lavoro. «Questa tecnologia – afferma Salvatore Schifano, Capofficina di Vicla – non richiede conoscenze tecniche approfondite. Il sistema regola automaticamente la compensazione per una piega lineare anche su materiali non uniformi, come elementi forati/asolati misti a materiale pieno». La bombatura adattiva si basa su una gestione separata dei cilindri, ciascuno dotato di un circuito idraulico indipendente, con serbatoio, pompa, motore e inverter dedicati, offrendo ampia libertà applicativa. «La gestione di cilindri indipendenti – aggiunge Schifano – non solo migliora la precisione, ma consente di ottimizzare anche i consumi energetici. Si possono attivare uno o più cilindri senza coinvolgere l’intero sistema. Questo si traduce in un consistente risparmio energetico e in una sensibile riduzione dei costi operativi. I cilindri sono equipaggiati con sensori integrati che monitorano le flessioni del banco, adattandosi in tempo reale per mantenere la massima precisione». Su specifica del cliente, la pressa piegatrice .Superior è stata sviluppata con una corsa della meccanica posteriore di 1.500 mm, rispetto alle misure più standard di 700 o 1.000 mm. Con una potenza fino a 641 ton su 4.600 mm di lunghezza utile di piega, la pressa piegatrice ibrida .Superior realizzata da Vicla per il settore costruzione rimorchi e semirimorchi, si distingue per modularità e capacità di aggiornamenti successivi. La versione realizzata è già molto performante e completa, con una corsa cilindri di 500 mm, un’apertura fino a 800 mm e una corsa della meccanica posteriore che arriva a 1.500 mm. «La dotazione – aggiunge Nucci – include utensili ad alto carico, forniti da un nostro qualificato partner, e la mazzetta inferiore con bloccaggio idraulico per velocizzare il cambio stampi. È possibile montare matrici a base 60 o 90, adattandosi anche a maggiori dimensioni». Due supporti frontali scorrevoli, orientabili e regolabili in altezza in base alla matrice montata, facilitano le operazioni, mentre un sistema di controllo dell’angolo in real-time garantisce precisione.
Uno dei principali problemi affrontati dall'industria della lavorazione della lamiera è la riduzione dei tempi morti tra il completamento di un lotto di pezzi e l'inizio del successivo. VICLA ha affrontato questo problema sviluppando un innovativo sistema di attrezzaggio automatico degli utensili collegato alle presse piegatrici: Superior ATC Automatic Tool Changer. VICLA ATC Tool Changer: operazioni di stoccaggio, carico e scarico degli utensili Progettato per ottimizzare l'interfaccia tra le presse piegatrici e il sistema di stoccaggio, il sistema di cambio stampi per piegatrici di VICLA garantisce uno stoccaggio, un caricamento e uno scaricamento degli utensili efficiente. Caratteristiche Principali del Cambio Automatico degli Attrezzi Design modulare: Facilmente personalizzabile per adattarsi a qualsiasi configurazione della pressa piegatrice e requisiti di utilizzo. Scalabilità: Espansione della capacità di stoccaggio aggiungendo moduli aggiuntivi secondo necessità. Opzioni versatili: Disponibile in modelli a doppio ingresso e dimensioni XXL per presse piegatrici grandi e pesanti. Gestione completa degli attrezzi: Stoccaggio e gestione efficienti non solo di punzoni e matrici, ma anche di strumenti speciali come le tavole di orlatura. Aspetti chiave del carico e scarico automatico di punzoni e matrici Questo sistema è personalizzabile e progettato per misurare in base alle esigenze del cliente; riduce i tempi di impostazione da 4 a 5 volte rispetto all'operazione manuale ordinaria ed esegue automaticamente anche le attrezzature più complesse, gestendo set di attrezzi fino a 1-3/4 di apertura a V e strumenti di ritenzione dell'asta. Gli strumenti superiori possono anche essere ruotati di 180 gradi. Inoltre, consente l'utilizzo di sistemi di serraggio Promecam o WILA. L'automazione copre tutto, comprese le operazioni upstream. Uno degli aspetti più interessanti è la programmazione da parte dell'ufficio tecnico: il sistema CAD/CAM elabora il file tridimensionale, crea il miglior ciclo di piegatura e invia il programma alla macchina che è automaticamente equipaggiata, richiamando la sequenza di piegatura direttamente sul controllo numerico. Tutti i dati di attrezzatura e lavorazione vengono automaticamente salvati al termine del lavoro ed esportati al management per un'analisi dei dati chiave 4.0. Vantaggi: Riduzione dei tempi di set-up Aumento della produttività Configurazione personalizzabile Programmazione versatile e automatizzata Uso semplice e intuitivo Gestione di impostazioni complesse Configurazione di due presse piegatrici contemporaneamente Il sistema VICLA ATC - Singolo o Twin - è progettato per automatizzare e accelerare le impostazioni per produrre in modo efficiente lotti di piccole dimensioni. Il sistema combina una o due presse piegatrici ibride con un cambio automatico degli attrezzi, consentendo molteplici configurazioni di attrezzi, riducendo i tempi di set-up da 4 a 5 volte rispetto all'operazione manuale ordinaria. L'elemento principale del sistema è una navetta compatta che funge da cambio automatico degli attrezzi, posizionando i set di attrezzi, fino a 1-3/4 di apertura a V, nei sistemi di serraggio delle travi superiore e inferiore. Questa navetta recupera e sostituisce gli attrezzi nel magazzino degli attrezzi, che può contenere fino a 197 piedi di matrici e punzoni. Gli attrezzi possono essere utilizzati in configurazioni manuali o robotiche. Gli strumenti superiori possono anche essere ruotati di 180 gradi. VICLA ATC system - Single or Twin – is designed to automate and speed-up the setups for efficiently producing small batch sizes. The system combines one or two hybrid press brakes with an automatic tool changer, allowing for multiple tooling setups, reducing setup times by 4 or 5 times compared to the ordinary manual operation. The main element of the system is a compact shuttle that serves as robotic tool changer that places the tool sets, up to 1-3/4” V opening, in the clamping systems of the upper and lower beams. This shuttle retrieves and replaces tools in the tool magazine, which can store up to 197 ft. of dies and punches. The tooling can be used in manual or robotic setups. The upper tools can also be rotated 180 degrees. Programmazione Offline Uno dei tanti vantaggi del cambio automatico degli attrezzi VICLA è la possibilità di programmazione offline. Il sistema CAD/CAM elabora il file tridimensionale, crea la migliore sequenza di piegatura e invia il programma alla macchina, che è automaticamente equipaggiata, e richiama la sequenza di piegatura direttamente sullo schermo di controllo numerico. Tutti i dati di attrezzaggio e lavorazione vengono automaticamente salvati al termine del lavoro ed esportati al sistema di gestione per l'analisi dei dati. Hai bisogno di ulteriori informazioni? Scarica la nostra brochure o invia una richiesta online per un preventivo.
La storia di EVB è quella di un’azienda che, dalla sua fondazione negli anni’60 ad oggi, ha saputo evolversi passando da un piccolo laboratorio artigiano a protagonista riconosciuto nel settore della lavorazione lamiera conto terzi. Marco Butti, attuale titolare dell'azienda con sede a Calolziocorte (LC) e nipote del fondatore, ci ha raccontato questa realtà, le sfide affrontate e l'importanza della tecnologia, in particolare della collaborazione con VICLA che ha segnato un nuovo capitolo di successi e innovazione nella crescita dell’azienda. EVB S.r.l. è nata negli anni '60 e si occupa prevalentemente di carpenteria conto terzi: taglio laser, piegatura e assemblaggio di particolari – racconta Marco Butti - Questa azienda, originariamente focalizzata su riparazioni e piccoli lavori, ha saputo adattarsi alle esigenze del mercato, cambiando tecnologia e ampliando il proprio portafoglio di servizi. Abbiamo sempre cercato di far evolvere quello che era il prodotto della carpenteria, puntando più sulla qualità che sulla quantità” La varietà di lavori che EVB è in grado di gestire è uno dei suoi maggiori punti di forza. Riusciamo a variare da un lavoro ad un altro. Facciamo tutto, dal piccolo particolare da 1 kg fino a basamenti lunghi 25 metri, sottolinea Butti, evidenziando anche come questa flessibilità consente all'azienda di non fermarsi mai, rispondendo a tutte le esigenze dei clienti e mantenendo un'alta produttività. . Investire in tecnologia per garantire efficienza scegliendo una pressa piegatrice ibrida Butti evidenzia anche una delle sfide più temute nel settore manifatturiero: la carenza di lavoratori esperti. I lavori diventano sempre più complicati e c'è sempre meno personale qualificato in grado di svolgerli,” ha affermato. Questa situazione ha spinto EVB a investire in nuove tecnologie e macchinari più moderni, per garantire efficienza e qualità nel lavoro. Un passo significativo nella modernizzazione di EVB è stata la collaborazione con VICLA, un costruttore di macchine utensili di Albavilla (CO) che fornendo una pressa piegatrice ibrida modello .Superior ha consentito all'azienda di innalzare il proprio standard produttivo. .Superior di VICLA, essendo una piegatrice molto innovativa, è molto più intuitiva e veloce, anche per chi non ha tanta esperienza nella piegatura, ha spiegato Butti. Questa intuizione si è tradotta in un evidente miglioramento della produttività La macchina vecchia che avevamo non era in grado quasi nessuno di utilizzarla, confida il titolare di EVB. Per questo motivo, EVB ha portato i propri pezzi di prova presso VICLA per testare la nuova tecnologia. Ci hanno messo a disposizione una pressa .Superior, noi abbiamo portato le nostre attrezzature e siamo stati una mezza giornata a produrre in casa VICLA, ha detto Butti, e scrivendo un'esperienza di collaborazione proficua. I risultati sono stati sorprendenti: Abbiamo notato che era tutto un altro modo di lavorare: le lavorazioni sono state eseguite con una produttività più elevata, ha aggiunto. Grazie alla nuova macchina, EVB è riuscita a eseguire pezzi prima complessi con innovativa facilità, permettendo anche a dipendenti meno esperti di lavorare efficacemente. “È sufficiente che l’operatore sappia usare uno smartphone e può iniziare a piegare con la pressa VICLA”. Marco Butti ha sottolineato che grazie alla nuova tecnologia, ora è possibile realizzare pezzi che prima richiedevano una notevole esperienza da parte dell'operatore. “Adesso riusciamo a farli con molti meno problemi, molto meno tempo perso a controllare ogni singolo pezzo, ha affermato. In particolare la pressa piegatrice VICLA ha risolto molte criticità nelle operazioni di piegatura dei binari per i trasportatori degli impianti di verniciatura. “Si tratta di un prodotto dove sono richieste tolleranze ristrette e che è molto complesso da piegare: parliamo di binari lunghi da 1,5 a 3 m e con pieghe molto strette. Grazie alla precisione di questa nuova macchina riusciamo però ad avere una produzione più elevata rispetto a prima”. La macchina VICLA ha semplificato il lavoro non solo in termini di tempo, ma anche di fatica fisica per gli operatori. Con l'accompagnatore che segue passo passo quella che è la piega, il pezzo viene più preciso, precisa Butti, sottolineando quanto sia importante per il comfort dell’operatore avere attrezzature ergonomiche come quelle che VICLA ha previsto per la pressa piegatrice .Superior. La pressa piegatrice VICLA è stata fornita dotata di tecnologie di correzioni dell'angolo di piega in tempo reale. Tecnologia ibrida, precisione massima Entrando nel dettaglio della pressa piegatrice ibrida modello .Superior di VICLA possiamo affermare che si tratta di una macchina progettata per rispondere alle esigenze di precisione e versatilità dei moderni ambienti produttivi. Questa macchina è caratterizzata da una struttura robusta e tecnologica mente avanzata, in grado di garantire elevate prestazioni e un'eccezionale qualità di piegatura. Uno degli aspetti distintivi della .Superior è la sua configurazione ibrida, che combina efficienza energetica e prestazioni superiori. Grazie a un sistema di azionamento elettrico, la pressa garantisce una riduzione dei consumi energetici e una maggiore sostenibilità ambientale, un elemento sempre più cruciale nel contesto industriale attuale. La .Superior è dotata di un avanzato sistema di controllo numerico che consente una programmazione intuitiva e una gestione facilitata delle operazioni. Gli operatori possono beneficiare di un'interfaccia user-friendly che facilita l'inserimento dei parametri di lavorazione e la gestione dei programmi di piegatura. Questo aspetto, come abbiamo visto, è stato molto apprezzato da EVB e rappresenta un punto di forza della tecnologia VICLA per tutte le carpenterie italiane. Inoltre, la macchina offre la possibilità di integrare sistemi CAD/CAM per una gestione dei progetti e una continuità produttiva senza soluzione di continuità. Tra le altre caratteristiche salienti, la .Superior è equipaggiata con un sistema di correzione automatica dell'angolo di piegatura, che garantisce risultati precisi e ripetibili. Questa tecnologia consente di ottimizzare i processi produttivi, aumentando l’efficienza e riducendo al minimo gli scarti. Inoltre, la pressa piegatrice .Superior è progettata per gestire una vasta gamma di materiali e spessori, rendendola ideale per molteplici applicazioni industriali e quindi strumento produttivo ideale per uno contoterzista come EVB che fa della flessibilità uno dei suoi elementi distintivi. La capacità di VICLA di adattare la .Superior a diverse configurazioni di produzione consente agli utilizzatori di ampliare la propria offerta e rispondere in modo flessibile alle richieste dei clienti. La struttura compatta e versatile della pressa piegatrice consente infine anche di ottimizzare gli spazi di lavoro, un ulteriore vantaggio nel panorama industriale italiano in cui ogni m2 è fondamentale (e molto costoso). Il primo passo di una partnership per innovare Guardando al futuro, Butti ha confermato che EVB continua a considerare nuove opportunità di investimento nel settore tecnologico e collaborazioni strategiche. C'era l'idea di acquistare una pressa piegatrice più piccola, ma stiamo facendo delle valutazioni anche in base al personale. Purtroppo, non avendo personale a sufficienza, inserire una macchina in più e tenerla ferma crea un problema, ha detto. Tuttavia, nonostante le sfide, l'impegno verso la crescita e l'innovazione rimane intatto. Il prossimo acquisto in questo settore sarà ancora VICLA, ha affermato Butti, dimostrando come una collaborazione proficua possa gettare le basi per un futuro prospero. L'esperienza di EVB S.r.l. e la sua partnership con VICLA testimoniano l'importanza di investire in tecnologia e innovazione per restare competitivi nel mercato attuale. Con un occhio attento al futuro e un forte impegno verso la qualità e l'efficienza, EVB continua a essere un esempio di come la tradizione possa evolversi, rimanendo al passo con le nuove sfide del mondo industriale moderno.
Gli utensili per presse piegatrici sono gli elementi fondamentali che consentono di formare la lamiera nelle forme desiderate. Si distinguono in due categorie: utensili superiori: i punzoni, detti anche coltelli o lame. Sono gli utensili fissati al pestone mediante molteplici sistemi di fissaggio. utensili inferiori: chiamati anche matrici, cave o prismi, sono gli utensili montati sul banco della piegatrice e sostengono il materiale durante il processo di piegatura. Che cos'è una pressa piegatrice? Una pressa piegatrice è una macchina utilizzata per piegare la lamiera in varie forme. È composta da una trave superiore, sulla quale sono montati i punzoni, che si muove verticalmente e una banco inferiore, sul quale sono montate le matrici, che rimane stazionaria. La lamiera viene posizionata tra le due travi e il punzone viene premuto verso il basso per piegare il materiale. Esistono diversi tipi di presse piegatrici: presse piegatrici meccaniche, presse piegatrici idrauliche, presse piegatrici ibride, presse piegatrici CNC, presse piegatrici rotative. Leggi la nostra guida completa che descrive nel dettagli cos'è una piegatrice, a cosa serve e quali sono le tipologie di presse piegatrici. Scegliere l'attrezzatura giusta per la pressa piegatrice La scelta dell'attrezzatura appropriata per la tua pressa piegatrice è fondamentale per ottenere risultati accurati ed efficienti. Ecco alcuni fattori chiave da considerare: Tipologia di materiale da piegare: lo spessore, la resistenza e la duttilità del materiale determineranno le migliori opzioni di attrezzatura. Angolo di piega: l'angolo di piega desiderato influenzerà la scelta delle forme di punzone e matrice. Raggio di piega: il raggio di piega avrà un impatto sui requisiti dell'attrezzatura. Configurazione dell'attrezzatura: considera fattori come le aperture delle matrici a V, i profili dei punzoni e i materiali dell'attrezzatura. Capacità della pressa piegatrice: assicurati che la tua attrezzatura sia compatibile con la capacità di tonnellaggio della tua pressa piegatrice. Utilizza i nostri calcolatori online. Di quale materiale sono fatti gli utensili per piegatrici? Gli utensili per la piegatura della lamiera sono sono generalmente realizzati in acciai temprati e rettificati, o rivestiti con carburo di tungsteno, per assicurare una maggiore resistenza all'usura e una lunga durata operativa. Questi materiali offrono un'eccellente resistenza all'usura, durata e resistenza al calore, rendendoli adatti per applicazioni di piegatura impegnative. Matrici e punzoni: come si utilizzano nella piegatura della lamiera? Nelle piegatrici cnc, il processo di piegatura della lamiera viene gestito dal controllo numerico che monitora il movimento della macchina e dei suoi componenti, compresi i punzoni e le matrici. In una piegatura automatica il punzone è spinto nella lamiera dalla macchina, mentre la matrice viene tenuta ferma. Il movimento della macchina viene controllato dal sistema CNC, che garantisce una piegatura precisa. Inserimento degli utensili in piegatrice: alcuni consigli Una corretta impostazione dell'attrezzatura per pressa piegatrice è essenziale per un funzionamento accurato e sicuro. Segui queste linee guida generali: Pulizia: assicurati che l'attrezzatura e il letto della pressa piegatrice siano puliti per evitare graffi e detriti che possano influenzare il processo di piegatura. Allineamento: allinea con cura il punzone e la matrice per garantire un corretto contatto con il materiale. Serraggio: fissa l'attrezzatura in posizione utilizzando i meccanismi di serraggio appropriati. Regolazione della tonnellata: imposta la tonnellata della pressa piegatrice in modo che corrisponda ai requisiti del materiale e della piega. Controlli di sicurezza: effettua controlli di sicurezza prima di azionare la pressa piegatrice per garantire una corretta impostazione e prevenire incidenti. Considerazioni aggiuntive Manutenzione: Una manutenzione regolare, che include pulizia, lubrificazione e ispezione, è essenziale per prolungare la vita dell'utensile e garantire prestazioni ottimali. Stoccaggio dell'attrezzatura: Un corretto stoccaggio aiuta a prevenire danni e prolungare la durata dell'attrezzatura. Utensili superiori: i punzoni I punzoni sono utensili fissati al pistone mediante vari sistemi di fissaggio. I punzoni sono essenzialmente le lame che discendono dall'alto sulla lamiera durante la piegatura, tracciando la linea di piega e determinando così l'altezza successiva della flangia. Come si catalogano i punzoni? Codice prodotto: un identificatore univoco per ogni punzone. Gradi: l'inclinazione delle facce immediatamente adiacenti al raggio della punta. Altezza: l'altezza utile che nello standard europeo è uguale all'altezza totale meno i 30 mm dell'attacco all'intermedio. Gli utensili con un'altezza maggiore consentono un buon utilizzo nella creazione di scatole profonde. Raggio: il raggio della punta del punzone ci mostra visivamente a quale tipo di utilizzo è stato progettato. In generale, un raggio maggiore suggerisce l'uso per materiali più spessi o per piegare lamiera sottile ma con curve di raggio molto grande. Alcuni utensili hanno una punta piatta e hanno usi specifici, ad esempio se il segmento del vertice piatto è abbastanza lungo, nelle pieghe orlate (calandratura) di grandi spessori. Tipologie principali di punzoni (o coltelli) per piegatrici Ci sono molte tipologie di punzoni disponibili per diversi lavori. La selezione del punzone deve essere effettuata solo dopo aver conosciuto le basi di ciascun tipo di punzoni per presse piegatrici. Le principali tipologie sono: Punzone standard Il punzone standard è lo strumento più comune per presse piegatrici. Il suo corpo spesso e la punta stretta generano un tonnellaggio elevato, adatto per piegare materiali più spessi. Il lato interno ha una leggera curva concava con esterni piatti, che consente una piegatura della flangia più corta. Punzoni a punta fine Utilizzare punzoni angolari acuti per curve molto corte, in genere 30° o meno. Possono anche gestire angoli più grandi come 60°. Questi punzoni hanno una punta affilata e un corpo generalmente ingombrante. Punzoni specifici per serramenti Questi punzoni speciali hanno un corpo stretto e una punta angolata che si piega verso l'interno. Sono ideali per creare curve dietro gli angoli, come stipiti e ante delle porte. Punzone a collo di cigno I punzoni a collo di cigno vengono utilizzati per la creazione di profili a forma di U. La loro forma unica impedisce alle contropieghe del pezzo di entrare in collisione con l'utensile. Data la loro particolare forma, i punzoni a collo di cigno sono soggetti a forze trasversali che tendono a piegare gli utensili con un effetto torcente. La conseguenza di ciò è che questa particolare forma di utensile ha una capacità inferiore di sopportare un carico e, quindi, di portata massima. Punzoni a raggio I punzoni superiori a raggio hanno una punta arrotondata invece di una affilata. In questo modo si crea una curva a forma di U invece di una forma a V netta. Sono spesso usati con una matrice a forma di U per angoli arrotondati. Utensili Inferiori: le Matrici Le matrici, anche chiamate cave o prismi, sono gli utensili inferiori attaccati al tavolo della pressa piegatrice. Sono disponibili in varie forme e dimensioni, ma la maggior parte ha un'apertura a V. Gli angoli di apertura comuni della V vanno da 90° (per la coniatura) a 30°. Scegliere la matrice giusta Considera fattori come: Codice prodotto: identifica in modo univoco per ogni matrice. Gradi: indica l'angolo dell'apertura a V della matrice, che determina l'angolo massimo di piega. Raggio: il raggio degli angoli arrotondati della V, che influisce sulla qualità della piega. Tipo di matrice: singola a V, a due vie autocentrante, multi V, piega schiaccia ecc. Comprendendo questi fattori, puoi selezionare gli utensili appropriati per la pressa piegatrice per le tue applicazioni specifiche. Matrici a V Le matrici a V rappresentano il tipo più diffuso di stampo utilizzato nelle presse piegatrici. Il loro scopo principale è creare pieghe lineari sulla lamiera. Questi stampi prendono il nome dalla forma a V del loro incavo, che è progettato appositamente per questa funzione. Matrici Multi-V Le matrici Multi-V sono stampi appositamente disegnati con molteplici cave e angoli diversi, il che offre un elevato grado di flessibilità e precisione nel processo di creazione di pieghe e particolari complessi. Grazie alla loro versatilità, queste matrici si adattano a diverse forme e configurazioni, permettendo di realizzare lavori più dettagliati e di qualità. Matrici a U Le matrici a U vengono impiegate per ottenere pieghe con raggi interni ampi o angoli molto acuti, necessari soprattutto per la formazione di forme cilindriche o sferiche. Questi stampi possono essere con raggi di bordo cava maggiorati, il che favorisce il processo di piegatura ed evita che la lamiera si blocchi all'interno della matrice. Matrici Piegaschiaccia Sono matrici speciali per eseguire una piegatura a schiacciamento, ovvero un processo di piega che permette di eliminare gli spigoli vivi e di aumentare la resistenza meccanica di profili sottili, in particolare nelle zone di piega. Il processo si compone di due passaggi: una piegatura iniziale a 35° e una successiva operazione di schiacciamento per ottenere lo spessore o il profilo finale. Matrici per piega tangenziale o oscillanti Le matrici per piega tangenziale sono formate da tre parti: un blocco con due sedi due rulli fresati delle molle di tenuta La piegatura tangenziale offre un vantaggio significativo nella lavorazione di lamiere con fori e asole, evitando le antiestetiche slabbrature e garantendo una finitura di alta qualità. Sistemi di bloccaggio degli utensili della piegatrice Insieme alla scelta degli utensili della piegatrice, è importante valutare anche il sistema di bloccaggio, in quanto concorre nel determinare la velocità di setup della macchina. Si potrebbe aprire un capitolo intero su come ottimizzare e velocizzare la preparazione della macchina e della zona lavoro e per questo ti invitiamo a leggere i nostri 7 consigli su come ottimizzare la zona lavoro della piegatrice. Le tipologie di bloccaggio utensili si distinguono in base alla tipologia di attacco, che può essere di tipo Promecam, chiamato anche europeo, oppure di tipo WILA. A loro volta, è possibile distinguere i bloccaggio utensili superiori ed inferiori in base alla tecnologia di fissaggio: manuale, semimanuale, idraulica o pneumatica. A questo proposito, leggi il nostro approfondimento e impara a riconoscere le diverse tipologie di bloccaggio utensili. Carico e scarico degli utensili automatico Caricare e scaricare gli utensili della piegatrice richiede tempo e, insieme alla movimentazione dei materiali, è uno dei momenti in cui nasconde la maggiore quantità di sprechi di tempo. VICLA ha progettato il cambio utensili automatico per presse piegatrici, una soluzione automatica di carico e scarico degli utensili della piegatrice che riduce fino a 5 volte il tempo di setup della macchina. Scopri tutto sul cambio utensili automatico: che cos'è, come funziona, vantaggi e svantaggi.
Nuova Inox è una realtà specializzata nella lavorazione dell'acciaio inox conto terzi. Nell'ottica di ottimizzare accuratamente il lavoro, soprattutto nella fase di piegatura, l'azienda ha scelto un cambio utensili automatico per piegatrici progettato su misura da VICLA. La necessità di gestire un vasto numero di codici univoci e tempi di attrezzaggio differenti ha reso cruciale l'adozione di un sistema automatico per l'attrezzaggio utensili della peigatrice. “Abbiamo esaminato le proposte del mercato e scelto le macchine di piegatura VICLA, che soddisfavano le nostre esigenze di intercambiabilità e gestione centralizzata degli utensili”, spiega Fabiano Fieni, direttore generale di Nuova Inox Srl di Rovato (Brescia). L'azienda ha acquistato due piegatrici VICLA .SUPERIOR e un sistema di cambio utensile ATC, riducendo notevolmente i tempi di attrezzaggio e migliorando la fluidità del processo produttivo. Le peculiarità che rendono unico il sistema ATC (Automatic Tool Changer) progettato da VICLA risiedono in tre aspetti chiave: tecnologia ibrida, attrezzaggio automatico, programmazione da remoto. Due presse piegatrici ibride garantiscono pieghe perfette Le presse piegatrici ibride sono dotate di motori brushless ad alto coefficiente energetico, dispositivi per il controllo di piega in tempo reale, come il controllo dell'angolo e la bombatura adattiva. A differenza di una piegatrice elettrica o idraulica, la piegatrice ibrida VICLA è dotata di un impianto idraulico specifico che comprende un circuito idraulico doppio completamente indipendente, ciascuno dotato di un proprio serbatoio, motore, pompa e inverter. Questa scelta costruttiva dimezza il piping e l'impiego di olio idraulico, aumenta la velocità di esecuzione e riduce drasticamente i consumi energetici. Inoltre, non risente dei limiti strutturali tipici di una pressa piegatrice elettrica. La doppia guida conserva stabilità e perpendicolarità della traversa superiore rispetto al piano di lavoro: questo permette di mantenere la precisione di piega con utensili e intermedi differenti, garantendo nel tempo il mantenimento dei centraggi effettuati al collaudo. Le due piegatrici collegate al magazzino utensili automatico dispongono inoltre dell'innovativo sistema Tool Locator che, per mezzo di LED incorporati nel bloccaggio superiore, ha la doppia funzione di indicare la corretta posizione dei punzoni durante la fase di attrezzaggio e di aiutare l’operatore a individuare l’utensile attivo in modalità di produzione. Come funziona il cambio stampi ATC Il cambio stampi automatico ATC di VICLA è concepito proprio per ridurre al minimo i settaggi quando gli attrezzaggi si susseguono uno dopo l’altro; il sistema riesce a ridurli di 4 o 5 volte rispetto alle attività manuali. Inoltre elimina i tempi morti tra una fase e l'altra, consentendo di passare direttamente dal taglio alla piega del pezzo senza dover attendere i tradizionali tempi di attrezzaggio. In Nuova Inox è inoltre possibile sfruttare un unico magazzino utensili su tutte le piegatrici del reparto, mantenendo lo stesso CAM a cui gli operatori erano già abituati. Un valore da non dimenticare In Nuova Inox si è constatato che l’esperienza pluridecennale di piega di un operatore è davvero un valore aggiunto: “abbiamo visto – conclude il direttore generale Fabiano Fieni - che non di rado questa figura professionale è capace di “inventare” una strategia di piegatura migliore di quella che il software stesso suggerisce, perché è la memoria storica dell’azienda, perché è abituato a valutare, fare scelte, preferire una soluzione a un’altra, per esempio ridurre al minimo le rotazioni del pezzo, su 180°, o forse 360°, e così via. Ma non tutti sono così esperti, e allora l’automazione è utilissima nelle operazioni di routine, attraverso le quali anche un neofita può diventare produttivo; anzi, può sfruttare il CAM per far tesoro dei risultati e quindi imparare! Abbiamo messo in opera un mix di macchine piegatrici, magazzino, ergonomia, riduzione dei tempi di setup, sicurezza, senza tralasciare l’approccio 4.0 e il tracciamento delle varie fasi. Siamo certi che questo assetto in azienda ci permetterà di consolidare la nostra attività di carpenteria attraverso una maggiore capacità produttiva, dopo la nostra forte crescita degli ultimi anni. Per quanto riguarda il futuro, guardiamo con attenzione all’automazione per saldature e finiture, sempre pronti a innovare”.
Uno degli strumenti fondamentali, insieme alla conoscenza delle basi di piegatura della lamiera, è il regolo di piegatura. Questo strumento aiuta a verificare la fattibilità dei pezzi da eseguire con la pressa piegatrice in dotazione e dovrebbe essere utilizzato non solo dal reparto di piegatura ma anche in ufficio tecnico. In questa guida scoprirai come utilizzarlo e dove richiedere il tuo regolo di piegatura in pdf firmato VICLA. Cos'è il Regolo di Piegatura della Lamiera? Il regolo di piegatura della lamiera è un dispositivo che viene utilizzato per misurare e verificare l'angolo di piegatura della lamiera durante il processo di lavorazione. Questo strumento è particolarmente utile per assicurarsi che le pieghe siano realizzabili con le macchine e gli utensili in dotazione. Il punto di partenza per capire la funzione del regolo di piegatura è la matrice. Ogni piega fatta in matrice ha infatti un limite dimensionale al di sotto del quale non si può scendere. In questi casi esistono diverse strade da percorrere. Una di queste consiste nel ridurre la larghezza V della cava. Tale operazione richiede però un aumento della forza di piegatura ed è quindi fondamentale assicurarsi che la piegatrice e gli utensili siano in grado di sostenere tale forza. In altre parole, una volta scelta la matrice V, bisogna assicurarsi che la resistenza degli utensili e la forza di piegatura della macchina consentano di ottenere la piega desiderata. Il regolo di piegatura viene in soccorso e ci fornisce numerose informazioni. Come si utilizza il regolo di piegatura? L'uso del regolo di piegatura della lamiera è abbastanza semplice. A partire dallo spessore della lamiera che si deve lavorare, il regolo riporta delle informazioni importanti sulla larghezza V matrice da utilizzare, il bordo minimo da rispettare e la forza di piegatura necessaria per ottenere il pezzo finito. Bordo minimo di piega Indica la misura minima ottenibile con la matrice scelta. In parole più semplici non è altro che il valore che consente alla lamiera di appoggiarsi su entrambi i lati della matrice. Il bordo minimo corrisponde a metà della matrice più una distanza di sicurezza. Perché è così importante il bordo minimo? Capita spesso che, per i limiti di forza della macchina, sia necessario utilizzare una matrice V più larga, senza però tenere conto del limite imposto dal bordo minimo. Facendo questa veloce verifica con il regolo di piegatura potremmo accorgerci che il pezzo non è realizzabile con la macchina in dotazione. Matrice e problematiche di piegatura Utilizzando il regolo di piegatura di VICLA è possibile vedere che il range di scelta della matrice è piuttosto vario. Nonostante questo, è sempre consigliabile scegliere il valore indicato nella parte centrale della tabella, proprio al di sotto dello spessore. Perché? Come abbiamo anticipato all’inizio, ad una determinata larghezza V della cava, corrisponde una forza di piegatura diversa. Più precisamente, al diminuire della larghezza, aumenta la forza necessaria. Questo aspetto, sebbene spesso ignorato in carpenteria, è responsabile di non pochi disastri ed è uno dei 5 errori più comuni in fase di piegatura. La forza di piegatura è strettamente legata alla resistenza degli utensili e ai limiti progettuali della macchina. Non è mai una buona cosa forzare tali limiti e rischiare di rompere gli utensili e la piegatrice! Un altro aspetto riguarda l’intensificarsi dei fattori di variabilità della lamiera. Al diminuire della larghezza V della cava, infatti, aumenta l’intensità con cui si manifestano le variabili intrinseche della lamiera. Regolo di piegatura in pdf Ti piacerebbe ricevere una copia del regolo di piegatura firmato VICLA? Contattaci e te lo spediremo!
Le proprietà uniche dell'acciaio inossidabile, come la resistenza alla corrosione, che spieghiamo nel dettaglio in questo guida ai materiali nella lavorazione della lamiera, lo rendono una scelta popolare. L'acciaio inox viene utilizzato in settori che vanno dalla lavorazione alimentare all'edilizia e alle apparecchiature mediche. Tuttavia, lavorare con l’acciaio inossidabile nel processo di piegatura della lamiera presenta una serie di sfide uniche. Nel campo della piegatura della lamiera, questo materiale nasconde non poche insidie. A questo proposito abbiamo intervistato due aziende specializzate nella lavorazione inox, per capire quali sono le difficoltà e le soluzioni che hanno adottato in fase di piegatura. Le sfide della lavorazione dell’acciaio inox Destinati ai più vari settori applicativi, dall’Ho.Re.Ca. al packaging passando al food& beverage, i particolari in acciaio inox sono apprezzati per le loro caratteristiche di elevata resistenza alla corrosione, garanzia di igiene e finiture estetiche di forte impatto. Queste stesse caratteristiche che rendono il materiale così richiesto pongono però sfide e problematiche durante la sua lavorazione e, in particolare, durante di fase di piegatura. In questo flusso produttivo la piegatura ha ovviamente un ruolo fondamentale visto che, come conferma Davide Chinellato (Responsabile di Produzione di Inox Piave di San Fior) la lavorazione dell’acciaio inox pone diverse complessità. “Serve una pressa piegatrice che sappia gestire queste lamiere che non sono la classica lamiera piana, ma che hanno subito diverse lavorazioni risultando quindi deformate e con spessore variabile. L’importante è riuscire a piegare in modo costante e uniforme su tutta la lunghezza del pezzo”. Oltre alla qualità della piega è fondamentale la velocità con cui si esegue la lavorazione. “Oggi chiediamo presse piegatrici che abbiano e velocità altissime di lavorazione, rispettando però sempre le normative di sicurezza. È un punto fondamentale, che una volta era impossibile, perché i dispositivi di sicurezza rallentavano il lavoro e lo rendevano più complesso. Sulle macchine VICLA invece la completa sicurezza non si traduce in una riduzione delle performance” afferma Davide Chinellato. L’acciaio inox è un materiale che, per le sue caratteristiche, richiede una grande precisione e cura, altrimenti si rischiano difetti sul prodotto finito che diventano molto evidenti. Marco Nervi, titolare di C.L.A. LAVORAZIONE INOX, azienda specializzata in lavorazioni di acciaio inox grezze, ritiene che “Per quanto riguarda la piegatura, ad esempio, si deve ottenere una piega perfettamente lineare e continua su tutta la lunghezza del pezzo. Se la piegatrice non esegue la piegatura con la stessa potenza, magari riducendo la forza nel centro, la piega ne risulta leggermente aperta o leggermente chiusa”. La scelta del giusta piegatrice In questo senso, anche la scelta della giusta pressa piegatrice gioca un ruolo fondamentale nella riuscita del pezzo giusto al primo colpo. Quando si parla di aziende abituate a gestire numerose commesse, organizzate con reparti che lavorano perfettamente in simbiosi come un unico ingranaggio, è vitale scegliere il giusto macchinario che garantisca precisione, ripetibilità e affidabilità. Inox Piave, ad esempio, ha scelto una configurazione particolare di pressa piegatrice che li consentisse di lavorare alcuni particolari unici sul mercato. La macchina, che ha richiesto un anno intero di lavoro, è dotata di 5 riscontri. In pratica si compone di una traversa singola, che fa la movimentazione generale dei fermi, più quattro fermi indipendenti da regolare in base alle esigenze. I vantaggi della piegatrice ibrida Tra una piegatrice idraulica, elettrica ed ibrida, l’azienda ha optato per una piegatrice ibrida per i suoi numerosi vantaggi. Innanzitutto la ripetibilità costante, garantita da un circuito compatto composto da piping ridotto, in cui l’impianto è in presa diretta tra pompa e motore. C’è poi la velocità. In una pressa piegatrice ibrida, l’innovazione tecnologica ruota attorno alla spinta della macchina: il sistema si compone di un asse elettrico dotato di frizione idraulica, dotato di un motore elettrico brushless, capace di fornire elevate forze ed alte velocità di spostamento. Infine, la versatilità maggiore rispetto ad una piegatrice elettrica, come sostiene Chinellato “per il tipo di piegature che realizziamo internamente l’opzione completamente elettrica non garantisce le performance richieste e quindi, anche per questo motivo, abbiamo scelto la tecnologia ibrida di VICLA”. La scelta dei giusti utensili Un altro elemento da tenere in considerazione quando si parla di lavorazione dell’acciaio inox è legato al costo, come spiega Nervi “Negli ultimi anni abbiamo registrato un incremento dei costi del materiale, non so se legato a dinamiche speculative, in particolare nel primo semestre del 2022 in cui era diventato difficile trovare il materiale. Anche questo motivo, soprattutto unito alla delicatezza del materiale, rende fondamentale evitare ogni tipo di scarto: il componente in acciaio inox se si segna diventa inutilizzabile, specie nelle applicazioni come quelle dell’arredo dove è a vista”. Materiali come inox AISI 304, ferro, zincato, rame, ottone, alluminio mandorlato e alluminio verniciato richiedono una grande precisione e cura, altrimenti si rischiano difetti che sul prodotto finito diventano molto evidenti. Oltre alla scelta della piegatrice più adatta, è importante utilizzare utensili che non segnino il materiale, come ad esempio l'utilizzo di pellicola protettive che si interpongono tra la lamiera e la matrice e proteggono il materiale. Abbiamo scritto una guida che illustra le principali tipologie di matrici e punzoni più utilizzati in piegatura. Il Fattore K nella Lavorazione della Lamiera Un aspetto critico nella lavorazione della lamiera, inclusa quella in acciaio inox, è il fattore K. Questo fattore è essenziale per determinare la precisione nei processi di piegatura della lamiera. Il fattore K rappresenta il rapporto tra lo spessore del materiale e il raggio neutro, influenzando direttamente il risultato finale della piegatura. Per approfondire ulteriormente questo concetto e capire come influenzi la lavorazione dell'acciaio inox, ti invitiamo a leggere il nostro articolo sul fattore K lamiera.
La scelta del materiale giusto è fondamentale per qualsiasi progetto di lavorazione della lamiera. Comprendere la composizione e le caratteristiche di questi materiali, come interagiscono con la pressa piegatrice, e quali sono le variabili della lamiera, è essenziale per un corretto calcolo degli sviluppi. Diversi materiali offrono caratteristiche uniche che possono influenzare significativamente la resistenza, la durata, la lavorabilità e l’aspetto estetico del prodotto finale. Acciaio Nel corso della storia, l'acciaio è sempre stato impiegato in modo assai versatile. Tale materiale è stato indispensabile per l'innovazione tecnologica di tutto il mondo. Infatti, senza la sua disponibilità e il suo basso costo, la rivoluzione industriale non sarebbe stata possibile. Col passare del tempo, le tecniche di produzione dell'acciaio sono state perfezionate. Quando si parla di acciaio, è opportuno distinguere due grandi famiglie: Acciai non legati: costituiti da leghe di ferro e carbonio Acciai legati: leghe in cui, oltre a ferro e carbonio, sono presenti altri elementi. Oltre alla presenza di elementi, esistono diversi tipologie di acciaio sulla base della percentuale di carbonio presente. In generale, maggiore è la presenza di carbonio, maggiore sarà la durezza. Quando si parla di acciai dolci o duri, quindi, si fa riferimento alla concentrazione di carbonio. In generale, è possibile distinguere l’acciaio in queste classi: extra dolci: 0,5-0.25% di carbonio dolci: 0,15 – 0,25% di carbonio semidolci: 0,25 – 0,40% di carbonio semiduri: 0,40 – 0,60% di carbonio duri: 0,60% - 0,70% di carbonio durissimi: 0,70% - 0,80% di carbonio extraduri: 0,80 – 0,85% di carbonio Acciai legati Abbiamo detto che gli acciai legati metalliche che mischiano altri elementi oltre al ferro e al carbonio. Uno dei più famosi è sicuramente l’acciaio inox. Acciaio inox L’acciaio inox (o Stainless Steel, in inglese) è costituito da un’alta percentuale di cromo che rende il materiale molto resistente alla corrosione e alla temperatura; il cromo, inoltre, dona grande malleabilità e rende l’acciaio inox un materiale impiegato in numerosissime applicazioni. Nella pressopiegatura, vengono utilizzate diverse tipologie di acciaio inossidabile, ciascuna con caratteristiche specifiche che le rendono adatte a particolari applicazioni. Le tipologie di acciaio inossidabile più comunemente impiegate sono: Acciaio Inox Serie 300 Acciaio Inox 304: è il tipo più comune e versatile di acciaio inox ed è noto anche con il nome di inox 18/10 per via delle percentuali di cromo e nichel presenti nella lega. È noto per la sua eccellente resistenza alla corrosione e alla formabilità. Questo materiale è spesso utilizzato per applicazioni che richiedono un'elevata resistenza alla corrosione, come nelle cucine commerciali, negli elettrodomestici e nelle attrezzature per la lavorazione degli alimenti. Acciaio Inox 316: oltre a nichel e cromo, contiene anche molibdeno, che migliora ulteriormente la resistenza alla corrosione, in particolare contro gli ambienti salini e chimici. È ampiamente utilizzato in applicazioni marine, chimiche, farmaceutiche e medicali, dove l'ambiente è particolarmente aggressivo. Acciaio Inox Serie 400 Acciaio Inox 430: è un tipo di acciaio ferritico con buona resistenza alla corrosione e buone proprietà meccaniche. È spesso utilizzato per applicazioni interne come pannelli di elettrodomestici e rivestimenti architettonici. Tuttavia, rispetto alla serie 300, ha una resistenza alla corrosione inferiore e una minore malleabilità. Acciaio Inox 410: offre un buon equilibrio tra resistenza alla corrosione e durezza. È utilizzato per applicazioni che richiedono elevata resistenza all'usura e moderata resistenza alla corrosione, come utensili da taglio, lame e attrezzature industriali. Acciao Cor-Ten L’acciaio corten, anche detto cor-ten, è una particolare lega di acciaio dal colore bruno-rossastro. Il nome COR-TEN deriva dall’unione di “corrosion resistance” (COR) e “tensile strength” (TEN), ed evidenzia le sue principali caratteristiche di resistenza alla corrosione e resistenza alla trazione. La proprietà principale dell’acciaio corten è la sua rara ed unica capacità di autoproteggersi naturalmente dalla corrosione, una reazione di tipo ossidativo che risponde alle sollecitazioni dell’ambiente circostante e che porta allo sviluppo di una patina di ossido superficiale che, se scalfita o rimossa, si rigenera costantemente nel tempo. Oltre all’acciaio, è possibile piegare altri materiali. Alluminio L'alluminio è un altro materiale molto popolare nella lavorazione della lamiera grazie alla sua leggerezza, resistenza alla corrosione e facilità di lavorazione. È utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, dall'industria aerospaziale all'automotive, fino agli elettrodomestici. L'alluminio può essere anodizzato per migliorare ulteriormente la sua resistenza alla corrosione e la sua estetica. Rame Il rame è noto per la sua eccellente conducibilità elettrica e termica. Questo lo rende ideale per applicazioni elettriche e di riscaldamento. Inoltre, il rame ha una buona resistenza alla corrosione e può sviluppare una patina protettiva che gli conferisce un aspetto distintivo e attraente. Tuttavia, è un materiale relativamente costoso e viene spesso utilizzato in applicazioni specializzate. Ottone L'ottone, una lega di rame e zinco, è apprezzato per la sua facilità di lavorazione, resistenza alla corrosione e aspetto dorato. È ampiamente utilizzato in componenti decorativi, strumenti musicali e accessori idraulici. La sua malleabilità consente di ottenere dettagli precisi e complessi, rendendolo ideale per lavorazioni di precisione. Titanio Il titanio è un materiale altamente resistente e leggero, noto per la sua eccellente resistenza alla corrosione e capacità di mantenere la sua integrità strutturale anche a temperature elevate. È utilizzato in settori che richiedono prestazioni superiori, come l'industria aerospaziale, medicale e militare. Lo svantaggio è che il titanio è costoso e richiede tecniche di lavorazione specializzate. Conclusioni La scelta del materiale per la lavorazione della lamiera dipende da numerosi fattori, tra cui le proprietà meccaniche richieste, la resistenza alla corrosione, il costo e l'applicazione finale del prodotto. Ogni materiale offre vantaggi unici e può influenzare significativamente il processo di produzione e le prestazioni del prodotto finale. Comprendere le caratteristiche e le interazioni di questi materiali è essenziale per realizzare progetti di successo nella lavorazione della lamiera. Ti interessa scoprire quali sono le principali caratteristiche di una pressa piegatrice? Scarica gratis il nostro manuale di pressopiegatura!
Chi lavora nel campo della piegatura della lamiera, sa che lavorare il metallo, anche a livello industriale, è una vera e propria arte. Quando si parla di deformazione della lamiera è bene distinguere innanzitutto quali sono le principali tipologie, perché ognuna di esse influenza il calcolo e lo sviluppo della lamiera. Ecco quindi che una buona comprensione di come è fatta una pressa piegatrice, unita ad una conoscenza solida dei principi di progettazione, può migliorare significativamente la qualità del prodotto finale. Quali sono le tipologie di piegatura della lamiera La piegatura della lamiera è un processo di lavorazione meccanica a freddo che deforma permanentemente il materiale applicando forze tramite un punzone. Esistono diverse tecniche di piegatura della lamiera, ciascuna adattata ai risultati desiderati. Le tecniche di piegatura della lamiera si distinguono in diverse categorie: Tecnica dei tre punti: come la piegatura ad aria, la semiconiatura e la coniatura Piega schiacciata o appiattimento della lamiera Piega con matrice tangenziale Pannellatura della lamiera L'attrezzatura principale comprende uno stampo costituito da un punzone, azionato da una pressa piegatrice, e una matrice, spesso a forma di V, scelta in base al tipo di piegatura da eseguire. La combinazione di questi elementi, uniti alle peculiarità del materiale da lavorare, possono creare risultati di piega diversi tra loro. Piegatura in aria La piegatura in aria deve il suo nome al fatto che la lamiera viene lavorata in sospensione, senza alcun contatto tra il pezzo e le facce interne della matrice. Di fatto, rimane uno spazio tra il fondo della cava e la lamiera. Ad oggi, questa modalità è sicuramente la più diffusa nella piegatura a tre punti, in quanto è lo standard nelle macchine nuove. Caratteristiche della piegatura in aria Le caratteristiche della piegatura in aria sono davvero molteplici, soprattutto se relazionata con le altre due modalità. È la più versatile, in quanto consente di ottenere una gamma più vasta di angoli di piega: da 180° a valori inferiori a 90° fino al limite massimo della matrice, ossia dal valore del suo angolo. Da ciò si evince che la piegatura in aria è immediatamente riconoscibile perché adotta matrici con angoli inferiori a 88°. Rimanendo, ad esempio, all'interno del diffusissimo standard Promecam, generalmente si trovano matrici in aria con inclinazioni della V pari a 60°, 45°, 30°. Necessita di minore forza di piegatura rispetto alla coniatura e alla modalità a fondo matrice o semiconiatura. Nella tecnica di piegatura ad aria, il raggio di piegatura della lamiera è più ampio e, di conseguenza, si genera un maggior ritorno elastico. La piegatura ad aria è la scelta preferita nella piegatura moderna perché ha la caratteristica di lasciare la lamiera libera di deformarsi con la propria naturale flessione senza interferenze. Infatti, l’assenza di contatto tra il materiale e le facce interne della matrice, o la penetrazione del punzone nel raggio, fa sì che la piegatura ad aria sia l'unica modalità adatta ai sistemi di controllo dell'angolo. La piegatura in aria necessita di sviluppi più corti, proprio in virtù delle maggiori dimensioni dei raggi interni. Quali sono i limiti? Sono pochi i limiti della piegatura in aria, ma è bene fare alcune considerazioni. Nel caso in cui volessimo piegare degli articoli con scantonature a gradi, la piegatura in aria non è la scelta migliore, perché il ricciolo di sfogo che si crea durante la lavorazione in corrispondenza dello spigolo potrebbe non essere tollerato, specie quando si ha bisogno di finiture estetiche o accoppiamenti. In questi casi, così come quando un foro è vicino alla linea di piega, è sicuramente consigliabile una matrice per piegatura tangenziale (figura 3.8) o, al limite, a 88°. Inoltre, nei casi in cui si stia piegando l'acciaio inossidabile, può essere preferibile ridurre la larghezza della V per non far scaturire dei raggi troppo ampi ed esteticamente meno appaganti. Proprio per questo, diverse aziende preferiscono andare sotto cava con l'inox. Semiconiatura La semiconiatura ha il grande vantaggio di permettere una certa costanza d’angolo con alcuni dei pregi della suddetta coniatura, seppur necessitando di molta meno forza. Il segreto e la peculiarità deriva dal fatto che lo stampaggio viene parzializzato strettamente nell’area del raggio di piegatura. Coniatura La coniatura, quando si utilizzano utensili standard, è da subito riconoscibile, in quanto necessita di punzoni e matrici con angoli di 90°. In pratica, gli utensili superiori e inferiori hanno lo stesso valore delle pieghe che si desidera ottenere. Un'altra caratteristica evidente è l'adozione di matrici più strette rispetto alla piegatura in aria che, nella maggioranza dei casi, indica come dimensione preferenziale di V il valore che si ricava moltiplicando lo spessore per 8. In caso di coniatura vengono consigliate matrici con larghezza V=spessore x 5. L'altra caratteristica fondamentale è la grande forza di cui si deve disporre per poter effettuare una coniatura effettiva e perfetta e che, indicativamente, è pari a 4,5 volte quella della piegatura in aria, a parità di condizioni. C'è da aggiungere che la coniatura rappresenta la madre tra le tre modalità per il semplice motivo che le piegatrici di un tempo non avevano sistemi di gestione dell'avvicinamento tra punzone e matrice o, per lo meno, non sufficientemente precisi. Per questo c'era la tendenza o la necessità diffusa di andare a pacco, ossia di schiacciare totalmente il materiale tra gli utensili come avviene nello stampaggio. Per quanto riguarda gli sviluppi, invece, esistono degli approcci teorici leggermente diversi a seconda del metodo che adottiamo. Per alcuni storici manuali tecnici il raggio interno è del tutto paragonabile al raggio del punzone in quanto, durante la fase finale della piegatura, la lastra ne copia fedelmente la forma e la dimensione. La coniatura ha un andamento durante il ciclo di piega assolutamente inconfondibile. La peculiarità della coniatura è che lo schiacciamento della lamiera tra le facce del punzone e le pareti interne della cava è totale. Questo processo non coinvolge esclusivamente il vertice dell'utensile, ma anche i lati inclinati. ll raggiungimento della esatta quota di coniatura si avverte solitamente con un cambio di suono e con l'osservazione che il pezzo viene letteralmente accompagnato a pacco: è totalmente inutile e sconsigliato spingere oltre per non danneggiare gli utensili o la macchina. Il vantaggio della coniatura risiede nella grande ripetibilità. Trattandosi di un vero e proprio stampaggio, permette l'annullamento del ritorno elastico con una standardizzazione assolutamente rilevante. Nella pratica, una volta raggiunta la corretta quota di coniatura, è possibile ridurre o addirittura azzerare il controllo dei valori degli angoli di piega tra un pezzo e l’altro. Ci sono casi in cui adottare una coniatura al posto di una piegatura in aria riduce notevolmente le tempistiche di esecuzione con un conseguente aumento della produttività. Tipicamente ciò può avvenire in presenza di pezzi di ridotte dimensioni, fino a 2mm di spessore e con materiali comuni quali S235 o AISI 304 in lotti medi o numerosi. Quali sono i limiti? I limiti della coniatura sono diversi: È impossibile effettuare pieghe con angoli inferiori di 90°; Necessita di grande forza ed è quindi adatta per spessori sottili; C’è molta confusione attorno a questa modalità di piega. Schiacciatura o Appiattimento Questo metodo prevede una pre-piega iniziale della lamiera con un angolo compreso tra 26° e 35°, seguita da una fase di schiacciamento dove la lamiera viene completamente o parzialmente compressa usando apposite presse. È utilizzato principalmente per aumentare la rigidità, proteggere i bordi e prevenire spigoli liberi. Pannellatura della lamiera La pannellatura della lamiera è un processo specializzato che prevede l'utilizzo di una macchina pannellatrice per lamiera. La lamiera viene fissata saldamente e una trave di piegatura si muove verso l'alto o verso il basso attorno a un punto di articolazione. Questa azione crea le pieghe desiderate nel materiale. La trave pieghevole può essere dotata di vari strumenti di piegatura per ottenere diversi angoli e forme di piegatura. La piegatura del metallo è ideale per produrre forme tridimensionali complesse come: Scatole Recinzioni Pannelli personalizzati Componenti strutturali Questa tecnica è particolarmente efficace per parti o componenti più grandi che sarebbero difficili o ingombranti da gestire manualmente. Manuale di piegatura (anche in pdf!) Sei un piegatore, oppure lavori in ufficio tecnico e ti piacerebbe leggere un manuale interamente dedicato al mondo delle presse piegatrici e della piegatura della lamiera? In VICLA abbiamo scritto un libro dal titolo Pieghe d'Arte - Arte e Tecnica della Pressopiegatura Industriale in cui parliamo di diversi aspetti: configurazione della pressa piegatrice calcolo degli sviluppo, fattore k, piano neutro, ritorno elastico fattori di variabilità della lamiera evoluzione e storia della pressa piegatrice tecnologie per il controllo della piegatura come il sistema di bombatura, il controllo dell'angolo Se ti interessa, ordina una copia qui; paghi solo le spese di spedizione e possiamo inviarti anche la versione in pdf!
Incentivi fiscali per le imprese che investono nel Mezzogiorno: il Ministro Giorgetti ha firmato il decreto che sblocca 1,8 miliardi di euro a partire da inizio 2024. Obiettivo? Sostenere lo sviluppo e la crescita economica delle regioni meridionali che decidono di investire in beni materiali, incluse presse piegatrici per lamiera e cesoie. Le aliquote sono differenziate per regione e per dimensione dell'azienda. Ad esempio: in Sicilia e Calabria una piccola impresa può beneficiare fino al 60% di incentivi fiscali, rispetto al 35% riservato ad un azienda simile ma ubicata in Abruzzo. Il grafico sotto mostra chiaramente la distribuzione delle aliquote in ogni regione. fonte immagine: https://www.studio-associato.eu/2024/05/20/zes-unica-sbloccati-18-miliardi-di-euro-per-il-mezzogiorno/ Come funziona la domanda per la ZES Unica? Dal 12 giugno al 12 luglio 2024: le imprese potranno comunicare all'Agenzia delle Entrate le spese ammissibili sostenute dall'1 gennaio 2024 e quelle previste fino al 15 novembre 2024 per beneficiare degli incentivi. ZES Unica cumulabile con Industria 4.0: simulazione dell'investimento L'aspetto interessante della manovra è la possibilità di cumulare l'agevolazione ZES con gli incentivi Industria 4.0. Cosa aspetti? Investi nel Sud e cogli questa imperdibile opportunità! In VICLA siamo già pronti con i nostri consulenti per portare avanti la domanda. Richiedi subito un preventivo per la tua nuova pressa piegatrice e blocca ora il prezzo. Per maggiori informazioni sulla ZES Unica: Visita il sito web della Struttura di Missione ZES Unica: https://www.strutturazes.gov.it/it/
Indipendentemente dal settore in cui opera un’impresa, oggi non si può negare l’importanza del digital marketing per la promozione di prodotti o servizi. Infatti, sia le piccole attività locali sia le grandi multinazionali hanno la necessità di essere presenti online con una strategia solida. Esistono diverse tecniche e strategie che una carpenteria metallica può utilizzare per ottenere ottimi risultati nel medio-lungo periodo. Con l'espressione marketing B2B si fa riferimento a un ambiente business-to-business, ovvero lo spazio commerciale in cui le aziende scambiano prodotti, servizi o informazioni con altre aziende. Il marketing B2B ha delle caratteristiche uniche che lo distinguono da qualsiasi altra tipologia: il valore delle vendite è più alto; il processo di vendita è più complesso e di solito dura diversi mesi; la decisione di acquisto è un processo molto complesso che coinvolge diversi soggetti (il titolare, il responsabile tecnico ecc.) e ciò implica che bisogna parlare con diversi attori. Uno degli obiettivi principali del marketing digitale B2B riguarda la generazione di contatti qualificati da trasferire al reparto commerciale. Già solo questo punto dovrebbe fare emergere la complessità del settore e delle attività di marketing: attrarre potenziali acquirenti in linea con le aspettative non è facile ed è per questo che molti imprenditori sono scettici sull’efficacia di investire sui canali online. Il nostro target non è online Questa è una delle obiezioni più comuni e diffuse, ma è errata. Quasi tutti i potenziali clienti utilizzano internet per ricercare informazioni, confrontare prodotti e prendere decisioni d'acquisto. Data la complessità del prodotto e del processo di vendita, è molto difficile vendere un prodotto B2B online, se non impossibile, e la trattativa di vendita deve ancora essere gestita dal reparto commerciale. A questo punto potrebbe sorgere spontanea una domanda: se la vendita è ancora gestita dal reparto commerciale, come si misura l’efficacia di una strategia di marketing? Innanzitutto, il risultato di marketing si misura nella qualità dei contatti generati, in quanto la negoziazione e la chiusura della trattativa viene portata avanti dai venditori. Si tratta di una sottile, ma importante differenza che è fondamentale chiarire. In secondo luogo, è vero che non tutti i business si adattano ad una vendita diretta online, per via della complessità del prodotto, ma oggi tutti i potenziali acquirenti fanno ricerche sul prodotto prima di richiedere un preventivo. Prima di internet, l’agente/venditore era l’unico intermediario con il cliente finale. Era lui il detentore delle conoscenze e il cliente doveva necessariamente fidarsi di lui. Reperire altre informazioni era difficile; non esistevano forum, community, siti internet. Niente. Oggi invece, la maggior parte degli acquirenti svolge numerosissime ricerche indipendenti e viene influenzata online. Prima di passare all'acquisto, i tipici acquirenti B2B di oggi possono consultare cataloghi online, effettuare molteplici ricerche su Google oppure visitare i siti web dei brand. Cercano le specifiche del prodotto e i confronti tra brand per individuare le offerte o le promozioni migliori. È solo a questo punto che si dirigono in azienda e portano a termine l'acquisto. Farsi trovare online con informazioni esaustive sui propri prodotti è quindi vitale per non perdere opportunità di business. Gli acquirenti B2B, quindi, si affidano sempre di più a internet per raccogliere informazioni e influenzare le proprie decisioni di acquisto. Quando effettuano una ricerca online hanno ben chiare le loro necessità e sono alla ricerca di risposte precise ed esaustive. Per questo motivo è importante che i contenuti siano di alta qualità, composti da informazioni rilevanti e da descrizioni approfondite dei vantaggi che si ottengono comprando quel prodotto/servizio. Abbiamo già un sito web, quindi non abbiamo bisogno di altro Un sito web è solo un punto di partenza, ma non basta. È necessario raggiungere i potenziali clienti ovunque si trovino. Il marketing digitale, quindi, è molto più di un semplice sito web e include SEO, campagne digitali online, social media marketing, email marketing e molto altro. Inoltre, il marketing digitale può essere molto conveniente, soprattutto se confrontato con i canali tradizionali come la pubblicità cartacea o televisiva ed è possibile ottenere un ottimo ritorno sull'investimento (ROI) con una strategia ben pianificata e implementata. Come impostare una strategia di marketing per una carpenteria conto terzi La prima cosa di cui occuparsi è fare un’analisi SWOT. Per farlo basta creare una matrice divisa in quattro campi e inserire i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce. In questo modo si potrebbe scoprire, ad esempio, che la propria azienda è tra le pochissime realtà a poter realizzare un determinato lavoro, ma potrebbe essere completamente sconosciuta ai suoi potenziali clienti. Successivamente bisogna capire come veicolare il messaggio alle giuste persone e per farlo è fondamentale conoscere chi sono i propri potenziali clienti. In particolare, bisogna scoprire quali sono i canali su cui è presente il target e quale tipo di messaggio comunicativo veicolare “parlando la lingua del target”. Per farlo, è possibile percorrere diverse strade: Sondaggi: è consigliato creare dei mini sondaggio da mandare sia alle persone con cui sono stati fissati degli appuntamenti, sia ai clienti passati o attuali ponendo domande specifiche. Questo tipo di messaggi veloci ed informali possono essere costruiti gratuitamente utilizzando Google Forms. In alternativa, se presente in azienda, si può coinvolgere il servizio assistenza clienti e raccogliere tutte le informazioni utili sulla propria clientela. Community di Facebook o Linkedin: i gruppi di settore sono una fonte inestimabile di informazioni perché è il luogo dove le persone scambiano informazioni, pareri e opinioni su un determinato argomento. È molto probabile che esista una community dedicata alla lavorazione della lamiera e ai lavori di carpenteria. Per considerarsi rilevante, un gruppo di Facebook dovrebbe avere almeno 300 iscritti. Leggere recensioni e riviste di settore: le recensioni sulla propria pagina Facebook o Google sono una miniera di informazioni per capire quali sono i punti di forza e di debolezza del proprio brand. Si possono inoltre ricavare ottimi spunti per costruire i messaggi per campagne online. Una volta raccolte queste informazioni, si crea una strategia di marketing in base all’obiettivo che si vuole raggiungere. Prendiamo come esempio una carpenteria conto terzi che ha recentemente ampliato il proprio parco macchine ed è ora in grado di velocizzare i processi e aumentare la propria capacità produttiva. Il suo obiettivo quindi è trovare potenziali clienti di medie-grandi dimensioni con cui stipulare commesse importanti. La strategia canonica di solito prevede una fase iniziale in cui si cerca di farsi conoscere, successivamente si creano contenuti per coinvolgere e interessare il target e infine si cerca di convincere il potenziale cliente a richiedere un preventivo. A seconda degli obiettivi di business, del budget e delle tempistiche, si può lavorare anche in senso opposto, ovvero si punta subito ad ottenere la vendita/la richiesta di preventivo. Ritornando all’esempio della carpenteria, una volta compreso il target e i canali in cui è presente (Google, Youtube, Facebook ecc) si potrebbe procedere in senso inverso, ovvero: creare una campagna online su Facebook (magari con un video che mostra le tipologie di prodotto che si fanno, il parco macchine a disposizione e la tempestività nel realizzare le commesse) con l’obiettivo di ottenere subito delle richieste di preventivo e lavorare poi sugli altri punti per generare passaparola e per far conoscere l’azienda. Questo processo apparentemente semplice, si traduce in una moltitudine di attività che riguardano sito, canali social, campagne online. Nello specifico, assicurarsi che il sito funzioni e carichi le pagine correttamente, verificare che tutte le informazioni di contatto, gli orari di apertura, le foto siano aggiornate, mettere in evidenza i punti di forza dell’azienda (ad esempio il parco macchine), creare contenuti che mostrino un problema comune al proprio target e la relativa soluzione. Non esiste una ricetta universale, perché ogni azienda è diversa e ha le sue peculiarità. Chi inizia è già a metà dell’opera A prescindere da quale sia l'obiettivo, ciò che decreta il successo o il fallimento di una strategia online è sempre legato alla capacità di comprendere i problemi e le necessità dei propri potenziali clienti e riuscire a comunicare efficacemente con loro; non ha niente a che fare con i tecnicismi delle piattaforme che, come tali, sono dei semplici strumenti e non possono leggere nella mente del target. Un aspetto poco considerato da chi si approccia per la prima volta al marketing digitale è che per vedere risultati concreti di business servono costanza, perseveranza e dedizione. Generalmente, occorrono un paio di mesi per testare le campagne a pagamento prima di poter trarre conclusioni; questo perché è necessario che le piattaforme abbiano il tempo di mostrare le inserzioni a un numero elevato di persone per restituire una cospicua mole di dati su cui fare le dovute analisi. Non bisogna quindi scoraggiarsi se nei primi mesi non si vedono grandi risultati perché è molto probabile che sia ancora troppo presto per fare delle valutazioni di performance. Conclusioni Il marketing digitale è un'opportunità irrinunciabile per le carpenterie che desiderano crescere e prosperare nel mercato odierno. Le obiezioni comuni al marketing digitale, come il nostro target non è online o abbiamo già un sito web, sono prive di fondamento. Con una strategia ben pianificata e implementata, il marketing digitale può generare contatti qualificati; aumentare la visibilità online; migliorare la customer experience e incrementare le vendite. Per ottenere risultati concreti, è fondamentale comprendere le esigenze e i problemi del target di riferimento; creare contenuti di alta qualità e rilevanti; utilizzare i canali giusti per raggiungere il target; monitorare e misurare i risultati.
La crescente domanda di piegatori esperti, dove il know-how pratico non basta più, ha rafforzato ancora di più la nostra idea di organizzare un CORSO DI PIEGATURA, teorico/pratico, in collaborazione con Emiliano Corrieri, fondatore dell’Accademia della Piegatura, e Upt Italia. Numerosissime le iscrizioni e le partecipazioni di piegatori esperti, ma non solo, tanta voglia di imparare e di formazione ancora più tecnica anche da parte di giovani piegatori e di personale che lavora in ufficio tecnico. Siamo stati molto contenti della richiesta di Enrico Mangili di Upt di organizzare un corso di piegatura - afferma Corrado Nucci, co-titolare e Direttore Commerciale di VICLA - e abbiamo preso al volo l'opportunità di ospitare un evento formativo con un esperto come Emiliano Corrieri dell'Accademia della Piegatura. La giornata ha visto quasi una trentina di partecipanti più o meno esperti che hanno potuto confrontarsi sulle dinamiche che avvengono sui vari materiali e sul perché piegare è una fase delicata della lavorazione della lamiera. Quando la teoria e la pratica si fondono insieme il risultato è eccellente. Molte aziende hanno capito l’importanza di investire sulla formazione per ottenere un elevato vantaggio competitivo dal connubio vincente di uomo/macchina. Il cambiamento industriale in corso richiede di rendere sempre più efficiente il ciclo produttivo, mantenendo bassi i costi di produzione senza compromettere la qualità. Fattori come la crescente domanda di personalizzazione dei prodotti, da una parte, e la difficoltà di reperire manodopera qualificata, dall’altra, spingono le aziende a dover riorganizzare i reparti produttivi per rimanere competitive. Uno degli elementi fondamentali su cui si cerca di agire per contrastare la carenza di manodopera è di valorizzare le risorse interne per formarle, stimolarle e trattenerle. Abbiamo assistito ad un enorme cambiamento nel mondo della lamiera negli ultimi anni - continua Nucci - da una parte ritmi di lavoro sempre più frenetici hanno portato ad acquistare nuovi macchinari con tecnologie sempre più performanti; dall'altra parte la difficoltà nel trovare personale qualificato sta spingendo le aziende a dotarsi sempre di più di automazioni sempre più spinte con l'utilizzo sempre maggiore di sistemi informatici all'avanguardia. La formazione riveste un ruolo chiave perché consente di acquisire una consapevolezza sulle difficoltà e sugli aspetti più pratici della piegatura grazie ai quali è possibile rendere il processo più snello e risolvere molte problematiche a monte della produzione. Un piegatore specializzato che conosce gli aspetti pratici e teorici della lavorazione della lamiera rappresenta un valore aggiunto per l’azienda estremamente prezioso. Un operatore qualificato e formato adeguatamente, infatti, giocherà un ruolo chiave nel rendere sempre più efficiente il ciclo produttivo, contribuendo ad aumentare il livello di qualità nella ripetitività dei processi di lavorazione. Nel nostro campo i piegatori sono sempre meno e quello che stiamo notando è la poca propensione al capire il perché delle cose rispetto al fatto di eseguirle e basta. In poche parole manca quella passione, quella voglia di imparare che ha permesso alle aziende italiane di costruire prodotti conosciuti in tutto il mondo. Un secondo aspetto interessante legato alla formazione del personale è la sua trasversalità. Le aziende sono sempre più consapevoli che per migliorare l'efficienza della filiera produttiva serve una sinergia tra ufficio tecnico e reparto produttivo. L'ufficio tecnico, infatti, deve possedere informazioni precise sulle caratteristiche e i limiti delle presse piegatrici per progettare e disegnare in modo efficiente, evitando errori e sprechi. Capita troppo spesso, infatti, che in ufficio tecnico vengano elaborati sviluppi con tolleranze troppo difficili, se non addirittura impossibili da rispettare considerando la dotazione degli strumenti (pressa piegatrice e utensili) in reparto di piegatura. Conoscere le basi teoriche dietro al processo di deformazione della lamiera può aiutare i progettisti e i disegnatori ad avere una panoramica completa di tutti gli elementi necessari nella progettazione e nel disegno dei pezzi. È proprio per favorire la condivisione delle conoscenze che in VICLA abbiamo scelto di muoverci su due binari: da una parte, organizzando giornate formative, ricche di schemi dettagliati e spunti preziosi che stimolano dibattiti vivaci; dall’altra, creando un manuale di piegatura - Pieghe d’Arte – Arte e Tecnica della Pressopiegatura della Lamiera - che riassume le basi teoriche e operative della lavorazione della lamiera. Il libro contiene numerosi spunti e consigli pratici per portare la pressopiegatura alla sua massima performance possibile, oltre a una panoramica approfondita sull’evoluzione delle presse piegatrici e le nuove soluzioni tecnologiche per migliorare la qualità dei prodotti finiti. “Sono ormai 10 anni che nel settore delle macchine utensili si assiste a una rivoluzione incredibile” afferma Marcello Ballacchino, titolare di VICLA insieme al socio Corrado Nucci “Mi riferisco all’automazione dei processi, all’avvento della robotica e allo sviluppo di macchine ad alto coefficiente energetico. E poi non bisogna scordarsi del grande tema della Fabbrica Digitale. Questo nuovo modo di concepire la produzione sta proiettando l’intero settore nel futuro. Da qui, la missione di VICLA di continuare a guardare avanti, per anticipare le richieste e soddisfare le esigenze dei clienti.” La Giornata dedicata alla piegatura è stata un'occasione preziosa per condividere la nostra passione per la lavorazione della lamiera e per rafforzare il legame con la nostra clientela. Un ringraziamento speciale va a tutti i partecipanti, ai nostri piegatori ed ai preparatissimi formatori, nonché allo staff Vicla per aver contribuito al successo di questo evento. Non vediamo l'ora di replicare questa esperienza!
Negli ultimi decenni, le industrie di ogni settore hanno assistito e preso parte ad un significativo cambiamento verso l'automazione, con soluzioni per ogni aspetto della produzione, dalle linee automatizzate di gestione del magazzino fino alle celle robotizzate di piegatura. Nel campo della lavorazione dei metalli, l'integrazione delle celle di lavorazione automatiche ha rivoluzionato il processo di piegatura della lamiera sulle presse piegatrici. Le macchine automatiche per la piegatura della lamiera rappresentano indubbiamente una soluzione avanzata per l’automazione industriale, aumentando la qualità e l’efficienza del lavoro. Grazie ai vantaggi della programmazione di ultima generazione, queste celle possono lavorare continuamente, fornendo risultati costanti, ripetibili e di alta qualità, senza la variabilità associata agli operatori umani. Come funziona una cella di piegatura? Un’isola robotizza è un sistema integrato complesso che prevede l’utilizzo di un robot e di una pressa piegatrice all’interno di un’area di lavoro circoscritta. Questa soluzione permette di automatizzare tutto il ciclo di piegatura. L’automazione copre diverse fasi: Prelievo del pezzo tramite robot che è dotato di ventose o magneti Controllo dello spessore e rilascio della lamiera sulla piastra di centraggio Inizio della sequenza di piega con eventuali riprese o ribaltamenti Pallettizzazione Cicli di produzione più veloci grazie alla piegatura robotizzata La mancanza di personale qualificato in officina che sia in grado di presidiare il lavoro delle macchine e gestire la produzione ha sviluppato la necessità di automatizzare le produzioni. Senza ombra di dubbio, la scarsità di manodopera qualificata può essere considerato uno dei fattori principali che ha richiesto questo cambiamento. Sebbene molti esponenti del settore temano che l’automazione dei processi produttivi generi la fine di migliaia di posti di lavoro, possiamo essere abbastanza sicuri che avrà l’effetto opposto di spingere allo sviluppo delle competenze umane. In altre parole, il ruolo del piegatore non scomparirà, bensì evolverà verso nuovi orizzonti. Un vantaggio spesso poco considerato derivante dall’utilizzo di un sistema robotizzato di piegatura, infatti, riguarda lo sviluppo delle competenze umane: l’operatore, liberato da lavori ripetitivi (e spesso noiosi) può concentrarsi su compiti più complessi e soddisfacenti che portino maggior valore all’azienda. Facciamo un esempio concreto: un’azienda può organizzare il reparto di piegatura in modo tale che la cella robotizzata effettui tutte le lavorazioni più semplici e ripetitive, organizzando il lavoro su ciclo continuo, nel caso disponga di più presse piegatrici, oppure movimentando il robot durante il turno di notte. L’operatore, al contrario, può occuparsi esclusivamente delle fasi di lavorazioni più complesse e sfidanti, cioè quelle in cui un robot non può competere rispetto alla creatività e al valore aggiunto di un piegatore esperto. Non è l’unico vantaggio: l’operatore, liberato da compiti gravosi, può concentrarsi su altre attività, come la preparazione alle fasi successive di lavorazione, oppure può essere formato per occuparsi della manutenzione della macchina. È chiaro che un’organizzazione di questo tipo crea un circolo virtuoso che si traduce in un doppio vantaggio, umano e produttivo: da un lato, l’azienda può sfruttare appieno le potenzialità date dall’automatizzare per le fasi più semplici e dove l’apporto umano è meno apprezzabile, dall’altro può impiegare il capitale umano occupandolo in compiti più remunerativi, sviluppando nuove competenze e creando i presupposti per trattenere le risorse più valide. MATRIX: celle robotizzate senza limiti Per venire incontro a queste esigenze VICLA ha progettato MATRIX, l’isola robotizzata completamente personalizzabile che risponde perfettamente alle reali necessità dei clienti. Si tratta di un sistema integrato piegatrice-robot altamente performante, facile da programmare e progettato su misura del singolo cliente. Si distingue infatti per l'altissima personalizzazione del robot e della piegatrice che può essere configurata nella potenza e nella lunghezza desiderate, mentre l'integrazione con il robot è progettata in base alle esigenze del cliente. La configurazione è talmente versatile che consente di utilizzare la piegatrice anche in modalità standalone, liberando così l'operatore dal vincolo dell'automazione in caso di necessità. Il design è compatto e risponde all'esigenza di ottimizzare al massimo la gestione dello spazio in officina. Il robot è in grado di lavorare una grande varietà di dimensioni grazie al gripper che consente la piega di particolare molti piccoli. È possibile dotare la cella robotizzata di un magazzino utensili mobile oppure integrato alla piegatrice (ATC) e ottenere un sistema di piegatura completamente automatizzato. I sensori high-tech garantiscono un angolo di piegatura sempre accurato. Il controllo dell’angolo, il sistema di bombatura adattiva Clever e il dispositivo Flex assicurano una linearità perfetta anche su materiali non uniformi. Matrix dispone di una suite che unisce software di piegatura e programmazione del robot in un unico ambiente, consentendo inoltre l’importazione dei disegni, la raccolta dei dati in tempo reale, il monitoraggio dei lavori e la connessione ERP. Queste caratteristiche rendono la cella di piegatura Matrix particolarmente affidabile e produttiva, contribuendo così a far fronte alla carenza di manodopera specializzata. Essendo completamente personalizzabile, in VICLA proponiamo diverse configurazioni progettate su misura. Il cliente può così scegliere una soluzione con robot a portale, su rotaia o con pedana fissa. Vediamo insieme quali sono i vantaggi di ciascuna tipologia. L’isola robotizza .Matrix Baseline Soluzione robotizzata integrata che combina una pressa piegatrice e un robot a terra. Si può configurare il robot in modo che scorra su rotaia, ottenendo così un settimo asse, oppure può essere posizionato su una pedana di appoggio fissa. Una cella di piegatura con robot su rotaia da numerosi vantaggi; vediamone insieme alcuni: Maggiore flessibilità: quando dotato di settimo asse su rotaia, il robot riesce a servire più stazioni di lavoro, consentendo lavorazioni differenti senza la supervisione dell’operatore a bordo macchina e l'esecuzione di compiti in diversi punti della linea di produzione. Riduzione dei tempi morti: grazie alla capacità di spostarsi lungo le rotaie, i robot possono ridurre i tempi morti associati agli spostamenti dei materiali o dei componenti all'interno dell'area di lavoro, migliorando l'efficienza complessiva della produzione. Aumento della produttività: I robot su rotaia possono evitare i periodi di inattività tipici della produzione, ottimizzando i tempi ciclo sia diurni che notturni servendo le linee di produzione 24H/ 7/7, il che si traduce in un risparmio di tempo complessivo ed un aumento della produttività. Miglior utilizzo dello spazio: grazie alla loro mobilità, i robot su rotaia possono essere utilizzati in modo più efficiente perché lavorano in uno spazio più ampio, consentendo una migliore organizzazione dell'area di produzione e una riduzione dell'ingombro delle macchine. Primo pezzo giusto: ogni lavorazione viene preventivamente progettata da remoto e la fattibilità è controllata attraverso specifici software. Il robot controlla e posiziona il pezzo esattamente nel punto dove deve essere piegato, attraverso specifici dispositivi viene verificata la posizione ed il materiale, questo garantisce sin da subito il primo pezzo giusto. Matrix Skyline: per un’area di lavoro con zero ingombri Soluzione robotizzata integrata che combina una pressa piegatrice e un robot sospeso. Questa configurazione è stata creata per sopperire alle difficoltà dove vi è poco spazio di movimentazione a terra e non sarebbe possibile installare un robot su rotaia. Grazie all’ausilio di una trave di scorrimento sopraelevata per il robot, la zona di passaggio è libera da ingombri, consentendo maggiore flessibilità e versatilità. A differenza della versione con robot a terra, questo sistema non necessita di posizionare la piegatrice su blocchi di rialzo, rendendola una soluzione più versatile nel caso di utilizzo anche in modalità standalone. Piegatura robotizzata con attrezzaggio automatico La piegatura robotizzata può essere integrata a un sistema di attrezzaggio automatico degli utensili che effettua automaticamente anche l’attrezzaggio più complesso, gestisce matrici fino a larghezza V da 70 mm, utensili portatondi e consente inoltre la rotazione dell'utensile di 180°. ATC VICLA - Singolo o Twin - riesce a ridurre i tempi di setup di 4 o 5 volte rispetto alle attività manuali. Questo sistema, unito al robot di piegatura, si dimostra la soluzione più adatta per un risparmio di tempo nel ciclo di piegatura, unito a flessibilità e velocità di produzione. Linea di produzione robotizzata dalla piegatura al laser Matrix Tailor consente di automatizzare completamente il flusso di materiali dal taglio laser alla piegatura. L’unicità del sistema risiede nell’utilizzo di due o più robot a portale a 8 assi, dove l’ottavo asse viene utilizzato per l’attività di piegatura. Questa soluzione consente l’utilizzo dei robot non solo per la parte di piegatura, ma anche per lo smistamento e pallettizzazione dello scarico laser. L’automazione copre diversi aspetti, tra i quali il sorting automatico di scarico pezzi tagliati, la movimentazione dei pallet tramite robot AGV e la piegatura robotizzata. La flessibilità e la versatilità di questa soluzione diventano ancora evidenti quando si considera che l’impianto può essere progettato per produrre 24h su 24h, gestendo di giorno la produzione tramite gli operatori e/o robot e funzionando in maniera completamente automatica di notte. In questo modo, i robot possono lavorare abilmente con o senza l’intervento umano, arrivando a svolgere turni interi in maniera totalmente automatica. I nostri consulenti a tua disposizione Desideri una consulenza personalizzata per trovare la macchina su misura per te? Contattaci subito.
Il Consiglio dei Ministri sta discutendo in questi giorni della Legge di Bilancio 2024; tra le misure approvate, ci sono anche importanti agevolazioni a sostegno delle imprese italiane, comprese tutte le carpenterie e le aziende che utilizzano macchine per lamiera. In particolare, se stai considerando di ampliare o rinnovare il parco macchine della tua officina, ti interesserà sapere che sono state rifinanziate le seguenti misure: Credito d’Imposta Beni Strumentali 4.0 Nuova Sabatini Sud Italia: investimenti sostenibili 4.0 Credito D’Imposta 2024 Si tratta di un beneficio fiscale che permette all'azienda di saldare, tramite F24, Debiti Previdenziali, IVA e IMU, oltre che le imposte dirette (Irpef, Ires, Irap). consiste in un Credito d'Imposta recuperabile in 3 anni; ha l'obiettivo di aiutare le aziende ad avviare la trasformazione tecnologica e digitale in chiave 4.0. Lo puoi ottenere investendo in beni strumentali alla tua attività di impresa con caratteristiche 4.0, come ad esempio PRESSE PIEGATRICI e CESOIE PER LAMIERA. Beneficiari: tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa. Entità delle agevolazioni credito d’imposta del 20% del costo per la quota di investimenti fino a euro 2,5 milioni; credito d’imposta del 10% per la quota compresa tra euro 2,5 milioni e euro 10 milioni; credito d’imposta del 5% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 20 milioni; (DECRETO SOSTEGNI-TER) credito d’imposta del 5% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 50 milioni per investimenti inclusi nel PNRR con obiettivi di transizione ecologica (individuati con apposito decreto ministeriale). Requisiti Per poter ricevere il credito d’imposta, l’azienda deve possedere un gestionale di produzione e installare due software, direttamente disponibili tra gli optional forniti da VICLA. Non possiedi un gestionale di produzione? In questo caso è necessario installare quattro software, sempre disponibili tra i nostri optional. Molte possono essere le configurazioni alternative, con il nostro aiuto puoi trovare quella adatta alla tua azienda. Nuova Sabatini 2024 Si tratta probabilmente della misura più apprezzata dalle micro, piccole e medie imprese perché consente di sostenere gli investimenti per l’acquisto, o l’acquisizione in leasing, di beni strumentali materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo. Come funziona la Nuova Sabatini? La misura prevede che, a fronte della concessione di un finanziamento per la realizzazione di un programma di investimento, tra cui l’acquisto o l’acquisizione in leasing di macchinari per lamiera, il MISE conceda un contributo parametrato agli interessi previsti dal finanziamento. La Nuova Sabatini finanzia gli investimenti avviati successivamente alla data di presentazione della domanda. Cosa finanzia? L’acquisto o l'acquisizione tramite leasing di beni materiali (macchinari, impianti) Beni strumentali d’impresa, attrezzature nuove di fabbrica e hardware) Beni immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo, finalizzati anche alla realizzazione di programmi d'investimento 4.0 e programmi d'investimento green. Il finanziamento deve avere una durata massima di 5 anni, un importo compreso tra i 20.000 e i 4 milioni di euro Entità del contributo Contributo volto ad abbattere i tassi di interesse nella misura del: 2,75% per i beni strumentali ordinari (vantaggio economico di circa l’8% dell’investimento) 3,575% dell’investimento per i beni 4.0 e green (vantaggio economico di circa il 10% dell’investimento) Investimenti sostenibili 4.0 PER IL SUD ITALIA Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda devono: essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le microimprese e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 15 maggio 2023. Cosa finanzia I programmi di investimento devono: prevedere l'utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l'ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma essere diretti all'ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un'unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva essere realizzati presso un'unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a euro 750.000,00 e non superiori a euro 5.000.000,00 e, comunque, al 70 percento del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato, ovvero, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi essere avviati successivamente alla presentazione della domanda prevedere un termine di ultimazione non successivo a diciotto mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni. Attività economiche ammesse Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture) o a programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio “DNSH”. Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 4 del decreto ministeriale 15 maggio 2023. Spese ammissibili Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 6 del decreto ministeriale15 maggio 2023, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino: macchinari, impianti e attrezzature opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a) acquisizione di certificazioni ambientali. Le agevolazioni Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework e, successivamente al periodo di vigenza dello stesso, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalle disposizioni di cui agli articoli 13 e 14 del Regolamento GBER, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75 per cento. In particolare: nel caso di imprese di micro e piccola dimensione, per il 50 per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 25 per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato nel caso di imprese di media dimensione, per il 40 per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 35 per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato.
Nel contesto dinamico dell'industria metalmeccanica, la Transizione 5.0 rappresenta un momento cruciale per adottare tecnologie all'avanguardia e migliorare i processi produttivi. In questo articolo, esploreremo le agevolazioni del 2024 disponibili per il piano di Transizione 5.0, focalizzandoci sulle presse piegatrici, cesoie per lamiera e impianti robotizzati che caratterizzano il nostro settore. Piano Transizione 5.0: Una Rivoluzione Circolare La Transizione 5.0 si distingue per il passaggio da un modello lineare basato sui combustibili fossili a uno circolare basato sulle fonti rinnovabili. Questo significa valorizzare il riciclo, il riuso e la rigenerazione delle risorse. Con un finanziamento di circa 13 miliardi di euro provenienti dal PNRR e da REPowerUE, il piano mira a porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi e affrontare la crisi climatica. Transizione 5.0 Incentivi: Crediti d'Imposta fino al 40% I nuovi crediti d'imposta, con uno sguardo attento alla formazione e all'efficienza energetica, coinvolgono spese sostenute tra il 2024 e il 2025. Le aziende che investono in beni strumentali materiali, beni immateriali 4.0 o nell'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili possono beneficiare di aliquote agevolative fino al 40%. Il tetto massimo agevolabile è stato incrementato a 50 milioni di euro. Il piano Transizione 5.0 si applica in relazione alle spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 per le imprese che scelgono di investire in una di queste tre attività: acquisto di beni strumentali materiali, incluse presse piegatrici, cesoie per lamiera e isole robotizzate per la piegatura della lamiera acquisto di beni immateriali 4.0 acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (ad esclusione delle biomasse) spese per la formazione del personale in competenze per la transizione verde. Obiettivo: Efficienza Energetica e Autoproduzione Il piano mira a incrementare l'efficienza energetica e promuovere l'adozione dell'autoproduzione di energia rinnovabile, con l'obiettivo di risparmiare 0,4 Mtep nei consumi energetici tra il 2024 e il 2026. Credito d'Imposta per Beni Strumentali 4.0: Stabilità Fino al 2025 Il credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali 4.0 rimarrà invariato fino al 2025, confermandosi al 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro e con riduzioni percentuali progressive oltre questa soglia. Procedura per Ottenere il Credito d'Imposta: Certificazioni Ex Ante e Ex Post L'ottenimento dei benefici fiscali richiederà la dimostrazione di risultati misurabili in termini di efficienza energetica o risparmio di energia. La certificazione ex-ante e ex-post da un valutatore indipendente sarà fondamentale per attestare la conformità del progetto alle disposizioni del piano. Conclusioni La nostra azienda è pronta a essere un leader nella Transizione 5.0, offrendo soluzioni avanzate nel campo delle presse piegatrici, cesoie per lamiera e impianti robotizzati. Scarica la guida alle agevolazioni 2024 e scopri tutte le detrazioni fiscali per presse piegatrici, cesoie e impianti robotizzati.
La Carpenteria Fossano opera dal 1974 nel settore metalmeccanico della carpenteria di precisione, fornendo particolari completi di lavorazioni meccaniche e in lamiera, nonché prodotti già assemblati nei suoi componenti. Strutture espositive per musei, frigoriferi, componenti per cucine ed elementi d’arredo metallico sono tra i principali settori di sbocco di questa realtà produttiva. La qualità e la finitura estetica dei particolari sono un aspetto preponderante del lavoro della Carpenteria Fossano e spingono l’azienda ad attuare una costante politica di investimenti in nuove tecnologie e in risorse qualificate che gli consente di essere sempre all’avanguardia e competitivi. “Oggi se non mantieni il parco macchine aggiornato e adeguato ai continui cambiamenti richiesti e imposti dal mercato sei tagliato fuori perché non riesci più a essere competitivo. Questo ci rende dipendenti dalla tecnologia che ti permette di lavorare in modo più veloce e preciso e ogni fermo macchina non previsto diventa un grosso problema per un’azienda come la nostra” spiega ancora Giancarlo Montorfano, titolare della Carpenteria Fossano. “Quello che privilegiamo è quindi la scelta del fornitore che sia del livello adeguato sia come stato dell’arte tecnologico che come solidità e struttura, per poterci seguire e dare supporto in ogni momento. Per noi non è un semplice fornitore ma piuttosto un partner con cui iniziamo un percorso”. Ibrida, precisa e innovativa Carpenteria Fossano lavora dai 0,5 mm fino ai 20 mm grazie a un parco macchine ampio e articolato, capitanato da un sistema di taglio laser CO2 Trumpf automatizzato con magazzino capace di stoccare 170 ton di lamiera con sorgente da 5 kW che, è affiancato da un altro sistema di taglio Trumpf con laser a stato solido da 4 kW, un sistema combinato punzonatrice cesoia angolare Shear Genius Finn Power e un drappello di otto presse piegatrici, di cui una robotizzata, in cui spicca il bianco della macchina Vicla. “Cosa cerchiamo in una macchina?” spiega il signor Giancarlo. “Innanzitutto affidabilità, precisione e qualità sia delle lavorazioni che del cosiddetto Service che il costruttore deve essere in grado di garantire sempre e comunque. Acquistiamo infatti macchine solo da aziende in grado di assicurarci un certo tipo di servizio post vendita ed è la ragione per cui privilegiamo quei fornitori capaci di darci quella continuità operativa che una realtà come la nostra esige”. La macchina full hybrid Vicla è una piegatrice .Superior 250/41 a sette assi (Y1, Y2, X, R, Z1, Z2, XREL) con supporti retrattili dotata di sistema di azionamento full hybrid che permette un risparmio energetico del 78% rispetto a una macchina convenzionale, una maggiore velocità, una minore manutenzione e una massiccia riduzione degli olii in gioco. Questo si aggiunge al fatto che la macchina è progettata con attenzione estrema ai dettagli, dettaglio perfettamente in linea con la filosofia costruttiva di Carpenteria Fossano e molto apprezzata dal signor Montorfano. Alla precisione dei particolari è quindi legata la scelta della piegatrice .Superior di Vicla che nella pratica quotidiana si è dimostrata essere anche una macchina estremamente facile da programmare, oltre che versatile e piuttosto flessibile da usare come ha spiegato il signor Giancarlo: “la piegatrice assicura un’elevata flessibilità in fase di attrezzaggio macchina, cosa che sta diventando, ogni giorno che passa, un aspetto sempre più preponderante dell’attività in cui i ritmi frenetici, dettati dall’esiguità dei quantitativi per lotto da produrre, richiedono ormai frequenti cambi di produzione con la conseguente necessità di montare e smontare di continuo gli utensili. Il bloccaggio pneumatico automatico superiore e inferiore di cui è dotata la macchina assicura quindi dei livelli di produttività importanti unitamente al sistema di sicurezza Iris by Lazersafe, che integra la funzione high speed con cui garantisce un ciclo di lavoro più rapido grazie al cambio di velocità a zero millimetri dal contatto della lamiera, con bracci motorizzati che si riposizionano automaticamente all’altezza corretta in base al punzone utilizzato. Ma fin qui parliamo della dotazione standard della piegatrice che Vicla ha invece saputo personalizzare in base alle nostre richieste come è nel caso della barra led che facilita il posizionamento degli utensili e soprattutto la dotazione un dispositivo piegaschiaccia pneumatico integrato nella tavola inferiore della macchina che, essendo gestito dal CNC, assicura una riduzione dei tempi di lavorazione piuttosto significativa rispetto a un sistema piegaschiaccia tradizionale. Riassumendo direi che è stata una scelta oculata e che la fiducia in Vicla è stata ben riposta; direi quindi che sono più che soddisfatto ed entusiasta di questa piegatrice che come dice il nome sembra essere davvero superiore”. Guarda il video Intervista a Carpenteria Fossano
Cieb Nuova Srl è specializzata nel realizzare quadri elettrici per il settore energetico, industriale, navale, oil & gas, infrastrutture e terziario; recentemente ha installato tre piegatrici per lamiera VICLA. L’azienda CIEB NUOVA Srl, in provincia di Cuneo, è una consolidata realtà produttiva che realizza quadri elettrici di media e bassa tensione per le grandi industrie e per il settore terziario in Italia e nel mondo. Con una quarantina di dipendenti e uno stabilimento che occupa circa 4.000 mq di spazio produttivo, CIEB NUOVA Srl opera da oltre 40 anni secondo alti canoni di qualità e competenza. Non è la prima volta che il Sig. Masante, titolare dell’azienda, sceglie di affidarsi a VICLA, segno che l’efficienza, la qualità e l’affidabilità delle macchine VICLA sono riconosciute, apprezzate e soprattutto testate per lungo tempo sul campo. CIEB NUOVA Srl opera già con due presse piegatrici VICLA .SUPERIOR e ha deciso di ampliare il parco macchine aggiungendo una piegatrice .FIRST 40/12. Parco macchine Vicla nell'azienda Cieb Queste le sue caratteristiche principali: 7 assi, 400 mm di apertura e 200 di corsa; l’innovativo sistema di sicurezza Iris che consente cicli di lavorazione più rapidi; bloccaggio Wila superiore e inferiore, utensili speciali; guida anteriore con due pattini; due porta-cassetti laterali. “Abbiamo scelto la .FIRST VICLA per le sue prerogative di estrema compattezza e per la semplicità di approccio da parte dell’operatore. Rappresenta un valido supporto per le nostra lavorazioni”, fa sapere il Sig. Masante “Non abbiamo avuto difficoltà di utilizzo, soprattutto in virtù del fatto che già da tempo operiamo a pieno regime con due presse piegatrici .SUPERIOR”.
SICOM S.p.A. si occupa di produzione di ISO container e dal 1975 serve i più importanti nomi dello shipping e del container leasing internazionale, operatori intermodali e compagnie di trasporti. Grazie ad una mentalità dinamica e innovativa, l'azienda si è attrezzata per produrre tutto internamente e, un esempio, è la piegatrice idraulica .SMART fornita da VICLA, in grado di lavorare lunghezze fino a 4.100 mm, per una potenza di piegatura di 250 tonnellate. Oggi, come in passato, la sfida più grande per rimanere competitivi è cercare di sfruttare al meglio importanti investimenti in tecnologia, puntando molto su innovazione di processo e di prodotto. Lo sa bene Roberto Marengo, amministratore della SICOM Spa, azienda in provincia di Cuneo specializzata nella produzione di containers e moduli abitativi idonei al trasporto marittimo, stradale e ferroviario. L'azienda è riconosciuta a livello internazionale per la qualità dei propri prodotti, grazie ad uno stabilimento di oltre 200.000 mq. dotato di un proprio terminal ferroviario per la spedizione di unità in Italia e in Europa, con un fatturato consolidato di circa 30 milioni di euro e oltre 100 dipendenti in organico. La sede di Sicom Spa A garantirne la capacità produttiva per soddisfare le diverse esigenze, gioca un ruolo fondamentale il reparto di piegatura, arricchito grazie all’aggiunta di una nuova pressa piegatrice idraulica firmata VICLA. Il parco macchine completo è formato da tre presse piegatrici per lamiera e taglio plasma che affiancano i reparti di meccanica e verniciatura. Grazie alle fornitissime unità operative, l’azienda è in grado di eseguire tutte le operazioni internamente, con grande vantaggio in termini di qualità e gestione delle tempistiche. La nuova pressa piegatrice idraulica .SMART VICLA viene impiegata per realizzare tutte le lavorazioni di piegatura; in seguito i profili vengono assemblati e ulteriormente lavorati, verniciati e completati a seconda del tipo di utilizzo impiegato, prima di essere consegnati nelle principali destinazioni italiane ed europee per mezzo del proprio terminal ferroviario. L’azienda si ritiene molto soddisfatta della macchina per lamiera VICLA, grazie alla quale ha potuto aumentare e ottimizzare la produzione interna per far fronte alle richieste e alle esigenze sempre diverse dei clienti.
Quando si parla di presse piegatrici tandem si fa riferimento ad una particolare configurazione che prevede l’accoppiamento di due macchine in una sola, ma esistono anche soluzioni che uniscono tre piegatrici (tridem) o 4 piegatrici (quadrem). In questo tipo di configurazioni le macchine possono avere la stessa lunghezza e la stessa potenza nominale di piegatura oppure si possono prevedere lunghezze e potenze nominali di piegatura differenti. Quali sono le caratteristiche da prendere in considerazione nella scelta di una configurazione in tandem? Scopriamolo insieme in questa guida completa. Cosa sono le presse piegatrici in tandem? Quando due presse piegatrici sono utilizzate in tandem, entrambe le macchine sono controllate mediante un controllo CNC. Per una maggiore flessibilità, ogni macchina in tandem può essere utilizzata anche in modo indipendente. Queste macchine su misura rispondono in modo esclusivo alle esigenze di piegatura pesante, con una scelta di opzioni configurabili e possibilità di automazione. A che cosa servono le piegatrici in tandem? Per piegare profili lunghi non serve necessariamente dotarsi di una piegatrice di grandi dimensioni. A volte è sufficiente - e molto più vantaggioso - scegliere una configurazione in tandem, perché consente maggiore versatilità e produttività. Nello specifico, le piegatrici in tandem possono essere utilizzate in modalità sincronizzata o singola. Nel primo caso, entrambe le macchine possono essere programmate dal controllo numerico della macchina master, che invia i segnali alla macchina slave, permettendo una gestione sincronizzata con un unico cnc. È fondamentale che entrambe le macchine siano perfettamente calibrate, in quanto qualsiasi problema su una macchina influirà sul funzionamento di entrambe. In ogni caso, i costruttori di macchine preparano già la configurazione ottimale delle macchine in fase di montaggio, per cui, se l’operatore segue tutte le indicazioni fornite in fase di installazione, è davvero difficile che sorgano problemi in futuro. Nel caso di un utilizzo separato delle macchine, ciascuna macchina è indipendente, dotata di proprie fotocellule e riparo meccanico centrale di protezione. Con questa soluzione è possibile effettuare lavorazioni diverse in ciascuna macchina, con il vantaggio di ottimizzare al meglio la produzione. Molte carpenterie infatti, accanto alle lavorazioni di profili pesanti e lunghi, affiancano lavorazioni di pezzi più corti. Movimentare una macchina enorme per piegare profili più piccoli rappresenterebbe un costo in termini di tempo, energia e produttività. Con una configurazione in tandem, invece, è possibile passare facilmente alla modalità singola e operare su ciascuna macchina in modo completamente autonomo. Ecco quindi uno dei grandi vantaggi della configurazione in tandem! Parleremo degli altri vantaggi - e dei limiti - tra poco, ma prima ci soffermeremo su alcuni aspetti altrettanto importanti. Quali lavorazioni si possono fare? La maggior parte delle lavorazioni che necessitano di una configurazione in tandem riguardano lamiere lunghe e che necessitano di elevate potenze. I prodotti lavorati appartengono ai più svariati settori, tra i quali: carrozzeria industriale, rimorchi, attrezzature agricole, parti di aeromobili, spazi modulari e soluzioni di stoccaggio. La maggior parte delle piegatrici in tandem ha dimensioni dell’incavo più profonde (es. attorno ai 1000 mm) in modo tale da consentire una lavorazione più agile dei profili larghi. Per consentire questo, i costruttori di macchine utensili come VICLA progettano una struttura più grande, più spessa e più solida in grado di compensare le maggiori sollecitazioni che conseguono nell’avere una gola dalle dimensioni maggiori. Un altro aspetto interessante è che, rispetto a una piegatrice di grandi dimensioni, le piegatrici in tandem generalmente non necessitano di una buca per l’alloggiamento del banco inferiore. Quali sono le caratteristiche da valutare nella scelta di un tandem? Nella scelta di dotarsi di una configurazione in tandem è importante considerare la forza di piegatura: è convinzione diffusa che utilizzare due piegatrici in combinata permetta di raddoppiare la forza di piegatura in ogni punto della macchina, ma si tratta di un errore. La forza totale, data dalla combinazione della forza di ciascuna macchina, si applica solo nel caso lavorazioni su tutta la lunghezza. Facciamo un esempio concreto. Prendiamo due piegatrici da 4 metri e 250 tonnellate ciascuna. In una configurazione in tandem, la forza totale è pari a 500 ton, ma solo nel caso si lavori un profilo che necessiti di tutta la lunghezza. Nel caso, invece, di un profilo più corto, ad esempio inferiore ai 4 metri, la potenza totale sarà di 250 tonnellate! Un altro aspetto da valutare è la configurazione: le piegatrici in tandem consentono di avere quasi le stesse personalizzazioni di una piegatrice singola, con una precisazione: mentre, ad esempio, è possibile avere un numero di assi diverso per ciascuna macchina, la configurazione del pestone e del banco, per ovvi motivi, dovranno necessariamente essere identiche in entrambe le macchine. Ecco di seguito una lista delle personalizzazioni che si possono fare: Incavo maggiorato Corsa maggiorata Apertura maggiorata Altezza intermedi Bloccaggi per ogni tipo di utensile Accompagnatori lamiera Supporti frontali motorizzati Quali sono i vantaggi del tandem rispetto all’utilizzo di una singola macchina con la stessa lunghezza e potenza? Nella scelta di dotarsi o meno di un tandem, è importante valutare i seguenti vantaggi: Flessibilità: abbiamo più volte specificato la grande versatilità di un tandem, ma è bene ripeterlo ancora una volta. Una configurazione di questo tipo consente di sfruttare due macchine insieme o in maniera separata, con il grande vantaggio che un’officina non necessita di dotarsi di ulteriori macchine. Inoltre, consente di adattarsi ai cambiamenti del business in modo efficace, garantendo sempre future opzioni di business. Rischi minori: acquistare una tandem permette di dimezzare i rischi rispetto all’acquisto di una piegatrice di grandi dimensioni, la quale sarà maggiormente esposta al rischio di fermi di produzioni. In un tandem, invece, sarà ancora possibile produrre pezzi sulla macchina funzionante. Minori costi ausiliari: prima dell’acquisto è sempre importante valutare tutti i costi legati al nuovo progetto. In che modo i costi di trasporto differiscono per una grande macchina rispetto a due macchine più piccole? Saranno necessari permessi speciali? Sarà necessario un ulteriore lavoro di preparazione alla fondazione per un tipo di configurazione rispetto ad un'altra? Comprendere tutti i costi associati è l'unico modo per calcolare con precisione il ritorno sull'investimento. Quali sono i limiti di un tandem? Si parla spesso dei benefici, ma poco dei limiti. Vediamo insieme alcuni fattori che possono influenzare la decisione di acquistare un tandem: Abbiamo già detto che la versatilità dei tandem consiste nel poter piegare pezzi lunghi senza doversi dotare di macchine imponenti che necessitano di più spazio e di ulteriori lavorazioni alle fondamenta. Tuttavia, è bene considerare che una configurazione tandem presenta comunque dei limiti. Uno di questi è legato all’incavo: nonostante sia possibile aumentare la profondità, potrebbe comunque interferire nella lavorazione di determinate parti. Un’altra considerazione da fare riguarda i costi legati alla macchina. A seconda dei casi, l’acquisto di una macchina di grandi dimensioni può rivelarsi più oneroso rispetto alla scelta di un tandem, tuttavia, è anche vero il contrario. Un tandem infatti si compone di due macchine e quindi ogni componente è raddoppiata (due cnc, 4 cilindri ecc.). Ciò non significa che un tandem sia meno conveniente rispetto a una macchina singola, ma si tratta certamente di uno dei tanti aspetti da considerare in fase di acquisto. Vediamo ora quali sono gli altri criteri da considerare prima di acquistare un macchinario. Quali criteri adottare nell’acquisto di un nuovo macchinario? Prima di procedere all’acquisto di un tandem o di una piegatrice di grandi dimensioni, è essenziale considerare tutte le variabili in gioco, in primis le tue esigenze di produzione. Quali sono le lavorazioni che devi fare? Quanto ti costano? Qual è il livello di sostenibilità nel continuare a lavorare i pezzi attraverso l'attuale processo di produzione? Si tratta di domande fondamentali alle quali prestare molta attenzione. Come ottenere una maggiore produttività e risparmiare sui costi? Quali sono i mercati che offrono gli ultimi prodotti? Quali sono i cambiamenti in campo produttivo negli ultimi anni? L'acquisto di tandem sembra una soluzione finanziaria piuttosto seria. Inizia con una stima chiara dello stato del tuo lavoro e ottieni le risposte alle domande su come aumentare la produttività delle tue operazioni e ottenere il massimo profitto possibile. I nostri consulenti a tua disposizione Desideri una consulenza personalizzata per trovare la macchina su misura per te? Contattaci subito.
La carpenteria toscana sceglie di potenziare il parco macchine, distribuito su oltre 4.200 mq, con una nuova pressa piegatrice VICLA ad alto coefficiente energetico. Dal taglio alla saldatura e all’assemblaggio, G&B Inox srl mette al servizio del mercato una ventennale esperienza nel settore, con una particolare attenzione verso settori quali il farmaceutico e l’alimentare, caratterizzati da finiture particolarmente curate. Nella propria sede di 4.200 mq (di cui 2.400 mq coperti), l’azienda dispone di un parco macchine che conta una trentina di postazioni di saldatura Tig, Mig, Mag e a elettrodo in grado di offrire elevato valore aggiunto ai servizi di taglio e piegatura, oltre al reparto montaggio sia meccanico che elettrico. La necessità di mantenere alti gli standard qualitativi, insieme alla necessità di curare le finiture su acciaio inox (quali satinatura, pallinatura, lucidatura, passivazione e decapaggio), oltre a finiture su ferro (quali trattamenti galvanici e verniciature a polvere e a liquido) hanno spinto l’azienda ad ampliare il parco macchine, aggiungendo due nuove piegatrici versatili, precise ed affidabili. Per loro VICLA ha progettato e realizzato due macchine su misura: si tratta di una piegatrice da 170 tonnellate e 4.100 mm lunghezza, dotata di kit di bombatura attiva Clever Crowning e bloccaggio utensili pneumatico e una piegatrice ibrida più piccola da 50 tonnellate e 2.100 mm. Compensare le deformazioni grazie al dispositivo Clever Crowning di VICLA Durante il processo di piegatura, la macchina è sottoposta a una tensione che provoca una deformazione della struttura e, di conseguenza, anche della lamiera; per compensare questo genere di stress entra in gioco il sistema di bombatura. Senza di essa, infatti, il risultato dell'angolo di piegatura risulterebbe irregolare. La bombatura attiva Clever Crowning è un sistema sofisticato ed estremamente intelligente che prevede una modifica della linearità del banco, calcolata esattamente sulla base della reale necessità. Non si tratta più di un calcolo parametrico, ma di un valore reale che stabilisce l’esatta pressione che i cilindri devono utilizzare per compensare il banco e ottenere le pieghe perfette su tutta la lunghezza del profilo.
Dal 1980 l’azienda sviluppa e realizza lavorazioni su misura di prodotti in acciaio inox per rispondere alle richieste e alle esigenze dei clienti e di chi desidera una produzione fatta a regola d'arte. Dalla piccola realtà fino alle grandi aziende, INOX ‘80 realizza da oltre 40 anni un’ampia scelta di prodotti che spaziano in diversi settori, tra i quali l’alimentare, il chimico, farmaceutico, ma anche l’edile, l’aeronautico e l’arredamento. La continua evoluzione tecnologica ed informatica, affiancata al costante rinnovo dei macchinari di produzione e dei processi lavorativi, sono due delle strategie messe a punto dall’azienda per rimanere competitivi e offrire sempre un prodotto eccellente. La sede operativa è attrezzata con le migliori macchine per la lavorazione della lamiera e comprende macchinari per il taglio laser fibra e laser tubo, un magazzino automatico carico/scarico dedicato al taglio laser fibra e altri macchinari che consentono di sviluppare al proprio interno l'intero ciclo lavorativo, dalla progettazione e sviluppo tecnico al taglio laser, fino alla piegatura, alla calandratura, alla saldatura e alla finitura. Un reparto di piegatura arricchito dalla new entry VICLA Per aumentare la competitività del reparto di piegatura, l’azienda ha deciso di acquistare una nuova piegatrice di ultima generazione. Considerando le diverse opportunità, INOX ‘80 ha scelto una piegatrice ibrida VICLA .SUPERIOR 250/31 equipaggiata con: intermedi maggiorati per la piegatura di scatole in un unico pezzo fino ad una profondità di 400 mm doppia guida della traversa superiore bracci retrattili (per sostenere le lamiere sottili) dotato di rivestimento in teflon per non segnare la lamiera tavola automatica di bombatura attiva permette di ottenere uniformità dell'angolo di piega su tutta la lunghezza della lamiera bloccaggi rapidi dei punzoni I consumi ridotti, la semplicità di programmazione, uniti alla meccanica di precisione e alla struttura solida e robusta, sono stati tutti fattori chiave per la scelta finale. L’azienda si ritiene molto soddisfatta di questa macchina altamente performante, con la quale possono realizzare i particolari e le lavorazioni più delicate e che richiedono la massima precisione di esecuzione. Grazie al completo e flessibile parco macchine, coordinato da uno staff altamente specializzato, INOX '80 è in grado di soddisfare tutte le esigenze che il mercato richiede, confermandosi, ancora una volta, un partner affidabile e ad alto profilo tecnologico.
Astori Spa è una ferramenta all'ingrosso e da oltre 100 anni è un punto di riferimento nel bresciano per la fornitura di utensileria e prodotti siderurgici. Nel suo stabilimento, che si estende su una superficie di oltre 70.000 mq di cui 30.000 mq coperti, Astori Ferramenta offre un'area estesa dedicata al commercio della lamiera, attrezzata con diversi reparti di foratura, taglio e piegatura della lamiera. L'azienda cercava due macchinari con cui rinnovare il proprio parco macchine e offrire sempre un servizio affidabile, versatile ed efficiente. Per loro VICLA ha progettato e realizzato due macchine su misura: si tratta di una piegatrice ibrida .SUPERIOR da 250 tonnellate e 4.100 mm lunghezza e una cesoia idraulica per tagli fino a 16 millimetri di spessore. Macchine per lamiera create su misura Uno dei punti forti delle macchine per lamiera VICLA risiede nella grande affidabilità. La struttura è robusta, con l’accortezza di tagliare le spalle seguendo il senso di laminazione così da conferire maggiore precisione costruttiva; la meccanica è realizzata con la migliore componentistica italiana ed europea ed è alloggiata all’interno di fresature dedicate. E se la scelta dei materiali gioca un ruolo importante, l’apporto umano è ancora più determinante. Una squadra di tecnici specializzati si occupa di curare ogni particolare nei minimi dettagli, trasformando la sede produttiva di Albavilla in un vero e proprio atelier delle macchine per lamiera, come testimoniato dalla scelta di Astori di affidarsi alla qualità italiana di VICLA.
Parlando di installazioni di successo targate VICLA, occorre menzionare anche GIVI Spa, azienda che da piccola officina bresciana ha saputo trasformarsi in un punto di riferimento mondiale per gli accessori moto. Passione, design italiano, forte attitudine tecnologica e profonda conoscenza dei materiali: sono questi gli ingredienti del successo internazionale di GIVI Spa, un percorso che ha trasformato una piccola officina di Brescia in un punto di riferimento mondiale per gli accessori moto. Un impegno coerente, che si è tradotto nell'introduzione di soluzioni tecnologiche inedite e di grande funzionalità, nella cura per i particolari oltre che nella progettazione di oggetti dalla massima affidabilità e dalla riconosciuta artigianalità del “Made in Italy”. GIVI Spa conta quasi 500 dipendenti in tutto il mondo. Oggi come in passato l’azienda può vantare lo stesso spirito intraprendente del giorno della sua fondazione, che si traduce nell’ambizione di progettare e realizzare prodotti che diano ancora più valore all’esperienza della strada, anche dal punto di vista delle emozioni che riesce a trasmettere attraverso la guida. La moto, più di qualsiasi altro mezzo, è infatti capace di restituire vantaggi di mobilità e livelli emozionali inaspettati. Con questa mission, GIVI crea e produce accessori per moto, che si rivelano veri e propri compagni di viaggio del motociclista. Questa filosofia si traduce in una visione progettuale ben precisa, che trova la sua massima espressione nel principale centro R&D di GIVI a Brescia, all’interno del quale un team di tecnici specializzati studia nuove soluzioni e prodotti. È seguendo questa chiara impostazione che, nel suo reparto di Ricerca e Sviluppo, GIVI ha scelto una piegatrice Vicla First 40/12 full optional, per poter realizzare i particolari più complessi in modo veloce e preciso. Prima in tutto. Precisa, veloce e produttiva. “La pressa piegatrice First è la macchina ideale per potenziare la produttività in officina, dove i particolari fino a un metro sono presenti in grande quantità” afferma Corrado Nucci, uno dei titolari, insieme a Marcello Ballacchino, di VICLA srl, l’azienda brianzola riconosciuta tra i principali player nel settore delle macchine per lamiera di alta gamma. “È una macchina capace di accompagnare l’officina nell’Industria 4.0. Il suo controllo numerico touch screen, con programmazione grafica del pezzo e calcolo della sequenza ottimale di piegatura, disponibile con pacchetto CAD/CAM 3D integrato, rende infatti questa macchina in linea con i dettami di una moderna smart manufacturing”. La pressa piegatrice VICLA .FIRST è studiata e realizzata per incontrare le esigenze delle lavorazioni di piccoli e medi particolari con un’estrema attenzione alla velocità, all’ergonomia e alla semplicità di utilizzo. Dotata di inverter con funzione Start&Stop di serie, questa piegatrice entra in stand-by durante i tempi morti in officina. Bloccaggi rapidi tipo Promecam o Wila permettono un rapido set up dell’attrezzatura, così come il registro posteriore preciso e veloce e che garantisce la massima ripetibilità nello spostamento degli assi. Questi dati oggettivi hanno spinto GIVI Spa a scegliere di dotare il proprio reparto R&D di una macchine per lamiera VICLA, confermando ancora una volta la qualità e la versatilità che contraddistinguono l’azienda brianzola, ormai tra le realtà affermate nel campo delle soluzioni per la lavorazione della lamiera.
Dal 1950 SAVI srl opera nell’ambito delle costruzioni e riparazioni navali e produce e realizza arredi di sale pubbliche, di cabine, di ristoranti e buffet, di aree benessere e cabine per l’equipaggio su navi da crociera, yacht, traghetti, piattaforme offshore e navi mercantili. La genovese SAVI srl è un’azienda moderna e dinamica che ha saputo cambiare negli anni per adattarsi alle esigenze e alle sfide sempre più grandi che il mercato impone. Da oltre 72 anni è impegnata nel settore navale in Italia e all’estero e opera con particolare riferimento al refitting di intere aree della nave, fornendo un prodotto “chiavi in mano”, dall’impiantistica alle finiture di arredo. Il rapporto con il passato, la capacità di adattamento e il lavoro di squadra sono le caratteristiche di cui SAVI fa propria la mission e che trovano rappresentazione nel logo aziendale: una corda che, da semplice illustrazione grafica, diventa un vero e proprio simbolo che racchiude molteplici significati. La corda come elemento antico e contemporaneo, versatile, tenace ed essenziale; la corda come metafora del legame che SAVI sviluppa col cliente; la corda come filo conduttore tra passato, contemporaneo e futuro; infine, la corda come simbolo di forza, di adattamento e di lavoro di squadra. La storia di SAVI è ancora più avvincente se si pensa che si trova a Calata Gadda, la grande piazza interamente affacciata sul mare, situata in fondo al Molo Vecchio e a un passo dalla Lanterna, simbolo storico e culturale della città di Genova. Negli anni ‘50 le attività originarie dell’azienda riguardavano la manutenzione di scafi, quali sabbiature e pitturazioni, e lavori di coibentazione e pavimentazione, servizi attivi ancora oggi. A partire dagli anni ’90 ha iniziato a lavorare nell’ambito dell’acciaio inox, con la progettazione di impianti e manufatti per le aree catering delle navi e la realizzazione di intere cucine, banchi bar e banchi buffet secondo gli standard USPHS. Dal 2006 SAVI ha esteso il proprio campo di attività al settore dell’arredamento e serve prestigiosi clienti che si avvalgono dei suoi servizi per grandi opere e restyling delle navi. La necessità di curare nei minimi dettagli l’estetica dei prodotti, unita all'esigenza di ottimizzare al massimo la produzione, hanno spinto l’azienda a cercare una macchina in grado di garantire sempre il massimo della produttività. Da questi presupposti nasce l’incontro con VICLA, ormai tra le realtà italiane di spicco nell’ambito dell’innovazione tecnologica delle macchine per lamiera. Per SAVI, l’azienda di Albavilla ha progettato e realizzato una pressa piegatrice ibrida da 170 tonnellate e 3.100mm con apertura maggiorata e una cesoia a ghigliottina per spessori fino a 8 mm. Su richiesta di SAVI, la piegatrice è stata personalizzata con dei dispositivi in grado di assicurare la linearità del banco e garantire pieghe sempre perfette. Questi optional, uniti alle performance elevate della tecnologia ibrida, permettono di ottimizzare l’intero ciclo di piegatura e aumentare la produttività del reparto. Le soluzioni di VICLA per annullare le deformazioni della lamiera Le presse piegatrici, per la loro stessa natura, sono soggette a flessioni. La deformazione principale è quella del banco, che corrisponde alla flessione della traversa che viene spinta in posizione dai cilindri laterali; l’altra è quella che viene chiamata in gergo “sbadiglio” ed è la tendenza delle spalle ad aprirsi nella zona dell’incavo. Per compensare eventuali errori di piega, VICLA ha sviluppato due dispositivi: Flex e Clever Crowning; entrambi installati sulla piegatrice ibrida richiesta da SAVI. Grazie al sistema Flex la macchina adatta la forza impiegata dinamicamente in base allo sforzo richiesto e compensa automaticamente le flessioni; contemporaneamente, il dispositivo Clever Crowning calcola in tempo reale le correzioni del banco, permettendo di lavorare pezzi lunghi e garantire un’ottima costanza dell’angolo tra estremi e centro. Solo chi lavora con passione innovando, ascoltando il cliente e con una grande attenzione al dettaglio porta a casa ottimi risultati e per tutti questi motivi VICLA si riconferma un partner affidabile.
La pressa piegatrice è solo all’apparenza una macchina semplice, nascondendo invece un connubio complesso di meccanica e tecnologia. La variabilità della lamiera, le infinite varietà di spessori, lunghezze e forme richiedono una grande personalizzazione di dimensioni, potenze ed attrezzaggi. Proprio per la natura complessa del macchinario, è spesso difficile individuare con esattezza gli elementi in grado di garantire affidabilità, robustezza, sicurezza, prevedibilità delle lavorazioni nel tempo, complessità delle pieghe realizzabili. Molti di questi elementi sono nascosti, ed è questo il fattore di rischio decisionale più determinante, perché è proprio su questi dettagli che si fonda la solidità dell’investimento. Quali sono i 7 dettagli per scegliere la giusta pressa piegatrice? Dettaglio #1: la Struttura della piegatrice Le spalle sono la parte della macchina che è deputata a sopportare le sollecitazioni quando si effettua l’azione della piegatura: una struttura debole tenderà a deformarsi, compromettendo la qualità del prodotto finito. Nel caso delle presse piegatrici VICLA, gli studi effettuati negli anni sulle flessioni della struttura ci hanno consentito di progettare e realizzare una pressa piegatrice che risponda in maniera appropriata alle sollecitazioni meccaniche. Le spalle sono tagliate seguendo la laminatura della lastra: questo accorgimento in apparenza secondario fa in modo che la deformazione avvenga uniformemente su entrambi i lati, con il beneficio di ottenere pieghe con angoli costanti. Il parallelismo delle spalle è garantito da lavorazioni con tolleranze centesimali e permette di ottenere una maggiore precisione, ripetibilità e velocità del registro posteriore. Questa peculiarità tecnico-strutturale annulla le vibrazioni e gli sforzi, consentendo al registro di muoversi ad alte velocità, senza trascurare la precisione di posizionamento. #2: la Doppia Guida Le guide hanno la funzione di mantenere la stabilità e la perpendicolarità della traversa superiore rispetto al piano di lavoro. Questo permette alla pressa piegatrice di mantenere la precisione di piega con utensili e intermedi differenti, garantendo nel tempo il mantenimento dei centraggi effettuati al collaudo. Si tratta di un dettaglio particolarmente importante, perché in assenza di questo accorgimento, il tempo di esercizio della piegatrice si traduce in una progressiva perdita di perpendicolarità, inizialmente inavvertibile, ma via via sempre più invalidante rispetto ai centraggi, fino a dover richiedere un intervento di manutenzione. #3: i Cilindri I cilindri sono una componente fondamentale di una pressa piegatrice. Possono essere ricavati da un pezzo tubolare o rettangolare. VICLA ha scelto di realizzarli partendo da un blocco di materiale C-45 forgiato. Nella parte superiore della camicia è montato un blocco idraulico asportabile per facilitare le operazioni di ordinaria manutenzione; gli steli sono temprati e rettificati. I cilindri sono collegati alla traversa superiore per mezzo di una semisfera che permette di effettuare ogni tipo di lavorazione, anche le più particolari, come quelle che necessitano di angoli diversi tra destra e sinistra. #4: il Sistema Ibrido Se in passato esistevano poche tipologie di piegatrici, oggigiorno il mercato offre diverse scelte: le presse piegatrici idrauliche; le presse piegatrici elettriche; le presse piegatrici ibride. Queste macchine differiscono tra loro per la tecnologia e la metodologia costruttiva. In VICLA, abbiamo sempre creduto nel potenziale della tecnologia ibrida. Per garantire prestazioni ottimali aumentando la produttività senza compromettere i consumi, VICLA ha scelto di progettare presse piegatrici dotate di un sistema ibrido innovativo. Attenzione, però! Non basta aggiungere solamente un inverter per definire una pressa piegatrice “ibrida”; infatti l’innovazione tecnologica ruota attorno a un impianto idraulico specifico, che nel caso del modello ibrido di serie, comprende un circuito idraulico doppio completamente indipendente, ciascuno dotato di un proprio serbatoio, motore, pompa e inverter. La separazione funzionale dei due cilindri permette un controllo ottimizzato in funzione del carico necessario per ogni cilindro; inoltre permette di ottenere un’efficienza dal punto di vista energetico. Si tratta di un sistema capace di minimizzare l’usura della macchina concentrando tutta la sua efficienza e bilanciando automaticamente la pressione di lavoro esclusivamente sul lato che è utilizzato durante la piegatura di quel pezzo specifico. Un ulteriore livello di performance è fornito dal modello Hybrid Plus: il sistema si compone di un un motore brushless per ciascun cilindro, capace di fornire elevate forze ed alte velocità di spostamento. Si tratta di un sistema ancora più compatto e composto da motore e pompa in presa diretta, installati direttamente sui cilindri, con un piping notevolmente ridotto. Non è sbagliato dire che il modello ibrido è un'evoluzione della pressopiegatrice idraulica. Infatti, si tratta di una piegatrice potenziata e migliorata grazie alla componentistica elettro-idraulica di ultima generazione: in questo modo la piegatrice ibrida combina il meglio delle presse elettriche e delle piegatrici idrauliche. I risultati in numeri di questa innovazione tecnologica sono notevoli, come si vede dal grafico. #6: il Clever Crowning Maggiore è la lunghezza di una piegatrice, maggiori sono i problemi legati al cedimento del banco, con la conseguenza che è più difficile ottenere un pezzo lavorato bene. Nel corso degli anni l’evoluzione tecnologica ha fatto passi da giganti, passando da sistemi manuali (come quello di utilizzare degli spessori di carta sotto la matrice) a sistemi automatici, meccanici o idraulici, dove veniva determinato un precarico della deformazione ipotizzata. Il limite di questi sistemi è che si basano su un calcolo teorico impostato dal controllo numerico. VICLA ha sviluppato un sistema intelligente che migliora il lavoro in officina: il sistema di bombatura attiva Clever Crowning. Il sistema di bombatura attiva calcola automaticamente la forza di spinta dei cilindri del banco, in funzione delle rilevazioni di appositi sensori montati sulla traversa superiore e inferiore. In questo modo, le correzioni necessarie vengono calcolate in tempo reale per ogni piega effettuata, ottenendo una piegatura lineare su tutta la lunghezza. Quali sono i vantaggi di questo sistema “intelligente”? Principalmente tre: assicura grandi risultati anche in presenza di un operatore non particolarmente esperto; uniforma l’angolo di piega senza alcuna necessità di intervento da parte dell’operatore; garantisce una piega sempre perfettamente lineare anche su materiali non uniformi (per es. forati/asolati misti a materiale pieno). #5: il Flex Flex è l’innovativo dispositivo di controllo delle flessioni strutturali delle spalle che permette di mantenere la stessa profondità di piega indipendentemente dalla lunghezza del foglio di lamiera. Ogni pressa piegatrice, per quanto robusta, subisce delle flessioni nella struttura durante la fase di piegatura, e ovviamente le deformazioni sono tanto più grandi quanto maggiore è lo sforzo che la macchina deve compiere. La deformazione principale è la bombatura, che corrisponde alla flessione della traversa che viene spinta in posizione dai cilindri laterali; l’altra (e per molti versi semi-sconosciuta), è quella che viene chiamata in gergo “sbadiglio” ed è la tendenza delle spalle ad aprirsi nella zona dell’incavo. Grazie al sistema Flex la piegatrice per lamiera compensa dinamicamente le eventuali deformazioni in base allo sforzo richiesto: il CNC riceve i dati dai sensori di pressione dei cilindri, che vengono interpolati in real time per stabilire la correzione da effettuare. #7: il Back I riferimenti posteriori sono un altro elemento nascosto ma importantissimo. In VICLA abbiamo scelto di installare riferimenti con particolari peculiarità tecnico strutturali: Meccanica montata direttamente sulle spalle lavorate con tolleranze centesimali e dotata di motori brushless con elettronica integrata gestiti in CANopen per elevate performance; Trasmissione su cremagliere rettificate che garantiscono velocità elevata degli assi (560 mm/s) e precisione di posizionamento (+/- 0,02 mm): ciò permette elevati cicli di produzione, alti standard qualitativi, alta precisione e silenziosità; Nuovo registro composto da una trave strutturale di spessore 10 mm con un sistema innovativo di registrazione del parallelismo per la massima flessibilità di composizione e personalizzazione ed estrema rigidità e robustezza; Torrette scorrevoli su 2 guide lineari contrapposte registrabili dal fronte macchina con sblocco pneumatico. Il BACK di base è a 2 assi (X, R). È possibile anche qui effettuare un ulteriore upgrade portandolo fino a un massimo di 6 assi (X, R, Z1, Z2, X2, X3). Tutte le torrette sono dotate di riscontro visivo a LED. L’accensione del LED garantisce il contatto della lamiera con il riferimento. In definitiva Abbiamo analizzato i principali elementi nascosti su cui concentrare l’attenzione in fase di selezione di una pressa piegatrice, per assicurarsi che si tratti di un investimento profittevole nel tempo, capace di: ridurre i costi di esercizio; massimizzare la produttività; ottenere il massimo in termini di qualità delle lavorazioni. In questo modo anche il cliente finale potrà contare su una fornitura standardizzata e affidabile. Ora che conosci tutti i dettagli e le caratteristiche per scegliere la pressa piegatrice, scopri anche tutto quello che devi sapere sulla pressopiegatura: scarica ora il nostro manuale pdf gratuito.
Una pressa piegatrice CNC è una macchina moderna per la piegatura della lamiera. Le presse piegatrici moderne sono operate e controllate da un computer che aiuta a impostare rapidamente le specifiche di un lavoro ed eseguire cicli di produzione in base alle diverse esigenze, sia a breve che a lungo termine. Il ruolo chiave delle presse piegatrici CNC nella produzione Le presse piegatrici CNC sono macchine altamente versatili in grado di gestire un'ampia gamma di attività di lavorazione dei metalli. La loro programmabilità consente un controllo preciso delle operazioni di piegatura, garantendo risultati accurati e ripetibili. Da semplici pieghe a geometrie complesse, queste macchine possono elaborare in modo efficiente vari materiali, tra cui acciaio, alluminio e acciaio inossidabile. Questa versatilità rende le presse piegatrici CNC indispensabili nei settori che richiedono componenti metallici personalizzati di alta qualità. Tipologie di Presse Piegatrici CNC Presse Piegatrici Idrauliche Le presse piegatrici idrauliche, note per la loro precisione e potenza, utilizzano cilindri oleodinamici per controllare il processo di piegatura. Pur offrendo prestazioni superiori, possono essere complesse da mantenere e avere costi operativi più elevati. Le presse piegatrici idrauliche CNC automatizzano molte funzioni, migliorando l'efficienza e la precisione. Le presse piegatrici idrauliche sincronizzate, una versione più avanzata, utilizzano due cilindri indipendenti per un controllo preciso e una maggiore versatilità. Presse Piegatrici Elettriche Le presse piegatrici elettriche sono una tecnologia più recente, offrendo velocità, ripetibilità ed efficienza energetica. Tuttavia, possono avere limitazioni in termini di capacità di forza e versatilità rispetto alle presse piegatrici idrauliche. Le presse piegatrici servo, un tipo di pressa piegatrice elettrica, utilizzano servomotori per un controllo preciso e un funzionamento più silenzioso. Sono adatte per applicazioni che richiedono alta precisione e bassi livelli di rumore. Presse Piegatrici Ibride Le presse piegatrici ibride combinano i migliori aspetti delle presse piegatrici idrauliche ed elettriche, offrendo prestazioni eccezionali. VICLA, leader nella tecnologia ibrida, fornisce macchine con: Precisione microscopica: garantisce pieghe coerenti e accurate. Efficienza energetica: risparmio energetico fino al 78% rispetto alle tradizionali presse piegatrici idrauliche. Versatilità: gestisce una gamma più ampia di applicazioni rispetto alle presse piegatrici elettriche. Considerazioni Chiave: Capacità di forza: le presse piegatrici idrauliche offrono generalmente una forza maggiore rispetto alle opzioni elettriche. Versatilità: le presse piegatrici ibride sono più versatili delle presse piegatrici elettriche. Manutenzione: Le presse piegatrici idrauliche richiedono più manutenzione a causa dei loro sistemi complessi. Efficienza energetica: Le presse piegatrici elettriche e ibride sono più efficienti dal punto di vista energetico rispetto alle tradizionali presse piegatrici idrauliche. Rumorosità: Le presse piegatrici elettriche, in particolare le presse piegatrici servo, sono generalmente più silenziose delle presse piegatrici idrauliche. Pressa Piegatrice CNC: Componenti Principali Traversa Chiamata anche trave, è la parte mobile su cui sono installati i punzoni. Si muove verticalmente lungo l'asse Y ed è posizionato tramite controllo numerico in posizioni specifiche in base all'operazione da eseguire. Ci sono assi indipendenti Y1 e Y2 che regolano il possibile squilibrio della macchina. Banco È la parte fissa sotto la trave dove sono installate le matrici. Può contenere un sistema di bombatura (bombatura idraulica, meccanica o bombatura adattiva) per compensare la deformazione della traversa, specialmente in macchine di due metri/6' di larghezza e oltre. Tale sistema può essere trovato in diverse versioni che abbracciano diverse filosofie di progettazione tra i produttori o sono basate su specifici tipi o famiglie di macchine. Ottimi risultati sono possibili attraverso l'uso di un sistema di crowning idraulico. In questo caso, un certo numero di cilindri ad alta pressione e bassa portata sono inseriti nel banco della macchina per compensare la deformazione del telaio durante la fase di pressatura, producendo una controforza dal basso. Spalle laterali Le spalle laterali definiscono la larghezza del telaio della macchina. Ad esempio, le macchine con idraulica sincronizzata hanno quasi sempre uno spazio, chiamato gola, in modo che una lamiera più larga della distanza tra le spalle o le colonne possa essere inserita nel telaio della macchina. Riferimenti posteriore Questo dispositivo assicura che il pieghe sia posizionato correttamente nella parte da produrre. Di solito consiste in una trave su cui sono montati due o più fermi a dita . Assi: x: avanti e indietro, imposta la lunghezza del pieghe (languetta) dal centro della matrice alla punta delle dita. r: su e giù, regola l'altezza dei fermi/dita per consentire alle dita di raggiungere meglio la parte e in modo che possano essere montate matrici di diversa altezza. z: sinistra e destra, regola la posizione del fermo/i sulla tavola, per garantire che le dita posteriori siano nella corretta posizione di supporto verso il punzone e la matrice. Che cos'è un controllo numerico cnc per presse piegatrici In una piegatrice CNC, tutte le componenti meccaniche della piegatrice sono integrate con il controllo numerico, che è responsabile dell’impostazione dei parametri di piega. I parametri più importanti nel processo di piegatura sono: spessore della lamiera; dimensioni della lamiera; angolo di piegatura. Uno dei tanti vantaggi del controllo numerico risiede nella possibilità di effettuare delle simulazioni di piega, durante la quale la macchina verifica se ci sono eventuali collisioni o sovraccarichi. Quali sono i vantaggi dell'utilizzo di una pressa piegatrice con controllo numerico? Sono molti i benefici che ottieni dalla programmazione con il controllo numerico sulle presse piegatrici cnc: Velocità Precisione Ripetibilità Adattabilità Flessibilità Agilità Le principali tipologie di controllo numerico ESA Controllo numerico ESA 650 o ESA 660 Questa versione, completa di grafica a colori e funzione multilingua, permette il calcolo automatico del PMI in funzione del tipo di utensile e dell’angolo richiesto, oltre al calcolo automatico della forza di piega. Le opzioni di ottimizzazione includono sequenza di piega ottimale e visualizzazioni delle eventuali collisioni nella sequenza proposta dall’operatore, effettuando inoltre verifiche di anti collisioni tra gli assi e la matrice in fase automatica. Controllo numerico ESA 675 È dotato di superschermo ultra-large 21” LCD HD Multitouch a colori e PC Windows integrato, che consente di aprire disegni in pdf o in altro formato direttamente a bordo macchina. Inoltre, consente la gestione ottimale di tutti i Cad-Cam 3D. È dotato di RAM di 8 Gb, 4 porte USB 2.0 + 4 porte USB 3.0. Controllo numerico Delem Si tratta di un controllo Numerico Touch Screen dall’uso semplice e intuitivo, con un elevato livello di funzionalità e un ambiente grafico user-friendly e moderno. È disponibile con schermi di diversa grandezza e con funzionalità personalizzate in base alle tue esigenze. Programmazione per presse piegatrici: la gestione dei progetti 3D Le presse piegatrici moderne possono essere dotate di un software di programmazione per la preparazione e la lavorazione di progetti 3D che garantisce molteplici vantaggi. Il software di programmazione disponibile sulla macchine per lamiera VICLA, ad esempio, garantisce la massima efficienza nella selezione degli utensili basata sul raggio di piega, la forza massima della pressa piegatrice, il controllo collisioni e la disponibilità di differenti tipologie di utensili e frazionature. Inoltre è in grado di riconoscere e gestire automaticamente la piega schiacciata grazie alla definizione degli angoli di pre-piega e le contropieghe interne, calcolando la sequenza di piega migliore, evitando collisioni e tenendo in considerazione la disponibilità delle frazionature e delle scarpette. Sebbene la gestione automatica trovi quasi sempre una soluzione, l’operatore ha anche la possibilità di intervenire manualmente e modificare i dati impostati dal software. Per il posizionamento dei riscontri, il software disponibile sulle presse piegatrici VICLA fornisce opzioni di controllo automatico e manuale del registro posteriore, grazie alla simulazione 3D che consente di visualizzare tutti gli elementi in movimento, compresi gli utensili, il pezzo da piegare e la struttura della macchina. Il software fornisce infine il report dell’attrezzaggio completo, dalle sequenza di piega in 3D, comprendendo informazioni dettagliate piega per piega. Il report può essere stampato o visualizzato direttamente sul controllo numerico. Automazione e Robotica L'automazione e la robotica stanno svolgendo un ruolo sempre più importante nelle operazioni delle presse piegatrici CNC. L'automazione della piegatura della lamiera ha fatto notevoli progressi negli ultimi anni. I robot collaborativi (cobot) e i robot antropomorfi hanno rivoluzionato il settore, sostituendo i tradizionali robot cartesiani. Queste soluzioni automatizzate non solo accelerano il processo di piegatura, ma riducono anche gli errori umani. I vantaggi delle celle di piegatura automatizzate includono: Maggiore efficienza: Cicli di piegatura più rapidi e riduzione dei tempi di fermo macchina. Qualità migliorata: Riduzione degli errori umani e risultati più consistenti. Ergonomia: Allevia gli operatori da compiti ripetitivi. VICLA ha sviluppato soluzioni avanzate per celle di piegatura automatizzate. Queste soluzioni possono aiutarti a ottimizzare il tuo processo produttivo e migliorare il tuo risultato netto. Per saperne di più su come le soluzioni di piegatura robotizzata possono trasformare la tua fabbricazione di lamiera, leggi la nostra guida completa Piegatura robotizzata: vantaggi e limiti. Con il continuo progresso della tecnologia, possiamo aspettarci di vedere livelli ancora più elevati di automazione e robotica nelle applicazioni delle presse piegatrici CNC. Ora che conosci cos'è e come funziona una pressa piegatrice cnc, scopri anche tutto quello che devi sapere sulla pressopiegatura: scarica ora il nostro manuale pdf gratuito.
Le presse piegatrici per lamiera sono macchine fondamentali nell'industria manifatturiera, utilizzate per piegare e modellare fogli di metallo in varie forme e dimensioni. Queste macchine sono essenziali per la produzione di componenti metallici utilizzati in una vasta gamma di settori, dal settore automobilistico a quello aerospaziale, fino all'edilizia e all'elettronica. In questo articolo esplorerà in dettaglio le diverse tipologie di presse piegatrici, i loro componenti, le tecniche di piegatura e le considerazioni importanti per la loro manutenzione e sicurezza. Pressa piegatrice: una macchine complessa La tecnologia su cui fondano il funzionamento è solo all’apparenza banale, ma nasconde invece notevoli evoluzioni in campo meccanico e tecnologico. In effetti, se confrontiamo una pressa piegatrice moderna e una di cinquant’anni fa, a uno sguardo esterno sembra che poco sia cambiato. La verità, invece, è che sono due macchine completamente diverse; gli elementi esteriori possono anche essere rimasti fermi al tipico design che tutti conosciamo, ma la meccanica e l’elettronica si sono evoluti in modo silenzioso e inesorabile. La pressa piegatrice moderna è il risultato di un’evoluzione costante. Proprio come è accaduto con l’automobile, che da semplice e quasi rudimentale mezzo di trasporto è diventata una vera propria macchina high-tech, così anche la piegatrice è ormai un concentrato di innovazione tecnologica e meccanica. Per comprendere quali sono state le tappe fondamentali della pressopiegatura della lamiera e conoscere qual è la tecnologia migliore che unisce efficienza, efficacia, costi di esercizio e versatilità, è necessario fare un viaggio indietro nel tempo e conoscere un po’ di storia delle presse piegatrici. Tra i Paesi pionieri, c’è senza ombra di dubbio l’Italia. In una zona circoscritta nella Brianza sono fiorite le realtà che hanno portato in alto il nome dell’Italia e ancora oggi, all’interno del settore della pressopiegatura, il nostro Paese è conosciuto in tutto il mondo per la grande tradizione e la qualità nella costruzione delle presse piegatrici. Nomi importanti come Mariani e molti altri hanno letteralmente inventato questa tecnologia. Facciamo ora un breve viaggio nei sistemi che si sono susseguiti, soffermandoci sul non plus ultra di oggi: la piegatrice idraulica ibrida. Presse piegatrici: tipologie e caratteristiche 1) Presse piegatrici meccanicheLe piegatrici meccaniche sono ancora utilizzate in molte officine per fare lavorazioni marginali, anche se ormai sono macchine considerate fuori legge da un punto di vista di sicurezza e, quindi, non possono essere utilizzate dagli addetti. Leggi il nostro articolo di approfondimento riguardante le caratteristiche che una piegatrice deve avere per essere a norma di legge. In passato, le piegatrici meccaniche più conosciute erano a marchio Mariani o Omag; erano caratterizzate da un movimento estremamente rapido e da una grande forza di pressione. 2) Presse piegatrici idrauliche tipo RG PromecamNate in Francia grazie all’intuizione dell’ italo-francese Roger Giordano, le piegatrici idrauliche tipo RG Promecam sono macchine compatte e basse. La loro caratteristica più evidente è il movimento del banco, diverso da tutte le altre presse piegatrici. Infatti, se di solito è la parte superiore - detta “traversa”- che scende, in questo caso è il banco che sale. Se vuoi conoscere quali sono le parti fondamentali di una pressa piegatrice, ti consigliamo di leggere questo articolo. La loro diffusione ha interessato un lungo periodo e non è raro ancora oggi trovarne in molte officine ancora operative; nel secondo Dopoguerra hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione, in quanto il banco contrastava la naturale flessione della traversa. Quest’ultima, poi, essendo piuttosto bassa e compatta, permetteva di ottenere dei profili chiusi di grandi dimensioni, che riuscivano ad “abbracciare” la parte superiore della macchina. 3) Presse piegatrici idrauliche a barra di torsione Sono le antesignane delle sincronizzate a cui assomigliano molto nell'aspetto. Il movimento è demandato alla traversa che scende mediante una coppia di pistoni idraulici. Solitamente dispongono di due o tre assi: X per il carro posteriore; Z per l'altezza del carro posteriore; Y per la discesa della traversa. La caratteristica di queste macchine è che i due cilindri sono collegati meccanicamente attraverso una barra che ne accoppia il movimento fino al “punto morto inferiore”. Quest'ultimo è regolato attraverso il movimento di due chiocciole che scendono o salgono per regolare l'altezza della fine corsa dei cilindri e della traversa. Il controllo della macchina è demandato a un semplice posizionatore, spesso privo di memoria interna. 4) Presse piegatrici idrauliche sincronizzate Ad oggi, la pressa piegatrice idraulica sincronizzata è la macchina moderna più diffusa. Prevede il movimento della traversa superiore mediante due cilindri idraulici indipendenti e regolati da apposite valvole proporzionali. La macchina, in questo modo, è più versatile e permette all’operatore di agire su entrambi i cilindri in maniera indipendente per modificare la discesa della traversa e contrastare eventuali irregolarità della lamiera. Può capitare frequentemente, infatti, che un pezzo si pieghi di più da un lato rispetto all’altro a causa delle già citate variabili della materia prima. Il controllo numerico di una piegatrice idraulica sincronizzata è molto più evoluto rispetto al posizionatore della pressa piegatrice a barra di torsione. Il CNC permette all’operatore di effettuare molte regolazioni: dal tempo di stazionamento al “punto morto inferiore”, dalla velocità di piega alla decompressione. In questa guida cerchiamo di chiarire quali sono le funzioni principali di una controllo CNC per presse piegatrici. 5) Presse piegatrici elettriche Rappresentano in ordine di tempo l'ultima evoluzione delle presse piegatrici e, ancora oggi, sono da considerarsi una soluzione border line per alcune specifiche esigenze. Le presse piegatrici elettriche garantiscono velocità e ripetibilità, unite a bassi consumi, tuttavia sono meno versatili e hanno costi molto più elevati rispetto alle piegatrici idrauliche sincronizzate. Esistono sostanzialmente due tecniche per azionare una piegatrice elettrica: con viti a ricircolo di sfere o mediante apposite cinghie. Il futuro della pressa piegatrice: la pressa piegatrice ibrida Le presse piegatrici idrauliche sincronizzate rappresentano ad oggi il terreno fertile dove applicare le innovazioni tecnologiche e i miglioramenti con risultati assolutamente importanti. VICLA ha colto questa occasione con grande impegno, specializzandosi nella tecnologia ibrida. Tale soluzione consente di prendere il meglio da ogni sistema, unirlo e tradurlo in una soluzione all’avanguardia, che si distingue per: precisione; ripetibilità; consumo energetico; rapporto qualità-prezzo. Se vuoi scoprire quali sono le differenze principali tra una piegatrice elettrica e una ibrida leggi questo articolo. Componenti principali di una pressa piegatrice Nonostante le diverse tipologie di funzionamento, tutte le piegatrici presentano delle parti in comune. Nella guida alla configurazione della macchina entriamo nel dettaglio di ciascun componente, ma di seguito ti riassumiamo le principali componenti, che sono: La traversa, o pestone, che è la parte mobile su cui vengono installati i punzoni. Il banco: è la parte fissa sottostante alla traversa dove vengono installate le matrici. Le spalle: rappresentano le piastre laterali che delimitano la larghezza dell’incastellatura del telaio della macchina. Il controllo numerico CNC: è il dispositivo con cui si interfaccia l’operatore attraverso una programmazione diretta o offline da ufficio tecnico. La pedaliera, ossia il dispositivo a pedale di azionamento della macchina, in salita e in discesa. Presenta precise specifiche costruttive che la rendono rispondente alle norme di legge vigenti in tema di sicurezza. Sostegni lamiera, o accompagnatori: hanno esclusivamente la funzione di sostegno in caso di lavorazione di pezzi pesanti e/o ingombranti. Qualora, invece, siano mobili (followers o accompagnatori) hanno la funzione di accompagnare la lamiera durante la lavorazione, in risalita e nella discesa Registro posteriore: si tratta del dispositivo che permette di effettuare la corretta lunghezza di piega. Generalmente è composto da una trave su cui sono montati due o più “riscontri” (backgauges) liberi di traslare lateralmente per disporsi sulla corretta posizione. Gli assi: X: “avanti e indietro”, regola la lunghezza della piega (flangia) R: “in alto e in basso”, regola l’altezza del carro per un migliore appoggio del pezzo e l’eventuale montaggio di matrici dall’altezza differente. Z: “a destra e a sinistra”, regola la posizione del riscontro sul carro, per garantire la giusta posizione di appoggio per l’esecuzione del pezzo. Utensili: si suddividono in utensili inferiori e superiori. Gli utensili superiori, anche detti punzoni o coltelli, vengono installati alla traversa della macchina (la parte mobile). Gli utensili inferiori, detti matrici, cave o raramente prismi, vengono installati sul banco della macchina. Importante è anche considerare la scelta del sistema di bloccaggio, specialmente se le tue lavorazioni richiedono di cambiare spesso setup degli utensili. Qui ti spieghiamo nel dettaglio le tipologie di bloccaggio degli utensili. Come scegliere una pressa piegatrice per lamiera La scelta della pressa piegatrice dipende da molti fattori: Capacità della pressa piegatrice Precisione e ripetibilità Automazione e tecnologie avanzate Costo e budget Abbiamo scritto un articolo approfondito che analizza tutte le criticità e gli aspetti da considerare nella scelta di una pressa piegatrice, inclusi gli errori più comuni e come evitarli. Tecniche di piegatura della lamiera La piegatura della lamiera può essere di diversi tipi: Tangenziale, tipica delle folding machines e per la lattoneria A tre punti, tipica delle presse piegatrici La piegatura a tre punti si suddivide in: piegatura ad aria: è una tecnica in cui la lamiera viene piegata senza essere completamente pressata contro la matrice. Questo metodo è flessibile e permette di ottenere angoli di piegatura diversi con lo stesso utensile. piegatura a fondo matrice: è chiamata anche “semi-coniatura” o “a fondo cava”, è la modalità che si ottiene utilizzando matrici da 88°. In questo caso la lamiera arriva al fondo della matrice entrando in contatto con le facce interne della V. coniatura: prevede lo “stampaggio del materiale” che viene forzato fino ad assumere la forma del punzone e della matrice adottati: in questo caso, infatti, entrambi hanno una apertura di V= 90°. Manutenzione e cura delle presse piegatrici per lamiera La manutenzione della pressa piegatrice per lamiera è un aspetto fondamentale per mantenere l'efficienza della macchina, ma viene spesso trascurata. Senza una corretta manutenzione, anche la macchina migliore può rovinarsi nel tempo e causare non conformità e pezzi sbagliati. Manutenzione preventiva La manutenzione preventiva è essenziale per garantire il funzionamento ottimale e prolungare la vita della pressa piegatrice. Questo include ispezioni regolari, sostituzione di componenti usurati e verifiche di sicurezza. Lubrificazione e pulizia Una corretta lubrificazione e pulizia sono fondamentali per mantenere le prestazioni della pressa piegatrice. È importante seguire le linee guida del produttore per garantire una lubrificazione adeguata e una pulizia regolare. Ispezioni regolari Le ispezioni regolari aiutano a identificare eventuali problemi prima che diventino gravi. Una check-list di ispezione dovrebbe includere la verifica di tutti i componenti principali, come il telaio, il cilindro, la barra di torsione e il sistema di controllo. Data l'importanza dell'argomento, abbiamo scritto un articolo completo sulle procedure, la frequenza e le azioni da compiere per prendersi cura correttamente della piegatrice. Sicurezza nell'uso delle presse piegatrici per lamiera Quali sono le normative di sicurezza e le procedure da seguire per garantire un utilizzo sicuro della pressa piegatrice? Sono innanzitutto i costruttori dei prodotti a essere i primi coinvolti nell'ambito delle leggi e delle certificazioni: una volta individuata la pressa piegatrice, si deve cercare di capire se questa mantenga gli standard che tali leggi o normative richiedono. L'utilizzatore, d'altro canto, deve saper riconoscere se una macchina è a norma di legge. Ecco abbiamo dedicato un approfondimento ai requisiti legislativi e alle differenti caratteristiche che una macchina deve avere per essere sicura a norma di legge. Ecco un riassunto dei principali aspetti da considerare: Procedure di sicurezza: le procedure di sicurezza includono l'uso di dispositivi di protezione individuale (DPI), l'implementazione di sistemi di sicurezza sulla macchina, come barriere e sensori, e l'adozione di pratiche operative sicure. Formazione e competenze: gli operatori devono essere adeguatamente formati per utilizzare le presse piegatrici in modo sicuro ed efficace. La formazione continua è importante per mantenere le competenze aggiornate e conformi alle ultime normative e tecnologie. Applicazioni comuni delle presse piegatrici per lamiera Le presse piegatrici sono utilizzate in una vasta gamma di settori industriali. Nell'industria automobilistica, sono impiegate per produrre componenti come pannelli di carrozzeria e parti del telaio. Nel settore aerospaziale, sono utilizzate per fabbricare parti strutturali e rivestimenti. Anche nell'edilizia, le presse piegatrici giocano un ruolo cruciale nella produzione di elementi architettonici e strutturali in metallo. Innovazioni e tendenze future nelle presse piegatrici Automazione e Industria 4.0 L'integrazione dell'automazione e delle tecnologie dell'Industria 4.0 sta rivoluzionando il settore delle presse piegatrici. L'uso di sensori IoT, analisi dei dati in tempo reale e controllo remoto migliora l'efficienza, la qualità e la manutenzione predittiva delle macchine. In questa guida puoi scoprire che cosa significa piegatrice 4.0 e in che modo l'Industria 4.0 ti può aiutare migliorare la produttività aziendale. Sostenibilità e efficienza energetica Le nuove tecnologie mirano a rendere le presse piegatrici più eco-friendly, riducendo il consumo energetico e le emissioni. L'uso di motori elettrici ad alta efficienza e sistemi di recupero energetico sono solo alcuni esempi di queste innovazioni. Nel campo della piegatura dei metalli abbiamo già citato l'evoluzione che ha conosciuto la pressa piegatrice, grazie all'avvento delle piegatrici elettrici e delle piegatrici ibride. Se vuoi approfondire il funzionamento di una piegatrice ibrida e come riduce l'impatto ambientale senza compromettere la qualità delle lavorazioni, ti consigliamo di leggere l'articolo Piegatrice per lamiera: perché scegliere una piegatrice ibrida? Conclusione Le presse piegatrici per lamiera sono strumenti fondamentali nell'industria moderna, offrendo la capacità di modellare e piegare il metallo in una varietà di forme complesse. Con l'evoluzione delle tecnologie e delle esigenze industriali, queste macchine continuano a migliorare in termini di efficienza, precisione e sicurezza. La scelta della pressa piegatrice giusta e la sua corretta manutenzione sono essenziali per garantire una produzione di alta qualità e sostenibile nel tempo. Fonti e risorse utili Manuali per scegliere la configurazione della pressa piegatrice Pieghe d'Arte - Arte e Tecnica della Pressopiegatura Industriale: libro sulla pressopiegatura industriale che contiene approfondimenti e consigli pratici per migliorare il processo di piegatura della lamiera. ZoomOn, la newsletter di VICLA che esplora le ultime notizie, le tecnologie e le tendenze del mondo della pressopiegatura industriale della lamiera.
La pressa piegatrice, come abbiamo spiegato nel dettaglio nella nostra guida dedicata, è una macchina semplice ma allo stesso tempo complessa perché è legata alla variabilità della lamiera, che richiede di dotare ogni macchina per lamiera di diverse personalizzazioni. Ecco perché è importante conoscere quali sono le caratteristiche e gli elementi da considerare nel momento in cui si configura una pressa piegatrice. Scopriamo quali sono i punti fondamentali da considerare: Lunghezza La lunghezza di una pressa piegatrice dipende dalla lunghezza massima del pezzo da lavorare. Inoltre, se si piega per stazioni, è utile considerare l’acquisto di una pressa piegatrice più lunga, che consenta di effettuare più stazioni. Ad esempio, nel caso di un foglio 1100 x 700 mm è consigliabile scegliere una piegatrice con lunghezza di 2000 mm. Tonnellaggio Si intende la forza di flessione della macchina. In altre parole, fa riferimento alla capacità di piega della pressa piegatrice. Il tonnellaggio dipende da diversi fattori, primo fra tutti il materiale: un pezzo più duttile richiede meno forza di flessione; al contrario, un materiale più resistente come l’acciaio inossidabile o l’acciaio altoresistenziale necessita di maggiore forza. Gli altri fattori da considerare sono: spessore, lunghezza e tipologia di lavorazione. Il nostro calcolatore online è il tuo assistente ideale per determinare con precisione i parametri di piega della tua lamiera. In pochi semplici passaggi, otterrai informazioni dettagliate su: Tonnellaggio: La forza necessaria per eseguire la piegatura. Raggio interno: La curvatura interna della piega. Bordo minimo: La lunghezza minima della flangia per evitare rotture. Conviene sempre sovradimensionare la pressa piegatrice del 20%/30% rispetto al dato teorico, così da non lavorare al limite delle capacità della macchina. Uno degli errori di valutazione più diffusi è confondere la forza totale necessaria a piegare un determinato pezzo di lamiera con le tonnellate al metro per quello spessore, materiale e matrice. Questo appena descritto è solo uno dei 5 errori più comuni che si commettono su una piegatrice. La luce non è altro l’apertura frontale della pressa piegatrice. Una piegatrice con corsa maggiorata è una macchina dotata di intermedi maggiorati che permette di estrarre più facilmente i pezzi piegati. Bloccaggi e intermedi Gli intermedi sono degli adattatori da inserire tra la traversa e i punzoni e sono molto utili perché consentono di fare realizzare scatolati profondi con facilità. I sistemi di bloccaggio utensili si suddividono in: bloccaggi manuali; bloccaggi semi-automatici; bloccaggi pneumatici; bloccaggi idraulici; La scelta del corretto bloccaggio è fondamentale per ridurre i tempi di lavoro e gestire correttamente la zona lavoro. Ti farà piacere sapere che abbiamo scritto una guida completa sulle diverse tipologie di bloccaggio utensili. Bloccaggio semi-automatico Si tratta di un bloccaggio manuale semi-automatico con sistema di aggancio-sgancio rapido frontale del punzone. Il funzionamento è molto semplice e, rispetto a un’altra soluzione manuale tradizionale, consente di riattrezzare la macchina più velocemente e agilmente. Mediante lo spostamento della leva di bloccaggio, infatti, rilasci il punzone per sfilarlo frontalmente; mentre, al momento della chiusura, il punzone viene automaticamente richiamato in battuta e allineato perfettamente. Bloccaggi Automatici Il sistemi di bloccaggio utensili di tipo automatico permettono di attrezzare la pressa piegatrice in assoluta sicurezza. Gli utensili vengono automaticamente allineati, posizionati e fissati. Con questa soluzione riduci drasticamente il tempo di attrezzaggio e aumenti notevolmente la produttività. Cambio utensili automatico per presse piegatrici Al giorno d’oggi esiste anche una soluzione moderna e innovativa che consente di automatizzare il cambio dei punzoni e delle matrici. Le presse piegatrici ibride, ad esempio, possono essere collegate a un magazzino automatico degli utensili, come il cambio utensili automatico ATC VICLA, che consente l’attrezzaggio, anche su più stazioni, degli utensili superiori e inferiori. Questo impianto è personalizzabile e progettato su misura in base alle esigenze del cliente; riduce i tempi di setup di 4 o 5 volte rispetto alle attività manuali ed effettua automaticamente anche l’attrezzaggio più complesso, gestendo matrici con larghezza V da 70 mm, utensili portatondi e consentendo la rotazione dell'utensile di 180°. L’automazione copre tutto, anche le operazioni a monte. Uno degli aspetti più interessanti, infatti, è la programmazione dall'ufficio tecnico: il sistema CAD/CAM elabora il file tridimensionale, crea la sequenza di piegatura migliore e invia il programma alla macchina che si attrezza in automatico, richiamando la sequenza di piegatura direttamente sul controllo numerico. Tutti i dati di attrezzaggio e lavorazione sono salvati in automatico a fine lavoro ed esportati nel gestionale per un’analisi dei dati in chiave 4.0. Registro posteriore Il registro posteriore è una struttura motorizzata alla quale sono fissati i riferimenti e può essere spostato e posizionato per consentire una varietà di pieghe complesse. Lo spostamento del registro posteriore lungo la profondità della macchina è detto asse X. Il sollevamento verticale è chiamato asse R. Riferimenti Si stratta di strumenti importantissimi e utili per sostenere lamiere sottili. Sono dotati di funzionamento pneumatico e di un rivestimento in teflon che evita il verificarsi di segnature sul materiale. Sono inoltre attivabili da controllo numerico. I riferimenti sono 2 e solitamente sono manuali, ma possono essere automatizzati e controllati direttamente dal CNC; il posizionamento dei riscontri è lungo l’asse Z. Registro a torrette indipendenti Tutte le torrette montate sulle presse piegatrici VICLA sono dotate di riscontro visivo a LED. L’accensione del LED garantisce il contatto della lamiera con il riferimento. Nelle versioni più accessoriate le torrette sono: Motorizzate (assi z1- z2) Indipendenti (assi x2 - x3) Antropomorfe (assi r1 - r2) Compensazione delle flessioni Maggiore è la lunghezza di una piegatrice, maggiori sono i problemi legati al cedimento del banco, con la conseguenza che è più difficile ottenere un pezzo lavorato bene. Nel corso degli anni l’evoluzione tecnologica ha fatto passi da giganti, passando da sistemi manuali (come quello di utilizzare degli spessori di carta sotto la matrice) a sistemi automatici, meccanici o idraulici, dove veniva determinato un precarico della deformazione ipotizzata. Il limite di questi sistemi è che si basano su un calcolo teorico impostato dal controllo numerico. VICLA ha sviluppato un sistema intelligente che migliora il lavoro in officina: il sistema di bombatura attiva Clever Crowning. Grazie a speciali sensori nelle traverse, la bombatura attiva misura e compensa in tempo reale le deformazioni. Non serve impostare nessun dato; il sistema reagisce attivamente alle variazioni delle caratteristiche. Ogni pressa piegatrice, per quanto robusta, subisce delle flessioni nella struttura durante la fase di piegatura e, ovviamente, le deformazioni sono tanto più grandi quanto maggiore è lo sforzo che la macchina deve compiere. La deformazione principale è la bombatura, che corrisponde alla flessione della traversa che viene spinta in posizione dai cilindri laterali (scopri come funziona il dispositivo di bombatura attiva Clever montato sulle piegatrici VICLA); l’altra è quella che viene chiamata in gergo “sbadiglio” ed è la tendenza delle spalle ad aprirsi nella zona dell’incavo. Grazie al sistema Flex la piegatrice per lamiera compensa dinamicamente le eventuali deformazioni in base allo sforzo richiesto: il CNC riceve i dati dai sensori di pressione dei cilindri, che vengono interpolati in real time per stabilire la correzione da effettuare. Se ti interessa l'argomento, puoi leggere l'articolo che abbiamo creato. Sistemi di risparmio energetico Non basta aggiungere solamente un inverter per definire una pressa piegatrice “ibrida”; infatti l’innovazione tecnologica ruota attorno a un impianto idraulico specifico, che nel caso del modello ibrido di serie, comprende un circuito idraulico doppio completamente indipendente, ciascuno dotato di un proprio serbatoio, motore, pompa e inverter. Vuoi capire nel dettaglio come funziona una piegatrice ibrida? Leggi la nostra guida. La separazione funzionale dei due cilindri permette un controllo ottimizzato in funzione del carico necessario per ogni cilindro; inoltre permette di ottenere un’efficienza dal punto di vista energetico. Si tratta di un sistema capace di minimizzare l’usura della macchina concentrando tutta la sua efficienza e bilanciando automaticamente la pressione di lavoro esclusivamente sul lato che è utilizzato durante la piegatura di quel pezzo specifico. Un ulteriore livello di performance è fornito dal modello Hybrid Plus: il sistema si compone di un motore brushless per ciascun cilindro, capace di fornire elevate forze ed alte velocità di spostamento. Si tratta di un sistema ancora più compatto e composto da motore e pompa in presa diretta, installati direttamente sui cilindri, con un piping notevolmente ridotto. I risultati in numeri di questa innovazione tecnologica sono notevoli, come si vede dal grafico. Sistemi di controllo dell’angolo Controllo dell’angolo L.A.C. VICLA Il controllo dell’angolo L.A.C. è composto da due sensori laser montati su guide lineari che scorrono nella parte posteriore e anteriore del banco della pressa piegatrice effettuando la misurazione in uno o tre punti in funzione della lunghezza del pezzo. Situati ai lati delle matrici hanno lo scopo di leggere, tramite un sistema di laser e telecamere, l’inclinazione dei lembi delle pieghe durante la deformazione. Si tratta della soluzione più completa e performante per la misurazione e il controllo automatico dell'angolo. Il sistema, inoltre, è in grado di storicizzare il ritorno elastico delle lamiere garantendo un autoapprendimento della pressa costante e specifico sulla base delle situazioni reali dell’azienda. Ovviamente il sistema di controllo dell’angolo garantisce le migliori prestazioni se viene coadiuvato da una meccanica solida, precisa e da una perfetta integrazione con il controllo numerico. Proprio con quest’ultimo avviene un continuo dialogo di scambio di dati che permette l’applicazione perfetta con ogni articolo in lavorazione. Se, ad esempio per questioni di ingombro, una specifica piega non può essere misurata dal sistema di controllo dell’angolo la si può “legare” alla lettura precedente effettuata su un altro lembo dello stesso pezzo. Il controllo dell’angolo ottico Vicla rappresenta un investimento sicuro e dal rientro sorprendentemente rapido in quanto rende del tutto superflue le continue operazioni di misurazione da parte dell’operatore con un aumento di produttività e di qualità davvero esponenziali. Scarica la guida gratuita che abbiamo scritto sul controllo dell'angolo. Controlli dell’angolo a tastatore Ne esistono sostanzialmente di tre tipi: inseriti nel punzone, alloggiati nelle matrici o applicati a dei carrelli scorrevoli paralleli del tutto simili a quelli dei sistemi ottici e posti ai lati del banco. A un primo esame potrebbero apparire una soluzione definitiva, ma anch’essi non sono privi di limiti che, di prassi, appaiono solo durante il loro reale utilizzo. Il primo è senz’altro la difficoltà di installazione. Questo è il limite tipico dei controlli inseriti negli utensili che prevedono l’utilizzo di punzoni e matrici speciali dotati di sofisticate lamelle sensorizzate. Tali sistemi di controllo dell’angolo hanno una versatilità davvero scarsa se si considera che non sono utilizzabili cambiando set-up utensili. Un altro limite è la delicatezza che li caratterizza. Essendo elementi meccanici dalle dimensioni ridotte e molto sofisticati sono facilmente soggetti a guasti causati da urti accidentali o malfunzionamenti dovuti all’accumulo di polvere e sporcizia. Controlli ottici di tipo O.A.C. (Optical Angle Control) Il controllo ottico è montato direttamente nelle fotocellule cattura immagini del profilo rilevando, calcolando e correggendo l'angolo di piegatura. Uno dei controlli ottici più sofisticati è il sistema IRIS PLUS. Pur facendo parte a tutti gli effetti del gruppo dei controlli dell’angolo di tipo ottico, IRIS plus è una soluzione alternativa perché è in grado di compiere una lettura estremamente accurata durante la fase di piegatura pur rimanendo a distanza di sicurezza dall’area di lavoro. In questo modo si eliminano tutte le eventuali interferenze tra i pezzi e i dispositivi di controllo dell’angolo e si raggiunge una versatilità di utilizzo totale. Il sistema, infatti, consente una precisione e una affidabilità molto interessanti se l’emettitore e il ricevente non si trovano oltre ad una certa distanza. Superati indicativamente i 2,5 metri, infatti, si assiste al naturale aumento del fenomeno della rifrazione dei raggi luminosi che raggiungono il sistema di controllo non sufficientemente nitidi. Il “disturbo” può essere abbattuto diminuendo la sensibilità del sistema ma con la conseguenza di non garantire la stessa precisione nella lettura degli angoli di piega. Optional e accessori delle presse piegatrici Tavola piegaschiaccia Il banco inferiore è dotato di tavola piega schiaccia che consente di effettuare una piega ribattuta senza necessità di utilizzare una matrice dedicata. È la soluzione ideale per le aziende che effettuano molte pieghe ribattute grazie alla sua versatilità. L’optional è direttamente integrato al porta matrice e pertanto consente di utilizzare qualsiasi altra matrice con attacco standard senza dover smontare la tavola. Sostegni lamiera frontali I sostegni frontali sono dotati di una guida lineare che si estende oltre la traversa inferiore; si possono regolare in altezza e inoltre consentono lo scorrimento laterale e la rotazione; infine, grazie a un sistema di aggancio-sgancio pratico, è molto facile montarli e smontarli velocemente. Accompagnatori lamiera Sono in grado di sollevare pesi fino a 380kg. L'utilizzo dell'accompagnatore per lamiera offre un vantaggio importante per ridurre i rischi dell’operatore e per aumentare la qualità dei pezzi piegati: è stato progettato per evitare gli effetti della contro-piega e per ridurre la necessità di altri operatori. Può anche essere facilmente rimosso frontalmente ed inserito su un’altra piegatrice. Parcheggi laterali Sono un'estensione delle guide lineari, le quali si estendono oltre il banco. Questa soluzione permette di parcheggiare i sostegni lamiera quando non devono essere utilizzati. Pedaliera wireless È alimentata con un pannello solare integrato che permette di ottenere fino al 20% in più di autonomia sulla durata della batteria; non necessita di collegamento, né posa di cavi. I sensori ultrasonici sono posizionati ai lati del banco inferiore ricevono e trasmettono i dati in modalità wireless. Tool Locator Il sistema indica per mezzo dei LED incorporati la giusta posizione di bloccaggio dell'attrezzatura durante la configurazione dell'utensile e indica la posizione dell'utensile attivo in modalità di produzione. Si tratta di un vero e proprio aiuto visivo e immediato per l’operatore che, in questo modo, non perde tempo per misurare e capire dove posizionare l’utensile e può concentrarsi su altre operazioni. Ora che conosci quali sono le caratteristiche da considerare nella configurazione di una pressa piegatrice, scopri anche tutto quello che devi sapere sulla pressopiegatura: scarica ora il nostro manuale pdf gratuito.
Quando clienti e fornitori condividono lo stesso DNA, è facile far nascere grandi sinergie. È quello che è successo con la TE.LE.BI. di Cuneo, una delle eccellenze italiane nel campo della progettazione di strutture metalliche e accessori per l’ufficio e VICLA, specializzata nella progettazione di macchine per lamiera altamente performanti e su misura. La storia di TE.LE.BI. è avvincente perché racchiude tutto ciò che contraddistingue lo spirito imprenditoriale italiano. Molti si ricordano che, prima di diventare la factory dell'arredo ufficio, l'azienda nasce e si specializza soprattutto nella creazione di telai e biciclette, lavorando soprattutto per la grande distribuzione, con clienti come Carrefour e Auchan, mentre una linea dedicata dello stabilimento fornisce a Piaggio i portapacchi per moto e scooter. Da qui il nome: TELai e BIci (TE.LE.BI). A metà anni Duemila, complice l'evoluzione del settore delle biciclette e la tendenza del mercato nel delocalizzare le produzioni all'estero, l'azienda intuisce di dover cambiare rotta. È così che, dall'incontro con dei professionisti dell’arredo per ufficio, la TE.LE.BI. diventa in poco tempo una delle realtà più importanti nella fornitura di strutture metalliche e accessori per l'ufficio. L’aumento della produzione porta l’azienda ad ampliare la propria unità produttiva, la quale oggi conta 20mila metri quadrati (di cui 10mila coperti) in cui vengono prodotte più di 100mila scrivanie l’anno vendute in tutta Europa e in numerosi paesi tra Africa, America, Asia e Oceania. La necessità di ottimizzare la produzione, mantenendo immutati gli alti standard di qualità dei prodotti richiede di adottare macchinari performanti, in grado di garantire sempre il massimo della produttività. In virtù di questa impostazione produttiva, l’azienda ha scelto le macchine più adeguate e i partner migliori. Da qui l’incontro con VICLA, ormai tra i primari produttori italiani di presse piegatrici; un ambito per il quale propone una gamma completa di soluzioni innovative per ogni fascia di mercato. “Fin dal primo momento ci ha conquistati per la competenza sulla piegatura della lamiera che vanta e può spendere sul mercato” afferma infatti il signor Stefano Pressenda, titolare della TE.LE.BI. di Cuneo, azienda che guida assieme al padre. Per rispondere alle loro esigenze, VICLA ha progettato e sviluppato - in sinergia con Starmatik - l’isola automatica .MATRIX, composta da una pressa piegatrice VICLA .SUPERIOR da 3 m 110 ton, 7 assi con bombatura attiva e bloccaggi WILA, corredata di robot antropomorfo Fanuc per la movimentazione della lamiera e il cambio degli utensili in automatico. Tutti i vantaggi della robotica integrata alla piegatura La tecnologia in ambito robotico ha permesso di raggiungere alti livelli in termini di produttività; ridefinendo gli standard qualitativi del settore. Oggi, operazioni complesse o ripetitive possono essere svolte automaticamente e garantiscono una notevole riduzione dei costi e tutela della sicurezza degli operatori. L’introduzione di soluzioni automatizzate, infatti, permette di abbattere i tempi non produttivi e aumentare la flessibilità di impiego, incrementando produttività ed efficienza. VICLA è da sempre accanto ai suoi clienti fornendo soluzioni all’avanguardia e, allo stesso tempo, user friendly, cioè che sappiano soddisfare le esigenze degli operatori.
La sede di Albavilla cambia e raddoppia i suoi spazi con oltre 2000 m² di nuova area produttiva. VICLA cresce. È tempo di grandi sfide. Quando una passione come la nostra diventa così grande e autentica, l’unica impresa che si fa impossibile è riuscire a contenerla tutta. Al punto che spesso necessita di nuovi e più ampi spazi. È con grande orgoglio che siamo lieti di annunciare la costruzione di una nuova sede e il raddoppiamento della nostra area produttiva. Più di 2000 m² tutti dedicati alla produzione e all’organizzazione del flusso di produzione delle presse piegatrici e cesoie VICLA. “L’ampliamento della sede è un’operazione strategica che ci porterà ad aumentare la capacità produttiva in termini di spazio, personale, risorse e materiali - afferma Marcello Ballacchino, titolare e amministratore “e a internalizzare lavorazioni fino ad ora demandate all’esterno, per un controllo capillare dell’intera filiera produttiva e di montaggio.“ Con un incremento della capacità produttiva stimata intorno al 100%. Nella nuova sede sorgerà un capannone moderno che ospiterà le aree produttive e gli uffici. I nuovi investimenti includono, oltre alla nuova area produttiva, anche l’installazione di una nuova Alesatrice Soraluce che permetterà di innalzare ulteriormente gli standard qualitativi e ridurre i tempi di lavorazione. La nuova sede non è l’unica novità in casa VICLA. Accanto ai lavori di costruzione, ci stiamo preparando in vista di Fiera Lamiera a Milano. Un nuovo stand, tanti nuovi progetti e due sorprese importanti per tutti gli appassionati della lavorazione della lamiera. Primo fra tutti, in occasione di LAMIERA 2022 presenteremo al pubblico il nostro cambio utensili automatico ibrido. Si tratta della prima volta che lo presentiamo al vasto pubblico, anche se è dal 2019 che siamo specializzati nella progettazione e costruzione di cambi utensili automatici. Nel 2019, infatti, siamo stati i primi costruttori di macchine a livello europeo ad aver realizzato ATC TWIN VICLA, il primo sistema che collega due presse piegatrici ibride a un magazzino utensili servito da un unico shuttle. Il cliente che si affidato a noi è rimasto talmente colpito dalla versatilità e dall’efficienza della soluzione da aver riconfermato, a distanza di due anni, un secondo impianto ATC TWIN. È una testimonianza concreta del carattere che da sempre ci caratterizza e che ci contraddistingue per qualità, approccio sartoriale e innovazione continua. La seconda sorpresa riguarda la pubblicazione di un libro sulla pressopiegatura industriale, con un focus particolare sulle piegatrici ibride. “Ho scritto questo libro con l’obiettivo di raccontare il mio punto di vista sulle nuove tecnologie per la lavorazione della lamiera” afferma Marcello Ballacchino “Il mio obiettivo è diffondere l'innovazione ibrida nel settore della pressopiegatura della lamiera, perché, insieme alla mia azienda VICLA, credo in una piegatura precisa, efficiente e a basso impatto ambientale.” Il manuale, dal titolo “Pieghe d’Arte – Arte e Tecnica della Pressopiegatura Industriale” verrà presentato in esclusiva durante la Fiera Lamiera e sarà disponibile gratuitamente per chiunque desideri visitare lo stand espositivo. “Non ho mai smesso di guardare avanti e so che sto guidando VICLA nella direzione giusta; infatti il 2022 si preannuncia come un anno ricco di sfide, ma anche di tante soddisfazioni che non vedo l'ora di condividere. – conclude, sorridendo, Marcello Ballacchino, “VICLA sta diventando ciò che io chiamo “Atelier Industriale della Piegatura”: farà numeri importanti, certo, ma continuerà a rimanere fermamente ancorata al Made In Italy, controllando ogni singolo passaggio della filiera produttiva e di montaggio.” Con il raddoppiamento della nostra area produttiva si moltiplica anche la nostra passione e l’impegno in ciò che facciamo. Invitiamo anche tutti gli operatori del settore a seguirci ancora. Con un interesse naturalmente doppio.
La Carpenteria Corradi è presente da oltre quarant'anni nel settore della carpenteria medio-pesante conto terzi, con uno stabilimento che si sviluppa su una superficie di circa 9.000 mq, di cui circa 2300 mq coperti. Oggigiorno si assiste a un’evoluzione nel campo della carpenteria. I clienti diventano sempre molto più esigenti in termini di rispetto dei tempi di consegna, qualità del lavoro e costo del servizio. Il crescente aumento del lavoro e la richiesta di tempi di consegna sempre più stretti, hanno reso indispensabile l’acquisto di un nuovo macchinario in grado di sopperire ai limiti tecnologici delle macchine attualmente in uso. “L'incremento del lavoro ha reso indispensabile questo nuovo acquisto e quindi abbiamo pensato di optare per un macchinario più veloce, più preciso e che ci desse una qualità di lavoro superiore” afferma Massimiliano Corradi, il quale recentemente ha scelto di ampliare il parco macchine aggiungendo una soluzione automatizzata composta da una piegatrice ibrida collegata a un magazzino automatico che gestisce automaticamente l’attrezzaggio degli utensili. La piegatura può essere considerata l’ago della bilancia che decreta l’efficienza o l’inefficienza del processo della lavorazione della lamiera, come spiega il titolare della Carpenteria Corradi. “Il bisogno di acquistare un un nuovo macchinario per il nostro parco macchine, nasce dal fatto di un incremento del lavoro in generale e di cercare di sveltire quello che è il collo di bottiglia che al momento era generato dall'esecuzione della piegatura della lamiera.” La configurazione e il set-up della macchina, così come il reperimento degli utensili e la fase di attrezzaggio, rappresentano due fasi in cui si verificano i maggiori sprechi di produttività; le soluzioni automatizzate rappresentano una proposta efficace in grado di migliorare realmente le performance dell’intero ciclo produttivo. La potenza della programmazione da remoto Una piegatrice automatizzata e semplice da utilizzare, come nel caso dell’ATC VICLA, permette di creare un flusso continuativo di lavoro, azzerando i tempi morti tra una lavorazione e l’altra. Il vantaggio non si limita alla sola fase di attrezzaggio, come spiega bene anche Corradi: Una volta fatto il primo programma, la volta successiva è la macchina che gestisce il cambio stampi che rimette gli stampi perfettamente come erano in origine. Da quando sono entrato in azienda abbiamo visto comunque un incremento del lavoro. Il problema è che sono sempre diminuiti il numero di pezzi per lotti, ma sono aumentati la difficoltà e la complessità dei pezzi. E da lì è stato un rincorrere sempre delle tecnologie migliori e superiori. Per rincorrere questo cambiamento del mercato ho optato per questo impianto. Prima di tutto perché è stato fatto secondo le nostre esigenze. In secondo luogo, perché non presentava i limiti di altri macchinari simili. Le soluzioni progettate da VICLA sono state studiate per migliorare l’intero ciclo produttivo della piegatura della lamiera, aumentando l’efficienza e azzerando gli errori. Una volta che lo sviluppo è stato calcolato, attraverso il programma CAD/CAM è possibile gestire il cambio stampi automatico in modo semplice ed efficace. L’operatore infatti può visualizzare sul display il tipo di utensile, la posizione, la misura corretta e la sequenza di piega che viene proposta in automatico dal programma. In questo modo, l’operazione di piegatura diventa alla portata di tutti, compresi gli operatori poco esperti. Il metodo VICLA: efficienza, produttività e riduzione dei consumi VICLA crede da sempre nella tecnologia ibrida al servizio dell’uomo. Dal 2012 l’azienda brianzola si è specializzata nella progettazione di piegatrici ibride per lamiera, altamente personalizzate in base alle esigenze di produzione dei propri clienti. Dal piccolo imprenditore alla grande azienda, VICLA si propone come consulente e partner dei propri clienti, contribuendo ad aumentare la loro competitività secondo il motto “puntare all’eccellenza” che da sempre fa parte del proprio DNA. “Abbiamo scelto una pressa operatrice ibrida in primis per il risparmio energetico, pensando all'ambiente e anche al fatto che si tratta di macchine molto più performanti, più precise, più veloci” confessa Massimiliano Corradi. Per quanto possa essere un costo invisibile, perché non compare evidente come un costo vivo, il risparmio energetico è assolutamente di rilievo. Una pressa piegatrice ibrida è una macchina altamente performante che permette di risparmiare dal 55% di energia elettrica se paragonata a una piegatrice idraulica convenzionale. E con l'opzione Full Hybrid il risparmio di energia elettrica cresce fino al 78% rispetto a una piegatrice idraulica convenzionale. Il cambio utensili automatico progettato da VICLA coniuga tecnologia ibrida e automazione e rappresenta una risposta concreta per le aziende alla ricerca di soluzioni reali, efficaci e performanti. Guarda l'intervista completa
La richiesta di lotti sempre più piccoli, complessi e disomogenei richiede di trovare soluzioni per accorciare i tempi di produzione e abbassare i costi. Più il lotto è piccolo, infatti, più i tempi di attrezzaggio della piegatrice impattano sulla produttività della macchina e sul costo di produzione. La soluzione proposta da VICLA: tecnologia e automazione al servizio della flessibilità VICLA, da sempre impegnata nella ricerca e sviluppo di soluzioni innovative nel campo della deformazione della lamiera, ha progettato ATC VICLA, il cambio utensili automatico collegabile a una o due piegatrici ibride. ATC VICLA - Singolo o Twin - riesce a ridurre i tempi di setup di 4 o 5 volte rispetto alle attività manuali. In aggiunta, elimina i tempi morti tra una fase di lavorazione e l'altra, consentendo di passare direttamente dal taglio alla piega del pezzo, senza dover attendere i tradizionali tempi di attrezzaggio di una piegatrice. Il sistema effettua automaticamente anche l’attrezzaggio più complesso, gestisce matrici fino a V da 70 mm e consente la rotazione dell'utensile di 180°. Con questa soluzione, l’operatore non deve più preoccuparsi di eseguire il setup della macchina e si concentra solo sulla preparazione del prossimo lotto da lavorare. Versatilità prima di ogni cosa Il cambio utensili automatico VICLA è estremamente versatile, sia nella scelta della piegatrice e del magazzino, sia nella configurazione del setup. ATC VICLA collega una piegatrice ibrida VICLA .SUPERIOR (configurabile con diverse lunghezze e forza di piegatura) e un magazzino automatico progettato su misura. È inoltre possibile predisporre fin da subito il collegamento per una seconda pressa piegatrice. Il sistema ATC TWIN VICLA è il primo sistema che permette di collegare due piegatrici di tonnellaggio e lunghezza diverse e attrezzarle con un unico parco utensili. Automazione a 360°: dall’attrezzaggio alla programmazione da remoto L’automazione copre tutto, non solo l’attrezzaggio macchina, ma anche le operazioni a monte. “Con VICLA - spiega Enrico Paluan, titolare della carpenteria Paluan in cui sono installati due impianti VICLA ATC TWIN - abbiamo realizzato una soluzione che creasse una sequenza di piegatura in automatico, ma che soprattutto avesse un sistema di attrezzaggio automatizzato, in modo tale che dai disegni 2D e 3D gestiti in ufficio tecnico la macchina fosse in grado di scegliere il riattrezzaggio migliore e la sequenza di piegatura più idonea.” Uno dei vantaggi del cambio utensili automatico VICLA, infatti, è la possibilità di programmare tutto direttamente dall'ufficio tecnico. Il sistema CAD/CAM elabora il file tridimensionale, crea la sequenza di piegatura migliore e invia lo sviluppo alla macchina che si attrezza in automatico. È anche possibile scegliere la programmazione a bordo macchina: in questo caso, lo sviluppo aperto viene processato dal programma, che attrezza la macchina e recupera la sequenza di piega dalla memoria oppure in un server condiviso in rete. ATC VICLA in esposizione durante LAMIERA 2022 VICLA è la prima azienda italiana ad aver creduto nel potenziale della tecnologia ibrida applicata alla lavorazione della lamiera. Durante la ventunesima edizione di LAMIERA 2022 presenterà per la prima volta ATC VICLA, il primo sistema che combina una piegatrice ibrida e un cambio utensili automatico. Vieni a trovarci in fiera al Pad 15 – Stand E13
Abbiamo iniziato questa serie di approfondimenti sulle casistiche più comuni sulla piegatura della lamiera parlando delle forature parziali, delle preforature con diametro inferiore, dei tagli di sfogo e della riduzione della larghezza della matrice. Oggi terminiamo l'argomento parlando dei riccioli di sfogo. In presenza di angoli con scantonature a gradi è molto probabile l’insorgere di un noto inconveniente dal punto di vista estetico. Si tratta delle gocce o riccioli di sfogo che rendono difficili gli accoppiamenti con altri particolari o inestetismi. Anche in questo caso si può risolvere la problematica con diverse tecniche a seconda dell’utilizzo finale del pezzo, della quantità del lotto e di quali sono gli strumenti a disposizione della produzione. Taglio di sfogo Consiste nel prevedere un taglio in corrispondenza della linea di piega che consenta la piegatura del lembo fino all’apice della scantonatura. Il taglio può essere successivamente ripristinato mediante saldatura oppure lasciato aperto a seconda dell’utilizzo finale del pezzo. Sicuramente non è una tecnica che si addice agli acciai alto-resistenziali quali, ad esempio, Strenx ed Hardox: la naturale lacerazione che avviene in corrispondenza della fine del taglio è un pericoloso innesco di cricche e rotture. Cambio della modalità di piega Così come è possibile preservare con più sicurezza un foro dalla deformazione utilizzando una modalità di piega a fondo cava anziché in aria, è indicato compiere la stessa scelta anche per evitare l’insorgere degli antiestetici riccioli di sfogo. Proprio per questo motivo le matrici a 88° vengono ancora oggi molto apprezzate dalle realtà specializzate nella lavorazione dell’acciaio inossidabile e che, quindi, necessitano di una finitura estetica di rilievo. Matrici per piega tangenziale Utilizzare le matrici oscillanti consente di evitare il problema con ottimi risultati estetico-funzionali. È la prima volta che leggi questo blog? Scarica il nostro manuale di pressopiegatura e iscrivi alla newsletter!
Due settimane fa abbiamo discusso di quanto sia importante conoscere le problematiche ricorrenti della piegatura della lamiera e abbiamo visto quali sono le prime due casistiche, ovvero le forature parziali e le preforature con diametro inferiore. Oggi ci occupiamo di approfondire ancora un poco il tema delle forature, introducendo i tagli di sfogo e finiremo parlando dell'utilizzo di matrici per piega tangenziale. Sei pronto? Tagli di sfogo Consiste nel prevedere un taglio in corrispondenza della linea di piega che consenta la piegatura del lembo fino all’apice della scantonatura. Il taglio può essere successivamente ripristinato mediante saldatura oppure lasciato aperto a seconda dell’utilizzo finale del pezzo. Anche questo metodo, dove consentito, garantisce risultati assolutamente di rilievo. Consiste nel praticare dei tratti tagliati o delle vere e proprie finestrelle che interrompono la linea di piega in corrispondenza dei fori. In presenza di uno spessore elevato, i tagli semplici provocano delle lacerazioni sulle estremità dell’interruzione della linea di piega. Questo fenomeno può non rappresentare un problema, a maggior ragione se è previsto il ripristino del raggio esterno tramite saldatura e molatura. Tuttavia, in presenza di elementi soggetti a fatica e carichi elevati, è consigliabile operare in maniera diversa, ad esempio come in questa immagine, dove, grazie a un taglio a forma di H, si evitano del tutto le lacerazioni e potenziali inneschi di cricche. Riduzioni della larghezza della matrice La riduzione della larghezza della matrice è una tecnica che trova la sua migliore applicazione quando è prevista già in ufficio tecnico. In fase di disegno o progettazione, se vi sono le conoscenze adeguate, è già possibile capire se la deformazione dei fori può essere evitata con questo sistema e se l’officina dispone dell’attrezzaggio adatto allo scopo. In caso affermativo l’ufficio tecnico dovrà necessariamente generare uno sviluppo adatto alla nuova condizione. Ciò significa anche che è buona regola dichiarare sul disegno qual è la matrice da utilizzare in produzione per ottenere il pezzo corretto. Ridurre la larghezza di una matrice, come già descritto, provoca nella lamiera un raggio di piegatura più ridotto con la conseguenza di ottenere un pezzo dalle dimensioni finite più contenute rispetto a quanto desiderato. Cambio della modalità di piegatura Come già trattato in questo volume, esistono tre modalità di piegatura, ognuna con le proprie peculiarità: piegatura” in aria”, “a fondo matrice” e “coniatura”. In base a quale modalità viene adottata, si ha come effetto una differente costanza nella sagoma dei fori durante la piegatura. Lavorando “in aria”, infatti, la lamiera è totalmente libera e in sospensione sulla matrice e questo approccio risulta la condizione meno favorevole per preservare i fori dalla deformazione. Per questo è più indicato l’utilizzo di una omologa matrice a 88° per modalità a “fondo cava”. In questo caso le facce interne della matrice, entrando in contatto con la lamiera, ribadiscono le deformazioni riportando i fori alla forma iniziale. Se viene richiesta una precisione elevata è bene prevedere l’uso di questa tecnica già in fase di determinazione dello sviluppo di un pezzo. Utilizzo di matrici per piega tangenziale Ormai da diversi anni sono proposte sul mercato delle particolari matrici dotate di semi-rulli fresati e alloggiati su apposite sedi. La posizione dei suddetti rulli è mantenuta grazie a delle molle che ne permettono il movimento e il ritorno alla posizione iniziale orizzontale. Le matrici per piega tangenziale o “oscillanti” presentano molti vantaggi a fronte di un costo di acquisto piuttosto elevato e una larghezza più ampia delle matrici tradizionali che rende più complessa la realizzazione di pieghe a “Z” ravvicinate. Nel prossimo articolo completeremo il tema delle problematiche più comuni parlando dei riccioli di sfogo. Se non l'hai ancora fatto, ti consigliamo di iscriverti alla newsletter VICLA! È la prima volta che leggi questo blog? Scarica il nostro manuale di pressopiegatura e iscrivi alla newsletter!
All’interno di una carpenteria, la piegatura della lamiera rappresenta spesso il collo di bottiglia dell’intero processo produttivo, perché la lamiera, che è un materiale vivo, può assumere infinite forme e dimensioni e questo, talvolta, è causa di problematiche poco conosciute e complesse da risolvere. C’è da dire che, talvolta, i problemi non nascono davanti alla macchina, ma molto spesso sono causati da un errore a monte nell’ufficio tecnico. È per questo motivo che dovresti imparare a individuare subito le fonti di errore e correggerle già a monte, quando è ancora possibile intervenire sull’intero processo di piegatura. Quali sono le problematiche più ricorrenti in fase di piegatura della lamiera? Semplificando, possiamo distinguere tra due marco categorie: le forature e i riccioli di sfogo. Per ognuna esistono diversi approcci che puoi adottare per eliminare o limitare il problema. Ecco una sintesi di quello di cui parleremo: 1. Forature vicino alla linea di piega Forature parziali Preforature con diametro inferiore Tagli di sfogo Riduzione della larghezza della matrice Cambio della modalità di piegatura Utilizzo di matrici per piega tangenziale 2. Riccioli di sfogo Tagli di sfogo Cambi della modalità di piega Matrici per piega tangenziale Non basterebbe un libro per descrivere nel dettaglio ogni singolo punto e le possibilità di soluzione. Oggi ci limiteremo a parlare delle foratura della lamiera e di quali sono le prime due soluzioni che puoi adottare. Nelle prossime settimane approfondiremo gli altri aspetti. Forature vicino alla linea di piega Le forature nelle vicinanze della linea di piega sono una problematica estremamente frequente. La presenza di fori vicino all’asse di piega può creare una deformazione che modifica la forma e la posizione del foro. La soluzione migliore sarebbe senz’altro quella di evitare di progettare elementi in lamiera piegata con forature troppo a ridosso delle linee di piega. Tuttavia, qualora non avessi questa possibilità, esistono diverse strategie che possono essere adottate sia dall’ufficio tecnico dell’azienda che realizza fisicamente il pezzo, sia dagli operatori. Foratura parziale Utilizzata soprattutto in ambito di carpenteria pesante, la foratura parziale prevede un non completamento dell’intera sagoma del foro. Ciò permette di preservare una superficie utile ad essere sostenuta dalla matrice durante la deformazione con la conseguente stabilità della sagoma forata. Il foro verrà ultimato grazie ad una lavorazione ulteriore come, ad esempio, con un plasma a mano. Come si può immaginare questa tecnica trova il suo migliore impiego in presenza di spessori elevati e quantità ridotte di pezzi. Preforatura con diametro inferiore Tutto sommato simile alla foratura parziale, la preforatura con diametro inferiore prevede una foratura non completa della sagoma da asportare in fase di taglio. In questo caso si compie un foro dalle dimensioni ridotte e sufficienti a non far subire alcuna deformazione in piegatura. Il foro, che può essere anche molto piccolo (indicativamente sui 3mm per spessori da 1,5 a 5mm), verrà allargato successivamente alla fase di piegatura con un trapano servendosi dello stesso anche per foro di centraggio. A differenza della tecnica della foratura parziale, la preforatura con diametro inferiore è più rapida e indicata per spessori anche medio sottili e lotti mediamente numerosi. Nel prossimo articolo continueremo ad approfondire gli approcci che puoi utilizzare per gestire le forature vicine alle linee di piega. Se non l'hai ancora fatto, ti consigliamo di iscriverti alla newsletter VICLA! È la prima volta che leggi questo blog? Scarica il nostro manuale di pressopiegatura e iscrivi alla newsletter!
Industria 4.0, Fabbrica Digitale, Smart Manufacturing, Digital Production, Industrial Internet of Things, Smart Factory... la Quarta Rivoluzione Industriale è conosciuta con molti nomi ed è ormai diventata da tempo il punto principale sull'agenda di molte aziende. In Italia, a che punto siamo con l'adozione di tecnologie 4.0? Dalla recente indagine condotta da UCIMU emerge un Paese diviso in due: da una parte, ci sono le imprese innovative che iniziano a usare robot e macchine per tecnologie additive, mentre dall'altra ci sono realtà che non hanno investito per rinnovare il parco macchine e soffrono quindi di una grossa perdita di competitività. Una delle criticità emerse, riguarda il fatto che sono le aziende di grandi dimensioni a utilizzare e sfruttare di più gli incentivi promossi dal MISE. Sembra che, nonostante le misure mirate a sostegno di questa categoria, le piccole e medie imprese non le abbiano ancora sfruttate appieno. Uno dei punti da evidenziare, riguarda proprio il fatto che spesso le realtà più piccole hanno difficoltà a reperire la liquidità che le consentirebbe di investire e magari usufruire del piano Transizione 4.0 messo in campo dal Governo italiano. Il contesto di crisi nel quale da diversi anni le Piccole e Medie Imprese devono operare, spinge molti imprenditori ad investire solamente per integrare, migliorare o aggiornare gli strumenti e i macchinari già adottati. Un altro dato riguarda l'età media del parco macchine, che è di circa 14 e mezzo. E, se parliamo di piegatrici, la media è di quasi 15 anni. Macchine utensili vecchie, oltre a richiedere ore e ore di manutenzione e ricambi, e causare guasti e perdite continue, rappresentano un vero e proprio costo per l'azienda, la quale perde capacità competitiva rispetto ai concorrenti che si sono dotati di tecnologie più evolute. Fonte: www.ucimu.it È proprio qui che si gioca il vero beneficio dell'Industria 4.0. Attraverso le tecnologie Industry 4.0 è possibile risolvere uno dei problemi che affligge da sempre le imprese: la mancanza di integrazione, cioè di connessione tra le diverse aree dell’impresa, e tra fornitori e clienti. In una realtà che utilizza la tecnologia 4.0 puoi, ad esempio, conoscere in quale fase del processo di montaggio è un macchinario, oppure puoi informare automaticamente il reparto acquisti sul numero di pezzi rimanenti in magazzino, in modo tale da non rimanere mai senza scorte. Se sei una carpenteria metallica e hai una Software 4.0 per piegatrici collegata con l'ERP aziendale, puoi ottimizzare la produzione pianificando le lavorazioni in modo da sfruttare meglio i tempi. Se si parla di relazione con i clienti, puoi rimanere aggiornato sullo stato di salute del macchinario e fare manutenzione predittiva, evitando “fermo macchina” al cliente. Nel settore industriale, quindi, parlare di Fabbrica Digitale significa essere consapevoli di come gestire i flussi di lavoro e ottimizzare i processi produttivi per ridurre gli sprechi e aumentare la marginalità.
Spesso il reparto di piegatura è l'area meno efficiente di un'azienda produttiva, perché spesso è dove nascono le inefficienze che causano ritardi, spreco di materiale e perdita di produttività. Ciò avviene per una serie di motivi, da valutazioni errate nella scelta della macchina, ad una gestione inefficiente della zona lavoro, fino alla configurazione errata della macchina. A tal proposito, abbiamo scritto una guida esaustiva sulle principali componenti di una pressa piegatrice. Quando si adottano le giuste accortezze, tuttavia, il reparto di piegatura può diventare un esempio virtuoso di gestione del lavoro. Uno dei tanti aspetti sui quali si cerca di lavorare per migliorare la fase di piegatura della lamiera ruota attorno alla riduzione dei tempi di attrezzaggio degli utensili della pressa piegatrice. Infatti, l'attrezzaggio e la movimentazione dei materiali sono i due momenti in cui si nascondono la maggiore quantità di sprechi di tempo. Ecco perché ottimizzare entrambi le fasi, unita ad una gestione del lavoro ottimale come spiegato in questo articolo, risulta fondamentale per aumentare la produttività ed eliminare le fonti di spreco. Parlando di utensili per presse piegatrici, è importante valutare la tipologia di attrezzaggio e scegliere il sistema di bloccaggio più adatto alle tue esigenze. bloccaggi manuali; bloccaggi semi-automatici; bloccaggi pneumatici; bloccaggi idraulici; Tipologie di bloccaggio utensili: europeo vs americano Lo standard più diffuso è quello chiamato “europeo” con gli intermediari Promecam, in tutte le sue derivazioni e miglioramenti. Esistono intermediari Promecam con bloccaggio manuale, pneumatico, idraulico, attacco rapido, ecc. Questi intermediari fanno da “cuscinetto” tra gli utensili e il pestone e, solitamente, sono dotati di un cuneo posteriore con il quale se ne regola l’altezza, correggendo di fatto la chiusura degli angoli. Hanno spesso delle placchette che possono essere smontate per consentire l’installazione di utensili rovesci, se ve ne fosse bisogno. Gli utensili adatti a questo standard hanno una sagoma asimmetrica e una non coassialità tra la punta e la base. L’altro standard (in realtà ne racchiude diversi) è quello che utilizza utensili generalmente più alti e, soprattutto, coassiali. La differenza ulteriore che si nota è l’assenza di intermediari tra utensili e pestone: i punzoni vengono fissati direttamente alla traversa mediante diversi tipi di attacco. Un modello molto diffuso è l’attacco Wila. Anche le matrici vengono fissate sul banco in maniera diversa a seconda dello standard. Bloccaggi manuali È una soluzione basica indicata per produzioni con pochi cambi di utensile. Prevede l'estrazione e l'inserimento laterale degli utensili; il bloccaggio avviene tramite una brugola. Bloccaggio semi-automatico Il sistema che abbiamo sviluppato in VICLA è un bloccaggio manuale semi-automatico con sistema di aggancio-sgancio rapido frontale del punzone. Il funzionamento è molto semplice e, rispetto a un altra soluzione manuale tradizionale, consente di riattrezzare la macchina più velocemente e agilmente. Mediante lo spostamento della leva di bloccaggio, infatti, rilasci il punzone per sfilarlo frontalmente; mentre, al momento della chiusura, il punzone viene automaticamente richiamato in battuta e allineato perfettamente. Il grande vantaggio di questo bloccaggio è il dimezzamento del tempo di attrezzaggio: nel caso di una piegatrice da 4 metri, ad esempio, il completo riattrezzaggio passa da 8 minuti a circa 4 minuti Bloccaggi Automatici I sistemi di bloccaggio utensili di tipo automatico permettono di attrezzare la pressa piegatrice in assoluta sicurezza. Gli utensili vengono automaticamente allineati, posizionati e fissati. Con questa soluzione riduci drasticamente il tempo di attrezzaggio e aumenti notevolmente la produttività. In VICLA disponiamo di due soluzioni: 1) Bloccaggi pneumatici PROMECAM per punzoni con sgancio rapido frontale. I bloccaggi pneumatici possono essere superiori, per i punzoni, o inferiori, per le matrici. Diventano un accessorio molto utile quando siamo in presenza di tipologie produttive che prevedono un alto numero di attrezzaggi macchina o macchine lunghe oltre i 4 metri. Caratteristiche tecniche principali del bloccaggio pneumatico superiore VICLA modello BPI, incorporato negli intermedi: attacco standardizzato tipo “promecam” con scanalatura di sicurezza inserimento frontale autoallineamento ottimo bloccaggio anche dei frazionati più piccoli possibilità di smontaggio e ripristino di singoli intermedi per varie esigenze produttive mantenendo comunque la funzionalità degli altri possibilità di utilizzare stampi esistenti o reperibili direttamente dal cliente possibilità di spostare gli intermedi come quelli normali dispositivo di regolazione a cunei come per gli intermedi normali gli utensili possono essere rivolti in entrambi i sensi tubi di collegamento in posizione protetta dimensioni contenute per consentire le più ampie possibilità di manovra Caratteristiche tecniche principali del bloccaggio pneumatico inferiore VICLA, modello BPB, incorporato nel banco: staffe continue per tutta la lunghezza del banco dimensioni contenute per consentire le più ampie possibilità di manovra 2) Bloccaggi idraulici WILA per punzoni con aggancio diretto sulla traversa superiore. Questo tipo di bloccaggio per i punzoni possiede gli stessi vantaggi del modello BPI ma con alcune varianti. Si tratta di un attacco centrale a disegno WILA e viene montato senza intermedi. Essendo ad attacco centrale il punzone può essere montato rivolto nell’uno o nell’altro senso indistintamente. Viene consigliato soprattutto per le macchine oltre le 3000 ton, dove gli intermedi hanno una capacità di carico insufficiente. ATC VICLA: il sistema di cambio utensili con magazzino automatico Il sistema ATC VICLA, ovvero un magazzino automatico per l'attrezzaggio degli utensili della piegatrice è una soluzione moderna e all'avanguardia che assicura prestazioni eccezionali nel tempo. Nel sistema di cambio utensili automatico VICLA, le presse piegatrici collegate al magazzino automatico sono dotate di un sistema ibrido composto da circuito esclusivo per ogni cilindro che permette alle macchine di ottimizzare al massimo l'energia e la potenza necessari per lavorare la lamiera. Vantaggi: Aumento della produttività aziendale Diminuzione dei tempi di attrezzaggio Tempi di produzione accorciati Diminuzione dei costi Grande fluidità del lavoro Software per programmazione da ufficio
Il controllo V-Control è un tipo di controllo dell'angolo laser, cioè composto da due sensori laser montati su guide lineari che scorrono nella parte posteriore e anteriore del banco della pressa piegatrice. Rispetto ad altre tipologie, il V-Control è una delle soluzioni più efficaci e performanti per la misurazione e il controllo automatico dell'angolo. Questo dispositivo analizza e corregge l’angolo di piegatura in diversi modi: effettuando una misurazione dinamica mentre il pezzo è in piega; estrapolando il ritorno elastico e calcolando la correzione sul controllo numerico; eseguendo la piegatura in base alla correzione calcolata in precedenza. REQUISITI richiede un bordo minimo di lettura pari a 20 mm fuori cava; è consigliabile usare una matrice a T; richiede un banco speciale per installare le guide lineari. Quando acquistare un controllo dell'angolo? Spesso, chi deve acquistare una nuova piegatrice, si trova in dubbio se montare anche un sistema di controllo dell'angolo. Valutare la necessità di un controllo dell'angolo è un tema complesso e non esiste una risposta univoca per ciascun caso, perché dipende molto dal tipo di lavorazioni e dalle esigenze della singola officina. In questa guida ti forniamo alcuni esempi di applicazione del controllo dell'angolo, in modo da fornirti una panoramica completa sui vantaggi e i benefici di questo importante optional. A chi serve il controllo dell'angolo? Chi sta cercando un nuova pressa piegatrice, deve valutare attentamente tutti gli aspetti tecnici della macchina. Prima ancora di scegliere la marca, è importante considerare quali sono le proprie esigenze; molto spesso ci si lascia ammaliare dai grandi nomi blasonati, ma non c'è errore peggiore che lasciarsi guidare nella scelta solo dalla notorietà del brand o dal prezzo; spesso si finisce nel tralasciare l'aspetto tecnico. È di gran lunga più importante, quindi, avere ben chiaro quali sono le necessità di produzione della propria azienda. Anche nella scelta se acquistare o meno il controllo dell'angolo, è importante farsi almeno due domande: Che tipo di lavorazioni fai? Qual è il tuo obiettivo? Ad esempio, se i tuoi lotti sono sempre diversi e in quantità minime, realizzi prototipi con materiali pregiati, oppure fai lavorazioni che richiedono estrema precisione di piega, dovresti considerare di equipaggiare la piegatrice con un sistema di controllo dell'angolo, meglio ancora se di tipo LAC, come quello installato sulle macchine per lamiera VICLA. Questo dispositivo non è solo un optional, ma è un vero e proprio alleato indispensabile per determinate lavorazioni, specialmente se il materiale è pregiato e un errore sull’angolo significa dover buttare il pezzo (e i tuoi soldi!). Molti imprenditori sono titubanti all'idea di utilizzare il controllo dell'angolo, per due ragioni: il pregiudizio sull'investimento iniziale, giudicato da molti troppo elevato; l'idea errata che il controllo dell'angolo rallenti troppo il lavoro. Si tratta di dubbi leciti, oppure sono frutto di errori di valutazione iniziale? Il controllo dell'angolo costa troppo Il controllo dell'angolo LAC è uno strumento molto sofisticato, dotato di vari metodi di piega, gestiti da CNC e richiede una modifica alla macchina per poter essere installato (è necessario infatti un banco speciale per montare le guide). È normale, quindi, che l'investimento iniziale rispecchi la complessità dell'optional. Tuttavia, il prezzo del controllo dell'angolo è un parametro del tutto soggettivo e risente di molte considerazioni. Per esempio, hai mai provato a quantificare il costo del materiale buttato via a causa di errori e sprechi? Nel calcolo dovresti includere anche l'impatto economico di tutti i ritardi di consegna e le ore del personale perse per colpa di un lavoro sbagliato. Se non lo hai ancora fatto, ti meraviglierai nello scoprire quante migliaia di euro vengono sprecate per via di errori di piega, distrazioni e sprechi! Se invece già conosci i costi che stanno pesando sulla tua azienda, sicuramente sei in grado di valutare in maniera più corretta l'ammontare dell'investimento di un controllo dell'angolo. Pensaci bene: il valore del controllo dell'angolo supera tutti i soldi che hai buttato finora a causa di errori e sprechi di materiale? Il controllo dell'angolo rallenta il lavoro È vero che il controllo dell'angolo rallenta il processo di piegatura? Sicuramente il processo di misurazione richiede del tempo che varia a seconda del metodo di piega utilizzato e della complessità del pezzo da eseguire. Per coloro che fanno fanno lavorazioni di precisione, prototipi, o utilizzano materiale pregiato, ad esempio, l’esecuzione del pezzo corretto al primo tentativo significa abbassare i costi, aumentare la qualità della produzione e ridurre i rischi. Un altro aspetto importante da considerare è che, oggigiorno, i moderni controlli dell'angolo sono dotati di diversi metodi di piega che consentono di scegliere la funzione più adatta a seconda del tipo di lavorazione. Ad esempio, se devi eseguire pieghe che hanno lo stesso angolo, puoi impostare il metodo di misurazione in modo tale che corregga tutti gli angoli uguali in base alle rilevazioni fatti sulla prima piega. Allo stesso modo, se hai già ricavato il ritorno elastico di quel lotto di lamiere, puoi utilizzare una funzione particolare, simile al controllo Real Time, ma molto più veloce. In sintesi, invece di pensare a quanto il controllo dell'angolo rallenta il lavoro, non sarebbe più utile considerare quanto può aumentare la produttività? Come si utilizza il controllo dell'angolo? Vediamo quali sono 5 metodi di piega con controllo dell'angolo V-Control che puoi impostare tramite cnc. Metodo di Piega =0 Misura Disabilitata Metodo di Piega =2 Ritorno Elastico da Campo Impostato Metodo di Piega =4 PMI appreso da misura con sensore Metodo di Piega =6 Misura d’Angolo con Strain Gauges Metodo di Piega =7 Misura Real Time Metodo di Piega =0 Misura Disabilitata Non si tratta di un vero e proprio programma di piega con controllo dell’angolo, in quanto questa funziona implica la disattivazione del controllo. Tuttavia, è una funzione che si rivela molto utile se usata insieme alle funzioni di Autoapprendimento di Angoli Uguali e Piega di Riferimento. Metodo di Piega =2 Ritorno Elastico da Campo Impostato Si tratta di un metodo veloce e preciso del controllo dell’angolo che consente di piegare il pezzo conoscendo a priori il ritorno elastico del materiale. Metodo di Piega =4 PMI appreso da misura con sensore Questa funzione consente di utilizzare le misure rilevate precedentemente tramite misurazione manuale o con Misura Real Time. Metodo di Piega =6 Misura d’Angolo con Strain Gauges La piega viene effettuata tramite l’ausilio di un sistema di correzione delle flessioni strutturali delle spalle che opera tramite l’ausilio di due estensimetri montati sulle spalle. Metodo di Piega =7 Misura Real Time Questo è il metodo classico, quello più sicuro ma con ciclo piega più lungo
L'azienda F.G. Montaggi di Frantolini Giuseppe nasce come carpenteria metallica a Reggio Calabria nel 1998, partendo da un'esperienza ventennale maturata nel settore metalmeccanico. Ad oggi opera in diversi settori e si affida alla qualità delle macchine VICLA per rispondere alle richieste di un mercato che esige qualità a costi sempre più competitivi. Si parla spesso delle sfide che devono affrontare le carpenterie in termini di lavorazione della lamiera, con tolleranze da rispettare, lotti che crescono a fronte di tempi di consegna che si riducono, ma spesso si tralasciano altre tematiche, seppur importanti, che riguardano le competenze necessarie per fare impresa in Italia: in un mercato frenetico come quello della lavorazione della lamiera, accanto alla conoscenza della materia prima, è indispensabile adottare una forma mentis flessibile e in grado di adattarsi velocemente ai tempi che cambiano. GUARDA IL VIDEO: PRESSA PIEGATRICE DA 250 TON 6 M | VICLA La varietà di prodotti realizzati consente all’azienda di diversificare il proprio portafoglio clienti e di affrontare con dinamicità i tempi che cambiano. Allo stesso tempo, però, la necessità di eseguire tante e diverse lavorazioni particolari e inconsuete, pongono l’azienda di fronte alla necessità di dotarsi di macchinari avanzati con i quali poter facilmente passare da un tipo di lavorazione ad un’altra. Proprio l’esigenza di avere un parco macchine fuori dallo standard, in grado di garantire una “marcia in più”, ha spinto l’azienda a ricercare un interlocutore affidabile con il quale studiare la configurazione di macchina più adatta alle proprie esigenze. Con VICLA, FG Montaggi srl ha trovato il giusto partner per mettere a sistema tutte le esigenze produttive. Non si tratta di una scelta a caso, ma frutto di un'attenta ricerca di mercato nel panorama dei principali player del settore, che nel corso degli anni ha portato l’azienda a creare un parco macchine ora composto da una cesoia e due presse piegatrici per lamiera. Le macchine, tutte a marchio VICLA, testimoniano che il rapporto con l’azienda brianzola non si limita a una mera fornitura di macchine, bensì è un vero e proprio sodalizio di visioni e condivisione di intenti. L’ultima macchina arrivata è una pressa piegatrice ibrida, modello .SUPERIOR, con forza di piega di 250 tonnellate e 6.100 mm di lunghezza. È inoltre dotata dei dispositivi Flex (per il controllo delle flessioni strutturali delle spalle) e bombatura attiva Clever Crowning, che consentono di compensare in tempo reale le naturali flessioni a cui è sottoposta la macchina, garantendo sempre pieghe lineari su tutta la lunghezza. La macchina, così configurata, è stata ulteriormente personalizzata con una targa dedicata...una vera sorpresa! Pressa piegatrice ibrida VICLA da 250 tonnellate e 6mt di lunghezza.
Il mondo della pressopiegatura è proiettato sempre di più verso l’interconnessione e l’automazione dei processi produttivi e l’Industria 4.0 sta certamente cambiando il nostro modo di lavorare. Nel settore della pressopiegatura parlare di Fabbrica Digitale significa essere consapevoli di come gestire i flussi di lavoro e ottimizzare i processi produttivi per ridurre gli sprechi e aumentare la marginalità. Il punto chiave di questa rivoluzione industriale riguarda la raccolta e l'analisi delle informazioni: nella smart factory 4.0 i macchinari dialogano costantemente con il sistema aziendale. I software 4.0 permettono di acquisire i dati generati durante l'attività delle macchine (numero di pezzi prodotti, tempo di produzione medio di ogni pezzo, orario di inizio e fine lavorazione, errori ecc.). I dati elaborati vengono poi organizzati e messi a disposizione del personale, in modo da poter fare le dovute valutazioni strategiche aziendali. Pe quanto riguarda le presse piegatrici, i software 4.0 consentono anche di lanciare e gestire le commesse completamente da remoto. Il software funge da vero e proprio connettore tra la pressa piegatrice e il gestionale aziendale. Si tratta di una funzionalità molto utile per chi, ad esempio, utilizza l'ERP aziendale per il controllo della produzione o programmi di disegno tecnico. Vantaggi dei software 4.0: creare le commesse da lavorare, le parti da piegare che la compongono e i quantitativi; visualizzare l’elenco delle commesse e quale mettere in esecuzione; registrare un database di tutti gli eventi della macchina (allarmi, statistiche, liste di produzione); vedere in modo ordinato i dati salvati nel database selezionando diversi grafici e intervalli di tempo. I software 4.0 per la programmazione e la raccolta dei dati Che cosa fanno i software 4.0 e perché sono così importanti? Una piegatrice 4.0 è una macchina intelligente che dispone di software in grado di comunicare con il gestionale aziendale e di rilevare i dati di produzione. Le piegatrici per lamiera VICLA sono equipaggiate con i due software 4.0 indispensabili per accedere all’Industria 4.0: il Data Logger e il Production Manager. Questi sistemi dialogano con l'ERP aziendale, per cui sono adatti alle aziende che sono già dotate di un gestionale aziendale. Nel caso in cui la tua azienda non l'avesse, in VICLA possiamo fornirti il pacchetto completo Industria 4.0, che comprende due software aggiuntivi che si sostituiscono al gestionale di produzione. Diamo ora uno sguardo ai due principali sistemi che consentono di accedere all'Industria 4.0. Software 4.0 Data Logger È un’applicazione che si occupa di dialogare con le macchine presenti nello stabilimento. Questa applicazione si può aprire dal PC della macchina oppure su un PC esterno nel caso in cui il CNC della macchina non supporti un sistema operativo Windows. Rem Data Logger salva inizialmente i dati di produzione su un database locale per evitare di perdere i dati di produzione a causa della indisponibilità della rete. REM Data Logger può comunicare tramite Socket TCP, Modbus TCP o qualsiasi protocollo richiesto per comunicare dalle macchine presenti in azienda. In aggiunta ai a protocolli di rete, può comunicare tramite RS232, RS485 o qualsiasi porta di comunicazione sia presente sul computer dove l’applicazione è installata. Il software 4.0 Production Manager Il secondo software carica le commesse da eseguire interfacciandosi con il gestionale, invia al CNC l’articolo da eseguire interfacciandosi con il Data Logger per le comunicazioni di inizio e fine lavorazione. È dotato di diverse funzionalità: Gestione utenti: permette di effettuare il login di un utente tra quelli disponibili per tenerne traccia nelle statistiche. Griglia abilitata: la selezione delle commesse da lavorare avviene tramite una griglia che presenta l’elenco delle commesse disponibili Bar-code: i dati delle commesse da lavorare vengono interpretati leggendo il bar-code questa opzione esclude l’opzione “Griglia abilitata” Bar-code diretto: articolo da lavorare viene letto direttamente dal bar-code questa opzione esclude l’opzione “Griglia abilitata”. Editor griglia: si possono editare le righe della griglia che vengono memorizzate in un database configurabile che vengono anche aggiornate di stato in base alle lavorazioni eseguite con pagina dedicata per le lavorazioni terminate (opzione abilitabile solo se non è possibile integrazione con il gestionale). Gestione pezzi conformi. Gestione del flusso di dati con i software per presse piegatrici Essendo richiesta la bi-direzionalità delle informazioni, il flusso dei dati comincia dal gestionale che, in funzione degli ordini ricevuti e delle commesse pianificate: 1. Il gestionale prepara una vista del database contenente una serie di record con le seguenti informazioni minime, la vista deve contenere le commesse che vanno lavorate nel breve periodo (il periodo è discrezionale da parte del cliente finale): a. Codice commessa da eseguire b. Codice articolo c. Quantità da lavorare 2. L’operatore a bordo macchina lancia il Production Manager e vede l’elenco delle commesse/articoli da realizzare 3. L’operatore seleziona la commessa/articolo che ritiene prioritaria e preme il tasto Carica Job per mandarla in esecuzione 4. Il Production Manager richiede al CNC di caricare il part program selezionato in modo automatico ed aggiorna le quantità da lavorare 5. Il CNC carica il programma richiesto e l’operatore può lavorare con la macchina e realizzare i programmi richiesti 6. Il DataLogger registra le lavorazioni fatte nella tabella Produzione, gli allarmi nella tabella Eventi, gli stati macchina nella tabella Statistiche 7. A fine lavorazione l’operatore preme il pulsante di Fine Job per evidenziare che la lavorazione è terminata (a questo punto l’operatore può eseguire ciclicamente le operazioni dal punto 3) 8. Il gestionale può consuntivare le commesse in esecuzione e cancellarle quando completate interrogando la tabella Produzione, può visualizzare le informazioni accessorie di produzione consultando la tabella Statistiche o la tabella Eventi Piegatura 4.0: sviluppare la piega e gestire le commesse direttamente in ufficio tecnico [GUARDA IL VIDEO] Con l'interconnessione 4.0 puoi sviluppare le pieghe in ufficio tecnico e gestire le commesse a bordo macchina, in base alla loro priorità, inserendole direttamente nel gestionale. Cosa registra esattamente un Software 4.0 le lavorazioni fatte nella Tabella Produzione; gli allarmi nella Tabella Eventi; gli stati macchina nella Tabella Statistiche. Attraverso l'interconnessione tra l'ufficio tecnico e la macchina, i dati acquisiti permettono al gestionale di: fare una costificazione delle commesse in esecuzione; cancellare le commesse quando completate; visualizzare le informazioni accessorie di produzione. Come monitorare i cicli produttivi e richiamare gli articoli tramite barcode? [VIDEO TUTORIAL] Avere un rendiconto preciso di tutte le lavorazioni eseguite in azienda è un informazione essenziale per monitorare e migliorare i processi produttivi. Con i Software 4.0 puoi tracciare l'intero ciclo della produzione tramite l'utilizzo dei profili utente. Per attivare la lavorazione è sufficiente eseguire due semplici operazioni: selezionare il proprio profilo utente; rilevare l'articolo con il lettore di barcode: il programma invierà automaticamente i dati della commessa alla pressa piegatrice e avvierà la lavorazione. Ora che conosci come funzionano i software 4.0, scopri anche tutto quello che devi sapere sulla piegatrice: scarica ora il nostro manuale gratuito.
Il processo di piegatura spesso rappresenta il “collo di bottiglia” nella filiera produttiva della lavorazione della lamiera. Le difficoltà che le aziende devono affrontare spesso sono legate alla scarsa organizzazione, alla mancata storicizzazione delle problematiche più o meno ricorrenti e alla grande possibilità di errore. Inoltre, come in tutte le attività che prevedono un ampio bisogno di apporto umano, il continuo insorgere di scelte da parte degli operatori può essere un'arma a doppio taglio. Se queste scelte non vengono analizzate correttamente, possono portare a inefficienze di diversa natura, tra cui non conformità dei pezzi, sprechi di materiale, errori di valutazione. Come si può migliorare la gestione dell'intero processo? Uno degli strumenti più validi e, spesso, più sottovalutati, è la rilevazione periodica, che deve essere fatta a tutti i livelli. Lo scopo è confermare o smentire efficacemente la bontà di una nuova soluzione. Facciamo un esempio concreto. Mettiamo che tu abbia deciso di misurare la tempistica di realizzazione di una serie ripetitiva di articoli. Per prima cosa, devi analizzare lo stato attuale e poi partire attaccando gli sprechi presenti in ogni stadio; per lo meno quelli dove è possibile effettuare dei cambiamenti semplici ed immediati. Mantenendo lo stesso ritmo naturale di lavoro, potresti accorgerti facilmente che, se la produzione o la qualità è aumentata dopo un intervallo di tempo di riferimento, la strada intrapresa è quella corretta. A questo punto, partendo dall’inizio del processo, potresti semplicemente adottare le seguenti linee guida per fare dei miglioramenti. Ovviamente, non abbiamo la pretesa di proporre soluzioni universali, ma piuttosto, vogliamo darti degli spunti di riflessione da tradurre in accorgimenti veloci ed efficaci. Prima di piegare: l’avvicinamento dei pezzi alla zona di lavoro Si può migliorare questa fase già a partire dallo scarico dei pezzi tagliati: infatti, suddividendo i pezzi uguali tra di loro e rendendone semplice il prelievo manuale, i piegatori potranno riconoscere immediatamente i codici. Un ulteriore accorgimento che puoi adottare è di suddividere i codici sulla base dell’orientamento in fase di nesting o di eventuale cambio di lastra. Questa pratica dovrebbe diventare un’abitudine virtuosa, perché contrasta l’insorgere naturale dei fattori di variabilità della lamiera, quali: anisotropia; differenza di spessore. Da un punto di vista pratico, è sufficiente riempire scatole differenti in presenza di pezzi di piccole dimensioni, ma tagliati in fogli diversi, o con sensi di laminazione opposti; oppure creare pile separate, in caso di pezzi dalle dimensioni medio/piccole. In alternativa, in presenza di pezzi che occupano la maggior parte della superficie del pallet, è sufficiente segnalare, nella pila, il cambio di lamiera con un semplice foglio di carta. Una volta composto il pallet con il criterio migliore possibile, individua una zona di scarico riconoscibile da tutti e libera da ogni eventuale impedimento. Conoscendo l’ordine delle consegne, è possibile per gli operatori delle macchine da taglio improntare la sequenza di prelievo dei bancali inseguendo la logica dell’urgenza. In alcune aziende, soprattutto le più strutturate, possono esserci degli addetti all’ordine della pallettizzazione e all’asservimento delle presse piegatrici. In base alle date di consegna vengono allestiti degli appositi carrelli da portare alla pressa piegatrice predefinita secondo un determinato criterio interno e deciso a monte. Quando il pallet o il carrello è nei pressi della piegatrice, l’operatore ha il compito di effettuare un breve studio ergonomico che gli consenta di ridurre al minimo gli spostamenti, pur lavorando in perfetta sicurezza. Per questo, è consigliabile portare gli articoli ad una altezza adeguata per il prelievo e in prossimità dell’area di lavoro. Un operatore esperto e capace, al giorno d’oggi, è anche colui che cura nei minimi dettagli anche questo fondamentale aspetto apparentemente così slegato dall’esecuzione del pezzo. Eppure, è proprio nella fase di movimentazione, oltre che durante l’attrezzaggio, che si nasconde il maggiore di tempo. Analisi della produzione: le procedure esecutive Quasi sempre, quando nelle aziende si stilano i report sulle non conformità subite da parte dei clienti, si scopre che una grande maggioranza di esse deriva da difettosità nate in fase di piegatura. La piegatura è un processo dove l’apporto umano ha un peso enorme, ed è proprio per questo che si assiste ad una quantità di errori più importante rispetto a tutte le altre fasi. L'operatore, infatti, è chiamato a compiere continuamente delle valutazioni e le possibilità di sbagliare aumentano. Alcune delle considerazioni che devi fare potrebbero infatti riguardare: il contrasto continuo dei fattori di variabilità; la necessità di individuare una sequenza di esecuzione; la corretta interpretazione dei disegni; la lettura di eventuali specifiche. Se prendiamo spunto da alcune soluzioni provenienti da altri settori e che hanno dato una grossa mano nella riduzione degli errori, scoprirai che è possibile attuare dei miglioramenti tangibili anche nei reparti di piegatura della lamiera. Pensa al settore chirurgico o dell’aviazione civile, in cui la stipulazione di procedure di azione ha letteralmente creato una rivoluzione virtuosa. Chiaramente, non è possibile a priori eliminare l’errore umano, ma grazie alle procedure, puoi comprendere esattamente dove ci sia stata una leggerezza o una incomprensione, con il grande vantaggio di poter migliorare continuamente il sistema e puntare alla perfezione. Creare delle procedure per la piegatura, quindi, è senz’altro il metodo più semplice ed applicabile per abbattere il problema delle non conformità. La Checklist del piegatore Vediamo ora quali sono le 7 procedure che puoi implementare e migliorare da subito il tuo reparto di piegatura. 1) L’operatore è responsabile di una non conformità anche quando non è direttamente dipesa da lui Se un articolo è accompagnato da un disegno poco chiaro, non completo, fuorviante oppure con rappresentazioni incongruenti, non va lavorato, anzi! È necessario non solo che l’operatore se ne accorga, ma che segnali la problematica riscontrata. Casi molto frequenti sono: proiezioni ortogonali con viste errate; segnalazioni assenti sul lato rifinito (ad esempio se la satinatura è esterna o interna in un pezzo simmetrico); filettature e svasature non riportate; quote mancanti; tolleranze non rispettabili. L’approccio consigliato è quello di cercare l’errore nel disegno. In questo modo l’operatore è costretto a studiare il pezzo e a prendere familiarità con la forma che dovrà avere una volta concluso; oltre a ciò, potrà rendersi conto senza fatica di quali sono le specifiche e le caratteristiche del pezzo. 2) Il confronto tra disegno e pezzo da lavorare Nella moltitudine di codici, è possibile incontrare casi in cui pezzi estremamente simili hanno in realtà lavorazioni differenti. I progettisti, solitamente, concentrano maggiormente la propria attenzione nei confronti della funzionalità del prodotto realizzato, più che nella semplicità di realizzazione dello stesso. È quindi facile trovare codici di pezzi simmetrici che differiscono esclusivamente per piccoli dettagli riscontrabili solo con un esame approfondito. Prima di iniziare a lavorare con la piegatrice, quindi, assicurati di lavorare con il profilo corretto. 3) La programmazione e il richiamo dell’articolo dal CNC Una delle abitudini più diffuse è di programmare ogni volta la pressa piegatrice indipendentemente dalla frequenza con cui viene lavorato un pezzo. Si preferisce, cioè, individuare la sequenza e inserire i dati nel controllo numerico, anziché richiamare un programma già memorizzato in precedenza. Perché si tratta di una pratica controproducente? In passato, le presse piegatrici di vecchia costruzione non disponevano di molto spazio nella memoria dei controlli numerici e l’archiviazione rappresentava un vero e proprio problema, a cui si aggiungeva anche la mancanza di caratteri sufficienti per poter nominare un codice nella sua completezza. Oggigiorno il problema non esiste più e dovresti salvare tutti i programmi sul controllo numerico. Richiamarne uno dalla memoria interna sarà sempre più rapido che dover riprogrammare da zero qualsiasi pezzo, anche il più semplice. 4 L'attrezzaggio della piegatrice Per quanto possa sembrare banale, gli utensili devono necessariamente essere contraddistinti in maniera univoca da tutti gli operatori di tutti i reparti. Per comodità, ti consigliamo di adottare un nome che rispecchi il codice stampigliato sui punzoni o sulle matrici. Molto spesso, capita che gli stessi utensili vengano chiamati diversamente su presse differenti nello stesso reparto, generando una confusione inutile. Quale regola seguire per nominare gli utensili? Alcuni costruttori di utensili adottano per i propri prodotti dei codici “parlanti”, cioè nomi che sintetizzano le caratteristiche geometriche; in questo modo, gli utensili diventano immediatamente riconoscibili. Ad esempio, nel caso di una matrice, potresti inserire la sua larghezza nominale V, l’ampiezza dell’angolo della V, i raggi degli spigoli e l’altezza. Se si trattasse di un punzone, invece, oltre alla sagoma, potresti indicare il raggio di punta, l’angolo del vertice e l’altezza utile. Dopo aver rinominato correttamente tutti gli utensili con il metodo che ti abbiamo suggerito, assicurati che la stessa nomenclatura sia presente all'interno del controllo numerico in un programma nuovo e nel programma richiamato dalla memoria. Anche le stazioni installate (i frazionati di utensile montati a distanze ben specifiche sul banco della pressa) devono essere le stesse del programma eventualmente richiamato. 5 Esecuzione e piegatura: il controllo degli angoli e la misura delle pieghe La piegatura della lamiera è una delle fasi più delicate, perché l’operatore deve mantenere la massima concentrazione per la riuscita del pezzo e per la propria sicurezza; inoltre, al momento dell'esecuzione, l'operatore ha il compito importante di effettuare il primo controllo di qualità del profilo lavorato. Parlandi di angoli, misura delle pieghe e sistemi di controllo, verifica se ci sono degli scostamenti tra le quote del disegno e quelle reali. Nell’ordine di una piega vanno controllati: la misura dell’angolo in gradi con l’ausilio di un goniometro; la misura della lunghezza del lembo con un calibro. 6 Gli strumenti di misura e controllo Ovviamente, a seconda del tipo di lavoro che viene svolto dall’azienda e dalle sue specificità, possono esserci alcune differenze nel tipo di strumenti di misura. Nell’ambito della carpenteria leggera, dove è richiesta una precisione medio-elevata, ti consigliamo di dotare il tuo reparto di piegatura di calibri digitali centesimali e goniometri digitali. Nell’ambito della carpenteria pesante, invece, dove i gradi finitura e tolleranza sono più grossolani, è più indicato l’utilizzo di calibri di grandi dimensioni, metri e goniometri analogici o, in alternativa, di livelle elettroniche. In particolare, queste ultime rappresentano una soluzione molto vantaggiosa in quanto consentono di compiere delle misurazioni mantenendo i pezzi di grande dimensione in macchina e compiendo un confronto tra l’inclinazione di un lato piegato e l’altro. La quantità di controlli dimensionali e la correttezza esecutiva devono essere effettuati in base a: quantità dei pezzi da produrre; qualità richiesta dei pezzi da produrre (spesso comprensibile grazie alle tolleranze dimensionali specificate sul disegno tecnico); qualità della lamiera lavorata. 7 Salvataggio ed eventuali modifiche del programma La regola d'oro, già ripetuta prima, è di salvare ogni volta il programma. Quali sono le soluzioni più efficaci per nominare correttamente i programmi? Sicuramente il consiglio è quello di nominare i programmi con i codici prodotto rilevabili nel cartiglio del disegno. Conclusioni Tutti i cambiamenti volti al miglioramento devono essere applicati gradualmente, in modo da testare l’efficacia e poter effettuare gli interventi correttivi dovuti. È fondamentale l’apporto diretto dei lavoratori, perché sono loro che conoscono maggiormente le aree critiche e dove si può intervenire. In molte aziende si teme di sconvolgere le abitudini ormai assodate, conosciute e condivise da tutto il personale, nonostante si possano applicare miglioramenti notevoli. Se si vuole attuare un cambiamento migliorativo, è bene adottare la filosofia che prevede “un risultato non perfetto ma subito” senza scoraggiarsi di fronte alla mole di lavoro da fare. Ora che conosci alcune soluzioni per gestire al meglio la zona lavoro, scopri anche tutto quello che devi sapere sulla piegatrice: scarica ora il nostro manuale gratuito.
È tempo di rinnovare il tuo parco macchine? In VICLA abbiamo sempre dei modelli A MAGAZZINO! Sai perché da noi trovi sempre macchine IN CONSEGNA RAPIDA? Semplicemente perché non ci siamo lasciati trovare impreparati. Con le agevolazioni fiscali al 60% molti imprenditori hanno deciso di rinnovare il parco macchine, con il risultato che il mercato delle piegatrici ha subito un boom di richieste. Anche in VICLA stiamo gestendo moltissimi ordini, ma ci siamo preparati da tempo, ottimizzando i lotti di produzione per far fronte a momenti come questo. Da noi trovi SEMPRE i modelli più richiesti IN CONSEGNA RAPIDA! Presse Piegatrici per Lamiera VICLA 🇮🇹 Progettate e costruite interamente in Italia 🟡 Software 4.0 inclusi 🟡 Formazione e assistenza post-vendita 🟡 Supporto per la pratica 4.0 🟡 Supervalutazione Usato, Finanziamenti, Leasing 🟡 Consegna in 1 mese Pressa Piegatrice Ibrida VICLA .SUPERIOR Configurazione: FORZA DI LAVORO 170 ton LUNGHEZZA UTILE DI PIEGA 3.100 mm oppure 4.100 mm VELOCITÀ DI AVVICINAMENTO 200 mm/s VELOCITÀ DI RISALITA 200 mm/s CORSA 300 mm INCAVO 500 mm RICHIEDI IL PREZZO Piegatrice Oleodinamica VICLA .SMART Configurazione 170 ton: FORZA DI LAVORO 170 ton LUNGHEZZA UTILE DI PIEGA 3.100 mm oppure 4.100 mm VELOCITÀ DI AVVICINAMENTO 165 mm/s VELOCITÀ DI RISALITA 160 mm/s CORSA 300 mm INCAVO 500 mm RICHIEDI IL PREZZO Configurazione 250 ton: FORZA DI LAVORO 250 ton LUNGHEZZA UTILE DI PIEGA 4.100 mm VELOCITÀ DI AVVICINAMENTO 90 mm/s VELOCITÀ DI RISALITA 100 mm/s CORSA 300 mm INCAVO 400 mm RICHIEDI IL PREZZO Piegatrice VICLA .FIRST Configurazione FORZA DI PIEGA 40 ton LUNGHEZZA UTILE DI PIEGA 1.250 mm VELOCITÀ DI AVVICINAMENTO 250 mm/s VELOCITÀ DI RISALITA 250mm/s CORSA 200 mm FUNZIONE START & STOP RICHIEDI IL PREZZO POSSIBILITÀ DI PERSONALIZZAZIONE HYBRID SYSTEM RISPARMIO ENERGETICO RIDUZIONE OLI Se le esigenze del cliente richiedono un aumento di prestazioni, le macchine .SUPERIOR si adattano facilmente all’aggiunta dei diversi optional a scelta. Bombatura in tempo reale Clever Crowning Sistema di controllo delle flessioni delle spalle - dispositivo VICLA Flex Registro posteriore personalizzabile Retrattili per pressa piegatrici Soluzioni dedicate Hybryd System Plus Fotocellule per piegatrici Iris e Iris Plus Vantaggi: Maggior produttività Risparmio energetico fino al 55% Maggior velocità di risalita Maggior stabilità della temperatura dell’olio Maggior efficienza dell’impianto idraulico Immediatezza nell’installazione Riduzione quantità dell’olio Minor rischio di perdite Scopri come scegliere la tua prossima pressa piegatrice nuova: affidati dagli esperti! CONTATTACI PER UN PREVENTIVO
Il gruppo Sorbello Tre Srl è da anni un punto di riferimento nazionale e internazionale nel mercato dei veicoli industriali e delle loro attrezzature. La Sorbello Veicoli Industriali è distributore di gru idrauliche, caricatori per rottame, forestali e per l'ecologia. La Sorbello vanta oltre 50 anni di esperienza nella progettazione e distribuzione di veicoli industriali. Nello stabilimento di Santa Venerina, sorge la sede operativa dell’azienda, che vanta oltre 10.000 mq. di superficie (di cui 2.800 mq. destinati a capannone industriale, uffici tecnici. amministrativi, commerciali e post vendita) l’azienda progetta e crea un’ampia gamma di prodotti tra i quali gru idrauliche, caricatori per rottame, forestali e per l'ecologia e impianti scarrabili. La continua ricerca delle migliori tecnologie, unite alla selezione e alla formazione di personale altamente qualificato, consentono alla Sorbello Tre srl di mantenere fede alla mission aziendale incentrata sulla “Soddisfazione e Cura Globale del Cliente”. La grande attenzione che l’azienda dedicata alla soddisfazione del cliente si riflette a 360° su tutti gli ambiti operativi: lo stabilimento, ad esempio, è strutturato per garantire la massima ottimizzazione di tutto il ciclo produttivo, con un controllo capillare di tutti i processi produttivi, dal taglio dei metalli effettuato con una macchina cnc al plasma, alla piegatura con l’utilizzo di una pressopiegatrice idraulica, fino alla saldatura e alla verniciatura. La virtuosa organizzazione dello stabilimento implica l’adozione di moderni macchinari in chiave 4.0 e nuovi processi produttivi, per una vera smart factory moderna. L’ufficio tecnico utilizza ormai da anni i più sofisticati strumenti software, tra i quali i moderni sistemi FEA (Finite Element Analysis) che consentono di poter analizzare in ogni punto della struttura le varie sollecitazioni a cui questa è sottoposta. Parlando di progettazione, da tempo l’azienda è passata dal bidimensionale ai sistemi CAD parametrici di ultimissima generazione, tramite i quali possono progettare con insight. Infine, il sistema CAD interfacciato con le macchine C.N.C, consente di passare direttamente dal video al componente da costruire. Per loro abbiamo realizzato una pressa piegatrice oleodinamica 170 ton 4 mt completa di 6 assi, 2 sostegni lamiera anteriori su guida lineare regolabile e 2 parcheggi laterali. GUARDALA IN AZIONE Pressa piegatrice per lamiera VICLA installata presso la ditta Sorbello Tre srl La peculiarità di questa piegatrice risiede nella versatilità di utilizzo: con spessori sottili, raggiunge una velocità e una precisione incredibili, mentre nel caso di spessori più importanti, con la giusta cava, riesce a piegare tranquillamente profili fino a 10 mm di spessore. Nel controllo numerico è stato implementato il Pacchetto Industria 4.0 per la gestione e la trasmissione dei dati produttivi. Grazie a questa tecnologia, l'azienda può accedere alle agevolazioni fiscali come la Nuova Sabatini per i beni strumentali e il Credito d'Imposta Industria 4.0. Ecco alcune delle soluzioni che abbiamo realizzato per Sorbello Tre Srl: Sostegni lamiera anteriori su guida lineare scorrevole: si possono regolare in altezza e inoltre consentono lo scorrimento laterale e la rotazione; infine, grazie a un sistema di aggancio-sgancio pratico, è molto facile montarli e smontarli velocemente. Parcheggi laterali: le guide lineari si estendono oltre il banco dove i sostegni lamiera possono essere parcheggiati quando non utilizzati. Software 4.0 per la gestione e la trasmissione dei dati produttivi. GUARDA LA PIEGATRICE IN AZIONE
Abbiamo intervistato Bosco Salvatore, amministratore di SRSE - Solution Real Service Engineering, azienda di Siracusa specializzata nella progettazione di componenti metallici per impianti civili e industriali. GUARDA IL VIDEO Nel 2020, l'azienda ha deciso di internalizzare parte della produzione di profili metallici e si è dotata di una pressa piegatrice idraulica .SMART da 250 tonnellate e 4 mt, completa di: CNC ESA 64; bombatura automatica; 4 assi (X,R, Y1.Y2). Questa scelta ha permesso all'azienda di: non dipendere più da conto terzisti; abbattere i costi di trasporto e logistica; ridurre i tempi di consegna. Dettaglio del bloccaggio utensili superiore La solidità e la qualità dei componenti meccanici, insieme alla garanzia del Made in Italy e ad un rapporto qualità/prezzo imbattibile hanno convinto i titolari ad affidarsi a VICLA. E a chi chiede mi consiglieresti di acquistare una macchina VICLA? loro rispondono: Certamente! è un'ottima macchina, di buona qualità, un controllo numerico semplice e un centro assistenza ottimo 👇 GUARDA IL VIDEO 👇 Pressa Piegatrice per lavorazioni di Carpenteria Metallica - Settore Edile Civile | VICLA Guarda l'intervista a Bosco Salvatore, in cui spiega i motivi che l'hanno spinto a scegliera una piegatrice VICLA Scarica il catalogo della pressa piegatrice idraulica VICLA .SMART e scopri tutte le caratteristiche e le personalizzazioni possibili!
Quali sono i fattori da considerare nella scelta della giusta piegatrice per lamiera e perché scegliere una piegatrice ibrida? Se stai pensando di acquistare una pressa piegatrice nuova, magari approfittando degli incentivi fiscali Industria 4.0 a disposizione, in questo articolo troverai molte informazioni utili per scegliere una pressa piegatrice. Probabilmente hai già sentito parlare delle presse piegatrici ibride e conosci già le differenze e i vantaggi rispetto a una piegatrice elettrica e una pressa idraulica. Qual è la piegatrice migliore? Partiamo subito col dire che non esiste una piegatrice migliore e una peggiore. Piegatrici idrauliche, piegatrici elettriche e piegatrici ibride possono andare bene per una carpenteria e non per un'altra. Proprio così. La prima cosa da fare, quindi, per scegliere una pressa piegatrice, è chiedersi quali sono le tipologie di lavorazione della lamiera che effettui e le necessità che hai. Fai prototipi? Fai piccoli lotti che verranno rifiniti in seguito da un'altra lavorazione? Realizzi parti in lamiera ad alta precisione oppure hai grosse commesse standard che possono essere automatizzate facilmente? Una volta che hai capito le tue esigenze, ti sei già tolto un grande problema e puoi iniziare a guardarti attorno. Se invece non ti chiarisci le idee prima, rischi di girare come trottola e perderti tra preventivi e caratteristiche tecniche della macchina che potrebbero non servirti veramente. In VICLA, per esempio, il primo passo è sempre una telefonata. In questo modo possiamo capire esattamente quali sono le tue necessità e i problemi di piegatura da risolvere e possiamo così proporre soluzioni concrete e su misura. L'ascolto delle tue esigenze è infatti il primo passo fondamentale per aiutarti a trovare la piegatrice migliore. È meglio una piegatrice idraulica o ibrida? La pressa piegatrice idraulica è in assoluto il modello più diffuso. Il punzone si muove grazie ad un sistema di cilindri idraulici la macchina può raggiungere lunghezza di piegatura fino a 8 / 10 m e forza di piega fino a 3.000 ton. Perché scegliere una piegatrice idraulica VICLA è dotata della stessa meccanica di precisione della piegatrice ibrida VICLA .SUPERIOR a differenza di altre marche, questa piegatrice è dotata di una bombatura idraulica di serie per angoli a 90° è possibile personalizzarla con soluzioni e optional su misura Pressa piegatrice ibrida VICLA .SUPERIOR È una piegatrice dotata di un innovativo impianto idraulico ibrido senza valvole proporzionali in presa diretta. È dotata di motori ad alta coefficienza energetica e, a differenza di una piegatrice idraulica convenzionale, consuma energia SOLO durante l’operazione di risalita e di piega. Inoltre, rispetto a una piegatrice elettrica, non ha limiti di forza. «Uno dei grandi pregi delle nostre piegatrici per lamiera .SUPERIOR – afferma Marcello Ballacchino, titolare e fondatore di VICLA – risiede nel fatto che la nostra piegatrice ibrida nasce come macchina “aperta”. Questo significa che, se un cliente ha la necessità di aggiungere altre funzionalità in un secondo momento, come ad esempio portare il numero degli assi da 4 a 7, noi siamo in grado di farlo senza la necessità di sostituire o eliminare la meccanica esistente, rendendo possibile un upgrade “su misura” per efficienza e prestazioni». Leggi l'articolo completo pubblicato su Meccanicanews.it Progettate e realizzate con estrema attenzione ai dettagli, le presse piegatrici VICLA .SUPERIOR sono disponibili in vari modelli, tutti dotati di default di un innovativo sistema ibrido, a tutto beneficio di un risparmio energetico che rispetto a una pressa piegatrice idraulica convenzionale può raggiungere il 55%. Anche la riduzione di utilizzo di olio idraulico è notevole ed è possibile grazie anche al doppio serbatoio. Punti di forza: diminuisce il consumo energetico e lo azzera a macchina ferma; mantiene l’olio a temperature costanti senza mai scaldarlo grazie al doppio serbatoio; combina i vantaggi delle presse piegatrici elettriche e le presse idrauliche; lunghezze di piega da 2.100 a 8.100 mm; forze di piegatura da 50 a 600 ton. Una piegatrice ibrida è la soluzione preferita da chi: cerca una macchina ad altissima precisione; vuole aumentare le performance produttive; desidera ridurre i costi di manutenzione e di utilizzo della macchina: produce prototipi, magari con profili complessi e lunghi; è un carpentiere o un’azienda che lavora numerosi lotti di commesse e deve ottimizzare la produzione. Ti piacerebbe vedere con i tuoi occhi come funzionano le nostre presse piegatrici VICLA? Clicca qui se vuoi essere ricontattato o desideri venire a trovarci.
La carpenteria medio-pesante Fratelli Signorelli ha scelto una pressa piegatrice VICLA .SUPERIOR con bombatura in tempo reale, accompagnatori per lamiera e bloccaggio semi-automatico degli utensili superiori. Abbiamo chiesto a Gentile Signorelli, co-fondatore della Ditta Fratelli Signorelli Srl insieme a suo fratello Mario, di raccontarci quali sono state le esigenze e le motivazioni che li hanno spinti ad affidarsi a VICLA. Gentile Signorelli, co-fondatore della Ditta Fratelli Signorelli Srl insieme a suo fratello Mario, racconta quali sono state le esigenze e le motivazioni che li hanno spinti ad affidarsi a VICLA. Il parco macchine della carpenteria si compone di una pressa piegatrice IMAL e di una piegatrice per lamiera VICLA .SUPERIOR da 250 tonnellate e 4000 mm di lunghezza di piega, ideale per realizzare lavorazioni di carpenteria strutturale medio-pesante. L'azienda ha deciso di acquistare una pressa piegatrice nuova perché la prima macchina, acquistata agli inizi della loro attività, era ormai diventata obsoleta e non era in grado di soddisfare le esigenze odierne dettate da un mercato in costante evoluzione. La piegatrice per lamiera ibrida VICLA .SUPERIOR risponde perfettamente alle richieste produttive della carpenteria. Questa pressa piegatrice dispone di un innovativo impianto idraulico in presa diretta. È dotata di motori ad alta coefficienza energetica e, a differenza di una piegatrice idraulica convenzionale, consuma energia SOLO durante l’operazione di risalita e di piega. Inoltre, rispetto a una piegatrice elettrica, non ha limiti di forza. Gentile Signorelli spiega i motivi che lo hanno spinto a scegliere la qualità italiana delle macchine per lamiera VICLA Una pressa piegatrice su misura La pressa piegatrice è stata personalizzata con l'aggiunta di due optional che aiutano e velocizzano il lavoro in officina: Attrezzatura per piegatrici La pressa piegatrice è stata personalizzata con l'aggiunta di due attrezzature che aiutano e velocizzano il lavoro in officina: Bombatura in tempo reale e controllo delle flessioni strutturali delle spalle Se lavori profili lunghi, devi considerare di equipaggiare la macchina con dei dispositivi di compensazione, come la bombatura adattiva in tempo reale Clever Crowning e il dispositivo Flex di controllo delle flessioni strutturali delle spalle. La peculiarità dei nostri dispositivi è che controllano esattamente di quanti centesimi di millimetro è l’entità della flessione e la compensano in tempo reale. Accompagnatori per lamiera Sono in grado di sollevare pesi fino a 380kg. L'utilizzo dell'accompagnatore per lamiera offre un vantaggio importante per ridurre i rischi dell’operatore e per aumentare la qualità dei pezzi piegati: è stato progettato per evitare gli effetti della contro-piega e per ridurre la necessità di altri operatori. Può anche essere facilmente rimosso frontalmente ed inserito su un’altra piegatrice. Bloccaggio semi-automatico degli utensili superiori per presse piegatrici Questa soluzione prevede un sistema di aggancio-sgancio rapido frontale del punzone. Mediante lo spostamento della leva di bloccaggio puoi rilasciare il punzone e sfilarlo frontalmente; mentre, al momento della chiusura, viene automaticamente richiamato in battuta e allineato perfettamente. Il grande vantaggio è il dimezzamento del tempo di attrezzaggio. Nel caso di una piegatrice da 4 metri, il completo riattrezzaggio passa da 8 minuti a circa 4 minuti. Ci siamo trovati molto bene, perché ci ha aiutato sia nella velocità, perché è una macchina molto più veloce rispetto alla nostra macchina vecchia. afferma Signorelli E abbiamo trovato delle comodità anche sugli optional che abbiamo messo, come l'accompagnatore, soprattutto perché spesso e volentieri pieghiamo prodotti pesanti. Guarda l'intervista completa sul nostro canale Youtube e iscriviti per non perderti contenuti interessanti sul mondo delle presse piegatrici per lamiera.
Durante il processo di piegatura, la macchina è sottoposta a una tensione che provoca una deformazione della struttura e, di conseguenza, anche della lamiera; per compensare questo genere di stress entra in gioco il sistema di bombatura. Quando pieghiamo la lamiera con una pressa piegatrice, la traversa superiore tende sempre a incurvarsi verso l’alto. Il sistema di bombatura solleva la matrice per mantenere una distanza costante tra punzone e matrice. Senza di essa, infatti, il risultato dell'angolo di piegatura risulterebbe irregolare. Per dirla in soldoni, in una pressa piegatrice con bombatura errata o senza bombatura, il risultato di piega avrà un angolo di piega più aperto o più chiuso. Per questo è di fondamentale importanza scegliere il sistema di bombatura corretto per la propria pressa piegatrice. Quali sono i principali sistemi di bombatura? Esistono diversi sistemi di bombatura, alcuni dei quali sono dei brevetti esclusivi di pochissimi costruttori come VICLA. Oggi scoprirai i tre sistemi principali e quale, tra questi, ti aiuta davvero a ottenere pieghe perfette senza dover sprecare materiale e soldi in test e verifiche del pezzo. Se vuoi leggere subito di che cosa si tratta, puoi andare direttamente al paragrafo in cui si parla della bombatura idraulica attiva. Gestire la linearità con il banco a cunei Il sistema di banco a cunei è una regolazione che avviene a priori e che può essere modificata sulla base delle caratteristiche della lamiera. Si tratta di un sistema già molto conosciuto che prevede una serie di profili dalla differente inclinazione, caratterizzati da una marcatura più forte al centro e minore ai lati. Tali profili, ricavati da blocchi pieni di acciaio, sono posti su altrettanti profili con sagome “negative”. Su uno dei lati della macchina è posto un motoriduttore che aziona lo scorrimento di un treno di settori sull’altro in modo da sollevare la linea di lavoro in maniera controllata: il sollevamento sarà maggiore al centro e minore ai lati. Il banco a cunei prevede sempre un intervento da parte dell’operatore; infatti, i profili, se visti di lato, mostrano un piano di contatto obliquo che permette al piegatore esperto di regolare la centinatura e renderla localizzata. Questo sistema, seppure molto utile, ha però un grosso svantaggio. Con il banco a cunei le modifiche alla linearità del banco non possono avvenire durante la piega, ma devono necessariamente essere fatte prima. Questo sistema di bombatura è infatti anche chiamato di pre-centinatura, proprio perché la regolazione avviene prima di iniziare a piegare la lamiera. Piegatura della lamiera e bombatura: quanto bisogna compensare? La compensazione è uno dei grandi crucci del piegatore. Se è vero che esistono tabelle e formule teoriche per calcolare la compensazione, è altrettanto vero che la lamiera è un materiale imprevedibile. Capita molto di frequente che la teoria si scontri con il comportamento variabile della lamiera. Cosa si può fare in questi casi? Sicuramente il primo passo da fare è conoscere tutti i fattori che determinano il comportamento della lamiera. Ti aiuterà a capire come compensarli e non sprecare tempo e materiale in test e verifiche. A volte, però, anche conoscere il materiale non basta e l’azienda potrebbe incorrere in molti problemi derivanti da pezzi non uniformi: costo del materiale, consegne in ritardo, scarti elevati. Ecco che ottenere il risultato giusto al primo tentativo diventa fondamentale per le aziende che vogliono rimanere competitive sul mercato. Sistemi di bombatura: la centinatura idraulica La centinatura o bombatura idraulica è un sistema utilizzato storicamente da molti produttori. All’interno del banco, nella tavola che sopporta lo sforzo e sostiene le matrici, vengono inseriti dei cilindri ad alta pressione e bassa portata. Come dei veri e propri martinetti idraulici, spingono il centro del banco verso l’alto andando così a compensare quanto serve la deformazione del pestone. Questo tipo di tecnologia è montato sulla piegatrice idraulica VICLA Smart. L’effetto che ottieni è il perfetto parallelismo tra la linea dei punzoni e quella delle matrici. Con la bombatura idraulica ottieni un pezzo con una piega costante tra il centro e i lati. Anche in questo caso, però, può capitare che, a causa dei fattori di variabilità della lamiera, il sistema restituisca un valore non ottimale. Infatti, il controllo numerico calcola la compensazione sulla base della descrizione del pezzo da produrre e sul calcolo tarato sulla struttura della macchina per lamiera. Pieghe lineari della lamiera al primo colpo: la bombatura idraulica attiva L’unico modo per gestire con successo la bombatura è utilizzare una tecnologia che misuri la deformazione effettiva e la corregga in tempo reale. VICLA, per questo, può garantire la bombatura attiva, che, di fatto, rappresenta l’evoluzione del sistema e il non plus ultra in materia di ripetibilità e precisione. Con il sistema bombatura attiva Clever Crowning di VICLA, disponibile sulle piegatrici ibride Superior, hai la certezza che, a prescindere dalle caratteristiche variabili del materiale, otterrai sempre una piega perfettamente lineare. Come funziona il sistema di bombatura attiva? La bombatura attiva Clever Crowning di VICLA è un sistema sofisticato ed estremamente intelligente che prevede una modifica della linearità del banco, calcolata esattamente sulla base della reale necessità. La pressa piegatrice, infatti, grazie a dei particolari sensori inseriti nei punti strategici di flessione, è in grado di capire esattamente di quanti centesimi di millimetro sia l’entità della flessione della traversa. Non si tratta più di un calcolo parametrico, ma di un valore reale che stabilisce l’esatta pressione che i cilindri devono utilizzare per compensare il banco e ottenere le pieghe perfette su tutta la lunghezza del profilo. In pratica, questa soluzione non necessita di correzioni perché si posiziona completamente in automatico, garantendo sempre risultati eccellenti. Si tratta, insomma, di una vera e propria rivoluzione del processo di piegatura che migliora il lavoro in officina in molti modi: ottieni risultati ottimi anche con personale poco esperto, in quanto è il sistema a calcolare tutto automaticamente; abbatti gli sprechi di materiale, in quanto il sistema applica in tempo reale l’esatta compensazione; diminuisci i tempi di produzione perché non hai più bisogno di pre-centinature e di verifiche al pezzo. Tutti i sistemi attualmente proposti sul mercato, idraulici o meccanici a cuneo, prevedono l’intervento correttivo da parte dell’operatore. Sono quindi sistemi semiautomatici, in cui il posizionamento viene determinato teoricamente dal CN ma è corretto successivamente dall’operatore. Con il sistema di bombatura attiva Clever Crowning di VICLA, invece, il CN misura in tempo reale le modifiche da fare senza che tu debba intervenire con regolazioni successive. Questo optional è disponibile sulla pressa piegatrice ibrida .SUPERIOR e ti permette di ottenere performance eccezionali. Ora che sai come ottenere pieghe perfette senza spreco di tempo e materiale, scopri gli altri benefici delle presse piegatrici VICLA.
Il piano neutro è chiamato anche fibra neutra o asse neutro ed indica una sottile sezione della lamiera che non è soggetta né a trazione né a compressione. In pratica, non è altro che una linea immaginaria all'interno del foglio di lamiera che individua il punto in cui il materiale non subisce forze. Il piano neutro è un elemento fondamentale per calcolare il fattore K, ossia quel rapporto tra raggio interno ed esterno che permette di calcolare lo sviluppo della lamiera. Se vuoi sapere qual è la formula per calcolare il fattore K, ti suggeriamo di leggere la nostra guida Fattore k lamiera: cos'è e come si calcola Quando con la pressa piegatrice vai a lavorare un foglio di lamiera, il materiale subisce due diverse tipologie di forze che deformano la lamiera: forze di compressione, all’interno del raggio di piegatura; forze di trazione, all’esterno del raggio di piegatura. Le aree periferiche sono quindi le zone dove si concentrano le maggiori tensioni che fanno sì che l'acciaio si allunghi o si accorci. In sostanza, più ci si avvicina all’interno del materiale e più le tensioni applicate e le deformazioni calano. In una zona ideale, chiamata piano neutro o fibra neutra, avviene il bilanciamento delle due tensioni e, di conseguenza, troviamo una fascia sottile di materiale curvata ma non modificata nella propria lunghezza. Il comportamento del materiale che stiamo piegando e il suo modo di reagire riguardo le tensioni di trazione e compressione applicate viene espresso dal fattore k. Capire il piano neutro e la deformazione della lamiera Per capire ancora più in profondità il motivo per cui il fenomeno avviene è necessario spostare l’attenzione su quella che senz’altro rappresenta una delle prove sui materiali più note ed importanti: la prova di trazione. Le prove sui materiali si distinguono in distruttive (dove il campione da testare viene irrimediabilmente danneggiato) e non distruttive (dove il campione rimane integro, in alcuni casi si possono effettuare direttamente sul pezzo finale) e rappresentano da moltissimi anni una strategia per capire, mappare e certificare le proprietà meccaniche degli stessi. La prova di trazione, per quanto semplice, fornisce dei dati fondamentali per la comprensione delle caratteristiche meccaniche fornite da un determinato materiale. Per poterla effettuare si utilizza un’apposita macchina idraulica che presenta degli alloggiamenti o delle pinze in cui vanno inseriti gli estremi della provetta che può avere delle forme e delle sezioni differenti ma unificate. Questa sorta di piegatrice al contrario che ha la caratteristica di esercitare una sollecitazione in trazione anziché in compressione, tende la provetta fino al cedimento del materiale e alla sua conseguente rottura. Ovviamente l’intero ciclo di test non è casuale ma viene effettuato lentamente e gradualmente e rilevando due grandezze fondamentali: la quantità di pressione esercitata; l’allungamento percentuale della provetta. Queste due rilevazioni sono tradotte in un grafico in tempo reale che traccia l’andamento della deformazione e della rottura della provetta. Ritornando alla piegatura si può capire che la zona attorno al piano neutro è quella che ha subito tensioni minori e che è rimasta, quindi, nelle condizioni di elasticità del materiale: è esattamente dove risiedono le fibre direttamente responsabili del ritorno elastico. Capire da che cosa dipende il ritorno elastico è fondamentale per ottenere l'angolo di piega desiderato; ecco perché abbiamo scritto un articolo che ti spiega quali sono le tecniche e gli strumenti per gestire il ritorno elastico. Le zone periferiche, invece, saranno irrimediabilmente snervate e concorreranno nella stabilità della deformazione.
Come si rimuove il punzone senza perdere l'allineamento delle fotocellule? È una domanda che ci viene spesso rivolta in occasione dei nostri corsi sull'utilizzo delle piegatrici VICLA. Guarda il video e scopri come mantenere l'allineamento delle fotocellule quando hai necessità di cambiare i punzoni. Le fotocellule sono una risorsa in termini di sicurezza. Il corretto allineamento permette di lavorare in velocità, tutelando l’operatore. Guarda il video e segui le istruzioni: la prima cosa da fare è regolare l’altezza della fotocellula servendoti della riga millimetrata. leggi l’altezza del punzone indicata sull’etichetta o sul display del controllo numerico; utilizza la riga millimetrata per regolare la quota di entrambi i bracci delle fotocellule. con le fotocellule Iris Plus puoi verificare che la fotocellula ricevente sia allineata, premendo il pulsante “Test” la misurazione è in corso quando i sensori lampeggiano; quando si spengono, ad esclusione del sensore di accensione, la verifica è finita e l’allineamento risulta corretto. Come si rimuove il punzone senza perdere l'allineamento delle fotocellule? Invece di agire sulla maniglia di regolazione, utilizza il perno di esclusione meccanica, che ti consente di collocare la fotocellula in posizione di parcheggio. Così facendo, potrai sfilare gli utensili senza perdere l’allineamento delle fotocellule.
La sicurezza degli operatori alla pressa piegatrice avviene tramite l'adozione di protezioni costituiti da barriere immateriali, come le fotocellule per presse piegatrici, e barriere materiali, come i ripari fissi e interbloccati. Le fotocellule per presse piegatrici fanno quindi parte dei sistemi di sicurezza per garantire l'incolumità degli operatori durante l'utilizzo della piegatrice. Nel corso degli anni, infatti, le piegatrici si sono evolute tecnologicamente e meccanicamente per garantire prestazioni sempre maggiori non solo dal punto di vista del prodotto finito, ma anche dal punto di vista della sicurezza e della facilità di utilizzo. Le macchine per lamiera moderne, come le nostre presse piegatrici idrauliche e piegatrici ibride VICLA, sono equipaggiate con sistemi di sicurezza ancorati alla traversa della macchina. In questo modo l'operatore non ha più nessuna difficoltà nelle lavorazioni di qualsiasi tipo di lamiera, a meno che la loro taratura non sia imperfetta. A che cosa servono le fotocellule di sicurezza La fotocellule per presse piegatrici sono posizionate a una distanza di sicurezza dalla zona pericolosa, in relazione al tempo di arresto della piegatrice. Questi sistemi di protezione utilizzano un principio di trasmissione e ricezione di raggi luminosi e sono collegati con il sistema di comando della macchina che impedisce la discesa del punzone quando le mani, o altre parti del corpo, si trovano in posizione di pericolo. Oggigiorno tutte le presse piegatrici nuove sono equipaggiate con fotocellule che garantiscono un utilizzo della macchina in totale sicurezza. Nel caso di presse piegatrice più vecchie, invece, questi sistemi sono assenti oppure non più a norma di legge. Nonostante ci sia la possibilità di effettuare retrofit della macchina e integrarla con moderni sistemi di protezione, sono ancora molte le macchine in dotazione nelle officine che purtroppo non rispettano le norme di legge in termini di sicurezza. Tipologie di fotocellule per presse piegatrici Esistono diverse tipologie di fotocellule; i sistemi più diffusi sono: i sistemi monoraggio a luce non coerente (es. infrarosso) e i sistemi monoraggio laser, non più considerati rispondenti allo stato dell'arte; le barriere ottiche laser; i dispositivi di sicurezza multiraggio laser; i sistemi laser scanner. Fotocellule Lazersafe Iris e Iris Plus Le presse piegatrici VICLA sono equipaggiate con la migliore componentistica italiana e internazionale. Per quanto riguarda le fotocellule di sicurezza, i sistemi ottici di Lazerzafe sono da considerarsi tra le soluzioni migliori disponibili. I sistemi ottici Lazersafe IRIS e IRIS Plus incorporano un processore di immagini in tempo reale integrato all'interno dell'unità ricevente, combinando protezione e alte prestazioni. Inoltre, i cicli di lavoro sono più rapidi grazie al cambio di velocità a zero millimetri dal contatto lamiera e la gestione della velocità avviene in relazione ai pezzi che vengono lavorati Le fotocellule di sicurezza Lazersafe emettono un fascio di laser continuo che protegge la zona direttamente sotto e intorno alla punta del punzone. Questa protezione così ravvicinata all'area di lavoro permette all'operatore un accesso agevole al punto di operazione, senza compromettere la sua sicurezza. Infatti, non appena viene rilevata un'ostruzione, la macchina si arresta automaticamente. Fotocellule laser per presse piegatrici: errori da non commettere Spesso le cattive abitudini, la non consapevolezza o la sottovalutazione dei rischi, anche da parte di operatori esperti, possono causare danni di vario tipo. Ricordati che eludere i sistemi di sicurezza è un grave errore che compromette la sicurezza dell'operatore. Le fotocellule laser sono dispositivi di sicurezza e, come il resto della piegatrice, è importante pianificare e svolgere una manutenzione costante. In particolare, è consigliato fare una verifica giornaliera del funzionamento e della pulizia delle fotocellule di sicurezza. Le lenti frontali sul proiettore e ricevitore vanno pulite ogniqualvolta noti accumuli di polvere, untuosità, impronte, grasso, macchie o sporcizia in genere. Ora che conosci cosa sono le fotocellule per presse piegatrici e come funzionano, guarda i tutorial sulle fotocellule firmati VICLA.
Una pressa piegatrice moderna è in grado di ridurre il consumo di energia elettrica e migliorare le performance produttive aziendali. Nel corso degli anni, i costruttori di presse piegatrici hanno sviluppato soluzioni diverse con l'obiettivo di migliorare costantemente i loro prodotti. Attraverso lo sviluppo di strumenti, funzionalità e innovazioni tecnologiche, le presse piegatrici per lamiera si sono trasformate da semplici presse meccaniche fino a presse piegatrici con tecnologia ibrida integrata. Recentemente abbiamo progettato due presse piegatrici ibride per un'azienda russa specializzata nella lavorazione di acciaio e leghe per la produzione di soluzioni di arredo di lusso. L'azienda cercava due presse piegatrici con cicli di lavoro elevati e in grado di consumare poca energia rispetto a una piegatrice idraulica convenzionale. Tra i motivi che li hanno convinti a scegliere il modello .SUPERIOR VICLA, ci sono sicuramente l'esigenza di sviluppare molti prototipi e di consegnare le commesse in tempi brevi. Ecco la configurazione scelta: Pressa piegatrice per lamiera ibrida VICLA .SUPERIOR da 50 ton e 2 mt di lunghezza Registro posteriore con asse X-R gestito da CNC Due riscontri supplementari CNC ESA 650 Sistema di bombatura idraulica gestita da CNC Righe ottiche e fotocellule IRIS - LazerSafe Set di punzoni e matrici Pressa piegatrice per lamiera ibrida VICLA .SUPERIOR da 110 ton e 3 mt di lunghezza Registro posteriore con asse X-R gestito da CNC Due riscontri supplementari CNC ESA 650 Sistema di bombatura idraulica dinamica gestita da CNC - Kit Clever Crowning Controllo delle flessioni strutturali - Flex System Fotocellule a righe ottiche a doppio raggio - Lazersafe Sistema di bloccaggio rapido manuale dei punzoni Set di punzoni e matrici
Oggi, come in passato, la sfida più grande da affrontare è cercare sempre di sfruttare al meglio importanti investimenti in tecnologia, puntando su innovazione di processo e di prodotto, per riuscire a rendere la realizzazione di quest’ultimo sempre più competitiva. Alta tecnologia, minimo ingombro, rapido montaggio, operatività immediata: queste sono le caratteristiche vincenti di Officine Loporcaro, azienda pugliese nata nel 1968 e una delle più note aziende costruttrici di impianti e macchine per molini che ha recentemente acquistato una piegatrice per lamiera idraulica VICLA Smart. Nel loro caso, è proprio vero il detto che recita: chi ben semina, ben raccoglie. La continua evoluzione tecnologica, affiancata ad una gestione costantemente orientata all’alta qualità del prodotto, sono le due leve che hanno permesso all’azienda di affermarsi sul mercato nazionale e internazionale. Oggi Officine Loporcaro sas opera a livello internazionale, con importanti clienti in Algeria, Bolivia, Ex-Jugoslavia, Macedonia, Marocco, Messico, Russia, Ucraina e Kazakistan. L'azienda vanta anche importanti brevetti nel campo dell’industria molitoria, tra cui un nuovo sistema di macinazione MDTL, che consente l’installazione dell’impianto molitorio in un solo piano, riducendo al minimo l’ingombro. Come già raccontato nel caso di altre realtà di successo, uno degli aspetti più importanti per rimanere competitivi sul mercato è la costante ricerca di miglioramento dei processi interni, sia dal punto di vista di organizzazione e gestione delle risorse umane, sia dal punto di vista tecnologico. È con questo chiaro orientamento di business che Officine Loporcaro sas ha saputo crescere e conquistare importanti fette di mercato in Italia e all’estero. Recentemente l’azienda ha acquistato una piegatrice idraulica VICLA .SMART da 170 tonnellate e 4100 mm di lunghezza, dotata di software per l’interconnessione 4.0. Come altre volte in passato, anche questo investimento si traduce in una chiara visione strategica che ha l’obiettivo di aumentare della capacità produttiva e accrescere la competitività. Dopo aver vagliato le diverse soluzioni, l’azienda ha scelto la macchina VICLA .SMART, dotata di sostegni per lamiera frontali e cnc videografico a colori. Il plus assoluto di questa macchina consiste nell’interlacciamento 4.0 con il gestionale aziendale attraverso due software forniti da VICLA. Grazie alla tecnologia 4.0 la piegatrice è in grado di immagazzinare e utilizzare enormi quantità di dati per migliorare costantemente la produzione. Inoltre, un particolare software consente di programmare la macchina in ufficio tecnico, con il vantaggio di ridurre notevolmente i fermi macchina e garantire il pieno controllo delle collisioni di piega. L’azienda si ritiene molto soddisfatta del recente acquisto, confermando ancora una volta l’affidabilità e la capacità di VICLA di soddisfare le esigenze di ogni singolo cliente. Supporti frontali per lamiera su guida lineare In commercio esistono varie tipologie di supporti anteriori: dalla versione standard fino a quelli scorrevoli che consentono di regolare altezza, rotazione e scorrimento laterale. La peculiarità dei supporti frontali scorrevoli con guida lineare VICLA risiede nella facilità di posizionamento e nella praticità di utilizzo. Questi supporti sono dotati di una guida lineare che si estende oltre la traversa inferiore; si possono regolare in altezza e inoltre consentono lo scorrimento laterale e la rotazione; infine, grazie a un sistema di aggancio-sgancio pratico, è molto facile montarli e smontarli velocemente. Controllo numerico [CNC] Il controllo numerico (CNC) è il vero cervello della macchina. Rappresenta il dispositivo con cui si interfaccia l’operatore attraverso una programmazione diretta o offline da ufficio tecnico. Molto spesso il CNC consente più modalità di programmazione come, ad esempio, la modalità numerica o la modalità grafica: la prima prevede che l’operatore inserisca i dati concernenti il pezzo da realizzare direttamente nelle caselle apposite; la seconda, più semplice soprattutto per un operatore neofita, prevede l’utilizzo di una grafica bi o tridimensionale che mostra la forma del pezzo finito oltre che la sequenza di piega. Bombatura idraulica non attiva Per compensare l'inevitabile deformazione della struttura dovuta all'incurvarsi della traversa superiore, la piegatrice per lamiera .SMART è dotata di un meccanismo di bombatura automatica idraulica del banco da lavoro. Questo meccanismo sfrutta i cilindri idraulici a corsa corta posti nella traversa inferiore per compensare la deflessione e far sì che il banco venga incurvato verso l'alto, così da mantenere la matrice a una distanza costante dalla traversa. Software 4.0 per l'Industria: Data Logger e Production Manager Una piegatrice 4.0 è una macchina intelligente: è in grado di immagazzinare e utilizzare enormi quantità di dati per migliorare costantemente la produzione. Il CNC è direttamente collegato alla rete aziendale e programmato dall’ufficio: il vantaggio della programmazione da remoto è che riduce notevolmente i fermi macchina e garantisce il pieno controllo delle collisioni di piega. Vantaggi dei software 4.0: creare le commesse da lavorare; visualizzare l’elenco delle commesse da eseguire; registrare un database di tutti gli eventi della macchina (allarmi, statistiche, liste di produzione); vedere in modo ordinato i dati salvati nel database selezionando diversi grafici e intervalli di tempo.
Quando si progettano componenti in lamiera, è fondamentale considerare vari fattori che influenzano la qualità e la funzionalità del prodotto finale. Ad esempio, il fattore k, le tolleranze di piegatura, la scelta dei materiali e la configurazione della pressa piegatrice possono avere un impatto significativo. Se desideri approfondire quest'ultimo aspetto, scopri di più sulle diverse tipologie di piegatrici che esistono sul mercato. Oggi parleremo di fattore K, perché è un elemento fondamentale in piegatura ed è strettamente legato al concetto di ritorno elastico, concetto che puoi approfondire in questo articolo. Il fattore K serve per calcolare lo sviluppo della lamiera. Conoscere la formula del fattore k è un dato fondamentale per piegare correttamente ogni tipo di lamiera, infatti varia a seconda del tipo di materiale da deformare. Che cos'è il fattore k? Il fattore k indica il comportamento del materiale che stiamo piegando e il suo modo di reagire riguardo le tensioni di trazione e compressione applicate; è una costante utilizzata per determinare il punto neutro nella lamiera durante la piegatura. La posizione del punto neutro è essenziale per calcolare la lunghezza di sviluppo della lamiera, ossia la lunghezza della lamiera necessaria per ottenere una forma piegata desiderata. Semplificando, possiamo dire che il fattore K non è altro che il rapporto tra lo spessore della lamiera e l'asse della fibra neutra, ovvero tra t (distanza tra l'interno della piega e il piano neutro) e T (lo spessore del pezzo). Cosa s'intende per piano neutro? Il piano neutro è quella zona ideale che nella fase di piegatura non subisce variazioni e né si accorcia né si allunga; in pratica, non è altro che la linea immaginaria all'interno della lamiera che non subisce né compressione né tensione durante il processo di piegatura. Se vuoi approfondire che cos'è il piano neutro leggi questa guida. A grandi linee, possiamo dire che nella grande maggioranza dei casi, il piano neutro risiede a circa 1/3 dello spessore dall'interno e che, quindi, vale 0,33. Es: uno spessore di 30/10, presenterà un t=1mm, quindi 1/3= 0,33= k Ci sono tuttavia casi in cui la posizione del raggio neutro tende a spostarsi verso il centro, cioè quando il rapporto tra r/T > 1 Dove r è il raggio interno della piegatura e T è lo spessore. Il valore del fattore K dipende quindi dal tipo di materiale utilizzato, dal rapporto tra raggio interno e spessore e, infine, dalla tipologia di piegatura della lamiera (aria, fondo matrice oppure coniatura). Formula per calcolare il fattore k lamiera Esiste una formula per calcolare lo sviluppo della lamiera ed è la seguente: k = log(r/s)x0.5+0.65 È possibile anche utilizzare delle tabelle per l'individuazione del fattore k, come quella di seguito, oppure tabelle con valori scaturiti da prove sperimentali. Tabella fattore k lamiera 0,65>r/t<=1 k=0.3 1 k=0.35 1.5 k=0.4 2.4 k=0.45 3.8 k=0.5 Calcolo fattore k online: il calcolatore VICLA Il tool gratuito di VICLA ti permette di calcolare il fattore K in pochi click. Basta inserire lo spessore e la lunghezza iniziale della lamiera e il raggio interno e il nostro algoritmo farà il resto. Cosa condiziona lo sviluppo della lamiera? Lo sviluppo della lamiera viene condizionato in genere da fattori quali: il materiale, lo spessore e le matrici utilizzate oltre che, in misura minore, dal raggio del punzone. Tutte queste componenti in misura differente agiscono sulla dimensione del raggio interno. La conseguenza naturale è che, più i raggi sono ampi, più lo sviluppo deve essere ridotto, e viceversa. Vediamo ora quali sono i principali fattori che condizionano lo sviluppo della lamiera: 1) Larghezza della matrice Una matrice più larga genera un raggio più ampio rispetto ad una stretta. 2) Tipo di piegatura Un altro aspetto che molto spesso non viene considerato è che a parità di larghezza della matrice, di materiale e di spessore, assistiamo ad una variabilità delle dimensioni del pezzo finito a seconda che la modalità di piega sia in aria o a fondo matrice. Quest'ultima, infatti, genera un raggio più piccolo e necessita, quindi, di sviluppi più lunghi. Discorso particolare va fatto per la coniatura. Essa è l'unica modalità in cui il raggio interno è identico a quello del punzone e in cui lo sviluppo è condizionato interamente dalle dimensioni del raggio del punzone. 3) Raggio del punzone Come già visto, il raggio del punzone in condizioni standard (quindi non con particolari piegature che prevedono l'utilizzo di utensili con raggi molto ampi) dovrebbe assumere un valore di circa 2/3 quello del raggio interno di piegatura. Questo perché, in misura minore, anche questa componente tende a generare differenze sulle quote dei pezzi finiti. Piegare con un raggio del punzone troppo fine su spessori medi, (ad esempio r 0,8 su 50/10 di spessore) oltre a creare dei solchi antiestetici internamente, provoca uno stress del materiale più accentuato e una curvatura innaturale. Fattore k lamiere: come sviluppare una lamiera? Esistono diverse tecniche all'interno di un'officina per l'individuazione degli sviluppi. Ormai si tende a fare affidamento ai numerosi software in commercio, ma non è escluso che le correzioni che vengono immesse derivino ancora da metodi empirici sviluppati internamente dalle imprese. Vediamo ora quali sono alcune strade percorse dagli operatori. Le tabelle esperienziali: si ottengono mediante la rilevazione di compensazioni da immettere negli sviluppi attraverso prove pratiche. Compensazioni: prevedono che vengano aggiunti valori di compensazione corrispondenti ad una percentuale dello spessore alle misure interne delle pieghe . Tabelle DIN: sono tabelle che forniscono dei valori che vanno sottratti dalle misure esterne dei pezzi piegati. Calcoli geometrici: attraverso l'applicazione dei fattori k ottenuti mediante la formula vista precedentemente oppure con i valori esemplificativi della griglia in base a r/t. Forzando il raggio e modificando il fattore k: è un approccio utilizzato dai progettisti e dai disegnatori che utilizzano software di modellazione 3D. Metodo delle percentuali: è un sistema largamente utilizzato. Si semplifica inizialmente il valore del raggio interno della lega in base alla matrice e al materiale e poi si inserisce il fattore k della tabella. Applicazioni del Fattore K nella Lavorazione della Lamiera Il fattore K viene utilizzato in diversi ambiti della lavorazione della lamiera, tra cui: Progettazione CAD: nei software di progettazione assistita da computer (CAD), il fattore K è utilizzato per generare sviluppi precisi delle lamiere piegate. Produzione di componenti: nella produzione di componenti metallici, il fattore K aiuta a garantire che le parti si adattano correttamente senza bisogno di modifiche post-produzione. Costruzione di prototipi: nella fase di prototipazione, il fattore K viene utilizzato per verificare la fattibilità e la precisione delle piegature previste nel progetto. Ora che conosci in modo approfondito che cos'è il fattore k e come si calcola, puoi determinare con esattezza lo sviluppo della lamiera da piegare.
Saper programmare correttamente il ESA CNC GV della tua pressa piegatrice è fondamentale per ottenere un piegato di qualità. In questa serie di video tutorial firmati VICLA ti mostriamo come utilizzare il controllo numerico esautomotion cnc installato sulle nostre presse piegatrici per lamiera. Se sei curioso di sapere cos’è il CNC ESA GV e come funziona, ti consigliamo di continuare la lettura. Cliccando qui trovi invece le istruzioni complete per programmare la matrice, salvarla e inserirla nella libreria. Controlli numerici ESA: cosa sono? Il CNC ESA, o controllo numerico computerizzato ESA GV, è un sistema di controllo utilizzato per coordinare i movimenti di una macchina utensile con lo scopo di far seguire all’utensile traiettorie predefinite sugli assi senza che ci sia l’intervento dell’operatore. Ormai tutte le piegatrici per lamiera moderne sono dotate di CNC che le rendono in grado di realizzare lavorazioni di altissima precisione. Ad esempio, le nostre presse piegatrici per lamiera VICLA arrivano ad una precisione centesimale. Praticamente è un risultato impossibile da percepire a occhio nudo! Quali sono i vantaggi dell'utilizzo del CNC ESA GV? Sono molti i benefici che ottieni dalla programmazione con il controllo numerico sulle nostre piegatrici cnc: Velocità Precisione Ripetibilità Adattabilità Flessibilità Agilità Vediamo ora come è possibile programmare l'inserimento matrice nella libreria seguendo pochi e semplici passaggi. Come Programmare l'inserimento matrice nella libreria Le presse Vicla sono studiate per offrire il massimo in termini di controllo da parte dell’operatore. Questo video tutorial mostra agli appassionati del settore della lavorazione della lamiera come inserire in modo semplice e veloce una matrice nella libreria attraverso la programmazione su CNC Vicla: Occorre innanzitutto selezionare l’icona della lista delle matrici e scegliere tra una “nuova designata” oppure una “matrice predefinita” Supponiamo di volere inserire una matrice attraverso la seconda opzione Ora si impostano i seguenti dati: l’altezza, l’angolo della cava, la misura della V, la distanza tra il centro della V e il lato della matrice, l’altezza della base, il raggio che si rileva dai dati della matrice e, infine, il carico Adesso basterà salvare i dati inseriti e dare un nome alla nostra matrice. Tornando alla libreria sarà possibile in ogni momento ritrovare la matrice salvata con la memorizzazione di tutti i suoi dati Guarda il video tutorial.
La carpenteria Metal Vision è una realtà industriale giovane, ma molto dinamica e intraprendente che ha scelto di acquistare una pressa piegatrice idraulica VICLA Smart. Specializzata nella lavorazione del metallo per i settori industriale, arredo, design e automotive, questa carpenteria metallica è guidata dal giovane titolare Tiziano Viganò il quale, in pochissimo tempo, è riuscito ad imprimere all'azienda una chiara visione imprenditoriale che coniuga approccio artigianale e innovazione tecnologica. Dinamismo e flessibilità sono da sempre l'anima pulsante di questa azienda nata in piena pandemia di Covid-19. Noi siamo partiti l'anno scorso - era un periodo già di pandemia - e aver scelto VICLA ci ha aiutato a partire davvero alla grande. commenta Viganò La pressa piegatrice VICLA ci ha aiutato in questo particolare momento ad acquisire una grande fiducia verso i nostri clienti riuscendo a consegnare il prodotto nei tempi richiesti dal mercato. Guarda l'intervista completa qui Piegatrice idraulica .SMART: il mio primo passo verso il successo | VICLA Tiziano Viganò, titolare della carpenteria Metal Vision. svela in che modo la pressa piegatrice VICLA ha aiutato l'azienda a superare le difficoltà del 2020 e consegnare le commesse in tempo. La macchina per lamiera acquistata da Metal Vision è la piegatrice idraulica .SMART, una macchina caratterizzata da una struttura molto solida e studiata per esigenze di produzione versatili, funzionali e flessibili. Inoltre le flessioni sono ridotte al minimo per merito del dimensionamento del pestone porta lama; si tratta di una caratteristica interessante che differenzia questa piegatrice rispetto alle macchine di altri costruttori. Questa pressa piegatrice .SMART ha una forza di piega di 100 tonnellate e 3 metri di lunghezza. L'azienda ha optato anche per un bloccaggio per utensili superiori con sistema semiautomatico. Con questo sistema, ogni bloccaggio è fornito di una comoda leva ergonomica e di introduzione/estrazione frontale dell’utensile e richiamo automatico in battuta. Con il sistema semiautomatico di bloccaggio degli utensili abbiamo ridotto drasticamente il tempo di riattrezzaggio della macchina, che risulta fondamentale per le nostre lavorazioni, visto che facciamo prototipi, produzione di piccoli pezzi e campionature. La necessità di creare pezzi su misura e di consegnare entro i tempi richiesti sono stati tra gli elementi determinanti nella scelta della pressa piegatrice da acquistare. Sono venuto a conoscenza di VICLA tramite un fornitore che già li utilizzava e mi ha riferito di trovarsi molto bene. Siamo andati a vedere l'azienda e la piegatrice con mano e mi sono accorto che ha delle soluzioni tecnologiche molto avanzate che potevano risolvere i problemi che ho sempre riscontrato con le macchine che ho usato fino adesso. L'acquisto della pressa piegatrice .SMART si è rivelata una scelta davvero vincente, come testimonia lo stesso Viganò: Poi a distanza di un anno dall'apertura la nostra scelta è risultata vincente e adesso stiamo già valutando l'acquisto di un'altra pressa piegatrice per riuscire a dare continuità alla crescita dell'azienda. Per conoscere come viene utilizzata la pressa piegatrice VICLA .SMART 100/31, vista il sito www.metalvision.it
Questa pressa piegatrice per lamiera ibrida è un vero gioiello in fatto di personalizzazione. Si tratta di una pressa piegatrice .SUPERIOR da 250 tonnellate su una lunghezza di piega di 5 metri, con apertura 700mm e corsa 400 mm. Questa piegatrice è stata personalizzata per rispondere alle necessità del cliente, un'azienda specializzata nella lavorazione di lamiere in alluminio, ferro, acciaio inox. La macchina è dotata di: Serbatoio singolo per ogni cilindro Questa soluzione garantisce che ogni cilindro sia pilotato tramite l'accoppiamento motore-pompa e inverter. Il vantaggio di questo sistema risiede nel fatto che diminuisce la temperatura e l’impiego di olio; la macchina infatti è dotata di due serbatoi da 70l ciascuno. Accoppiamento motore-pompa dedicato all'impianto della bombatura Garantisce efficienza nella compensazione della piega 8 assi e assi motorizzati Z1 e Z2 Il registro posteriore è stato equipaggiato con due 2 riscontri motorizzati supplementari gestiti da cnc, per un totale di 8 assi. 4 retrattili 2 riscontri supplementari motorizzatiI retrattili sono molto utili per sostenere lamiere sottili quando la piega è lontana dal bordo. Vengono gestiti da CNC e funzionano pneumaticamente; inoltre sono rivestiti in teflon che permette di non segnare il materiale stesso. Bloccaggio pneumatico superiore e inferiore con sgancio rapido frontaleGli utensili sono posizionati e allineati automaticamente, permettendo di ridurre il tempo di attrezzaggio. La chiusura pneumatica, a differenza di quella manuale, è più veloce, sicura e consente un allineamento perfetto, eliminando la necessità di effettuare pieghe di prova. Bracci motorizzati delle fotocelluleLa motorizzazione delle fotocellule consente il posizionamento automatico all’altezza giusta ad ogni cambio utensile. Inoltre, la fotocellula Iris garantisce l’ottimizzazione della discesa veloce con un cambio velocità a 0 mm dal contatto lamiera. Bombatura adattiva VICL A Consente di ottenere una compensazione automatica della piega per mantenere la linearità della piega. Questo è possibile grazie ai sensori di deformazione posizionati sotto il porta matrice e sopra il pestone. Questa pressa piegatrice è stata predisposta anche con l’aggiunta di una pedaliera wireless con sensore ultrasonico, una tavola piega schiaccia e il controllo numerico ESA. Pedaliera wireless con sensore a ultrasuoni Questa pedaliera è alimentata con carica solare e permette di risparmiare il 20% sulla carica della batteria; non necessita di collegamento, né posa di cavi. I sensori sono posizionati ai lati del banco inferiore ricevono e trasmettono i dati in modalità wireless. Tavola piega schiaccia Il banco inferiore è dotato di tavola piega schiaccia che consente di effettuare una piega ribattuta senza necessità di utilizzare una matrice dedicata. È la soluzione ideale per le aziende che effettuano molte pieghe ribattute grazie alla sua versatilità. L’optional è direttamente integrato al porta matrice e pertanto consente di utilizzare qualsiasi altra matrice con attacco standard senza dover smontare la tavola. Controllo numerico ESA S660 W Questo CNC è dotato di uno schermo a 19” pollici ed è fornito con sistema Windows che consente di aprire disegni in pdf o in altro formato direttamente a bordo macchina. Guarda il video Pressa piegatrice 250 ton 5 metri ibrida con optional su misura | VICLA Pressa piegatrice .SUPERIOR da 250 tonnellate su una lunghezza di piega di 5 metri, con apertura 700mm e corsa 400 mm
Il ritorno elastico (springback) è una sfida frequente nell'ambito della piegatura della lamiera: si verifica quando un pezzo di metallo piegato torna parzialmente alla sua forma originale dopo che la forza di piegatura viene rilasciata. Questo fenomeno è il risultato dell'elasticità intrinseca del materiale. Il ritorno elastico, in pratica, è imputabile a quelle fibre interne al materiale che vorrebbero tornare allo stato originario ma non lo possono fare perché che si sono irrimediabilmente deformate. Il ritorno elastico è strettamente legato al concetto di piano neutro, che puoi approfondire qui, e al fattore K della lamiera, di cui trovi la formula in questo articolo. Perché si verifica il ritorno elastico? Stress interno: Quando un materiale viene piegato, la sua struttura interna viene sottoposta a stress. Alcune parti del materiale vengono compresse, mentre altre vengono allungate. Recupero elastico: Quando la forza di piegatura viene rimossa, le aree compresse e allungate cercano di tornare al loro stato originale, causando il parziale raddrizzamento del materiale. Cosa succede all'interno di una piega Quando si piega un pezzo di metallo, la parte esterna si allunga (tensione di trazione), mentre la parte interna si comprime. Esiste uno strato neutro in cui non vi è né tensione né compressione. Le fibre negli strati esterni allungati tendono a tirare la piega verso la sua forma originale, causando il ritorno elastico. Test di trazione Per comprendere meglio questo fenomeno, gli scienziati effettuano un test di trazione. Essi tirano un pezzo di materiale fino a quando si rompe. Questo test mostra come il materiale si allunga e a quale punto si rompe. Il test di trazione, sebbene semplice, fornisce dati fondamentali per comprendere le caratteristiche meccaniche offerte da un dato materiale. Per eseguire il test, viene utilizzata una speciale macchina idraulica dotata di alloggiamenti o morsetti in cui vengono inserite le estremità del campione, che possono avere forme e sezioni diverse ma sono standardizzate. Questo tipo di pressa inversa ha la caratteristica di esercitare uno sforzo di trazione, piuttosto che uno di compressione, e provoca una tensione nel campione fino a quando il materiale cede e successivamente si rompe. L'intero ciclo del test non è casuale, ma viene eseguito lentamente e gradualmente, registrando due grandezze fondamentali: la quantità di pressione esercitata; la percentuale di allungamento del campione. Queste due misurazioni vengono tradotte in un grafico che traccia l'andamento della deformazione e della rottura del campione in tempo reale. Cosa ci dice la curva di sforzo-deformazione Regione elastica (A-B): il materiale può tornare alla sua forma originale se il carico viene rimosso. Punto di snervamento (B): il materiale inizia a deformarsi permanentemente. Regione plastica (B-D): il materiale è deformato permanentemente. Punto di frattura (D): il materiale si rompe. Che relazione ha con il ritorno elastico nella piegatura dei metalli? Tornando alla piegatura, possiamo capire che la zona attorno al piano neutro è quella che ha subito lo stress minore e quindi è rimasta nella condizione elastica del materiale: è esattamente dove risiedono le fibre direttamente responsabili del recupero elastico. Le zone periferiche, invece, sono irreparabilmente cedute e contribuiscono alla stabilità della deformazione. Vedremo più avanti il forte legame che esiste tra il piano neutro e il problema degli sviluppi della lamiera. Calcolo del ritorno elastico Il calcolo accurato del ritorno elastico richiede la comprensione di diversi fattori: Modulo di elasticità (MOE): Conosciuto anche come modulo di Young, misura la rigidità e la resistenza alla deformazione di un materiale. Resistenza allo snervamento: Il punto in cui un materiale inizia a deformarsi plasticamente. Fattore K: Un moltiplicatore che determina la posizione dell'asse neutro all'interno di una piega. Leggi la nostra guida completa e utilizza il nostro calcolatore online per il fattore K. Raggio interno della piega: Il raggio della curva interna della piega. Spessore del materiale: Lo spessore della lamiera. Angolo di piega: L'angolo desiderato della piega. Per fortuna, le moderne presse piegatrici, come le presse piegatrici VICLA, utilizzano il controllo numerico (NC) per prevedere e compensare il ritorno elastico. Alcune macchine avanzate prodotte da VICLA forniscono dispositivi che compensano il ritorno elastico in tempo reale. Fattori che influenzano il ritorno elastico nella piegatura dei metalli Resistenza allo snervamento: I materiali più resistenti presentano un maggiore ritorno elastico. Raggio di piega: Raggi più acuti generalmente portano a un minore ritorno elastico. Apertura della matrice: Aperture più ampie delle matrici nella formatura ad aria possono aumentare il ritorno elastico. Spessore del materiale: La relazione tra raggio di piega e spessore influisce sul ritorno elastico. Correggere il ritorno elastico Il ritorno elastico dipende da molte variabili legate alla lamiera e ogni materiale reagisce in modo diverso. In alcuni acciai ad alta resistenza, il ritorno elastico è talmente pronunciato che è necessario utilizzare attrezzature speciali. Come compensare il ritorno elastico? Mentre la coniatura era un tempo un metodo comune per affrontare il ritorno elastico, oggi non è generalmente considerata l'opzione più efficace o efficiente a causa dei potenziali svantaggi. La piegatura inferiore offre un maggiore controllo dell'angolo di piega rispetto ad altri metodi, ma può essere impegnativa a causa degli elevati requisiti di tonnellaggio. La formatura ad aria, soprattutto quando abbinata a una moderna pressa piegatrice CNC, è un processo relativamente stabile. Tuttavia, le variazioni all'interno dello stesso lotto di lamiera possono ancora influire sul ritorno elastico. Fattori come lo spessore, la direzione della grana e la resistenza alla trazione svolgono un ruolo significativo. Ottenere pieghe perfette Per una piegatura precisa in applicazioni dove il ritorno elastico è critico, possono essere impiegati meccanismi di retroazione di compensazione dell'angolo. Questi sistemi utilizzano sensori, telecamere o laser per monitorare il ritorno elastico durante il processo di piegatura e apportare regolazioni in tempo reale per garantire risultati accurati. Controllo dell'angolo per gestire il ritorno elastico I sistemi di controllo dell'angolo sono essenziali per gestire efficacemente il ritorno elastico nella piegatura della lamiera. Queste tecnologie avanzate misurano e correggono accuratamente le deviazioni degli angoli di piega, garantendo risultati precisi e consistenti. Monitorando continuamente il processo di piegatura, i sistemi di controllo dell'angolo possono rilevare e compensare il ritorno elastico in tempo reale. Ciò elimina la necessità di regolazioni manuali e riduce il rischio di errori. Unicità del controllo dell'angolo VICLA Il sistema di controllo dell'angolo di VICLA è una tecnologia all'avanguardia progettata per offrire precisione e prestazioni eccezionali nella piegatura della lamiera. Questo sistema consente di rilevare in tempo reale la correzione da effettuare grazie a dei sensori montati sotto il banco porta matrice e sopra al pestone della macchina. La peculiarità dei sistema di controllo dell'angolo progettato da VICLA è sicuramente la facilità di programmazione: infatti non è necessario che l'operatore determini lo spessore, la lunghezza, il tipo di materiale e la forza di piegatura, non sono necessari nemmeno test di campionamento. È sufficiente impostare l’angolo di piegatura nel CNC della pressa piegatrice e il calcolo da effettuare. Altro punto di fondamentale importanza è la possibilità di piegare forme complesse con contropieghe o con bordo ridotto. Insieme al sistema di lettura del controllo dell'angolo, le presse piegatrici VICLA posso essere dotate di un correttore automatico delle flessioni strutturali delle spalle: il sistema Flex, infatti, tramite appositi trasduttori, compensa quelle che possono essere le deformazioni strutturali della macchina. Risulta evidente che la combinazione dei due sistemi garantisce massima precisione e ripetibilità anche su superfici non uniformi. Conclusione Comprendendo e affrontando i fattori che contribuiscono al ritorno elastico, è possibile migliorare significativamente l'accuratezza e l'efficienza dei processi di piegatura della lamiera. Implementando strategie come la sovra-piegatura, la compensazione dell'angolo e una corretta selezione degli utensili, è possibile ottenere risultati coerenti e ridurre al minimo gli sprechi. Per toccare con mano le soluzioni di piegatura che proponiamo contattaci e visita il nostro showroom ad Albavilla (CO).
La manutenzione della pressa piegatrice per lamiera è un aspetto fondamentale per mantenere l'efficienza della macchina, ma viene spesso trascurata. Ne abbiamo parlato in un articolo precedente quando abbiamo spiegato quali sono i fattori da considerare nella scelta di una piegatrice. Prendersi cura della piegatrice è un aspetto importantissimo; tiene presente che, se effettuata con regolarità, la manutenzione consente di individuare possibili danneggiamenti e guasti che nel tempo comprometterebbero l'efficienza della macchina. Sai bene che individuare in anticipo problemi seri nel funzionamento della piegatrice ti permette di evitare costosi interventi di manutenzione. Pulire ed effettuare una manutenzione programmata della macchina è semplice, ma allo stesso tempo richiede una cura e attenzione particolari. In questa guida scoprirai quali sono gli interventi che consigliamo di fare con cadenza giornaliera, settimanale e mensile. In più, troverai un elenco di interventi da effettuare almeno una volta all'anno e che ti consentono di mantenere la tua piegatrice sempre in perfetta efficienza. Tieni sempre presente che si tratta di interventi ordinari; per problemi più seri, fai sempre affidamento ai nostri tecnici qualificati VICLA. Ecco di cosa parleremo: Manutenzione pressa piegatrice: preparare la pressa piegatrice Le 5 best practice da seguire Le precauzioni da seguire per la manutenzione della pressa piegatrice Programmare la manutenzione della pressa piegatrice Manutenzione giornaliera Manutenzione settimanale Manutenzione mensile Manutenzione annuale Manutenzione pressa piegatrice: preparare la pressa piegatrice Prima di effettuare la pulizia devi preparare la macchina per garantire la sicurezza tua e dei tuoi colleghi. Ecco la procedura che consigliamo di seguire: All'inizio del turno di lavoro ispeziona la macchina e controlla che la tabella e l'area della matrice siano privi di residui del turno precedente Delimita l'area con barriere e segnali Fai scendere la traversa mobile fino a che la punta dell'utensile superiore è a contatto con l'utensile inferiore. Gli utensili devono essere lasciati chiusi fino al termine delle operazioni di manutenzione Assicurati di disinserire l'alimentazione elettrica e blocca con il lucchetto il sezionatore generale posto sulla porta dell'armadio elettrico Porta l'interruttore generale in posizione 0 Le 5 best practice da seguire 1) La conoscenza tecnica della propria macchina Gestire correttamente la propria pressa piegatrice e averne cura è senza dubbio il primo passo per farla durare a lungo. Vediamo alcune cose che è fondamentale sapere per la corretta manutenzione della pressa piegatrice. 2) La corretta e costante lubrificazione La pressa piegatrice è un'orchestra di organi meccanici in movimento e gestiti da sistemi elettrici ed elettronici. È estremamente importante seguire scrupolosamente le specifiche del costruttore per quanto riguarda la frequenza e la posizione dei punti di lubrificazione. Corretta lubrificazione significa anche utilizzare grassi e oli di qualità, scelti esclusivamente su specifica del costruttore. Tra i punti dove la lubrificazione è necessaria ci sono: i punti di scorrimento della traversa, del carro posteriore e degli eventuali accompagnatori. Se presente, controllare metodicamente l'impianto di lubrificazione centralizzato. 3) La pulizia della macchina Una pressa piegatrice pulita non è solo bella da vedere ma è anche utile! Di solito solo se la macchina è perfettamente pulita è possibile individuare eventuali perdite d'olio anche minime come trafilamenti dai cilindri, gocce anomale nella zona del registro posteriore o sulla zona del pavimento interno alla macchina. Per una corretta pulizia è necessario seguire le specifiche del costruttore, non usando detersivi aggressivi o, in generale, prodotti inadatti. Oltre a questo, è assolutamente necessario prestare attenzione a non pulire impropriamente le righe ottiche! In caso di dubbi, contattare il costruttore. 4) Il controllo generale del corretto funzionamento e delle tarature Una pressa piegatrice è composta da molte parti, anche di grandi dimensioni, che si muovono. Gli azionamenti di queste masse elevate vengono svolti ripetutamente per milioni di cicli in un anno con tolleranze estremamente ristrette. Pensiamo solo ad una traversa che pesa migliaia di chilogrammi: per ogni ciclo viene lasciata cadere per poi essere frenata ad una velocità ridotta in pochi decimi di millimetro. Viene portata alla quota minima di discesa (PMI) con una precisione centesimale e, successivamente, riportata in alto per la piega successiva. Le inerzie, le vibrazioni e gli sforzi continui possono logorare nel tempo alcuni componenti soggetti a usura. Un operatore attento nel proprio lavoro deve esserlo anche nei confronti della propria macchina, segnalando immediatamente ogni tipo di anomalia anche di piccola entità. Solo lui è in grado di riconoscere quali sono i segnali che possono sfociare in problematiche molto più grandi e dannose per la macchina e la produzione. Per esempio, eventuali piccoli giochi del registro posteriore o scarsa precisione nel posizionamento. Ovviamente, a monte, è necessario scegliere un produttore in grado di realizzare presse piegatrici di qualità per abbattere la quasi totalità di questo tipo di problemi. 5) Tenere puliti gli utensili e il banco È necessario mantenere pulite le superfici di contatto tra le matrici, i punzoni e la macchina. Infatti, quando si piegano materiali come l'acciaio al carbonio, oppure, quando l'acciaio inossidabile presenta delle piccole sfere di scoria negli spigoli dei fori e dei bordi causate da un taglio laser imperfetto, è frequente che tali residui finiscano sul banco della pressa. Se non vengono tolti possono creare delle incisioni sulle basi di appoggio che negli anni diventano rilevanti al fine di una piegatura ottimale. Le precauzioni da seguire per la manutenzione della pressa piegatrice Se combinata con un uso corretto della pressa piegatrice, la manutenzione programmata permette di fare una differenza significativa in termini di performance ed efficienza della macchina. Nell'effettuare i lavori di manutenzione o riparazione devi sempre seguire scrupolosamente le istruzioni contenute all'interno del manuale di manutenzione della tua pressa piegatrice. In linea generale, ti riportiamo un elenco generico delle precauzioni che a cui dovresti attenerti: Non utilizzare solventi e materiali infiammabili Presta attenzione a non disperdere nell'ambiente liquidi lubrorefrigeranti Per accedere alle parti più alte della macchina, utilizza i mezzi idonei alle operazioni da svolgere Non salire sugli organi della macchina, in quanto non sono stati progettati per sostenere le persone Al termine dei lavori, ripristina e fissa correttamente tutte le protezioni e i ripari rimossi, aperti e disattivati Programmare la manutenzione della pressa piegatrice Manutenzione giornaliera Al termine del turno oppure a fine giornata di lavoro effettua i seguenti controlli: Verifica del funzionamento del dispositivo di sicurezza. Ad esempio sulla nostre piegatrici VICLA sono montati i dispositivi Lazersafe. Questo dispositivo di sicurezza funziona otticamente e presenta lenti per la focalizzazione dei raggi di sorveglianza della zona pericolosa sotto la traversa. Le lenti frontali sul proiettore e ricevitore vanno pulite ogniqualvolta noti accumuli di polvere, untuosità, impronte, grasso, macchie o sporcizia in genere. Ricordati di controllare il funzionamento del pedale di discesa a tre posizioni. Utilizza un panno asciutto per togliere tutti i residui di lavorazione. Non utilizzare MAI aria compressa e proteggi sempre le mani con guanti in neoprene o PVC. Fai attenzione nel pulire con cura gli utensili, il banco, i supporti e il registro posteriore. Non dimenticarti di controllare anche gli eventuali accessori installati sulla macchina. Manutenzione settimanale Assicurati che l'arresto di emergenza funzioni correttamente. Verifica il funzionamento della protezione posteriore. Controlla le protezioni laterali. Verifica l'indicatore di intasamento del filtro. Se la lancetta del vacuostato si trova sul colore giallo, l'elemento filtrante va subito sostituito. Manutenzione mensile Pulisci i tubi e i componenti idraulici. L'impianto idraulico in senso generale (blocchi, valvole, gruppo moto/pompa, sistema tubiero, ecc.) va pulito esternamente almeno una volta al mese. Questa pulizia ha lo scopo di poter individuare eventuali zone di perdita e serve per allontanare il rischio di ingresso nel sistema di inquinanti in occasione della sostituzione di componenti. Inoltre evita la riduzione dello scambio termico tra l'impianto e l'ambiente. Fai una verifica visiva della tenuta dei raccordi ed eventuale serraggio. Tieni presente che il controllo del serraggio dei raccordi del circuito idraulico è da fare dopo le prime 160 ore di funzionamento della pressa piegatrice. La manutenzione mensile delle tubazioni rigide, specialmente in prossimità dei raccordi, della pompa e dei cilindri è importante per individuare eventuali trafilamenti. Considera anche le tubazioni flessibili di raccordo tra la pompa e l'impianto: in caso di rigonfiamento vanno subito sostituite. Livello dell'olio: ricordati che va controllato anche dopo eventuali lavori di manutenzione sull'impianto idraulico. Pulisci il filtro dell'aria del serbatoio con aria compressa Manutenzione annuale Ogni anno pulisci e lubrifica le guide della traversa mobile utilizzando uno straccio pulito. Gruppo filtro aria con separatori di condensa. Il microfiltro disoleatore deve essere sostituito 1 volta all'anno, e comunque quando la caduta di pressione raggiunge 1 bar. Sostituisci l'olio del circuito idraulico. Pulisci il serbatoio e sostituisci l'elemento filtrante del filtro olio. In questa guida abbiamo visto quali sono le procedure da seguire per mantenere la tua piegatrice in buona salute preservarne l'efficienza. Infatti, una pressa piegatrice pulita, è anche una macchina controllata, perché in ogni punto possono comparire eventuali danneggiamenti o piccole perdite d'olio. Ora che conosci quali sono gli interventi da fare ogni giorno, ogni settimana e ogni anno puoi creare una programmazione completa della manutenzione della pressa piegatrice.
Se stai cercando una pressa piegatrice per lamiera usata, ti aiuterà sapere che quest'anno hai l'opportunità di acquistare presse piegatrici nuove allo stesso prezzo. Se sei curioso di scoprire come fare, ti consigliamo di continuare a leggere questo articolo e di scaricare l'ebook che abbiamo preparato. Come ben sai, comprare una piegatrice non è una scelta facile. Infatti, al pari dell'operatore, anche una piegatrice per lamiera di qualità è in grado di fare davvero la differenza nella produttività aziendale. Se scelta con cura e attenzione, una piegatrice per lamiera è un investimento accurato che può fruttare per molti anni, permettendoti di ammortizzare il costo e risparmiare in manutenzione e ricambi. Se stai pensando di acquistare una pressa piegatrice usata devi tenere presente che c'è una forte componente di rischio e non sempre è la strada giusta da percorrere. Infatti, esiste una soluzione più efficace, sicura e redditizia. Puoi acquistare una delle tante presse piegatrici nuove e pagarla lo stesso prezzo di una usata. In questo modo puoi ottenere tutti i benefici e la sicurezza di una macchina utensile affidabile e in garanzia e, allo stesso tempo, risparmiare molti soldi senza compromettere la qualità del piegato da realizzare. Ecco di cosa parleremo: Presse piegatrici nuove: come acquistarle al prezzo di una piegatrice usata? Come ottenere le agevolazioni dal 60% al 95% per l'acquisto di presse piegatrici per lamiera Piegatrice per lamiera e incentivi 2021: prezzi e modelli Puoi acquistare una pressa piegatrice usata con il credito d'imposta 2021? Prezzi delle presse piegatrici usate vs piegatrici per lamiera nuove Scarica la guida agli incentivi 2021 Presse piegatrici nuove: come acquistarle al prezzo di una piegatrice usata? Grazie agli incentivi statali promossi dal MISE (Il Ministero dello Sviluppo Economico), oggi puoi ottenere dal 60% al 95% di credito d'imposta e agevolazioni fiscali. Cos'è il credito d'imposta? Si tratta di un beneficio fiscale che permette all'azienda di saldare, tramite F24, Debiti Previdenziali, IVA e IMU, oltre che le imposte dirette (Irpef, Ires, Irap). La nuova legge di Bilancio 2021 approvata lo scorso dicembre amplia e potenzia i benefici fiscali già attivi nel 2020. In particolare, se quest'anno acquisti una pressa piegatrice nuova per lamiera, hai accesso a: Credito d'imposta al 50% (l'anno scorso era al 45%) Bonus fiscali fino al 15% per l'acquisto di software per l'Industria 4.0 Altri bonus e agevolazioni cumulabili al redito d'imposta Industria 4.0: ad esempio Bonus Sud al 45% o Nuova Sabatini Ma attenzione! Il credito d’imposta al 50% è valido solo dal 16 novembre 2020 fino al 31 dicembre 2021. Esiste comunque una proroga particolare: se acquisti una piegatrice nuova e paghi un acconto del 20% entro il 31 dicembre 2021, l’agevolazione al 50% è estesa fino al 30 giugno 2022. Come ottenere le agevolazioni dal 60% al 95% per l'acquisto di presse piegatrici per lamiera Un altro degli aspetti più importanti del credito d'imposta 4.0 è che può essere cumulato con altri benefici. Dal momento che il credito d’imposta 4.0 si somma ad altre agevolazioni, puoi ottenere sgravi fiscali tra il 60% e il 95% per l’acquisto di nuovi beni strumentali. Facciamo un esempio: un’azienda del Nord e Centro Italia può unire il credito d’imposta 4.0 con la Nuova Sabatini può acquistare una piegatrice nuova con agevolazioni fino al 60%. Allo stesso modo, un’azienda del Mezzogiorno (residente in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Molise) che cumula il credito d’imposta 4.0 con il Bonus Sud, riesce ad acquistare una nuova piegatrice beneficiando fino al 95% di agevolazioni. Piegatrice per lamiera e incentivi 2021: prezzi e modelli Pensaci bene prima di acquistare una piegatrice per lamiera usata. Infatti ora sai che puoi invece scegliere una macchina nuova e pagarla allo stesso prezzo. Ma il vantaggio di prendere una macchina per lamiera nuova non è solo legato al prezzo competitivo. Infatti ci sono altri benefici che devi considerare: Software 4.0: l’interconnessione e l’automazione dei processi produttivi stanno rivoluzionando il settore della pressopiegatura. Pensa ai benefici che una piegatrice per lamiera 4.0 può portare in una carpenteria: non solo è in grado di immagazzinare e utilizzare enormi quantità di dati per migliorare costantemente la produzione, ma semplifica il lavoro dell'operatore. Sai che i software 4.0 integrati nelle nostre piegatrici VICLA riescono ad aumentare le performance aziendali di almeno il 20%? Un risultato impensabile da raggiungere con una presso piegatrice usata! Dispositivi di sicurezza: rispetto a una piegatrice usata, una macchina nuova è dotata di tecnologie e dispositivi che riducono la variabilità e la dipendenza dal fattore umano, oltre che i rischi di infortuni. I dispositivi installati sulle nostre piegatrici VICLA garantiscono protezione all’operatore senza limitare la velocità di lavoro. Manutenzione: prima abbiamo detto che acquistare una macchina usata comporta dei rischi. Uno di questi è legato alla manutenzione e ai pezzi di ricambio. Le macchine nuove non hanno questi problemi e inoltre sono coperte da garanzia. In più, alcuni modelli ti permettono di abbattere notevolmente i costi. Ad esempio, con l'allestimento Full Hybrid, la nostra piegatrice ibrida .SUPERIOR utilizza quasi il 50% di olio idraulico in meno rispetto ad una piegatrice idraulica. Risparmio energetico: guardiamo in faccia la realtà. Potresti anche trovare una pressa piegatrice usata robusta e in ottime condizioni, ma il prezzo che hai spuntato lo ritroverai in bolletta dopo. Una macchina usata infatti consuma molta più energia di una piegatrice nuova, specialmente in confronto a quelle di ultima generazione. Qualità Made in Italy: potranno dirti che le macchine cinesi e turche lavorano benissimo, ma niente potrà mai sostituire il design a la qualità del Made in Italy. Perché? Insieme alla Germania e al Giappone, l'Italia è da sempre specializzata nella progettazione e costruzione di presse piegatrici per lamiera. Il know-how unico delle nostre aziende costituisce un marchio di qualità e sicurezza riconosciuto internazionalmente. Puoi acquistare una pressa piegatrice usata con il credito d'imposta 2021? Se vuoi usufruire dei benefici fiscali devi necessariamente acquistare una piegatrice nuova. Perché? Il motivo è semplice: gli incentivi sono pensati per permettere alle aziende di abbracciare la rivoluzione digitale e la smart factory. Quindi una piegatrice usata non rientra nei requisiti necessari promossi dal piano di Transizione 4.0. Ecco quali sono alcuni dei criteri da rispettare per poter accedere al credito d'imposta: Devi possedere un gestionale di produzione La piegatrice deve utilizzare Software 4.0 Per ricevere il credito d’imposta 4.0, infatti, devi possedere un gestionale di produzione e installare due software. E se non possiedi un gestionale di produzione? Nessun problema! Ti basterà installare quattro software, disponibili tra quelli che abbiamo sviluppato. Prezzi delle presse piegatrici usate vs presse piegatrici nuove È evidente che il 2021 è l’anno in cui usufruire del massimo delle agevolazioni messe in campo per l’acquisto di una pressa piegatrice nuova. Ma se stai considerando anche presse piegatrici usate, devi assolutamente conoscere i prezzi. Come sai il valore di una macchina di seconda mano è influenzato da molti fattori tra i quali: Condizione Marchio Tipologia di piegatrice Vediamo un esempio concreto. Una piegatrice idraulica usata da 110 ton - 3000mm, di buona marca e in ottime condizioni, può valere attorno ai 40.000 euro. La stessa piegatrice idraulica nuova, come la nostra piegatrice per lamiera .SMART - acquistata beneficiando le agevolazioni al 60% (credito d'imposta 4.0 + Nuova Sabatini) e con inclusi i software 4.0 viene a costare su per giù la stessa cifra. Con la grande differenza che se acquisti una pressa piegatrice .SMART tramite i bonus statali, sei sicuro di portarti a casa una macchina per lamiera nuova, moderna e in garanzia. Incredibile, vero? Scarica la guida agli incentivi Abbiamo parlato di presse piegatrici usate e del perché dovresti invece considerare di acquistare una delle tante presse piegatrici nuove allo stesso prezzo di una usata. Gli incentivi e le agevolazioni 2021 sono un'occasione irripetibile per rinnovare il parco macchine con soluzioni all'avanguardia e in chiave 4.0. La pandemia del 2020 ci ha mostrato ancora di più quali sono le grandi potenzialità del mondo digitale. Ma non basta. Nel comparto industriale, il piano di Transizione 4.0 ha già dimostrato che produrre in modo più efficace, più efficiente e più green è veramente possibile. Ed è già una realtà in molte aziende italiane.
I software 4.0 integrati nelle presse piegatrici VICLA permettono di aumentare le performance aziendali. Il mondo della pressopiegatura è proiettato sempre di più verso l’interconnessione e l’automazione dei processi produttivi e l’Industria 4.0 sta certamente cambiando il nostro modo di lavorare. Ecco perché in VICLA le nostre presse piegatrici sono dotate di software che ti aiutano a raccogliere, analizzare e migliorare le performance aziendali della tua azienda. Siamo da sempre attenti all’innovazione e questo ci ha portato a sviluppare la nostra gamma di presse piegatrici integrandole con soluzioni avanzate per la smart factory. Vediamo quali sono le soluzioni. Perché scegliere una piegatrice 4.0 Software Data Rec e Track Prod: i software integrati nelle piegatrici VICLA Come ottenere gli incentivi fiscali e i bonus 4.0 per l’acquisto di piegatrici VICLA Perché scegliere una piegatrice 4.0 Negli ultimi anni le presse piegatrici hanno conosciuto un’evoluzione incredibile e si sono trasformate da semplici macchinari di piegatura a veri e propri sistemi tecnologicamente avanzati e complessi. E, se da una parte questo ha permesso alle aziende più moderne di dotarsi di piegatrici efficienti e performanti che garantiscono miglioramenti di produzione, nel caso di imprenditori più tradizionali, abituati a vecchie piegatrici ormai poco funzionali, parlare di innovazione 4.0 continua ad essere una fonte di diffidenza e timore. Vediamo in breve in che modo una piegatrice 4.0 può migliorare sensibilmente la tua produzione aziendale e perché: Una piegatrice 4.0 è una macchina intelligente: è in grado di immagazzinare e utilizzare enormi quantità di dati per migliorare costantemente la produzione. Il CNC è direttamente collegato alla rete aziendale e programmato dall’ufficio: il vantaggio della programmazione da remoto è che riduce notevolmente i fermi macchina e garantisce il pieno controllo delle collisioni di piega. L’elevata dotazione di dispositivi di sicurezza: una piegatrice 4.0 è dotata di tecnologie e dispositivi che riducono la variabilità e la dipendenza dal fattore umano, oltre che i rischi di infortuni. I dispositivi installati sulle nostre piegatrici garantiscono protezione all’operatore senza limitare la velocità di lavoro. Di seguito vedremo in che modo le nostre piegatrici, integrate con i software 4.0, ti aiutano ad aumentare di almeno il 20% la tua produzione industriale. Software Data Rec e Track Prod: i software 4.0 integrati nelle piegatrici per lamiera VICLA Le nostre presse piegatrici sono tutte dotate dei software 4.0. Già meccanicamente robuste e collaudate, tutte le macchine VICLA si integrano con i software 4.0, in modo da dialogare con il gestionale aziendale e fornire così una quantità di dati utili per ottimizzare l’intero processo produttivo. Abbiamo già visto che cosa significa parlare di pressa piegatrice 4.0; ora vedremo come i nostri software aumentano le performance aziendali di almeno il 20%. Il primo dei due strumenti è il Software Data Rec. Si tratta di una funzionalità che permette di: Acquisire i dati della macchina e di inserirli in un database sql o access Fornire informazioni dettagliate per la programmazione del lavoro: ad esempio, i tempi di realizzazione di un pezzo, delle lavorazione in modalità manuale, semiautomatica o automatica. Accedere ai dati relativi ai tempi di programmazione, attrezzaggio, esecuzione del test sul primo pezzo, esecuzione dei pezzi. Il secondo è il Software Track Prod. Con questo software puoi: Tenere sotto controllo, visualizzare e tracciare i dati sul programma gestionale aziendale con una valorizzazione dell’intero ciclo di produzione. Acquisire informazioni, analisi e report al fine di garantire un utilizzo ottimale della macchina Individuare eventuali criticità: grazie a un Alarm History ottieni un resoconto dello storico dei messaggi inviati dalla macchina. Questi due software riescono quindi ad analizzare in tempo reale il flusso di produzione, rilevano eventuali criticità e dando la possibilità di intervenire in tempo reale per correggere, ridurre ed eliminare errori. Il grande vantaggio di questi software è che, favorendo un approccio basato sull’analisi dei dati tra gli operatori e l’organizzazione aziendale, permettono di aumentare sensibilmente le performance produttive. I nostri clienti testimoniano, infatti, che hanno migliorato sensibilmente la loro produzione aziendale, ottimizzando i processi produttivi e abbattendo gli sprechi. Come acquistare una piegatrice 4.0 VICLA con gli incentivi e i bonus 2024 Abbiamo parlato spesso delle agevolazioni per l’acquisto di una pressa piegatrice 4.0, perché vogliamo fornire ai nostri clienti sempre informazioni aggiornate su tutti i nuovi bandi e bonus statali e regionali. Il MISE ha prorogato le misure già note nel piano Transizione 4.0 e le ha potenziate. Ecco tutte le novità importanti della Manovra 2024 per chi intende acquistare una pressa piegatrice 4.0: credito d’imposta del 20% del costo per la quota di investimenti fino a euro 2,5 milioni; credito d’imposta del 10% per la quota compresa tra euro 2,5 milioni e euro 10 milioni; credito d’imposta del 5% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 20 milioni; (DECRETO SOSTEGNI-TER) credito d’imposta del 5% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 50 milioni per investimenti inclusi nel PNRR con obiettivi di transizione ecologica (individuati con apposito decreto ministeriale). Abbiamo creato una guida completa agli incentivi 2024 per aiutarti ad acquistare una pressa piegatrice nuova usufruendo di bonus fino al 40%. All’interno della guida troverai: Tutte le agevolazioni: Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni, come Industria 5.0. In questo modo, puoi ottenere bonus fino al 40% per l’acquisto di nuovi beni strumentali. In pratica, puoi comprare una piegatrice nuova al prezzo di una usata. I requisiti necessari per ottenere gli incentivi: i nostri commerciali sono a tua disposizione per fornirti tutte le informazioni per accedere agli incentivi. Le agevolazioni, infatti, variano a seconda della regione di residenza della tua azienda e del settore produttivo. Quale piegatrice VICLA scegliere in base alle tue esigenze produttive ed economiche: le nostre piegatrici per lamiera sono 100% Made in Italy e sono completamente personalizzabili. Offriamo soluzioni avanzate di piegatura della lamiera per varie esigenze produttive, sempre con un occhio al tuo portafoglio. Clicca sul banner sotto per scaricare la guida.
Da CNC VICLA è possibile l’inerimento punzone nella lista attraverso pochi passi, semplici e rapidi. La programmazione su CNC VICLA è semplice e intuitiva. È infatti studiata per ottimizzare i tempi di lavorazione, ridurre al minimo i fermi macchina e aumentare la produttività delle presse piegatrici. In questo video tutorial mostriamo com’è facile l’inserimento di un punzone nella libreria degli utensili. Come prima cosa occorre accedere al menu “punzoni” e scegliere la tipologia di punzone che si desidera inserire nella libreria. Da quello classico e a collo di cigno, dal punzone tondo a quello ad aggancio contrario. Se ad esempio si desidera crearne uno nuovo di tipo classico basta inserire tutti i dati del punzone, reperibili dai cataloghi delle aziende produttrici, quali l’altezza, l’angolo di piega e tutti i parametri. Basta poi salvare quanto registrato con un nome per inserire il punzone nella lista della libreria. Scarica la nostra Guida agli Incentivi e scopri come ottenere il credito d'imposta e le agevolazioni per l'acquisto di una pressa piegatrice nuova.
Una cella di piegatura robotizzata, come l'isola robotizza VICLA Matrix, è un sistema che integra un robot e una pressa piegatrice ed è progettata per effettuare operazioni di prelievo, piegatura e depositi di profili in lamiera metallica. Si tratta di una soluzione che nasce dall’esigenza delle aziende di rendere sempre più efficiente il ciclo produttivo, mantenendo bassi i costi di produzione senza compromettere la qualità. L’era moderna dei processi meccanici è accomunata da un fil rouge: aumento del livello di qualità nella ripetitività dei processi di lavorazione. Nel campo della lavorazione della lamiera, migliorare costantemente la produttività è una delle sfide attuali più grandi, specialmente se consideriamo la crescente variabilità di forme, dimensioni e quantità dei pezzi che il mercato richiede. Quali sono le possibili soluzioni? Come sempre, non esiste una formula adatta a tutti, ma esistono opzioni che meglio si adattano alla singola azienda. Oggi parleremo della piegatura robotizzata e di come può migliorare la produttività aziendale. Robot e Innovazioni nella Piega Industriale: Ultimi Sviluppi L’automazione piegatura ha fatto passi da gigante rispetto a qualche anno fa, basti pensare ai cobot oppure ai magazzini automatici per l’attrezzaggio in macchina. Prima dell’avvento dei cobot e dei robot antropomorfi, si utilizzava il robot cartesiano. Si tratta di un braccio robotico che si scorre lungo un grosso telaio di acciaio posizionato di fronte alla piegatrice. L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha permesso di liberare il robot dalla trave di scorrimento orizzontale sopraelevata, dando vita al robot antropomorfo di piegatura. L’automazione della piegatura Il settore della lavorazione della lamiera sta conoscendo un’evoluzione tecnologica sorprendente, anche nel campo della pressopiegatura. Tradizionalmente la fase di piegatura è da sempre considerata il collo di bottiglia dell’intero processo, perché è dove si annidano i maggiori sprechi, sia in termini di materiale, sia di tempo. Le soluzioni automatizzate agiscono su due fronti: velocizzare il ciclo di piegatura e ridurre l’errore umano. Il cambio utensili automatico VICLA consente di attrezzare la macchina senza l’intervento dell’operatore. Programmabile da remoto o a bordo macchina, velocizza il ciclo di piegatura. La cella di piegatura automatizzata solleva gli operatori da lavori faticosi, ripetitivi e poco stimolanti. Possono così dedicarsi ad altre fasi. Vantaggi della piegatura robotizzata Nella nuova smart factory, la fase di programmazione delle diverse fasi di lavorazione viene gestita dall’ufficio tecnico, che diventa il vero centro operativo dell’officino. Essendo tutto gestito da un unico posto, cessa la cattiva abitudine di avere programmi in macchina più precisi dei disegni tecnici, oppure di affidarsi ai soli appunti dei piegatori. Riduce i costi Diminuendo la discrezionalità del fattore umano si possono ridurre i costi. Gli impatti positivi includono la riduzione dello spreco di materiale e la diminuzione del ciclo produttivo (gli operatori possono dedicarsi all’ottimizzazione delle altre cicli produttivi). In più, si velocizza il lavoro delle persone coinvolte in altri ambiti. Solleva gli operatori da attività ripetitive, faticose e rischiose. Un altro aspetto da non trascurare è la salvaguardia della salute degli operatori, i quali, liberati dalle attività usuranti e pericolose, possono dedicarsi ad altre attività. Gli operatori possono infatti cessare le movimentazioni manuali di grandi lamiere, annullare il rischio di schiacciamento delle dita durante la fase di piega, soprattutto per pezzi molto piccoli, ridurre rischi e fatica derivanti dal cambio utensili manuale. Migliora la preventivazione dei lavori Automatizzare consente di misurare con precisione l’impiego di tempo, materiale ed energia per produrre un pezzo. Questo consente di formulare preventivi più precisi ed elimina la discrezionalità del fattore umano. Quante volte capita di tarare il prezzo sulla base di operatori capaci che non sempre sono gli stessi che eseguiranno il pezzo? In aggiunta, conoscendo a priori le tempistiche, l’energia e il materiale, l’azienda può fare delle previsioni accurate dei costi e delle vendite sull’anno in corso, migliorando la gestione complessiva dei flussi di cassa. Piegatura robotizzata vs lavoro manuale È una falsa convinzione comune credere che la piegatura automatizzata decreterà la fine di migliaia di posti di lavoro. Si diceva lo stesso dell’avvento del pc, ma i fatti hanno dimostrato che l’introduzione di una nuova tecnologia tende ad avere più effetti positivi che negativi. L’automazione della piegatura spingerà allo sviluppo delle competenze umane. Le nuove skills spazieranno dalla manutenzione alla programmazione della macchina. Grazie al tempo recuperato, potrebbero nascere figure polivalenti in grado di svolgere più mansioni: ad esempio un laserista o un saldatore potrebbero imparare a gestire una stazione di piegatura robotizzata molto più rapidamente di una macchina manuale. I piegatori quindi perderanno il lavoro? Assolutamente no! Un robot non potrà mai sostituire il lavoro di un piegatore altamente specializzato, anche perché non tutto può essere automatizzato. Esistono infatti lavorazioni talmente complesse che devono essere svolte necessariamente dalla mano umana. Sistemi di Controllo nella Piega Robotizzata: Ottimizzazione e Precisione Per quanto avanzati, i robot di piegatura non sono in grado di capire se stanno lavorando correttamente e se il pezzo è riuscito. Per evitare spiacevoli situazioni in cui il sistema ha lavorato tutta la notte e ci si ritrova con una serie lavorata che presenta errori e incongruenze, è necessario dotarsi di sensori e sistemi di controllo della piega. Il primo è il controllo dell’angolo V-Control. È composto da un sistema di lettori laser che corrono parallelamente al banco di piega. Questa soluzione garantisce l’angolo impostato senza alcuna correzione aggiuntiva. Un altro accorgimento utile e che assicura il posizionamento corretto dei componenti è il sistema a sensori del registro posteriore. Altri dispositivi molto utili sono inseriti all’interno del banco della piegatrice e servono a rilevare e compensare le naturali flessioni dovute allo sforzo in fase di piegatura. Dispositivo di bombatura adattiva (VICLA Clever Crowning) assicura grandi risultati e non richiede conoscenze tecniche approfondite; regola la compensazione senza alcuna necessità di intervento da parte dell’operatore; garantisce una piega sempre perfettamente lineare anche su materiali non uniformi (per es. forati/asolati misti a materiale pieno). Dispositivo di controllo delle flessioni strutturali delle spalle (VICLA Flex) Flex permette di mantenere la stessa profondità di piega indipendentemente dalla lunghezza del foglio di lamiera. Il CNC riceve i dati dai sensori di pressione dei cilindri, che vengono poi interpolati per stabilire la correzione da effettuare. Limiti della piegatura robotizzata Come per qualsiasi altro macchinario, sarebbe sbagliato pensare che una cella robotizzata di piegatura possa fare qualunque cosa. Si tratta di limiti applicativi che bisogna conoscere e approfondire prima di procedere all’acquisto del macchinario, per non ritrovarsi poi scontenti dell’investimento fatto. Se guardiamo il tema da un altro punto di vista, la domanda da farsi è: quali sono i fattori da considerare nella scelta di un impianto di piegatura automatica? Che tipo di lavorazioni fai? Il prerequisito essenziale è che il lavoro sia ripetibile, quindi non può includere la prototipazione. Questo perché non ha senso investire tempo nella programmazione di un prodotto che verrà fatto solo una volta e mai più. Se un'officina produce regolarmente diverse parti per i clienti, invece, ecco che il programma può essere facilmente richiamato e potrebbe aver senso dotarsi di una cella robotizzata. Inoltre, per trarre il massimo beneficio da un impianto robotizzato, è fondamentale assicurarsi di massimizzare la varietà di lavorazioni che è possibile produrre su di esso. Quali sono i lavori migliori per una piegatrice robotizzata? Sorprendentemente, si tratta di una gamma di applicazioni abbastanza ampia: i lavori ripetuti ad alto volume; i lavori a basso volume che si ripetono; i lavori pesanti possono tutti avere senso. Valutare tutti i costi Il costo di un impianto robotizzato è certamente importante, ed è innegabile che, per lo stesso prezzo, si potrebbero acquistare una o più piegatrici indipendenti. Il grande limite di questo ragionamento, però è che, per ogni piegatrice, serve un operatore. Siamo sicuri che il gioco valga la candela? Quando si introduce un sistema automatizzato di piegatura è possibile ottimizzare anche le risorse umane. Un operatore esperto, infatti, può gestire una piegatrice indipendente mentre monitora una cella robotizzata. Organizzare del lavoro e dello spazio Oltre alla scelta dell'attrezzo della dimensione giusta, un'officina deve anche considerare come le parti verranno rimosse dalla cella. Saranno assemblate in kit, posizionate su un nastro trasportatore, rimosse attraverso una discesa o impilate su pallet? Decisioni come queste influenzeranno i requisiti di lunghezza e larghezza della cella. Monitorare sempre la produzione È un falso mito credere che basti programmare in ufficio tecnico, premere avvio e aspettare che l’impianto faccia tutto il lavoro. Si tratta di una semplificazione che non tiene conto delle variabili che entrano in gioco quando si parla di lavorazione della lamiera. Con una piegatrice classica, l’operatore può intervenire manualmente per manovrare il pezzo ed evitare eventuali collisioni. Nel caso di un impianto robotizzato, la piegatrice automatica farà solo ciò per cui è programmata, quindi la configurazione degli attrezzi deve essere precisa. Un attrezzo fuori posto, infatti, potrebbe causare danni molto ingenti. Per ogni seria è importante che l'operatore della piegatrice si assicuri che ogni parte sia al suo posto, perché il robot non può riposizionare la parte per adattarsi all'attrezzo fuori posto. In definitiva, lavorare con una piegatrice automatica robotizzata richiede una grande attenzione ai dettagli. Caso studio: carpenteria medio-pesante Recentemente abbiamo installato un impianto di piegatura robotizzata in un’azienda che lavora particolari medio-pesanti. Il responsabile di produzione aveva individuato 10-15 parti che potevano essere gestite tranquillamente da una piegatrice robotizzata. Queste lavorazioni impiegavano solitamente due operatori e non erano eccessivamente pesanti da dover richiedere sempre l’utilizzo di una gru di sollevamento. Avevano però notato che quando la utilizzavano il ciclo di produzione tendeva a rallentarsi. L’utilizzo di una cella di piegatura robotizzata ha permesso di velocizzare il ciclo di piegatura, impiegando una sola persona per la programmazione e il monitoraggio della produzione e, al contempo, liberando gli operatori dalla gestione di carichi pesanti. I nostri consulenti a tua disposizione Desideri una consulenza personalizzata per trovare la macchina su misura per te? Contattaci subito.
Per ottimizzare la fase di piegatura della lamiera e aumentare la redditività del reparto, la Carpenteria Paluan srl utilizza quattro presse piegatrici abbinate a due a due con il sistema ATC TWIN VICLA. Ciascun sistema si compone di un magazzino automatico da 60 mt di utensili collegato a due presse piegatrici ibride. Grazie a queste soluzioni, l’azienda risparmia dal 25% al 30% di tempo su tutto il ciclo di piegatura, con un notevole aumento di produttività aziendale. Fondata nel 1979 da Augusto Paluan, oggi la Carpenteria Paluan srl è guidata dal figlio Enrico che sta conducendo l'azienda verso il mondo 4.0 e l'automazione industriale. L’azienda conta 5 stabilimenti di 1200 mq l’uno e le lavorazioni includono il taglio laser piano, laser tubo, tornitura e saldatura. La carpenteria gestisce anche trattamenti termici, riuscendo in questo modo a dare al cliente un prodotto finito. “Quello che abbiamo potuto offrire a una realtà come Paluan - racconta Corrado Nucci, Direttore Commerciale e titolare di VICLA insieme a Marcello Ballacchino - era innanzitutto una maggiore flessibilità, un utilizzo ottimale dello spazio, progettando un impianto ad hoc e progettando un sistema non ancora presente sul mercato. Rispetto a soluzioni di altri produttori, è sicuramente stata vincente la forte customizzazione.” L’azienda lavora principalmente piccole quantità, composte da serie di 5, 20 o 50 pezzi ciascuna; inoltre gestisce anche lavorazioni di singoli pezzi altamente customizzati. La necessità di gestire piccoli lotti e di soddisfare le tempistiche richieste dai clienti, ha spinto l’azienda a ripensare completamente al reparto di piegatura, sostituendo le piegatrici tradizionali utilizzate fino a quel momento e ampliando il parco macchine con due sistemi di attrezzaggio automatico. “Prima avevamo sempre fermi macchina dovuti ai piccoli lotti” afferma Paluan “con l’impianto VICLA abbiamo visto che è possibile azzerare i tempi morti tra un attrezzaggio e l’altro. Questo consente di ottenere molti vantaggi: innanzitutto, con il sistema twin si riescono a gestire due macchine; in secondo luogo, l’operatore non deve più preoccuparsi di gestire gli utensili e si può concentrare sull’esecuzione dei particolare e sull’organizzazione dell’area di lavoro. Due impianti ATC TWIN VICLA a distanza di 8 mesi Quando ho acquistato il primo impianto, si è trattato di una vera sfida, perché non esisteva niente di simile sul mercato” afferma Paluan, “dopo 8 mesi, avendo visto i benefici del cambio utensili progettato da VICLA, ho deciso di acquistare un secondo impianto identico con il quale sostituire le vecchie piegatrici.” Le peculiarità di questi due sistemi sono davvero molte, a partire dalla possibilità di asservire due macchine con un unico magazzino, in cui un apposito shuttle manipola gli stampi e attrezza entrambe le macchine automaticamente. Inoltre, il risparmio energetico garantito dalla tecnologia ibrida di VICLA rappresenta un altro punto a favore verso l’adozione di tecnologie di ultima generazione; i vantaggi, infatti, non riguardano solo il lato economico, ma abbracciano tutto il processo di lavorazione a 360°. “Avere un circuito compatto, composto da piping ridotto, un impianto senza valvole proporzionali, ma in presa diretta tra pompa e motore ad alta coefficienza energetica, consente di mantenere costante la temperatura dell’olio, con la diretta conseguenza di poter disporre di una macchina che piega allo stesso modo dalla mattina appena accesa alla sera a turno ultimato” spiega Marcello Ballacchino, titolare di VICLA. Grazie alla tecnologia ibrida, quindi, i benefici non si fermano al risparmio energetico, già di per sé un beneficio che vale l’investimento, ma al contrario includono anche una maggiore velocità e una maggiore costanza nella precisione di piega. Versatilità ed efficienza “Sono macchine al top di gamma come tecnologia di piegatura - sottolinea Enrico Paluan - in quanto abbiamo scelto di automatizzare tutto, anche le più piccole azioni. Questo però non significa che non si possa optare per un utilizzo più “tradizionale”: per esempio, è possibile tener fermo il cambio stampi se bisogna fare un pezzo urgente arrivato all’ultimo minuto, oppure si può attrezzare la macchina in automatico ma facendo il programma da bordo macchina, nel caso ci sia bisogno di una modifica just in time”. L’azienda ha richiesto anche una personalizzazione aggiuntiva su entrambi gli impianti, in modo da consentire una gestione direttamente dall'ufficio tecnico. Grazie ad un software di programmazione CAD/CAM, infatti, viene elaborato un file tridimensionale dal quale il programma genera la sequenza di piegatura migliore; il file di piegatura viene poi inviato alla macchina che si attrezza in automatico, richiamando la sequenza di piegatura direttamente sul controllo numerico. Tutti i dati di attrezzaggio e lavorazione sono salvati a fine lavoro ed esportati nel gestionale per un’analisi dei dati in chiave 4.0. “Con VICLA abbiamo realizzato una soluzione che creasse una sequenza di piegatura in automatico, ma che soprattutto avesse un sistema di attrezzaggio automatizzato, in modo tale che dai disegni 2D e 3D gestiti in ufficio tecnico la macchina fosse in grado di scegliere la configurazione di utensili migliore e la sequenza di piegatura più idonea. La mole di lavoro in ufficio, con queste due macchine, è aumentata data la preparazione dei programmi” conclude Paluan “ ma, allo stesso tempo, è stato riscontrato un aumento di produttività del 30-35%, in particolare nella cosiddetta poca serie. Parlano di noi La rivista Deformazione ha dedicato un approfondimento sul nostro cambio utensili automatico ATC VICLA. Leggi l'articolo Guarda l'intervista Piegatrici precisi e veloci. Un caso di successo: Paluan Srl | VICLA Enrico Paluan, titolare dell'omonima carpenteria, svela in che modo il sistema di cambio utensili automatico VICLA ha aumentato la produttività aziendale ed eliminato gli errori di piega.
Esistono in commercio diversi modelli di piegatrici per lamiera: presse piegatrici elettriche, presse piegatrici idrauliche e piegatrici ibride. Quali sono le differenze? VICLA offre una breve guida, utile per orientarsi nella scelta della macchina per lamiera ideale. Ci sono costruttori di presse piegatrici specializzati nella produzione di piegatrici elettriche per lamiera, idrauliche oppure ibride. Sono queste le tre macro-aree che individuano i modelli più diffusi tra quelli utilizzati oggi dalle aziende per la lavorazione della lamiera. Piegatrice per lamiera: piegatrice ibrida vs piegatrice idraulica e piegatrice elettrica VICLA sin dalla sua nascita ha scelto di produrre macchine per lamiera ibride. Il modello ibrido è un'evoluzione della pressopiegatrice idraulica che viene potenziata e migliorata grazie alla componentistica elettrica; in questo modo la piegatrice ibrida VICLA .SUPERIOR combina il meglio delle presse elettriche e delle piegatrici idrauliche. Che cosa significa piegatrice per lamiera ibrida e quali sono le differenze con una pressa piegatrice elettrica? Le presse piegatrici ibride e le presse piegatrici elettriche si caratterizzano per alcuni elementi fondamentali: Riduzione di consumo di olii: una piegatrice ibrida può montare un doppio serbatoio e ridurre drasticamente il consumo di olii. La pressa piegatrice ibrida riesce in questo modo ad azzerare il consumo delle pompe anche a macchina ferma, grazie all'utilizzo degli inverter. In questo modo l’olio rimane a temperature costanti. Ad esempio, la nostra piegatrice ibrida .SUPERIOR da 110ton con Hybrid Plus ha un doppio serbatoio di 9l ciascuno. Rispamio di energia elettrica: sia una piegatrice ibrida sia una pressopiegatrice elettrica consumano solo quando sono in attività. In una pressa piegatrice ibrida la presenza di speciali sensori comporta il bilanciamento della pressione evitando sprechi. Al pari di una pressa piegatrice elettrica, anche la piegatrice ibrida riduce in maniera importante l'assorbimento elettrico rispetto a una piegatrice idraulica. Le presse piegatrici tradizionali, infatti, usano potenze molto elevate per i motori trifase e continuano ad assorbire energia anche quando sono ferme, perché il motore continua a girare e la pompa manda in scarico l'olio. Invece, il sistema ibrido di serie montato sulle nostre piegatrici per lamiera ibride .SUPERIOR consente di risparmiare fino al 55% di energia elettrica rispetto a una pressopiegatrice idraulica. Per prestazione ancora maggiori, puoi montare l'optional Hybrid System Plus e raggiungere fino al 78% di risparmio energetico. L'Hybrid System di serie della piegatrice ibrida .SUPERIOR è disponibile senza sovrapprezzo rispetto alle presse piegatrici elettriche o alle più convenzionali piegatrici idrauliche. Sistema di compensazione della tavola porta matrice: la sostanziale differenza tra una piegatrice ibrida con una pressa piegatrice idraulica è la dotazione di un sistema di compensazione della tavola porta matrice che può essere di tipo meccanico (generalmente Wila o di tipo Wila) oppure idraulico e adattivo. Infatti il sistema idraulico di una piegatrice ibrida comporta la possibilità di rendere attivo il sistema grazie all’ausilio di appositi sensori che rilevano la deformazione e quindi, in tempo reale, consentono alla bombatura di adattarsi. Fattore acustico: un aspetto da non sottovalutare è il rumore. A livello acustico, sia una piegatrice ibrida sia una pressa piegatrice elettrica hanno un impatto acustico veramente ridotto rispetto a una macchina per lamiera idraulica convenzionale. Le piegatrici elettriche per lamiera sono adatta a tutti? Le presse piegatrici elettriche non sono sempre la soluzione migliore per ogni esigenza. Infatti quando consideri di acquistare una nuova piegatrice per lamiera devi tenere a mente anche questi fattori: Potenza di piega Lunghezza di piega La pressa piegatrice elettrica ha il forte limite nella potenza e lunghezza di piega: si tratta di una buona soluzione per lavorazioni fino a 4 metri di lunghezza con tonnellaggi fino a 300 t. Per prestazione più elevate purtroppo una piegatrice elettrica non rappresenta una scelta ottimale. Una piegatrice ibrida, invece, permette di eseguire lavorazioni con potenza e lunghezze di piega identiche a una piegatrice idraulica, garantendo sempre un vantaggio competitivo notevole rispetto a una piegatrice elettrica e una pressopiegatrice idraulica convenzionale. A questo proposito, Davide Chinellato, Responsabile di Produzione di Produzione di Inox Piave di San Fior, afferma che “per il tipo di piegature che realizziamo internamente l’opzione completamente elettrica non garantisce le performance richieste e quindi, anche per questo motivo, abbiamo scelto la tecnologia ibrida di VICLA”. Ad oggi, quindi, il rapporto qualità-prezzo della tecnologia ibrida rimane in assoluto il fattore di successo maggiore. La flessibilità che una piegatrice ibrida consente di ottenere, infatti, permette di raggiungere performance produttive eccezionali in qualsiasi tonnellaggio. La caratteristica fondamentale delle presse piegatrici Caratteristica fondamentale di cui deve essere fornita una piegatrice per lamiera è la stabilità della struttura che è direttamente proporzionale alla precisione di piegatura. Un altro elemento che distingue le piegatrici ibride VICLA da una pressa piegatrice idraulica e da una pressa elettrica è la qualità della costruzione e della precisione del registro posteriore. Costruito in struttura estremamente solida, assemblato direttamente alle spalle della macchina, il registro posteriore delle piegatrici ibride VICLA consente un’ottima ripetitività nel tempo e un’alta precisione di posizionamento degli assi. Chiude infine il cerchio degli elementi principali da valutare nella scelta di una macchina la componentistica. La pressa piegatrice ibrida per grandi lavorazioni .SUPERIOR e la compatta .FIRST di casa VICLA montano solo la migliore componentistica italiana ed europea, privilegiando la partnership con il gruppo tedesco Hoerbiger, leader nella produzione di componentistica per macchine per la lavorazione della lamiera.
Industria 4.0 ovvero la quarta rivoluzione industriale. Se ne sente parlare spesso, ma cosa comporta nei fatti? Si tratta di un cambiamento di parametri secondo i quali si è sinora prodotto o, meglio, un'evoluzione inevitabile e necessaria del nostro modo di produrre migliorando inoltre la qualità e le condizioni di lavoro. A determinare il quarto grande cambiamento dell'era industriale –si parla non a caso di “rivoluzione”– sono l'informatizzazione e la digitalizzazione dei sistemi. Dire Industria 4.0 significa riferirsi, infatti, a un nuovo modo di concepire l'odierno sistema industriale, una trasformazione che interessa la struttura dell'industria nel suo insieme. A essere 4.0 infatti non sarà solo il singolo macchinario, ma l'intero sistema fabbrica. Innovazione, integrazione, efficienza La trasformazione in chiave 4.0 di un'azienda comporta innanzitutto un'analisi approfondita delle proprie strutture, in ogni loro aspetto, e dei propri bisogni e obiettivi. Ogni realtà aziendale è chiamata innanzitutto a comprendere dove si debba e si possa intervenire e, soprattutto, come fare per strutturare al proprio interno il cambiamento verso il mondo digitale. Tre sono gli elementi costituenti di questo nuovo modo di concepire l'industria: l'innovazione tecnologica basata in particolare su una spinta all'informatizzazione che consente una stretta collaborazione tra tutti gli elementi coinvolti nel processo produttivo; l'integrazione tra i sistemi, tra le diverse parti dell'azienda e tra le varie componenti dell'intera filiera; lo sfruttamento efficiente dell'energia, in cui la riduzione dei consumi è una voce preponderante. Innanzitutto il dato Ma da dove si parte? Basandosi sul processo di digitalizzazione, l'industria 4.0 impone una conoscenza e raccolta sistematica dei dati prodotti, di tutti i dati! Ciò significa non solo quelli inerenti al processo produttivo vero e proprio, ma anche quelli che scaturiscono, per esempio, dalla movimentazione delle merci in entrata e in uscita, o ancora dalla gestione delle risorse e dei rapporti lungo la filiera, in sostanza, qualsiasi aspetto della vita aziendale. Questa consistente mole di informazioni –i cosiddetti Big Data– se correttamente gestita e condivisa, permette di ottimizzare le risorse e di ridurre gli sprechi. Tutto questo si traduce in una diminuzione di ciò che materialmente e in termini di tempo costituisce una perdita per l'azienda. Si snelliscono i processi e i flussi di lavoro, e si rende l'impresa più efficiente, con un risparmio sui costi e quindi con un vantaggio economico. L'evoluzione verso l'industria 4.0 rappresenta anche un'occasione per nuove opportunità lavorative. Dal punto di vista professionale, infatti, la digitalizzazione delle industrie richiederà nei prossimi anni professionisti specializzati con competenze digitali, figure che fino a poco tempo fa non esistevano, e un'attenzione maggiore alla formazione continua del personale. Un piano per innovare Le imprese italiane a che punto sono del processo di evoluzione verso l'era 4.0? A oggi c'è ancora molta strada da fare, ma un significativo passo in avanti è stato compiuto grazie all'intervento del Governo italiano. Con l'intento di aiutare le imprese nel passaggio alla digitalizzazione, dando così impulso allo sviluppo in tal senso del mondo industriale nazionale, nel settembre 2016, il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) varò per la prima volta il “Piano Industria 4.0”, oggi diventato “Piano Impresa 4.0”. Un piano nazionale strutturato in misure incentivanti per favorire gli investimenti in innovazione, che furono inserite nella Legge di Bilancio 2017 e successivamente prorogate con la Legge di Bilancio 2018. Con la nuova Legge di Bilancio sono state riconfermate le misure a sostegno alle imprese che vogliono innovarsi e digitalizzare i processi produttivi. Scarica la guida per scoprire tutte le novità.
Anche le piegatrici per lamiera 4.0 fanno parte del famoso Piano Industria 4.0 varato dal Mise (Ministero per lo Sviluppo Economico) nel 2016. Ora si chiama Piano Transizione 4.0, ma l’obiettivo non è cambiato: dotare di diversi incentivi le aziende allo scopo di dare loro ossigeno e ridare slancio all'economia. Non basta dire 4.0 per avere “la” pressa piegatrice Alcuni costruttori cercano di anticipare i cambiamenti, basandosi sul fatto che le presse piegatrici nascono già con determinate caratteristiche che possono portarle verso i parametri dell'Industria 4.0, ma si scontrano con i pareri discordanti di altri che affermano che “Parlare di Industria 4.0 in questo settore è indubbiamente più difficile se ci confrontiamo con taglio laser, punzonatura e pannellatura”. Vediamo dunque quali sono le caratteristiche che rendono una pressa 4.0: Cnc direttamente collegato alla rete aziendale con programmazione da ufficio; L'elevata dotazione di sicurezza; La teleassistenza; Collegamento diretto con l’ERP aziendale. Pressa piegatrice e utensili Quando si tratta di piegare lamiere di acciaio dando loro una forma finita personalizzata a seconda delle varie applicazioni, la precisione del risultato di piega è fondamentale: se le pieghe non sono fatte con accuratezza, allora il prodotto finale semplicemente non risulterà corretto al disegno. Uno scenario particolarmente rilevante per gli utilizzatori che piegano parti complesse, per le quali, durante il processo di piegatura, anche piccole incoerenze possono rovinare un'intera serie di particolari. Quando si tratta di utensili, molto importante è scegliere il corretto abbinamento tra punzone e matrice, valutare i raggi di piega e la portata degli utensili stessi. Comunque sia il controllo numerico permette di controllare ed avvisare in caso di scelte non corrette avendo al suo interno già configurate le caratteristiche dei principali costruttori di utensili. La forza della lamiera Per un ottimo risultato di piegatura che non comporti nessuno spreco di materiale però, non bisogna tenere conto solo della pressa. Standard Industry 4.0 o meno, occorre tenere conto che l'acciaio è un materiale vivo, che si piega secondo una direzione ben precisa ma che impone particolare attenzione al suo il ritorno elastico e, di conseguenza, alla forza che si impiega durante la piegatura. Per chi opera alla pressa il ritorno elastico è una variabile che si verifica quando il materiale, dopo essere stato piegato, tenta angolarmente di ritornare alla sua forma originale. Il ritorno elastico può tuttavia aumentare in modo molto considerevole, poiché il raggio interno della curva aumenta in relazione allo spessore del materiale. I nuovi acciai ad alta resistenza (detti alto resistenziali) hanno, ad esempio, una maggiore quantità di ritorno elastico rispetto agli acciai dolci di base, ai tipi di acciaio inossidabile e a molti tipi di alluminio. Taglio dei costi e lavori più precisi Il vantaggio più evidente legato all’utilizzo di una piegatrice 4.0 riguarda la possibilità di integrarla nel sistema informatico aziendale, al fine di gestire tutto il processo produttivo in maniera moderna e sempre più automatizzata. Le presse piegatrici elettriche eliminano la necessità di olio idraulico e possono ridurre i costi energetici. Una maggiore efficienza ha contribuito a stimolare l'interesse per le piegatrici elettriche e le piegatrici ibride da parte dei fabbricanti. Per molti di loro infatti, la tranquillità è data dalla consapevolezza che le loro presse piegatrici produrranno piegature a precise specifiche senza la necessità di regolazioni dovute a variazioni della temperatura dell'olio, una ragione più che sufficiente per passare a un sistema elettrico o ibrido. Per gli altri, le frustrazioni che hanno sopportato con piegature imprecise, come costi e stress non necessari, costituiscono un motivo di spinta verso l’Industria 4.0. In termini più semplici, le presse piegatrici ibride e le piegatrici elettriche possono aiutare i fabbricanti a semplificare notevolmente le operazioni a valle, risparmiando tempo e denaro e aumentando la soddisfazione dei clienti. Precisione e risparmio di energia spingono dunque i costruttori a investire in presse piegatrici ibride, che richiedono molta meno manutenzione poiché utilizzano un numero significativamente minore di valvole e olio, o elettriche, che addirittura sono esenti da olio. Scegli con cura la tua prossima pressa: affidati agli esperti!
Una pressa piegatrice costruita a regola d'arte, con numerosi controlli dei parametri di processo e allarmi che segnalano la deriva di alcuni di essi, permette di mantenere un livello costante di qualità del piegato, ma c'è molto altro da mettere in conto. La variabile del ritorno elastico Partiamo dalla piegatura della lamiera: si tratta di un materiale con numerose variabili alla risposta della piegatura per taglio al laser, al plasma, tolleranze di grandezza e via dicendo. Ogni volta ci si trova davanti un pezzo di lamiera diverso e occorre anche pensare all'estetica se si tratta di materiali quali lamiere pre-verniciate e acciaio. Per chi opera alla pressa piegatrice tutto ha a che fare con quella variabile formatrice sempre presente: il ritorno elastico. Si tratta di una variabile che si verifica quando il materiale tenta angolarmente di ritornare alla sua forma originale dopo essere stato piegato. Che cosa influisce sul ritorno elastico della lamiera? La resistenza alla trazione e lo spessore del materiale, il tipo di attrezzatura e di piegatura influiscono naturalmente sul ritorno elastico. La previsione e la contabilizzazione efficienti del ritorno elastico sono fondamentali, soprattutto quando si lavora con curve a raggio profondo, nonché con materiale spesso e ad alta resistenza. Fase di piegatura: lo sviluppo dei pezzi da piegare Durante la fase di piegatura si hanno normalmente delle deformazioni del materiale. La lunghezza del pezzo che si deve piegare non coincide naturalmente con quella delle fibre del pezzo piegato: così le fibre che ne conservano la linea originaria (altrimenti detta neutra) sono quelle spostate verso l'interno della curva, dipendendo la loro posizione da vari fattori quali lo spessore della lamiera, il raggio di curvatura e la qualità del materiale. Sono questi ultimi fattori che permettono la determinazione dello sviluppo del pezzo da piegare. Scegliere l'attrezzattura corretta per la pressa piegatrice Sono disponibili molte tipologie di utensili per presse piegatrici, come utensili raggiati, a collo di cigno e piega-schiaccia, per i quali il limite di carico diventa un fattore decisivo. Ci sono due limiti da considerare: il limite che lo strumento stesso può sopportare e il limite di carico della pressa piegatrice sulla linea centrale. Quando si tratta di utensili, si dovrebbe essere molto attenti alla scelta dell'utensile corretto nonché al carico che l'utensile stesso può sopportare. Succede che spesso si arrivi a lavorare al limite di carico degli utensili rischiando di creare danni ai punzoni e alle matrici. Per evitare quindi di danneggiare gli utensili o ancor peggio la pressa piegatrice, i limiti di carico dovrebbero essere sempre rispettati. La manutenzione della pressa piegatrice Le particelle di sporco possono entrare nel circuito idraulico a causa di una chiusura insufficiente, bisogna dunque assicurarsi che le guarnizioni del coperchio del serbatoio e gli sfiati d'aria siano in buone condizioni. Gli sfiatatoi sono montati sul coperchio del serbatoio e consentono il flusso d'aria nel serbatoio quando si pompa olio sui cilindri, impedendo la creazione del vuoto all’interno dello stesso. Problemi e irregolarità nel funzionamento della pompa e delle valvole possono verificarsi se è presente dello sporco nell’olio. La maggior parte dei problemi con il circuito idraulico sono infatti legati all'olio contaminato, che può causare l'inceppamento delle valvole in posizione “on o off”. Ne consegue che anche la corretta manutenzione della piegatrice, specialmente per quanto riguarda la pulizia degli utensili, acquisisca una notevole importanza: polvere, olio, detriti, trucioli e altro materiale che via via si attacca possono infatti graffiare le superfici di ciò che si andrà a lavorare. Ora che sai da cosa dipende una piega a regola d'arte, scopri come scegliere la pressa migliore: scarica gratuitamente il manuale di pressopiegatura.
Facilità di programmazione, progettazione in ottica 4.0 e semplicità di utilizzo: ecco perchè FAC srl ha scelto la piegatrice .FIRST L’azienda con sede a Isola Vicentina conta una trentina di dipendenti ed è attiva nella produzione di accessori per l’installazione di cancelli sia residenziali che industriali per lavorazioni che richiedono l’utilizzo di presse piegatrici e cesoie ad alta precisione. L’ultimo acquisto è una pressa piegatrice VICLA .FIRST, ideale per piegature di piccolo e medio taglio. I titolari della FAC srl, condividono le prime impressioni sulla macchina. “Abbiamo scoperto VICLA tramite un rappresentante e così abbiamo deciso di acquistare un prodotto che si adatta perfettamente alle nostre esigenze di produzione del momento. Si tratta di una pressa piegatrice in grado di piegare pezzi di piccole dimensioni andando a soddisfare la nostra produzione”. L'estrema versatilità della macchina e l'elevata velocità sono alcune delle caratteristiche che rendono la piegatrice per lamiera .FIRST la scelta preferita per chi è alla ricerca di una macchina per piccole lavorazioni. La piegatrice per lamiera .FIRST garantisce massima produttività grazie agli elevati valori di velocità; inoltre, la tecnologia sviluppata consente di dosare l’impiego di energia necessaria per effettuare le pieghe, assicurando risparmio energetico e riduzione del rumore. La sfida della digitalizzazione Nel settore della pressopiegatura parlare di Fabbrica Digitale significa essere consapevoli di come gestire i flussi di lavoro e ottimizzare i processi produttivi per ridurre gli sprechi e aumentare la marginalità. Anche su questo punto, FAC srl ha le idee chiare: è dovere di tutti riuscire a trarre maggior vantaggio possibile dalle macchine. La digitalizzazione gioca un ruolo importante nel processo e VICLA fornisce le soluzioni software per implementare i concetti di Industria 4.0. “Sono particolarmente soddisfatto della semplicità di programmazione, possibile anche dall'ufficio, grazie alla progettazione della macchina secondo un’ottica 4.0. Ottimo il riscontro anche in termini di velocità di cambio programma e, più in generale, della semplicità di utilizzo. Tra i principali vantaggi in azienda derivati dall'utilizzo della pressa”, continuano i titolare di FAC srl, “c’è la rapidità nel fare il cambio materiale. Prima eravamo costretti ad esternalizzare alcune lavorazioni. Adesso invece con la FIRST VICLA possiamo ridurre o aumentare i lotti di produzione in modo flessibile, in base alle richieste”. Piena soddisfazione per il servizio di supporto tecnico di VICLA “La macchina ha soddisfatto tutte le aspettative che avevamo in fase di pre-acquisto. La consegna è stata puntuale. Successivamente all’avvio abbiamo avuto bisogno di assistenza una sola volta, ricevendo una risposta rapida e risolutiva”. Per ulteriori approfondimenti sull’azienda vicentina, visitate il sito www.facsrl.com
Terza pressa piegatrice per l’azienda altoatesina specializzata in sistemi di vetratura. Hannes Huber è una consolidata realtà altoatesina specializzata nella produzione e costruzione di complessi sistemi di vetratura che combinano creatività, efficienza e tecniche di lavorazione ultramoderne. La pressa piegatrice ibrida .SUPERIOR 170/41 è ormai la terza macchina a marchio VICLA – dopo una cesoia e un’altra pressa piegatrice - all’interno del parco macchine dell’azienda altoatesina che opera è ormai una realtà affermata in Alto Adige, Svizzera, Germania e Austria. Il Sig Huber, titolare dell’omonima azienda – che conta 13 dipendenti e oltre 15 anni di attività –ha commentato così la scelta di affidarsi nuovamente alla tecnologia VICLA: “Non è il primo prodotto a marchio VICLA che utilizziamo per le nostre lavorazioni. Abbiamo già in dotazione una pressa e una cesoia. Sono macchine dall’efficienza già collaudata da anni, con prerogative di precisione e velocità. Caratteristiche fondamentali che ci hanno fatto propendere ancora sulla scelta di una vostra macchina, una .SUPERIOR 170/41 per l’esattezza”. L’imprenditore altoatesino continua così: “Già dai primi utilizzi abbiamo avuto conferma delle aspettative che avevamo riversato sulla macchina. In azienda abbiamo appena portato a termine un lavoro su quasi 2.000 staffe con 3 piegature differenti. Montando sulla pressa attrezzature speciali siamo riusciti a effettuare la lavorazione in un colpo solo”. Altro punto per cui Hannes Huber esprime soddisfazione è il vantaggio di disporre di una pressa realizzata secondo le loro esigenze di produzione, essendo stata progettata su misura. Per quanto riguarda il servizio di assistenza pre e post vendita, il Sig. Huber conferma che: “La macchina è stata consegnata puntualmente” ci fa sapere “senza nessun intoppo. La consegna è stata tempestiva. Durante l’installazione il tecnico VICLA è stato efficiente e professionale”. Grazie a Hannes Huber per la sua preziosa testimonianza. Per approfondimenti sull’azienda di Varna (provincia di Bolzano) e sulle speciali produzioni che è in grado di realizzare, visitate il sito www.hanneshuber.it
Una pressa .SUPERIOR 170/31 a 4 assi con CNC ESA S 640 va ad arricchire il parco macchine della Pegoraro Snc. Il titolare dell'omonima azienda veneta racconta i motivi della sua scelta. A distanza di circa 18 anni dalla sua fondazione, oggi è un nuovo inizio per la Pegoraro Snc, l’azienda di Rossano Veneto, in provincia di Vicenza, specializzata in lavorazioni artigianali di ferro e acciaio come strutture in carpenterie, rivestimenti, scale, arredi, ringhiere, recinzioni e cancelli. Il parco macchine dell'azienda si arricchisce con l'ingresso in azienda di un valido ed efficiente compagno di lavoro. Si tratta di una pressa piegatrice VICLA .SUPERIOR 170/31, 4 assi con CNC ESA S 640, 2 riferimenti aggiuntivi e 2 sostegni lamiera anteriori su guida lineare regolabili. “Per la Pegoraro Snc è stato un notevole salto di qualità passare da una macchina tradizionale a una sincronizzata. Due mondi completamente diversi in termini di produzione, efficienza e rapidità di esecuzione”, fa sapere il Sig. Paolo Pegoraro, titolare e fondatore dell’omonima azienda. “Abbiamo scelto una pressa VICLA”, continua l’imprenditore veneto, “dopo essere venuti in contatto con il marchio alla Fiera Lamiera di Bologna. Una scelta dettata da diversi motivi, a cominciare dall'ottimo rapporto qualità/prezzo, dalla solidità della struttura, la profondità dell’incavo, il tonnellaggio. Ci hanno particolarmente convinto anche il tipo di software in dotazione alla macchina e, perché no, il suo impatto estetico”. Tra i vari optional installati, l'azienda ha personalizzato la piegatrice con l'aggiunta di 2 sostegni lamiera anteriori su guida lineare regolabili che permettono di lavorare la lamiera con maggiore precisione e facilità per l'operatore. È un acquisto che va a supportare in modo sostanziale la mission aziendale della Pegoraro snc e che si traduce nella volontà di offrire ai propri clienti un servizio completo grazie alla collaborazione di personale altamente qualificato e l’impiego di tecnologie all'avanguardia. Tecnologie per cui il marchio VICLA è oggi orgogliosa di offrire un valido contributo d’innovazione. Oltre che per i contenuti tecnici, il titolare della Pegoraro Snc si dice soddisfatto dell’acquisto anche in termini di semplicità di utilizzo della macchina – “l’operatore ha imparato nel giro di 4 o 5 giorni” – e per i servizi offerti. Come l’assistenza sia nella fase di pre acquisto che successivamente alla consegna. Suggerimenti per migliorare l’offerta VICLA? Aggiungerei un’ulteriore guida d’appoggio ai carrellini frontali di supporto alla lamiera ed ottimizzerei la pompa del circuito idraulico”. Grazie al Sig. Paolo Pegoraro per il suo cordiale riscontro. Per approfondimenti su questa realtà produttiva che conta una decina circa di dipendenti e uno stabilimento di circa 1000 m2, visitate il sito pegorarosnc.it Arrivederci alla prossima Case History firmata VICLA.
All'interno di un officina il tema dei problemi nella produzione rappresenta un argomento molto complesso perché prende in esame molti aspetti dei processi produttivi. Nell’ambito delle presse piegatrici si possono fare due grosse distinzioni tra: problemi all'acquisto problemi nel tempo I primi sono legati principalmente a una scarsa attenzione progettuale e realizzativa. I secondi derivano in parte dai primi e in parte da una serie di abitudini errate nell'utilizzo e nella manutenzione della macchina. I principali problemi all'acquisto di una pressa piegatrice 1) Scarsa precisione strutturale È innegabile che le macchine proposte a prezzi stracciati e provenienti da Paesi dove si predilige la quantità alla qualità produttiva, non possano vantare una cura costruttiva accettabile. Quindi, tra i problemi da subito riscontrabili su una pressa piegatrice, ci sono lo scarso allineamento tra la traversa e il banco e il mancato parallellismo delle spalle. Come puoi pensare di piegare la lamiera correttamente se la piegatrice che utilizzi non è stata costruita con attenzione? Se ci pensi bene, è come cercare di tracciare una linea dritta con un righello storto. Quando invece le spalle sono montate parallelamente (con una tolleranza centesimale), il registro posteriore può muoversi con precisione e velocità. Questo ti aiuta ad ottenere maggiore precisione nella piegatura e quindi anche minor errori e sprechi di materiale. Un altro problema tecnico-strutturale che può avere la pressa piegatrice riguarda la non perpendicolarità delle guide. Questo aspetto, unito ad altre importanti caratteristiche della macchina, può fare la differenza tra una buona piegatrice e una piegatrice pessima. Ad esempio, le presse piegatrici dotate di doppia guida consentono di mantenere la stabilità e la perpendicolarità della traversa superiore rispetto al piano di lavoro. In questo modo, la piegatrice per lamiera mantiene la precisione di piega con utensili e intermedi differenti e garantisce il mantenimento dei centraggi effettuati al collaudo. 2) Qualità degli organi di movimento e loro gestione. Ci stiamo riferendo in particolare ai cilindri e alle righe ottiche, ma anche e soprattutto al registro posteriore. Prima di acquistare una pressa piegatrice nuova o usata è sempre consigliabile controllare la qualità e il movimento di questi organi, specialmente del registro posteriore perché è l'elemento da subito visibile. Ecco un tipo di verifica che puoi fare sul registro posteriore: Si muove velocemente? I movimenti sono precisi e rapidi? I riscontri si muovono e si arrestano con precisione? 3) Robustezza Sembra un tema scontato, ma non lo è affatto. Diffida sempre dalle presse piegatrici con strutture troppo esili, indipendentemente dal tipo di lavorazioni metalliche che devi fare; infatti non è accettabile che una singola lavorazione diversa danneggi irrimediabilmente la tua pressa piegatrice. Una pressa piegatrice di buona qualità è equipaggiata con sistemi di bombatura per compensare le flessioni strutturali. Che cosa si intende per bombatura? In pratica, durante il processo di piegatura, la macchina è sottoposta a una tensione che provoca una deformazione della struttura. Per compensare questo genere di stress entra in gioco la bombatura. La bombatura è quindi un sistema che compensa la naturale deflessione della traversa e del banco nel processo di piegatura della pressa piegatrice. Senza di essa, il risultato dell'angolo di piegatura risulterebbe irregolare. Il sistema di compensazione, per essere efficiente, deve essere calibrato tenendo conto anche della robustezza della macchina. Una pressa piegatrice di bassa qualità è formata da una struttura sottodimensionata. Se stai considerando l'acquisto di una pressa piegatrice, sia nuova sia usata, fai sempre attenzione a questo aspetto. Problemi riscontrabili nel tempo I problemi riscontrabili nel tempo sono spesso legati alla poca manutenzione e alla scarsa qualità costruttiva, che si presenta sotto forma di deformazioni, inaffidabilità e scarsa reperibilità dei materiali. 1) Deformazione irreversibile della macchina o dei componenti. Non è accettabile che né la struttura di una pressa piegatrice né gli accessori fondamentali, come gli intermedi, subiscano delle deformazioni irreversibili. Infatti, abbiamo visto quanto è importante che la piegatrice abbia una struttura del banco, della traversa e delle spalle molto solida. Nel caso di una pressa piegatrice di bassa qualità, ti accorgerai ben presto che, usandola sotto sforzo, la struttura subirà delle deformazioni irreparabili. Infatti, quando le strutture sono lastre sottili o di materiale non adeguato, possono cedere sotto qualsiasi tipo di tensione, anche quelle non troppo eccessive. 2) Inaffidabilità d'insieme. Una pressa piegatrice è solo apparentemente una macchina semplice. In realtà è un'orchestra di componenti che devono essere scelti e realizzati a regola d'arte, oltre che durare nel tempo. Cilindri, raccordi, guide a ricircolo di sfere, motori, cuscinetti, encoder: ogni singolo pezzo, anche il più piccolo, se smette di funzionare crea un problema molto più grande. Uno degli errori più gravi infatti consiste nel non seguire normali procedure di pulizia e di controllo del corretto funzionamento dei componenti. Una corretta manutenzione della pressa piegatrice consente di preservare la qualità dei componenti e del loro funzionamento; in più, permette di fare una differenza significativa in termini di performance ed efficienza della macchina. 3) Scarsa reperibilità dei ricambi soggetti ad usura o guasti. L'affidabilità dei componenti, così come la reperibilità dei pezzi di ricambio sono strettamente legati al prezzo della pressa piegatrice. Che senso ha spendere una cifra stracciata se poi la pressa piegatrice non solo si guasta di continuo, ma è pure difficile ripararla? Tiriamo le somme I problemi di una pressa piegatrice, anche se parliamo strettamente della macchina e non del fornitore o dell'assistenza post-vendita, si rivelano come le più grandi cause di tutti gli sprechi di denaro che un'azienda è costretta ad affrontare. Una pressa piegatrice che non funziona correttamente può anche realizzare dei pezzi, ma il tempo speso nelle continue regolazioni e messe a punto è un'emorragia di denaro che nessuna impresa può permettersi. Scegli in modo accurato la tua prossima pressa: scopri i nostri modelli di piegatrici idrauliche, ibride e con inverter.
Sull’onda delle innovazioni Industria 4.0, in VICLA siamo impegnati quotidianamente nell’adozione di soluzioni tecniche ai massimi livelli di affidabilità ed efficienza. Il risultato è la progettazione di presse piegatrici in grado di operare sia in manuale, in tutta sicurezza da parte dell’operatore, sia in modo robotizzato per garantire una piegatura della lamiera di alta qualità. Controllo dell'angolo: che cos'è e come funziona? Come sai, il ritorno elastico rappresenta un elemento importantissimo da considerare al momento dello studio della piegatura della lamiera; infatti si manifesta con qualunque materiale e in qualunque condizione. Il ritorno elastico della lamiera influisce notevolmente sul piegato finale e per questo i costruttori di presse piegatrici hanno sviluppato sistemi di misurazione dell'angolo in grado di assicurare un risultato perfetto senza bisogno di interventi da parte dell'operatore o ulteriori correzioni. Il sistema di misurazione e controllo dell'angolo di piegatura consente di ottenere numerosi vantaggi: Effettua una misurazione dinamica mentre il pezzo è in piega Estrapola il dato ed calcola la correzione sul controllo numerico in tempo reale Esegue la piegatura in base alla correzione calcolata in precedenza Non prevede intervento dell'operatore Correzioni dell'angolo di piega Tutte le piegatrici per lamiera VICLA montano soluzioni tecnologiche all'avanguardia. Vantaggi del controllo dell'angolo di piega: Grande flessibilità nelle lavorazioni: garantisce ottimi risultati anche con pezzi dal bordo minimo in linea con la dimensione della matrice Massima precisione e ripetibilità senza intervento dell'operatore Calcolo della misura reale, non teorica, per un controllo dell’angolo ottimale già dalla prima piegatura Programmazione semplice e intuitiva Ovviamente non tutti i sistemi di controllo dell’angolo sono uguali e per conoscerne meglio le caratteristiche e le peculiarità è necessario un approfondimento. Controlli laser - Controllo dell'angolo V-Control Prevedono una coppia di carrelli che scorrono parallelamente ai lati del banco internamente ed esternamente rispetto all’operatore. Situati ai lati delle matrici hanno lo scopo di leggere, tramite un sistema di laser e telecamere, l’inclinazione dei lembi delle pieghe durante la deformazione. Il sistema utilizzato nelle presse piegatrici Vicla è quanto di migliore si possa trovare sul mercato oggi. La precisione garantita è molto elevata e dell’ordine di frazioni di grado. Il sistema è in grado di storicizzare il ritorno elastico delle lamiere garantendo un autoapprendimento della pressa costante e specifico sulla base delle situazioni reali dell’azienda. Inoltre i sensori per il rilevamento del ritorno elastico e i sistemi motorizzati per i movimenti del sensore si gestiscono facilmente da CNC. Ovviamente il sistema di controllo dell’angolo V-Control garantisce le migliori prestazioni se viene coadiuvato da una meccanica solida e precisa e da una perfetta integrazione con il controllo numerico. Proprio con quest’ultimo avviene un continuo dialogo di scambio di dati che permette l’applicazione perfetta con ogni articolo in lavorazione. Se, ad esempio per questioni di ingombro, una specifica piega non può essere misurata dal sistema di controllo dell’angolo la si può “legare” alla lettura precedente effettuata su un altro lembo dello stesso pezzo. Il controllo dell’angolo laser rappresenta un investimento sicuro e dal rientro sorprendentemente rapido in quanto rende del tutto superflue le continue operazioni di misurazione da parte dell’operatore con un aumento di produttività e di qualità davvero esponenziali. Controllo IRIS plus Pur facendo parte a tutti gli effetti del gruppo dei controlli dell’angolo di tipo ottico, IRIS plus è una soluzione in grado di compiere una lettura estremamente accurata durante la fase di piegatura pur rimanendo a distanza di sicurezza dall’area di lavoro. IRIS plus non pone alcun limite di ingombro perché è un sistema alloggiato direttamente all’interno dei dispositivi di sicurezza Lazersafe. In questo modo si eliminano tutte le eventuali interferenze tra i pezzi e i dispositivi di controllo dell’angolo e si raggiunge una versatilità di utilizzo totale. Con IRIS plus il controllo avviene in maniera perfetta ma non invasiva lasciando la piena libertà all’operatore in fase di lavoro e garantendo sempre risultati eccellenti con tutti gli utensili e tutti i materiali. VICLA adotta il sistema di controllo dell’angolo IRIS Plus proprio laddove può garantire le migliori prestazioni: sulle presse piegatrici di piccole dimensioni. Il sistema, infatti, consente una precisione e un'affidabilità molto interessanti se l’emettitore e il ricevente non si trovano oltre ad una certa distanza. Superati indicativamente i 2,5 metri, infatti, si assiste al naturale aumento del fenomeno della rifrazione dei raggi luminosi che raggiungono il sistema di controllo non sufficientemente nitidi. Il “disturbo” può essere abbattuto diminuendo la sensibilità del sistema ma con la conseguenza di non garantire la stessa precisione nella lettura degli angoli di piega. Quando acquistare un sistema di controllo dell'angolo? Spesso chi deve acquistare una nuova piegatrice, si trova in dubbio se montare anche un sistema di controllo dell'angolo. Valutare la necessità di un controllo dell'angolo è un tema complesso e non esiste una risposta univoca per ciascun caso, perché dipende molto dal tipo di lavorazioni e dalle esigenze della singola officina. A chi serve il controllo dell'angolo? Chi sta cercando un nuova pressa piegatrice, deve valutare attentamente tutti gli aspetti tecnici della macchina. Prima ancora di scegliere la marca, è importante considerare quali sono le proprie esigenze; molto spesso ci si lascia ammaliare dai grandi nomi blasonati, ma non c'è errore peggiore che lasciarsi guidare nella scelta solo dalla notorietà del brand o dal prezzo; spesso si finisce nel tralasciare l'aspetto tecnico. È di gran lunga più importante, quindi, avere ben chiaro quali sono le necessità di produzione della propria azienda. Anche nella scelta se acquistare o meno il controllo dell'angolo, è importante farsi almeno due domande: Che tipo di lavorazioni fai? Qual è il tuo obiettivo? Ad esempio, se i tuoi lotti sono sempre diversi e in quantità minime, o realizzi prototipi con materiali pregiati, oppure fai lavorazioni che richiedono estrema precisione di piega, dovresti considerare di equipaggiare la piegatrice con un sistema di controllo dell'angolo. Questo dispositivo non è solo un optional, ma è un vero e proprio alleato indispensabile per determinate lavorazioni, specialmente se il materiale è pregiato e un errore sull’angolo significa dover buttare il pezzo (e i tuoi soldi!). Molti imprenditori sono titubanti all'idea di utilizzare il controllo dell'angolo, per due ragioni: il pregiudizio sull'investimento iniziale, giudicato da molti troppo elevato; l'idea errata che il controllo dell'angolo rallenti troppo il lavoro. Si tratta di dubbi leciti, oppure sono frutto di errori di valutazione iniziale? Proviamo a rispondere. Il controllo dell’angolo costa troppo Il controllo dell'angolo data m è uno strumento molto sofisticato, dotato di vari metodi di misura che consentono di agevolare il processo di piegatura. È normale, quindi, che l'investimento iniziale rispecchi la complessità dell'optional. Tuttavia, a fronte di un investimento iniziale che può sembrare elevato, il prezzo del controllo dell'angolo è un parametro del tutto soggettivo e risente di molte considerazioni. Per esempio, hai mai provato a quantificare il costo del materiale buttato via a causa di errori e sprechi? Nel calcolo dovresti includere anche l'impatto economico di tutti i ritardi di consegna e le ore del personale perse per colpa di un lavoro sbagliato. Se non lo hai ancora fatto, ti meraviglierai nello scoprire quante migliaia di euro vengono sprecate per via di errori di piega, distrazioni e sprechi! Se invece già conosci i costi che stanno pesando sulla tua azienda, sicuramente sei in grado di valutare in maniera più corretta l'ammontare dell'investimento di un controllo dell'angolo. Pensaci bene: il valore del controllo dell'angolo supera tutti i soldi che hai buttato finora a causa di errori e sprechi di materiale? Il controllo dell’angolo rallenta il lavoro È vero che il controllo dell'angolo rallenta il processo di piegatura? Sicuramente il processo di misurazione richiede del tempo, che varia a seconda del metodo di misura utilizzato e della complessità del pezzo da eseguire. Per coloro che fanno fanno lavorazioni di precisione, prototipi, o utilizzano materiale pregiato, ad esempio, l’esecuzione del pezzo corretto al primo tentativo significa abbassare i costi, aumentare la qualità della produzione, e ridurre i rischi. Un altro aspetto importante da considerare è che, oggigiorno, i moderni controlli dell'angolo sono dotati di diversi metodi di utilizzo che consentono di scegliere la funzione più adatta a seconda del tipo di lavorazione. Ad esempio, se devi eseguire pieghe che hanno lo stesso angolo, puoi impostare il metodo di misurazione in modo tale che corregga tutti gli angoli uguali in base alle rilevazioni fatti sulla prima piega. Scarica la nostra guida sui metodi di utilizzo del controllo dell'angolo V-Control > SCARICA Allo stesso modo, se hai già ricavato il ritorno elastico di quel lotto di lamiere, puoi utilizzare una funzione particolare, simile al controllo Real Time, ma molto più veloce. In sintesi, invece di pensare a quanto il controllo dell'angolo rallenta il lavoro, non sarebbe più utile considerare quanto può aumentare la produttività?
La pressa piegatrice ibrida costituisce la più recente evoluzione della piegatura nel mercato attuale. Negli anni i costruttori hanno cercato soluzioni che andassero verso la riduzione delle difficoltà di standardizzazione e di realizzazione dei pezzi in lamiera, ma la piegatura presenta innumerevoli variabili legate al materiale e all’ambiente. Attraverso strumenti, funzionalità e innovazioni tecnologiche, la pressa piegatrice ha conosciuto una notevole evoluzione nel tempo, come descritto in questo articolo. piegatrici meccaniche, simili nel funzionamento alle presse eccentriche da stampaggio. Sono ormai del tutto inutilizzabili perché non rispondono all’attuale normativa sulla sicurezza e non si possono adeguare; promecam RG, macchine francesi non più sul mercato, con un unico punto di spinta centrale sollevavano il banco anziché far scendere la traversa; piegatrici idrauliche a barra di torsione, apparentemente simili a quelle odierne nella struttura, hanno in realtà il grosso limite di non disporre di cilindri indipendenti; piegatrici idrauliche sincronizzate, evoluzione delle macchine a barra di torsione, rendono la piegatura più semplice ed efficace, grazie a una superiore versatilità e precisione; piegatrici elettriche, in realtà poco diffuse; piegatrici ibride, rappresentano l'ultima evoluzione della piegatura presente sul mercato. Presse piegatrice ibrida: efficienza ed innovazione in un'unica macchina Le presse piegatrici ibride racchiudono in sé il meglio della tecnologia idraulica unita a un sistema di gestione elettronico eccellente. Tale sistema, stravolge molti degli assiomi che gli operatori hanno ormai radicati nella propria esperienza. Infatti, una cattiva piegatura è quasi sempre imputabile ad una lamiera dallo spessore non costante e di cattiva qualità. Ma quando finalmente si hanno a disposizione posizionamenti della traversa millesimali, emergono tutti i difetti delle vecchie tecnologie impiegate fino a quel momento. Il sistema ibrido permette tre vantaggi a cui nessuna azienda che vuole qualità e competitività può rinunciare: Maggiore precisione Si traduce non solo in una maggiore affidabilità sul pezzo singolo, ma anche in una grande ripetibilità. Il punzone raggiunge sempre lo stesso punto morto inferiore (PMI) al millesimo di millimetro ogni volta con costanza. Questo avviene anche perché l'olio movimentato è molto meno rispetto a quello presente nelle presse idrauliche sincronizzate tradizionali. Ne deriva che il range termico durante la lavorazione non influisca affatto nel movimento della traversa. Maggiore velocità Il sistema ibrido consente movimenti rapidi e precisi della traversa. Anche se la velocità di esecuzione non è solo questo, ma è soprattutto dover compiere meno controlli e regolazioni sui pezzi prodotti al fine di snellire infinitamente il processo, aumentando la produttività in modo esponenziale. Consumi ridotti È anche sotto questo aspetto che il sistema ibrido dà il meglio di sé. Quando si accende una pressa tradizionale ci si può facilmente accorgere che l'assorbimento energetico è imponente e costante, a causa della pompa idraulica rimane sempre in moto. Tutto per un'operazione che si riduce in pochi secondi. La piegatura effettiva di un pezzo, infatti, impiega pochissimo tempo rispetto alle fasi di attrezzaggio, della movimentazione e del controllo. Il sistema ibrido assorbe l'energia di cui ha bisogno solo quando l'operatore attiva la pressa piegatrice. Per quanto possa essere un costo invisibile, perché non compare evidente come un costo vivo, il risparmio energetico è assolutamente di rilievo. Piegatrice ibrida o piegatrice elettrica? Quando si tratta di scegliere tra una piegatrice elettrica e una piegatrice ibrida, è importante considerare le specifiche esigenze del proprio lavoro. Le piegatrici elettriche offrono precisione, velocità e un basso consumo energetico, ideali per produzioni di alta qualità e piccoli spessori. Le piegatrici ibride, combinano i vantaggi delle piegatrici elettriche e delle piegatrici idrauliche, offrendo flessibilità e potenza adatta anche a spessori maggiori. Per una panoramica completa sulle differenze tra piegatrici elettriche, ibride e idrauliche, puoi leggere il nostro approfondimento Piegatrice elettrica, ibrida e idraulica: quali sono le differenze.
In questa guida vedremo quali sono le cose da fare e non fare per usare correttamente la pressa piegatrice. Se esiste una macchina versatile in officina, è proprio la pressa piegatrice. La piegatrice si presenta in centinaia di varianti e capacità prestazionali, pur mantenendo un'architettura assolutamente riconoscibile. Potrebbe sembrare una macchina semplice, composta relativamente da pochi pezzi e che consente una lavorazione tutto sommato banale. Niente di più sbagliato! Una buona pressa piegatrice nelle mani di un grande piegatore può permettere di realizzare delle vere e proprie opere d'arte. Nelle mani di un inesperto, invece, rischia di diventare l'innesco di grandi problemi. Tuttavia, va aggiunto che non è la sola esperienza che mette al riparo dagli errori. Spesso le cattive abitudini, la non consapevolezza o la sottovalutazione dei rischi, anche da parte di operatori esperti, possono causare danni di vario tipo. Nella pratica, ecco i cinque potenziali errori che possono trasformare una pressa piegatrice da valore aggiunto a fonte di innumerevoli problemi. Vediamoli insieme: Pressopiegatrici e pulizia: ogni quanto pulisci la macchina? Macchine piegatrici e manutenzione: quanto spesso devi controllarla? Pressopiegatura: non eludere i sistemi di sicurezza Concentrare le forze in aree ridotte Utilizzare la piegatrice in modo improprio 1) Presse piegatrici per lamiera e pulizia: ogni quanto pulisci la macchina? La pulizia e la manutenzione giornaliera delle presse piegatrici sono gli elementi più importanti per mantenere la macchina in perfette condizioni. Eppure, la pulizia della macchina viene da molti percepita come una mera perdita di tempo, anche se è in realtà una delle operazioni primarie da mettere in atto come procedura di prassi. Una pressa piegatrice pulita è anche una macchina controllata, perché in ogni punto possono comparire eventuali danneggiamenti o piccole perdite d'olio. Il nostro consiglio è di prevedere una pulizia giornaliera a fine giornata o a fine turno, in modo da evitare l'insorgere di danni che, se non presi in tempo, potrebbero danneggiare irreparabilmente la tua piegatrice per lamiera. Tieni presente che prima di effettuare la pulizia devi preparare la macchina per garantire la sicurezza tua e dei tuoi colleghi. Ecco i nostri consigli: All'inizio del turno di lavoro ispeziona la macchina e controlla che la tabella e l'area della matrice siano privi di residui del turno precedente. Delimita l'area con barriere e segnali. Fai scendere la traversa mobile fino a che la punta dell'utensile superiore è a contatto con l'utensile inferiore. Gli utensili devono essere lasciati chiusi fino al termine delle operazioni di manutenzione. Assicurati di disinserire l'alimentazione elettrica e blocca con il lucchetto il sezionatore generale posta sulla porta dell'armadio elettrico. Portare l'interruttore generale (posto sulla porta dell'armadio elettrico) in posizione 0. Blocca l'interruttore generale per mezzo di un lucchetto. 2) Macchine piegatrici e manutenzione: quanto spesso devi controllarla? L'operatore che utilizza la pressopiegatrice non deve essere solo in grado di piegare la lamiera, ma deve anche di prendersi cura della propria macchina negli aspetti che gli competono. Questo non significa che il piegatore debba sapere come smontare o rimontare la pressa. Nessuna carpenteria e nessuna azienda che lavora con la lamiera si aspetta che un operatore sappia farlo. Le responsabilità del lavoratore nella manutenzione della piegatrice non implica le attività appena descritte; riguarda invece altre azioni, come: La normale lubrificazione La pulizia adeguata degli organi in movimento La segnalazione di eventuali anomalie anche di piccola entità Se ti interessa abbiamo scritto una guida dedicata alla manutenzione della pressa piegatrice. 3) Pressopiegatura: non eludere i sistemi di sicurezza Argomento piuttosto scottante, anche perché solitamente chi viola le minime regole di sicurezza si sente in diritto di farlo con le giustificazioni più svariate. In realtà, i sistemi di sicurezza odierni montati sulle presse piegatrici come, ad esempio, le ormai diffusissime fotocellule multi-raggio, sono da considerarsi del tutto maturi e perfettamente funzionanti. Ogni piegatore sa quanto è importante la sicurezza e con quanta facilità possono accadere gli incidenti sul lavoro: le macchine per lamiera moderne, come le nostre presse piegatrici idrauliche e piegatrici ibride VICLA, sono equipaggiate con sistemi di sicurezza ancorati alla traversa della macchina. In questo modo l'operatore non ha più nessuna difficoltà nelle lavorazioni di qualsiasi tipo di lamiera, a meno che la loro taratura non sia imperfetta. C'è da aggiungere anche che, ad oggi, i sistemi moderni sono di difficile elusione. Se si dovesse necessariamente alzare una fotocellula, a causa di qualche pezzo dalla forma complessa e irrealizzabile in altro modo, si deve essere consapevoli che la velocità massima di lavoro non sarà oltre i 10mm/s per legge. 4) Concentrare le forze in aree ridotte Uno degli errori di valutazione più diffusi è quello che avviene quando si confonde la forza totale necessaria a piegare un determinato pezzo di lamiera con le tonnellate al metro per quello spessore, materiale e matrice. Se, ad esempio, se volete piegare una staffa da 15mm di acciaio inossidabile, larga 100 mm disponendo di una matrice con V= 100mm, la forza necessaria totale sarebbe di circa 26 tonnellate. Tuttavia uno sforzo simile concentrato su una piccola area, anche se la piegatrice ha una portata ben superiore, può non solo rovinare gli utensili, ma addirittura deformare la struttura della pressa piegatrice. Questo perché la forza da valutare per effettuare una lavorazione o per verificare se è fattibile deve essere espressa esclusivamente in Ton/m! 5) Utilizzare la piegatrice in modo improprio Sembrerà banale ai più, ma le presse piegatrici sono fatte per piegare. Oltre ai problemi già citati, che possono sorgere quando si sottostima il tonnellaggio al metro, ci sono quelli che scaturiscono quando gli operatori utilizzano le macchine piegatrici in modo improprio. Ad esempio, l'utilizzo del banco come se fosse un'incudine per sistemare dei pezzi errati, lavorazioni diverse dalla piegatura che comportano sforzi eccessivi, come raddrizzature, imbutiture con stampi fatti in casa, etc. Possono sorgere dei problemi anche quando si utilizzano selvaggiamente le matrici in uretano, pretendendo di compiere una piega da 90° in un colpo solo, sollecitando pericolosamente le valvole proporzionali in risalita e usurando gli utensili in breve tempo. A questi potremmo aggiungere molti altri comportamenti sbagliati che, oltre a danneggiare la macchina, fanno rischiare infortuni anche gravi agli operatori. Quindi, le presse piegatrici sono tra le macchine utensili che consentono maggiore possibilità di interpretazione nelle lavorazioni, regalando libero spazio alla fantasia. È compito degli operatori rispettarle e prendersene cura al fine di allungarne la vita e l'efficienza. Ora che conosci gli errori da evitare con la piegatrice e, scopri anche tutto quello che devi sapere sulla pressopiegatura: scarica ora il nostro manuale gratuito.
Pressa piegatrice 4 assi: come movimentare i riscontri posteriori La procedura per la movimentazione dei riscontri posteriori di presse piegatrici VICLA a 4 assi. Ciascun modello delle macchine a marchio VICLA è studiato e realizzato applicando principi di assoluta funzionalità ed efficienza. E secondo canoni di massima sicurezza per l’operatore: un criterio che è riferimento imprescindibile in fase di progettazione. Prova ne è la piena conformità delle macchine VICLA ai rigidi requisiti di sicurezza previsti dalle Direttive Comunitarie e certificata con la Marcatura CE. Merito dell’installazione di dispositivi d’avanguardia come l’applicazione di sistemi laser e PLC di sicurezza per la gestione delle emergenze e il monitoraggio delle valvole. E ancora, il doppio fascio laser visibile la cui interruzione consente di bloccare il movimento in discesa istantaneamente. Infine, la facilità di regolazione delle fotocellule di sicurezza con scala graduata e il monitoraggio dei parametri di sicurezza in tutte le fasi della lavorazione. La qualità della zona lavoro è inoltre garantita da una progettazione ergonomica. Prerogativa, questa, che offre alti livelli di adattabilità, usabilità e comfort. E, naturalmente, notevoli vantaggi in termini di sicurezza ed efficienza dell’operatore. Il tutto per una tranquillità operativa di prim’ordine, senza limitare in alcun modo la velocità di lavorazione. In questo video tutorial spieghiamo come muovere manualmente i riscontri posteriori di presse piegatrici VICLA a 4 assi. Il video mostra inoltre l’assoluta sicurezza della funzione grazie al movimento in avanti dei riscontri: Per movimentare i riscontri posteriori si può passare dalla fase automatica a quella semiautomatica attraverso il CNC Una volta attivata la funzione è possibile muovere manualmente i riscontri posteriori Eseguita questa operazione basta disattivare la funzione e premere “Start”
Come creare una stazione di lavoro su una piegatrice idraulica VICLA® Impostare una stazione di lavoro per il calcolo immediato delle z e delle pieghe. In questo breve video tutorial mostriamo come l’operatore può in modo semplice e veloce creare una o più stazioni di lavoro attraverso la programmazione sul CNC: Si accede innanzitutto al menu “Utensili” e si inseriscono il nome dell’utensile e i valori di attrezzaggio di punzone e matrice (quantità iniziale e lunghezza). Si stabilisce così la posizione degli utensili sulla pressa piegatrice e si crea la stazione di lavoro n° 1. Per l’impostazione della stazione n° 2 basta ripetere l’operazione. A questo punto è possibile calcolare il valore delle Z e impostare, ad esempio, la piega n°1 sulla stazione n°1 e la piega n°2 sulla stazione n°2. E ottenere così 2 differenti valori di Z. Scarica la nostra Guida agli Incentivi 2021 e scopri come ottenere il credito d'imposta e le agevolazioni per l'acquisto di una pressa piegatrice nuova.
L’azienda di Stezzano si occupa a 360° di produzioni di materiale metallico in ambito carpenteria, impiantistica, petrolchimico e in qualunque altro ambito relativo alla trasformazione del ferro mediante taglio piano o piegatura. C.T.L. ha recentemente inserito nel suo parco macchine una pressa piegatrice ibrida VICLA da 320 tonnellate e 4.000mm per pieghe di materiali sino a 10mm di spessore sulla lunghezza di 4mt. Stabilità della struttura, risparmio energetico ed estrema precisione di piega rendono questa pressa piegatrice ibrida la scelta ideale per chi desidera prestazioni altissime pieghe perfette al primo colpo, come conferma Giordano Riva, titolare della CTL: “Sono venuto in contatto con VICLA tramite Vittorio Bestetti, grande esperto di presse piegatrici e nel 2016 ho deciso di acquistare per la mia azienda una .SUPERIOR 4 metri da 320 tonnellate: una macchina versatile con dotazioni tecniche molto innovative…In base alle mie esperienze pregresse, quando ero direttore tecnico di altre aziende, posso affermare con certezza che la pressa .SUPERIOR è all'altezza di un centro servizi come il nostro, in cui versatilità ed efficienza sono prerogative indispensabili”. L’imprenditore ha le idee chiare anche in tema di tecnologie: “Abbiamo scelto una macchina con dotazioni base, poi man mano l’abbiamo potenziata secondo le nostre esigenze. Siamo molto soddisfatti di dotazioni tecniche come il sistema di bombatura idraulica – il Clever Crowning -, o l’Hybrid System. Riusciamo a piegare tutti gli spessori, addirittura anche da 20 mm, ottenendo ogni volta i risultati desiderati”. Sistema di bombatura idraulica Clever Crowning Il sistema di bombatura idraulica Clever Crowining permette di lavorare pezzi lunghi e garantire un’ottima costanza dell’angolo tra estremi e centro. Il sistema di bombatura attiva montato sulla pressa piegatrice ibrida infatti calcola in tempo reale le correzioni da effettuare su ogni piega e assicura grandi risultati anche qualora l’operatore non sia esperto. Il CNC gestisce autonomamente la correzione dell’angolo di piega senza alcuna necessità di intervento da parte dell’operatore, garantendo una piega sempre perfettamente lineare anche su materiali non uniformi (per es. forati/asolati misti a materiale pieno). Pressa piegatrice ibrida: tecnologia a risparmio energetico “Ottima cosa”, continua il titolare della CTL, “è lo spegnimento dei motori durante il periodo di inattività: caratteristica importantissima perché ci permette di ottenere grandi risparmi di energia”. Grazie a questa accortezza, infatti, la piegatrice ibrida .SUPERIOR permette di risparmiare dal 55% di energia elettrica se paragonata a una piegatrice idraulica convenzionale. E se si sceglie l'opzione Full Hybrid il risparmio di energia elettrica cresce fino al 78% rispetto a una piegatrice idraulica convenzionale, come dimostra questo grafico: Giordano Riva esprime la sua soddisfazione anche in merito ai servizi di pre e post-vendita offerti da VICLA: “Nella fase di prevendita abbiamo ricevuto delle informazioni molto esaustive e professionali, poi ecco, la conoscenza integrale della macchina avviene con l’utilizzo. Credo molto nell'innovazione e perciò ci siamo affidati alla versatilità di un’azienda giovane come VICLA, capace innanzitutto di innovare”. Riguardo ai servizi post-vendita fa sapere: “La macchina mi è stata consegnata secondo i tempi programmati e installata in un paio di giorni. Alcune anomalie costruttive di messa a punto sono state superate in tempi rapidi e oggi la macchina fa egregiamente il suo mestiere. Tutte le volte che ce n’è bisogno possiamo inoltre contare sull'assistenza dei tecnici VICLA: risposte veloci che ci consentono di non fermare le lavorazioni”. Facile e intuitivo l’utilizzo della macchina racconta l’imprenditore bergamasco che si avvale di collaboratori giovani e preparati e con grande volontà di imparare, aiutati anche dal Controllo ESA della macchina, preciso e interattivo, che consente una buona facilità di utilizzo. Grazie a Giordano Riva, titolare della CTL – CENTRO TAGLIO LAMIERE, per il tempo che ci ha dedicato e per la sua cordialità. Per sapere di più su questa azienda che ha scelto VICLA visitare il sito ctltagliolamiere.it
Le piegatrici VICLA sono dotate di tecnologie capaci di fornire soluzioni rapide e precise Precisione, rapidità, azzeramento della possibilità di errore: i vantaggi del programma grafico CNC VICLA. Il programma grafico CNC come strumento tecnico che risponde perfettamente ai canoni di Industria 4.0. In questo video tutorial mostriamo la facilità di realizzare un programma grafico CNC. Dopo aver creato un nuovo programma si inseriscono i dati generali della lamiera. Come larghezza, spessore, tipo di materiale, la matrice (selezionando la libreria del produttore) e il punzone. Con la possibilità di attrezzare la pressa su stazione 1,2,3 e 4 e definire l’orientamento di matrice e punzone. Il programma consente inoltre di inserire dei commenti utili per gli operatori. Oppure delle misure interne qualora non si voglia tener conto dei punti di snervamento della lamiera. A questo punto basta digitare “Confermo” per passare a disegnare il profilo della lavorazione inserendo le misure dei singoli segmenti. Ora il sistema elabora una sequenza di pieghe che si possono simulare graficamente. Dopo aver selezionato la soluzione prescelta si passa in modalità automatica. Adesso il programma grafico CNC permette di visualizzare il pezzo durante la piega. Scarica la nostra Guida agli Incentivi 2021 e scopri come ottenere il credito d'imposta e le agevolazioni per l'acquisto di una pressa piegatrice nuova.
I vantaggi del programma esautomotion della pressa piegatrice VICLA® Più produttività, riduzione di errori e fermi macchina. Ecco alcuni vantaggi del programma numerico della pressa piegatrice a cnc VICLA®. C’è un solo modo per valutare la qualità e l’efficienza di una pressa piegatrice. È la produzione di pezzi perfetti, in modo semplice e rapido. A tal fine è di fondamentale importanza automatizzare i processi attraverso un programma numerico capace di ottimizzare tempi e risorse. In VICLA® utilizziamo software di ultima generazione altamente precisi e affidabili che non richiedono particolari competenze da parte dell’operatore. Tra i principali vantaggi del programma numerico c’è una notevole riduzione dei tempi morti della macchina. Grazie inoltre a una più completa pianificazione, si registra un considerevole aumento della produttività aziendale. L’utilizzo del software comprime inoltre i tempi di programmazione e ne elimina gli errori. Eventualità, queste, che possono comportare costi molto onerosi. Altra prerogativa di rilievo è l’ottimizzazione della pianificazione della produzione. Con il programma numerico infatti si dispone immediatamente di informazioni precise e dettagliate e ciò consente di monitorare adeguatamente i costi. Si tratta in definitiva di una somma di vantaggi di cui beneficia tutta l’organizzazione aziendale. In questo video tutorial mostriamo come impostare un nuovo programma numerico in pochi, semplici passaggi. Attraverso una tastiera user-friendly situata nel pannello frontale della macchina.
Una pressa piegatrice, come tutte le macchine, necessita di attenzioni quotidiane e precauzioni in termini di sicurezza. In questo video tutorial mostriamo come procedere in modo rapido e intuitivo alla taratura degli assi del pestone al punto “0” di una pressa VICLA. Si esegue quotidianamente, prima dell’utilizzo, per controllare che tra un ciclo di lavorazione e l’altro i parametri impostati restino gli stessi e che non siano quindi variati per motivi legati al calore o a errori dell’operatore. Altro procedimento su macchina VICLA che illustriamo in questo video tutorial è la taratura degli assi delle fotocellule: l’allineamento va controllato per motivi di sicurezza. L’operazione comporta il preventivo calcolo dello spazio di arresto necessario per fermare la macchina attraverso la regolazione di apposite valvole.
ll marchio VICLA non è solo sinonimo di efficienza e precisione nel mondo della lavorazione della lamiera. Un vero punto di forza è la capacità di progettare macchine ergonomiche e dall’interfaccia intuitiva e semplice. Abbiamo studiato queste caratteristiche per agevolare il lavoro di chi le utilizza. Guarda il nostro video tutorial per capire come avviare e spegnere una macchina per lamiera VICLA.
La continua e crescente domanda di prodotti di qualità ha spinto l’azienda a cercare nuove soluzioni tecnologiche in grado di supportare la produttività aziendale. La M.A.T. Srl nasce a metà degli anni ‘80 dallo spirito imprenditoriale di Adriano Magro e si specializza nella lavorazione di metalli in vari settori, tra cui il casalingo e il giardinaggio. Oggi l’azienda è guidata dalle figlie Nicoletta e Martina, che gestiscono rispettivamente il ramo della progettazione e dell’amministrazione e si occupano dello sviluppo aziendale. Anticipare il cambiamento In un mercato in continua evoluzione, dotarsi della giusta tecnologia è fondamentale per rimanere al passo con i tempi. Oggigiorno le officine stanno adottando un approccio sempre più dinamico che le consenta di adattarsi velocemente ai cambiamenti. Nell’ambito delle macchine per lamiera, questa nuova visione di impresa si traduce nella necessità di prevedere in anticipo come potrebbe cambiare il modo di produrre. Lo sanno bene anche le titolari della M.A.T. srl, le quali hanno scelto di affidarsi a VICLA per rinnovare il proprio reparto di piegatura. “Una scelta”, fa sapere la Signora Nicoletta Magro – “dettata dall'ingresso in un nuovo settore e dall'esigenza di incrementare la produttività aziendale con lavorazioni più rapide.” L’attenzione nella costruzione delle attrezzature, l’esperienza nella fase produttiva, l’adozione di tecnologie avanzate dei macchinari e la ricerca continua di soluzioni per soddisfare le esigenze dei clienti sono i valori fondanti di questa realtà che ha fatto dell’innovazione e dell’artigianalità i suoi punti di forza. Valori inossidabili e fondanti che trovano piena concretezza nell'utilizzo di un parco macchine rigorosamente Made in Italy e che consente all’azienda di effettuare varie tipologie di lavorazioni per prodotti finiti o semilavorati. Fiducia in VICLA Nel 2015 la M.A.T. srl lancia una nuova linea di prodotti dedicati all’arredo giardino la Linea Garden, i cui prodotti sono realizzati utilizzando l’acciaio COR-TEN. Questo tipo di acciaio alto resistenziale è una lega speciale auto passivante contenente rame-cromo-fosforo che possiede notevoli prestazioni di resistenza alla corrosione ed allo snervamento a trazione. La necessità di lavorare questo nuovo materiale, destinato per un utilizzo funzionale ed estetico, ha richiesto di dotarsi di macchinari affidabili. Per il reparto di piegatura, l’azienda ha scelto di affidarsi a VICLA, inserendo una seconda pressa piegatrice ibrida .SUPERIOR che affianca un’altra piegatrice VICLA idraulica già presente nel loro parco macchine. “Buono il servizio di pre e post-vendita e la semplicità di utilizzo della macchina. A tal fine abbiamo chiesto a VICLA di tenere un corso ai nostri operatori per imparare a utilizzare velocemente la macchina”. La scelta di dotarsi di una pressa piegatrice ibrida La pressa piegatrice ibrida nasce per massimizzare l’efficienza produttiva e ridurre allo stesso tempo i costi. La peculiarità che contraddistingue questa macchina per lamiera risiede nella qualità dei materiali e nel connubio vincente tra prestazioni, sartorialità italiana e innovazione tecnologica. Grazie al mix di accuratezze tecnico strutturali e tecnologiche, (basti pensare all’adozione di motori brushless ad alto coefficiente energetico, ai serbatoi ridotti per un minor utilizzo di olio, al sistema di bombatura attiva, alla solida struttura e al montaggio delle guide sulle spalle, solo per citarne alcuni) la pressa piegatrice ibrida .SUPERIOR garantisce una precisione di posizionamento di +/- 0,01 mm. La precisione rappresenta un risvolto fisiologico dell’adozione della tecnologia ibrida. Il motivo è semplice: se meno olio viene impiegato per la movimentazione della traversa, meno condotti a pressione saranno necessari, con la conseguenza di una drastica riduzione di perdite lungo l’impianto. Fino al 78% di risparmio energetico Anche in tema di risparmio energetico e di riduzione dei consumi, una piegatrice ibrida offre prestazioni notevoli: dal 55% al 78% di consumi in meno rispetto a una pressa piegatrice idraulica. Ciò è possibile grazie ad una filosofia di utilizzo semplice, quanto efficace: consumare solo quando la piegatrice sta piegando. Nella competizione che il mercato impone, ottimizzare la produzione non è più un’opzione, bensì una scelta obbligata. E VICLA propone di innovare tramite il suo sistema ibrido, offrendo prestazioni mai viste, nuovi livelli di produttività, precisione e risparmio.
Innovazione, rapidità, semplicità di utilizzo: prerogative base delle presse piegatrici VICLA. Emmebi System srl realizza prodotti in acciaio inox per ogni tipologia di impiego, con particolare riguardo ai campi alimentare, farmaceutico e arredi. “La qualità non si inventa ma si costruisce con l’esperienza”. È con questa affermazione che l’azienda dichiara il suo impegno continuo nella ricerca della qualità e dell’eccellenza. Oltre naturalmente all'esperienza, c’è un ulteriore fondamentale elemento che è alla base di lavorazioni qualitativamente superiori: l’adozione di soluzioni altamente innovative. Si tratta di un approccio imprescindibile per essere concorrenziali e affrontare al meglio le sfide di mercati sempre più esigenti e competitivi. Lo sa bene Bruno Grisoli, titolare dell’azienda emiliana, che racconta i motivi che hanno spinto la Emmebi System Srl ad affidarsi a VICLA. “In azienda abbiamo due presse piegatrici a marchio VICLA: una .SUPERIOR 250/41 progettata su misura e una .FIRST 40/12. Le caratteristiche che più di tutte ci hanno spinto a sceglierla sono le tecnologie innovative di cui sono dotate queste macchine. Elementi che ci consentono di realizzare produzioni più rapide e di ridurre quindi i tempi di consegna. A tutto vantaggio dell’abbattimento dei prezzi che riusciamo a offrire alle nostre aziende clienti”. Il signor Grisoli esprime inoltre soddisfazione anche in merito all'assoluta semplicità di utilizzo delle presse in dotazione e alla qualità dei servizi di pre-vendita e post-vendita. “Con la .SUPERIOR abbiamo avuto bisogno di assistenza dopo l’acquisto ma la risposta di VICLA è stata rapida e risolutiva”. Per conoscere nei dettagli l’azienda di Sala Baganza in provincia di Parma visita il sito www.emmebisystem.it
Oggi abbiamo intervistato il titolare della LMC di Pinerolo (TO), una carpenteria contoterzista specializzata in piegatura e taglio di lamiere di diverso spessore. In che modo una pressa piegatrice per lamiera ibrida migliora la produzione industriale? “Ho scoperto VICLA attraverso il sito Internet”, racconta l’imprenditore piemontese, “ho acquistato una .SUPERIOR da 3 metri e 170 tonnellate, dotata di bombatura attiva e con possibilità di sgancio frontale manuale dei punzoni. È una macchina molto veloce, mi permette infatti di passare da una configurazione all'altra in tempi rapidi.” La pressa piegatrice .SUPERIOR è una piegatrice ibrida dotata di un innovativo impianto idraulico senza valvole proporzionali in presa diretta. Una delle peculiarità di questa piegatrice per lamiera è il consumo energetico ridotto: infatti, grazie ai motori ad alta coefficienza, la macchina consuma energia solo durante l’operazione di risalita e piega e diminuisce l’utilizzo di energia elettrica dal 55% al 78% rispetto a una macchina convenzionale. In questo modo la temperatura dell’olio rimane costante e si azzerano gli sprechi durante i periodi di inattività. La bombatura attiva Clever Crowning di VICLA permette di lavorare pezzi lunghi e garantire un’ottima costanza dell’angolo tra estremi e centro. Il sistema di bombatura attiva infatti calcola in tempo reale le correzioni da effettuare su ogni piega e assicura grandi risultati anche qualora l’operatore non sia esperto. Il CNC gestisce autonomamente la correzione dell’angolo di piega senza alcuna necessità di intervento da parte dell’operatore, garantendo una piega sempre perfettamente lineare anche su materiali non uniformi (per es. forati/asolati misti a materiale pieno). Quali sono state le impressioni al momento di utilizzare la piegatrice? Abbiamo imparato a usare la macchina abbastanza velocemente: è bastata una mezza giornata di corso con il tecnico VICLA e poi non ho avuto grosse difficoltà. Ho letto il manuale del controllo numerico e in una settimana ho imparato tutto, anche se poi alcuni dettagli si scoprono nel tempo”. Danilo Lacroce mostra entusiasmo anche relativamente ai servizi VICLA: “È una macchina che è stata costruita su misura, secondo le mie specifiche esigenze. Durante la fase di pre-vendita ho ricevuto informazioni esaustive e mi è stata consegnata secondo i tempi programmati. Professionale e completo anche il servizio di assistenza post-vendita”. Arrivederci alla prossima Case History firmata VICLA.
L'arte della pressopiegatura delle lamiere alle volte subisce ingiustamente una scarsa considerazione. Le aziende, anche inconsciamente, tendono a concentrare gli sforzi economici in altre parti della filiera produttiva. Ad esempio, capita spesso che gli uffici tecnici siano all'avanguardia e dotati di strumenti di ultima generazione, mentre le presse piegatrici utilizzate siano datate e iper-economiche. La lamiera è un materiale vivo che presenta una serie di difficoltà oggettive durante il processo di piegatura: sottovalutarla è un autogol per l'azienda che, nel tempo, costa molto caro. Per fortuna la tecnologia ha fatto passi da gigante e, di conseguenza, alcuni costruttori di presse piegatrici sono in grado di impiegarla al meglio e di sviluppare strumenti efficienti. Se oggi le piegatrici per lamiera sono da considerarsi macchine ormai mature dal punto di vista del funzionamento e della struttura, non possiamo dire lo stesso per quanto riguarda gli strumenti che possono arricchire e aumentare le prestazioni di una pressa piegatrice. Ma quali sono gli strumenti che non possono mancare in una pressa piegatrice? 1) Un sistema ibrido che la renda precisa e green Per la maggior parte delle lavorazioni un sistema ibrido di ultima generazione garantisce un indiscutibile risparmio energetico e la possibilità di ottenere posizionamenti, dalla precisione millesimale, della traversa superiore. Tutti vantaggi che si traducono in un grande risparmio economico per l'azienda. Ad esempio, la piegatrice ibrida consente di ridurre il consumo di energia elettrica dal 55% al 78%. 2) Presse piegatrici con bombatura attiva La pressa piegatrice, come noto, è soggetta alle naturali deformazioni della propria struttura durante la lavorazione. Quella più evidente è la flessione della traversa superiore. Poter disporre di un sistema automatico che riesca, grazie a degli speciali sensori posti nelle zone strategiche della pressa, a riportare la giusta distanza tra i punzoni e le matrici su tutta la lunghezza dell'area di lavoro è senz'altro un vantaggio impagabile. In questo modo si ha la certezza che un pezzo piegato avrà lo stesso angolo desiderato al centro come ai lati. La bombatura attiva è disponibile come optional di base sulla nostra piegatrice ibrida .SUPERIOR. Se stai cercando una pressa piegatrice idraulica, le nostre presse piegatrici idrauliche .SMART hanno la bombatura attiva disponibile in upgrade. 3) Piegatura lamiere: l'efficacia di un registro multi-assi Avere a disposizione dei riscontri posteriori che si posizionano praticamente ovunque, in maniera precisa e veloce, è una condizione ormai irrinunciabile. Sempre più spesso, infatti, il mercato impone la realizzazione di pezzi complessi di alta qualità e in piccoli lotti: pieghe coniche, bordi non paralleli alla linea di deformazione, lavorazioni a stazioni e così via. Il registro multi -assi consente di eseguire queste e molte altre lavorazioni complesse in modo più semplice. 4) La programmazione off line In altre parole: standardizzare. La piegatura, essendo legata al fattore umano in maniera indissolubile, dipende nella sua efficienza dalla bravura e dall'esperienza del personale addetto, oltre che dalla qualità della macchina utilizzata. Nei casi in cui ci sia in azienda un turn-over fisiologico, oppure, una crescita dei volumi che va supportata anche da un aumento del personale, si rivela estremamente interessante l'utilizzo del CAM per la piegatura. Infatti, in questo caso la conoscenza e l'esperienza di un esperto può essere spalmata sulle nuove leve in un tempo ridotto e con un grande vantaggio per la produzione. 5) Piegatura lamiera con controllo numerico intuitivo In ogni caso, anche in assenza della programmazione off-line, lo strumento principale che consente al piegatore, anche non esperto, di interfacciarsi efficacemente con la propria macchina e in breve tempo è il controllo numerico tramite un'interfaccia chiara, semplice e completa. Se il tempo di start-up di una nuova macchina si rivela più lungo del previsto, il problema è spesso da imputarsi ad una difficoltà di comprensione e controllo di un sistema poco limpido che può mettere in crisi gli operatori, siano essi esperti o neofiti. Ora che sai gli strumenti che non possono mancare, scopri quello che ti serve sapere sulla pressopiegatura: scarica ora il manuale gratuito di pressopiegatura.
Aggiornare il parco macchine è diventata una vera e propria necessità per tutti gli imprenditori che vogliono rimanere al passo con il mercato. Quando si effettua la scelta della pressa piegatrice per lamiera molteplici saranno le caratteristiche da tenere in considerazione, in quanto la macchina dovrà essere in linea con le necessità dell’azienda e dovrà rispettare numerosi requisiti in termini di efficienza e performance. Le presse piegatrici Vicla presentano caratteristiche all’avanguardia che, affiancate ad un software aperto e configurabile, garantiscono la possibilità di rispondere a tutte le esigenze dell’azienda. LA PRESSA .SUPERIOR Parliamo di .Superior, la piegatrice ibrida Vicla di fascia alta. Gli studi effettuati sulle flessioni della struttura hanno permesso di progettare una pressa piegatrice che rispondesse in maniera appropriata alle sollecitazioni meccaniche. Uno dei pregi della .Superior è la possibilità di fare upgrade e aggiungere optional anche in un secondo momento. Con l'Hybrid System inserito nella pressa piegatrice di fascia alta .Superior, il costruttore consente di sfruttare il sistema ibrido allo stesso prezzo del convenzionale, che si traduce in molteplici vantaggi, primo fra tutti il risparmio energetico (fino al 55% rispetto a una macchina convenzionale) e una riduzione degli oli grazie anche al doppio serbatoio. Tra le peculiarità di questa macchina che permette di garantire precisione e velocità del registro posteriore troviamo il parallelismo delle spalle, che ha una tolleranza al centesimo. IRIS E IRIS PLUS Attraverso Iris e Iris Plus, la pressa .Superior può essere upgradata permettendo così cicli di lavoro più rapidi, grazie al cambio di velocità a zero millimetri dal contatto lamiera e la gestione della velocità avviene in relazione ai pezzi che vengono lavorati. Iris Plus permette velocità e precisione: il cambio di velocità è eseguito a zero millimetri dal contatto lamiera e il controllo dell’angolo garantisce risultati ottimali alla prima piegatura. CHIAMARSI .FIRST Tra le caratteristiche funzionali di .First, oltre all’altissima velocità di lavoro che garantisce una massima produttività, sono degne di nota lo spostamento degli assi estremamente rapido, i consumi ridotti, un design ergonomico che – unito a spazi di ingombro ridotti – permettono una perfetta gestione della macchina, con un'illuminazione zona lavoro a led, la silenziosità, la possibilità di personalizzare gli attacchi utensile in funzione delle esigenze del cliente e molte altre caratteristiche che contribuiscono a renderla sicura e molto precisa. BE .SMART... La “piccola di casa” .Smart è invece stata studiata per una produzione versatile, funzionale e flessibile. È dotata di bombatura idraulica non attiva e di 4 assi (con possibilità di aggiornarli fino a 6) e corsa da 250 mm. .Smart è una macchina tradizionale che monta la tecnologia di base della cugina .Superior, è costruita interamente in Italia e si avvale della migliore componentistica italiana ed europea. Un'interessante peculiarità di .Smart è la riduzione al minimo delle flessioni per merito del dimensionamento del pestone porta lama. I cilindri della .Smart, infine, sono ottenuti da masselli forgiati ad alta resistenza e lavorati con lappatura sul diametro di scorrimento. IL SAFETY WORK DI VICLA L'azienda è tra le più giovani nell'ambito delle presse piegatrici e in dieci anni è riuscita ad affermarsi sui mercati nazionale e internazionale, arrivando in Europa e Nord America, grazie anche agli investimenti di Ricerca&Sviluppo e Sicurezza e ridefinendo la sicurezza col termine di “tranquillità operativa” ossia “safety work”. Per le sue presse piegatrici ha previsto l'applicazione delle più severe norme vigenti in questa materia, così da rispettare tutti gli standard anche dal punto di vista legale.
Lo scenario è quello tipico del mercato di oggi: mole di lavoro gigantesca, pezzi diversi l’uno dall'altro, livello di qualità richiesto elevatissimo e consegne stringenti.Sembra andare tutto liscio. La macchina comprata a un prezzo da urlo si sta rivelando un vero affare: piega tutto e non dà segni di cedimento. L'operatore finalmente si è adattato alla nuova pressa piegatrice e le sue mani corrono veloci come il vento sui tasti del controllo numerico. Ad un tratto succede l'imprevisto: il piegatore schiaccia il pedale, la pressa emette un suono insolito, quasi stesse soffrendo. La traversa scende dapprima allineata, poi si abbassa di lato. Allo stesso tempo un rigagnolo giallastro scende dal carter di uno dei due cilindri. Ormai è tutto chiaro: la pressa piegatrice è guasta. Nel preciso momento in cui accade il danno parte la conta dei costi, un'attività che porta il nome di calcolo del mancato guadagno da lucro cessante. Gli sprechi di denaro sono difficilmente quantificabili, solo dopo un'attenta analisi è possibile disporre di una stima verosimile della loro entità. C'è da dire che, purtroppo, rilevare dati costa tempo e fatica. Però, se non ci affidiamo a dei numeri precisi e attendibili non avremo un'indicazione su quali siano le scelte davvero convenienti per la nostra impresa. Ecco perché è molto importante catalogare i costi di un fermo macchina. Alcuni sono immateriali e di difficile stima, ma la maggior parte è assolutamente rilevabile in breve tempo rispondendo ad alcune semplici domande: 1) Quanto costa il tuo addetto alla pressa piegatrice? Un piegatore è solitamente un operaio specializzato, quindi non è colui che ha lo stipendio più basso in quanto crea un certo tipo di valore aggiunto. Dal momento che tale componente viene a mancare, il costo per l'azienda inizia subito ad avere un certo peso. È vero che può dedicarsi ad altre mansioni temporaneamente, ma il reparto piegatura a causa del fermo macchina sicuramente viaggerà a velocità ridotta. 2) Quanto costa l'assistenza? Dipende se è stato stipulato un accordo con il costruttore. Spesso se la macchina non è nuova ci si rivolge al service della casa madre o a tecnici freelance. In ogni caso c'è un costo orario da sostenere che cresce, ovviamente, in relazione alla durata dell'intervento di riparazione. 3) Quanto costano i ricambi della nostra pressa piegatrice? E aggiungiamo, quanto è facile reperirli? Il loro costo balza subito all'occhio, ma la difficoltà nell'averli subito a disposizione allunga il tempo di fermo macchina, aumentando il costo del primo punto e di tutti gli altri che vedremo dopo. Tra i costi che non sono quantificabili rapidamente, ma che possono avere pesanti risvolti ci sono quelli che potremmo definire rischi, tra cui: 1) Stress dei reparti contigui In altri termini significa che il lavoro che non fa la pressa piegatrice guasta deve essere smaltito dalla o dalle altre macchine presenti in azienda. Spesso ciò porta a una accelerazione dei processi che possono aumentare i rischi di errore. Oppure, la necessità di aumentare le ore dei collaboratori o l'aggiungere un turno per tutto il tempo del fermo macchina. Tutto questo ha una ovvia ricaduta sul costo totale del guasto. 2) Esternalizzazione delle lavorazioni Rivolgersi a una officina che fa la nostra stessa attività potrebbe essere una soluzione per risolvere momentaneamente il problema del blocco delle consegne.Ovviamente il costo del lavoro sarà diverso e si somma a tutti gli altri costi determinati dal fermo macchina. 3) Ritardi nelle consegne Si tratta del rischio peggiore che un terzista possa affrontare, assieme alla non conformità dei pezzi lavorati. Purtroppo, i risultati di questo disservizio possono essere diversi e dipendono da tipo di rapporto con i propri clienti. Con alcuni un ritardo nelle consegne può tradursi in una penale, che va ad intaccare in parte o totalmente il guadagno. Con altri può determinare la fine di un rapporto, specie quando esso è appena iniziato. Quindi, è sempre bene chiedersi quanto costa un fermo macchina? in ogni momento della scelta del fornitore e della pressa da acquistare. È necessario gettare uno sguardo oltre le apparenze per vedere al di là del prezzo! Scegliere la tua prossima pressa è quindi una scelta decisiva che determinerà la tua produzione. Scegli quella più adatta a te: affidati agli esperti!
L’importanza di saper valutare il fornitore perfetto per la tua pressa. In un comparto estremamente competitivo come quello delle macchine per lamiera è molto facile imbattersi in falsi miti, vecchie credenze e vere e proprie speculazioni. Si dice: “non è tutto oro quel che luccica”: niente di più vero. Molto spesso il mercato viene condizionato da notizie e messaggi fuorvianti che possono indurre i potenziali acquirenti verso una scelta non ottimale, se non sbagliata. Grandi marchi blasonati o semplicemente presenti sul mercato da moltissimo tempo sovente vengono scelti “alla cieca” per l’aura di “sacralità” in cui sono avvolti. Ma siamo sicuri che un investimento importante, come quello di una pressa piegatrice - bene durevole e impegnativo, non meriti un’analisi più approfondita? Le caratteristiche del produttore perfetto Per un’azienda moderna, che combatte a testa alta nel tempestoso mercato di oggi, il produttore che può soddisfare appieno le esigenze dovrà essere: Tecnologico. Deve essere in grado di gestire e, quindi, proporre ciò che di meglio esiste oggi in commercio in termini di tecnologia applicata. Controlli numerici semplici e intuitivi che consentano una gestione delle macchine totale e coinvolgente, sistemi di movimento veloci, precisi e green, oltre a dispositivi di sicurezza all’avanguardia. È meglio diffidare dai fornitori che in catalogo possono proporre esclusivamente sistemi obsoleti. Affidabile. Il fornitore perfetto per la tua pressa è quello che non lascia solo il cliente, in nessun caso. L’assistenza del fornitore perfetto è quella che chiarisce ogni dubbio del cliente: un’assistenza pronta, disponibile ed eseguita da personale estremamente competente, è tra gli ingredienti più importanti per evitare inutili e dannosi fermi macchina. Questo perché anche la miglior macchina del mondo può avere dei problemi e non per forza legati alla sua qualità. A volte possono essere anche agenti esterni a compromettere il funzionamento della pressa piegatrice. Disponibile. Raramente un produttore che offre macchine standard o poco personalizzabili può essere in grado di venire incontro alle esigenze del cliente: a maggior ragione in un contesto come quello odierno, fatto quasi totalmente di commesse di pezzi speciali, in piccoli lotti, di qualità e da produrre in fretta. Non è accettabile spendere grandi somme in una macchina standardizzata per poi accorgersi che molti lavori non sono possibili da realizzare. Ci vogliono versatilità e flessibilità in fase di scelta, progettazione e, di conseguenza, di utilizzo. Vicino. O meglio: “prossimo”. Non intendiamo la vicinanza fisica: la prossimità di un fornitore si misura nella sua reale disponibilità a spalancare le porte della propria casa per ascoltare il potenziale cliente e per accompagnarlo durante tutte le fasi che determinano una scelta corretta. Capire insieme qual è il core business del cliente, sapergli spiegare quali sono le soluzioni che fanno al caso suo e come funzionano: questa è vicinanza, perché il fornitore perfetto non può dar nulla per scontato. Un potenziale cliente, anche quello più in gamba, non è un produttore di presse piegatrici, quindi non è detto che conosca tutti gli aspetti da valutare in fase di configurazione. Per questo il fornitore perfetto, oltre ad essere in grado di proporlo, deve anche educare il cliente alla conoscenza del dispositivo tecnologico adatto ai suoi scopi. Insomma, acquistare una macchina apparentemente banale come una pressa piegatrice non è affatto semplice. Il fornitore perfetto è colui che fa fare al cliente la scelta giusta e che gli offre le migliori soluzioni… sapendoglielo spiegare!
Quando si parla di presse piegatrici, siamo nel campo delle macchine industriali, ovvero dei cosiddetti beni durevoli.Questa dicitura racchiude un mondo di aspetti che non vanno trascurati. Innanzitutto, per durevole si intende un investimento che dovrebbe rimanere in azienda a lungo, per questo è importante scegliere oculatamente il fornitore adatto. Le presse piegatrici sono macchine estremamente versatili e all'apparenza molto semplici. Pertanto, non si deve mai sottovalutare l'importanza di scegliere le presse piegatrici che sappiano trasferire sui propri prodotti il giusto valore aggiunto necessario a rimanere competitivi sul mercato. Qui i cinque elementi da tenere in considerazione nella scelta del fornitore: La qualità prima di tutto Come detto più volte, il mercato di oggi premia il valore aggiunto di ciò che è prodotto e la capacità delle aziende di saperlo proporre. Come si può pretendere di ottenere qualità senza gli strumenti adeguati? Inutile girarci intorno: le presse piegatrici sono macchine che devono durare anni e rimanere affidabili nel tempo. Sarà la compagna fedele di uno o più operatori che lavoreranno tanto meglio quanto più la macchina sarà adatta alle esigenze dell'azienda. Diffidate delle offerte troppo allettanti da essere realistiche perché, purtroppo, non tutti i fornitori propongono la giusta qualità al miglior prezzo sul mercato. L’assistenza Tutte le presse piegatrici, anche le più affidabili, possono avere dei problemi; e gli operatori, specie all'inizio, hanno bisogno di chiarimenti su come comportarsi per risolvere il problema. Affidarsi ad un fornitore che, una volta venduta la macchina, non risponde più al telefono o interviene a carissimo prezzo e quando vuole lui, significa ritardi nelle consegne. In altre parole, mancanza di qualità nel servizio: proprio ciò di cui le aziende non hanno bisogno. L’usabilità delle presse piegatrici La tecnologia va avanti, ma ci sono sistemi e sistemi. Esistono controlli numerici estremamente semplici e intuitivi che fanno le stesse cose di altri scenografici ma complessi. A che serve la tecnologia se non è amica di chi la utilizza? Ma non solo: come si può imparare senza qualcuno che spieghi con chiarezza il funzionamento dei propri prodotti? La possibilità di ottenere soluzioni su misura Molte volte si resta incantati dalla percezione di grandezza che molti big-players danno di sé. Sicuramente le dimensioni e la forza di un'azienda non arrivano mai per caso, ma è pur vero che se abbiamo bisogno di soluzioni fuori dallo standard, ovvero personalizzabili, forse dobbiamo pensare di rivolgerci altrove. Ora, in un mercato orientato verso i lotti molto ridotti di pezzi spesso speciali e di alta qualità da consegnare in tempi strettissimi, siamo proprio sicuri che una macchina identica ad altre migliaia faccia proprio al caso nostro? Non sarebbe interessante avere la possibilità di poter scegliere ciò che più si addice alle nostre esigenze produttive? La cura prestata ai dettagli Non è affatto un argomento scontato, anzi. La qualità di un fornitore traspare anche da come si presenta. Un bel sito web, la cura delle immagini e delle spiegazioni dei prodotti, la stessa cura estetica e funzionale riservata alle proprie macchine sono sintomi di passione per il proprio lavoro. Ricordiamoci che tutte le aziende sono fatte di persone e solo chi ambisce alla perfezione sotto ogni aspetto raggiunge dei risultati e può dirsi in grado di poter soddisfare le esigenze dei clienti. Ci sono molte aziende in cui i cataloghi sono confusi, le macchine di cento colori diversi e le descrizioni fumose o copiate da altri: ciò che ne traspare è un'immagine di provvisorietà e un indice di trascuratezza verso la qualità dei propri clienti.
Una pressa piegatrice per lamiera moderna è una macchina che ha conosciuto un’evoluzione incredibile negli ultimi 30 anni: dalle prime piegatrici meccaniche, alle idrauliche, alle elettriche, fino ad arrivare alle presse piegatrici ibride. Se sei curioso di scoprire di più sulla storia e l'evoluzione di questa macchina per lamiera, ti consigliamo di leggere l'articolo che abbiamo scritto. Dalle piegatrici meccaniche alle piegatrici ibride: come è cambiata la lavorazione della lamiera Il settore della lavorazione della lamiera sta evolvendo e con esso la richiesta di macchine piegatrici sempre più performanti, in grado di ridurre i costi di gestione e realizzare pezzi perfetti al primo colpo. Da sempre attenta alle esigenze del mercato Vicla ha scelto di muoversi su due binari: da un lato, la personalizzazione di ogni macchina, cucita su misura del cliente; dall’altra, sull’efficienza della tecnologia ibrida applicata alla piegatura che ad oggi continua ad essere la soluzione più performante sul mercato in termini di flessibilità, risparmio energetico e performance produttive. Nel contesto attuale, in cui l’attenzione alla sostenibilità e la necessità di ottimizzare i processi produttivi sono diktat sempre più imperativi per le aziende, le piegatrici ibride Vicla sono la soluzione innovativa che combina prestazioni superiori e una significativa riduzione dei consumi. Sebbene la struttura di base non sia cambiata molto, il vero fulcro dell’innovazione ibrida ruota attorno all’integrazione di nuove soluzioni tecnologiche per aumentare l’efficienza – in termini di precisione e velocità – e al contempo ridurre gli sprechi – di energia, di materiale e di tempo. La piegatrice ibrida è quindi la naturale evoluzione della pressa piegatrice idraulica e raggiunge livelli prestazionali impensabili fino a poco tempo fa. Oggi cercheremo di capire come funziona e che differenza c’è rispetto a una sincronizzata idraulica e ad una piegatrice elettrica. Come funziona una piegatrice ibrida? La piegatrice ibrida SUPERIOR di VICLA è una macchina ad alte prestazioni, che racchiude in sé il meglio della tecnologia idraulica, unita a una gestione elettronica eccellente. Rispetto a una piegatrice idraulica convenzionale, la piegatrice .SUPERIOR si distingue per l’elevato efficientamento energetico, che consente di risparmiare fino al 78% di corrente elettrica. Ciò è possibile grazie a uno specifico sistema idraulico, progettato e studiato per garantire consumi ridotti e per impiegare minori quantità di olio rispetto ad una macchina convenzionale. Sul mercato esistono diverse tipologie di piegatrici ibride, ma non sono tutte uguali. Alcuni costruttori e rivenditori, infatti, definiscono “ibrida” anche una piegatrice che monta semplicemente un inverter. Si tratta di una forzatura di significato che non appartiene alla filosofia di VICLA. Caratteristiche di una presse piegatrice ibrida L’innovazione tecnologica di una vera piegatrice ibrida ruota attorno a un impianto idraulico specifico, che, nel caso del modello ibrido di serie di casa VICLA, comprende un circuito idraulico doppio completamente indipendente, ciascuno dotato di un proprio serbatoio, motore, pompa e inverter. La separazione funzionale dei due cilindri permette un controllo ottimizzato in funzione del carico necessario per ogni cilindro; inoltre permette di ottenere un’efficienza dal punto di vista energetico. Si tratta di un sistema capace di minimizzare l’usura della macchina concentrando tutta la sua efficienza e bilanciando automaticamente la pressione di lavoro esclusivamente sul lato che è utilizzato durante la piegatura di quel pezzo specifico. Il modello ibrido per eccellenza: Superior Hybrid Plus Un ulteriore livello di performance è fornito dal modello Hybrid Plus: il sistema si compone di un motore brushless per ciascun cilindro, capace di fornire elevate forze ed alte velocità di spostamento. Si tratta di un sistema ancora più compatto e composto da motore e pompa in presa diretta, installati direttamente sui cilindri. con un piping notevolmente ridotto. I vantaggi della piegatrice ibrida: dati a confronto I vantaggi della tecnologia ibrida non si fermano al risparmio energetico - già di per sé un beneficio che vale l’investimento - ma includono anche: elevata precisione di piega; cicli di lavoro più rapidi; maggiore ripetibilità nel tempo. -%50 di olio idraulico rispetto a una piegatrice idraulica Grazie alla presenza di due potenti motori brushless si ottiene una gestione fluida ed estremamente precisa del movimento della traversa. Gli utensili superiori deformano i pezzi con estrema precisione e ripetibilità, gli spostamenti raggiungono precisioni millesimali per una esperienza di piegatura completamente nuova. Quante volte, se le pieghe dei pezzi non sono costanti nei gradi, si punta il dito esclusivamente al materiale? Ebbene, con il sistema ibrido Vicla emergono tutti i limiti delle macchine che abbiamo sempre usato. Avere finalmente a disposizione un punto morto inferiore calibrato al millesimo rende tutto molto più semplice ed è proprio così che la produttività aumenta. I motori brushless, veloci e precisi, sono direttamente collegati a due piccole camere d'olio. Questo significa che la macchina dotata del nuovo sistema ibrido Vicla ha un'idraulica molto più snella ed efficace. L'olio utilizzato per azionare la traversa è in quantità molto minore rispetto ad una pressa idraulica tradizionale. Il risultato è in maggiore precisione non risentendo il sistema ibrido Vicla delle escursioni termiche come succede invece alle macchine tradizionali. In piegatura una macchina precisa è senza dubbio il miglior mezzo per aumentare la velocità di esecuzione dei pezzi. Minore consumo e impatto ambientale In una pressa idraulica tradizionale una pompa di grandi dimensioni rimane attiva costantemente, che la macchina stia piegando o meno. Si assiste in questo modo ad una dissipazione di energia e di calore molto elevati e totalmente inutili. Con il sistema ibrido Vicla il consumo è strettamente legato al reale utilizzo della macchina (la quale consuma solo quando è in attività). I motori elettrici brushless muovono la traversa (consumando energia) solo all'azionamento del pedale, per il resto sono spenti. Ciò significa il consumo della pressa piegatrice è a livelli minimi ogni qualvolta ci sia la necessità di cambiare utensili, programmare il controllo e durante tutta la grande quantità di fasi che non prevedono il movimento della traversa. Un altro aspetto che rende veramente green il sistema ibrido Vicla è la minore quantità di olio utilizzata rispetto ad una pressa idraulica tradizionale. I costi di sostituzione e smaltimento si riducono drasticamente, in altre parole: più risparmio e meno impatto ambientale. Tutti vantaggi che si traducono in una maggiore efficienza del sistema produttivo e nella realizzazione di prodotti finiti perfetti. In una parola: qualità. Non solo in termini di stabilità della struttura e precisione di piega ma anche di risparmio energetico e riduzione al minimo di sostanze inquinanti. Hybrid System La pressa piegatrice ibrida .Superior è dotata di un innovativo sistema ibrido di serie, senza variazione di prezzo rispetto a una macchina convenzionale, capace di garantire un eccezionale risparmio energetico e una notevole riduzione del consumo di olii grazie anche all’impiego di un doppio serbatoio. I risultati in numeri di questa innovazione tecnologica sono un risparmio energetico di ben il 78%, una considerevole riduzione olii (es.: 2X40 litri - pressa 110 t), un incremento della produttività del 20%, una riduzione del limite per la risalita del 20%, l’abbassamento del 50% della temperatura dell’olio, il rischio di perdite ridotte del 70%, la riduzione del volume del serbatoio del 50% e un processo di installazione più semplice e veloce del 50%. Con l’Hybrid System di VICLA si registra inoltre una riduzione del 60% del sistema di tubazioni (piping). Hybrid System Plus L’Hybrid System è una dotazione di serie presente nella configurazione standard della pressa piegatrice .SUPERIOR che, a seconda delle esigenze di produzione, offre un’estrema flessibilità anche nell’aggiunta di optional e soluzioni su misura. Come l’Hybrid System Plus: il sistema che spinge la riduzione dei consumi al 78% rispetto a una macchina convenzionale e di ben il 23% in più rispetto allo stesso Hybrid System montato di serie. Sistemi di controllo in tempo reale per posizionamenti sempre precisi e pieghe lineari Un altro degli aspetti interessanti di una pressa piegatrice ibrida, risiede nella possibilità di dotarte la macchina di dispositivi per il controllo di piega in tempo reale, come il controllo dell'angolo, il dispositivo di bombatura attiva e il sistema di compensazione delle flessioni delle spalle. Controllo delle flessioni delle spalle A questo proposito, VICLA ha brevettato il proprio dispositivo FLEX, capace di controllare le flessioni strutturali delle spalle e nello stesso tempo di mantenere la stessa profondità di piega, a prescindere dalla lunghezza del foglio lamiera. Queste flessioni vengono chiamate in gergo sbadiglio e altro non sono se non la tendenza della macchina ad aprirsi nella zona dell'incavo. FLEX è un sistema davvero unico perché ne sono dotate solo macchine di segmenti top, ennesimo elemento in più in termini di rapporto qualità/prezzo a favore delle macchine a marchio VICLA. Bombatura adattiva Ulteriore punto di forza è la dotazione nella configurazione standard della .SUPERIOR di un sistema di bombatura attiva, una soluzione altamente flessibile capace di ottimizzare al massimo l’intero sistema di produzione, di garantire inoltre una straordinaria stabilità della struttura e precisione di piega e di rispondere adeguatamente alle sollecitazioni meccaniche. Il dispositivo di bombatura adattiva Clever consente il calcolo delle correzioni dell’angolo di piega in tempo reale, senza la necessità dell’intervento dell’operatore e anche su materiali non uniformi. La bombatura attiva è quindi molto più performante della bombatura automatica, ovvero quel sistema che si basa su dati preimpostati. In questo articolo, spieghiamo quali sono i sistemi di bombatura più utilizzati in pressopiegatura. Controllo dell'angolo Per migliorare il risultato di piega e gestire al meglio il ritorno elastico, ovvero la tendenza della lamiera a ritornare alla sua forma originaria, esistono diverse soluzioni. In passato si suggeriva di utilizzare la tecnica dell'overbending; questa tecnica rimane sempre valida, ma oggigiorno sono stati sviluppati dei sistemi che aiutano a calcolare e correggere automaticamente l'angolo di piegatura. Uno di questi è il controllo dell'angolo. In commercio ne esistono di molti tipi e se vuoi approfondirne il funzionamento ti consigliamo di leggere la guida Piegatura lamiera: i sistemi di controllo dell'angolo Il sistema utilizzato nelle presse piegatrici modello Superior è il controllo dell'angolo Data M. Questo sistema prevede una coppia di lettori laser che scorrono sul banco e misurano l'angolo di piegatura. Dispone di otto programmi diversi di misura in base alla necessità di lavorazione. Ad esempio, è possibile impostare il programma in modo che misuri in tempo reale le correzioni su una lamiera di prova, per poi applicare i risultati ottenuti su tutte le pieghe successive. In questo modo si ottimizza il ciclo, velocizzando il processo di piegatura. Nella competizione che il mercato impone, innovare non è più un’opzione bensì una scelta obbligata. E Vicla propone di innovare tramite il suo sistema ibrido, offrendo prestazioni mai viste, nuovi livelli di produttività, precisione e risparmio.
Tutti ricerchiamo la velocità in produzione, caratteristica che, tradotta in altri termini, significa efficienza di processo. Ma cosa s’intende per velocità? Una pressa piegatrice veloce non è quella i cui assi di movimento Y, X, R ed eventualmente Z vengono azionati più rapidamente di un’altra. La velocità di una pressa piegatrice la si deve giudicare solamente in funzione della qualità dell’apporto che fornisce all’intero processo produttivo. Per questo è importante e interessante conoscere le evoluzioni della tecnologia, con i limiti ad essa connessi via via superati: serve per poter scegliere la macchina più veloce in funzione di ciò che facciamo e di quello che il mercato offre. La velocità rappresenta una componente quanto mai relativa che solo assieme ad un costruttore di presse piegatrici evoluto può essere raggiunta e superata grazie alle proposte che più si addicono alle tue esigenze. Ma prima è assolutamente necessario fare una piccola carrellata sulle tecnologie ormai in disuso ma che, a loro modo, hanno contribuito al raggiungimento degli standard odierni. Se la piegatura “a tre punti” (vedi il manuale di pressopiegatura) ruota attorno ad un concetto tutto sommato apparentemente semplice, molteplici sono state nei decenni le tecnologie che hanno tentato di ottenere lo stesso effetto, ossia l’avvicinamento controllato di un punzone ad una matrice nel modo più rapido e preciso possibile. Presse meccaniche Ormai in disuso, hanno segnato gli albori della piegatura. Collegate ad un volano e ad un movimento simile alle presse eccentriche da stampaggio, fornivano una spinta concentrata e apparentemente molto rapida. Infatti, in assenza di una grande precisione o di registri regolabili comodamente, la sola velocità della traversa Y diventa del tutto insufficiente nell’ottica di un reale miglioramento del processo. Da aggiungere sicuramente il fatto che risultavano essere molto pericolose. RG Promecam Sicuramente tra le macchine più storiche. Prodotte dalla ormai scomparsa azienda francese Promecam, prevedeva una anticonvenzionale risalita del banco in luogo della classica discesa della traversa su cui vengono fissati i punzoni. Presse idrauliche a barra di torsione Apparentemente identiche alle idrauliche sincronizzate utilizzate anche al giorno d’oggi, rappresentano in tutto e per tutto le loro antesignane. I due cilindri venivano sincronizzati nella discesa attraverso l’utilizzo di un semplice sistema di leverismi collegati ad una barra di torsione. I fine corsa, invece, erano spesso costituiti da due chiocciole mosse da alberi a giunti cardanici che spostavano, di fatto, le battute di arresto dei cilindri. Presse idrauliche sincronizzate Rappresentano la grande maggioranza delle macchine utilizzate nelle carpenterie moderne. I due cilindri sono indipendenti e governati dall’azione di apposite valvole proporzionali. Possono essere considerate un ottimo compromesso per il raggiungimento della massima velocità di esecuzione di cui abbiamo bisogno. Se aggiungiamo infatti che ad una tecnologia ormai matura e affidabile possiamo aggiungere accessori come registri posteriori multi-asse, accompagnatori, controlli numerici grafici e molto altro, potrebbe rappresentare sicuramente la tecnologia che fa più al caso tuo. Presse idrauliche ibride A volte chiamate superficialmente elettriche, rappresentano piuttosto la naturale evoluzione delle idrauliche sincronizzate. In questo caso la velocità è molto elevata, grazie all’abbinamento di una precisione sconosciuta alle tecnologie precedentemente descritte. Il segreto è la presenza di due motori brushless che movimentano in maniera diretta due camere d’olio separate e molto più piccole. Ne consegue che la velocità e la precisione vengono così accompagnate da consumi estremamente ridotti. Presse elettriche Rappresentano una nicchia che le vede più adatte a specifici tipi di lavori. Possono essere movimentate con delle cinghie o delle viti a ricircolo in trazione o compressione. Un altro aspetto molto importante, anche se non sembra assolutamente connesso con la velocità, è la dimensione della pressa piegatrice. Ragionando infatti in termini di velocità di flusso e non di singola macchina, è da prendere in considerazione la possibilità di dotarsi di una pressa piegatrice dalle dimensioni compatte o molto compatte. Questo vale soprattutto per un terzista con una produzione reale che preveda l’80% o oltre di pezzi sotto i 1500-2000 mm di lunghezza di piega. Una valida alternativa dunque può essere anche affidarsi ad un costruttore che possa avere nel proprio catalogo una macchina piccola ed estremamente veloce che sgravi buona parte del lavoro in termini di varietà e cambi attrezzaggio.
Oggigiorno è possibile avere assieme velocità e precisione nella piegatura della lamiera, basta saper scegliere la più adatta pressa piegatrice: per realizzare un matrimonio apparentemente impossibile infatti, è necessario dotarsi di una pressa piegatrice che sia un reale valore aggiunto per la filiera produttiva. Oggi scopriremo quali sono gli aspetti più importanti – e spesso sottovalutati - da considerare per poter avere finalmente nella tua azienda velocità e precisione allo stesso tempo. La piegatura della lamiera infatti porta con sé delle problematiche fisiologiche, rappresentate innanzitutto da diversi fattori di variabilità ambientali e del materiale. La filiera produttiva di un pezzo in lamiera è simile ad una catena, che inizia con un’idea sviluppata in un ufficio tecnico, successivamente abbozzata in fase di taglio e subito dopo “resa viva” e dotata di volume dalla pressa piegatrice. Se ogni maglia della catena non è di alta qualità e ben lubrificata, il movimento della tua azienda rischia di bloccarsi o di lavorare male, con perdite inaccettabili in termini di rapidità ed efficienza. Per questo motivo è controproducente investire in maniera disomogenea sulle tecnologie di cui hai bisogno. Ad esempio: non è ragionevole pensare di poter abbattere sufficientemente gli sprechi acquistando una macchina a taglio laser di ultima generazione, campionessa di rapidità, se poi la accompagni ad una piegatrice obsoleta o low cost. Ecco dunque alcuni consigli per non dover per forza scegliere tra velocità e precisione. 1) Scegli una macchina robusta e ben costruita Poter contare su macchine progettate ad hoc e realizzate con cura e qualità è uno dei fattori chiave per garantirsi velocità e precisione allo stesso tempo. In tal senso, il made in Italy è già di per sé un gran bel biglietto da visita, soprattutto dal punto di vista dell’esperienza, della serietà, della capacità e della qualità generale. Contro ogni falso stereotipo infatti, l’Italia rappresenta una delle prime cinque nazioni nella produzione di macchine utensili e non a caso in tutto il mondo il settore riconosce da sempre nelle realizzazioni italiane un grande valore aggiunto. 2) Scegli un costruttore che ti ascolti Si tratta di un tema molto sottovalutato, ma è invece confermato da più fonti che scegliere una buona macchina senza poter disporre di una altrettanto buona assistenza può risultare del tutto controproducente. Potere, ad esempio, contare su un costruttore minore in dimensioni, ma grande nel servizio, fornisce un vantaggio competitivo enorme e difficilmente quantificabile. Ciò che ti serve è trovare un partner che sia disposto a farti visitare la propria sede, parlare con i propri titolari e collaboratori e, ovviamente, in maniera diretta con il proprio service per ogni evenienza. Perché velocità e precisione devono viaggiare assieme anche nell'assistenza. 3) Scegli un costruttore attento alle tue esigenze Se per lavorare con velocità e precisione hai bisogno di un determinato componente o accessorio, è bene innanzitutto che il produttore lo proponga nel proprio catalogo e che, soprattutto, sia in grado di consigliarti in modo trasparente e competente quale sia il migliore per te. Accompagnatori per la lamiera, tecnologia ibrida, registro multi-assi, attacchi utensili rapidi… Tutti dispositivi che non vanno mai valutati come un costo vivo, ma come un vero e proprio investimento per migliorare la qualità e l'efficacia delle lavorazioni. Quindi: in piegatura la velocità e la precisione possono coesistere solamente se si dispone di una macchina di qualità superiore e prodotta da un costruttore serio e disposto ad ascoltare le esigenze del cliente, condizioni ormai indispensabili per poter lavorare fornendo un valore aggiunto. Nessuno dei tuoi clienti infatti sarà mai disposto a pagare il sovrapprezzo dei tuoi sprechi derivati dalla lentezza e dalla bassa precisione della tua macchina, tanto meno in un mercato estremamente competitivo come il nostro. Vuoi scoprire tutto quello che ti serve sapere quando scegli la tua nuova pressa piegatrice? Affidati agli esperti
Quando si parla di piegatrici industriali e della loro importanza all'interno di una azienda per aumentarne la produttività, si associano due termini che, solo superficialmente, potrebbero sembrare strettamente connessi: “efficienza” e “risparmio. Per quanto la connessione tra questi due aspetti sia reale, perché fare efficienza molto spesso ha tra i suoi risultati l'ottenimento di un risparmio –che sia di materiale, di energia, di tempo o di fatica–, si tratta però di due fattori distinti. Efficientare un sistema, una linea di produzione, un processo o anche solo un singolo macchinario significa riuscire a sfruttare al meglio ciò che si ha a disposizione, le sue caratteristiche e le risorse, elementi che devono lavorare in concerto per dare il migliore risultato possibile in base agli obiettivi da raggiungere. Il tutto con un'attenzione alla riduzione degli sprechi. Il cuore della macchina: la zona lavoro La possibilità di personalizzare un macchinario in base alle esigenze operative specifiche dell'azienda che lo andrà poi a utilizzare diventa fondamentale per aumentarne l'efficienza produttiva e, conseguentemente, la capacità competitiva. Nello specifico delle macchine per la lavorazione della lamiera, come le piegatrici industriali, un elemento importante è la zona lavoro. Da questa postazione si gestiscono le operazioni di macchina e si imposta il flusso di produzione, è quindi essenziale riuscire ad assicurare la migliore interazione uomo-macchina, da cui dipende una parte rilevante della qualità finale di ciò che si produce. Il comfort durante le fasi di lavoro e l'ergonomia della postazione sono forse i primi elementi a cui si pensa ma, per quanto importanti, non sono certo gli unici fattori da considerare, determinanti sono infatti i seguenti elementi: l'adattabilità della zona lavoro, che permette di gestire in sicurezza tutte le fasi della lavorazione e di passare agilmente a mansioni diverse, assicurando così la produzione di lotti differenti, anche piccoli, con la massima riduzione delle tempistiche; la configurazione su misura della postazione per un accesso ideale ai vari utensili; il layout della macchina, così da adattarla allo spazio in cui deve essere collocata; la sicurezza, con il rispetto rigoroso della normativa vigente in tema. I cardini dell'efficienza Più in generale poi, nella ricerca dell'efficienza intervengono sia elementi generici, ovvero comuni accorgimenti applicabili a qualsiasi condizione lavorativa, sia fattori specifici che si basano sulle peculiarità di ogni singola lavorazione o esigenza produttiva e possono essere, quindi, differenti da situazione a situazione, anche qualora interessino la stessa tipologia di macchina. La ricerca dell'efficienza diventa quindi un vero e proprio processo strategico aziendale che, oltre a quanto sinora considerato, fa perno su alcuni fattori fondamentali: la collaborazione tra fornitore e utilizzatore. Sapere capire e interpretare le necessità di un'azienda diventa il lasciapassare verso nuove fette di mercato. Già in fase di progettazione –si pensi sempre alle caratteristiche sopra descritte della zona lavoro– il confronto con il cliente permette la realizzazione di soluzioni su misura, in grado di rendere unico un prodotto standard e di assecondare i bisogni dell'azienda utilizzatrice. la capacità di sapere guardare al mercato, comprenderne i trend e, qualora possibile, anticiparli, con uno sguardo attento in particolare a tutto ciò che è innovazione. Rientra in questo ambito anche l'attenzione alla progettazione di soluzioni capaci di garantire elevate prestazioni, risparmio energetico e di risorse, e un impatto ambientale ridotto. avvalersi a propria volta di fornitori competenti e certificati. La scelta dei partner lungo la catena di fornitura determina la qualità finale del macchinario, in termini di livello qualitativo dei materiali forniti, di velocità nella risposta e di rispetto delle tempistiche di fornitura, chiamate a essere sempre più rapide. fornire un pre e post vendita strutturati e in grado di rispondere alle esigenze della propria clientela, possibilmente con soluzioni su misura. Dalla consulenza progettuale alla fornitura di pezzi di ricambio, fino all'assistenza e alla manutenzione, il servizio offerto –in loco o da remoto che sia– dovrà essere qualificato, effettuato con precisione e con una pronta risposta. investire in una continua R&S (Ricerca e Sviluppo) incentrata sui materiali, sui componenti e sulle tecnologie più innovative. I fatti dimostrano la validità di questo approccio, le aziende che hanno saputo sviluppare una flessibilità nella gestione e realizzazione dei propri macchinari sono riuscite non solo a mantenere ma addirittura ad aumentare le proprie quote di mercato, persino nei lunghi anni della crisi economica. In sostanza, diventare efficienti per potere garantire a propria volta soluzioni che portino l'efficienza all'interno del processo produttivo delle aziende clienti. Scegli la giusta macchina: scarica ora il manuale gratuito sulla presso piegatura che trovi gratuitamente qui sotto.
Le leggi di cui tenere conto sia in Europa, sia fuori dal contesto europeo, sono numerose, così come le normative e i certificati di sicurezza. Vediamo di capire l'importanza e i campi di applicazione delle leggi, ma anche dei decreti legislativi di chi è sottoposto a tali obblighi e come questo può aiutare a scegliere il meglio nell'ambito delle presse piegatrici. L'importanza dei certificati Sono innanzitutto i costruttori dei prodotti a essere i primi coinvolti nell'ambito delle leggi e delle certificazioni: una volta individuata la pressa piegatrice, si deve cercare di capire se questa mantenga gli standard che tali leggi o normative richiedono. A tal proposito abbiamo consultato il manuale dell'Inail (ex Ispesl) per l'utilizzo in sicurezza delle presse piegatrici (Caratteristiche di funzionalità e sicurezza dei dispositivi a protezione del fronte lavorativo delle presse piegatrici idrauliche). La legislazione è costruita dalle leggi dello Stato già operanti (in questo caso come si intende il “D.P.R. 27 Aprile 1955 n. 547 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”), nonché delle direttive europee recepite e tramutate in leggi che si applicano al campo delle macchine dove la presenza di macchine per la lavorazione a freddo dei metalli è significativa. Norme, leggi e decreti in Italia I contenuti del suddetto Decreto vengono applicati al D.P.R. 547/55 alle presse piegatrici, più in generale al titolo IV “Norme particolari di protezione per determinate macchine”, nel capo VI “Presse e Cesoie”: il 115 recita che le presse, le trance e le macchine simili devono “essere munite di ripari o dispositivi atti a evitare che le mani o altre parti del corpo siano offese dal punzone o da altri organi mobili lavoratori”; il 117 prevede che ci debba essere un movimento lento e altri dispositivi o accorgimenti per eliminare eventuali pericoli; il 78 prevede un comando a pedale; il 77 prevede la collocazione dei comandi di messa a moto; secondo il 76 ogni macchina deve avere un organo di comando per la messa in moto e l'arresto ben riconoscibili e a facile portata del lavoratore. I requisiti di sicurezza Il costruttore ha quindi l'obbligo di produrre macchine rispondenti ai requisiti essenziali di sicurezza, ma sottolineiamo che il documento di una norma tecnica viene reso obbligatorio solo se ne viene fatto cenno all'interno di una legge, altrimenti il costruttore può inserire tale norma su base volontaria. Quali sono i sistemi e le tecnologie per i quali l'Italia e la Comunità Europea tutta si danno un gran daffare in ambito legislativo li vedremo più avanti. I pro e contro dei sistemi Diversi sistemi, diversi pro e contro. Ciò che abbiamo detto prima in sostanza sulle norme e i decreti si ribalta di fatto sulla tecnologia: per quanto riguarda la barriera fotoelettrica i limiti di impiego sono quelli di pezzi e scatolati di piccole dimensioni, la possibilità di riflessione dei raggi infrarossi con l'utilizzo di lamiere riflettenti o il pericolo per l'operatore nel caso di errore nell'impostazione del punto di muting (o soppressione), mentre i pregi sono la protezione elevata, la possibilità di operare con barriera in verticale o in orizzontale e con ogni tipo di utensile. Per i sistemi laser che si muovono con la traversa i pregi sono proprio quelli di lavorare con pezzi piccoli e scatolati e i limiti di impiego riguardano un punto di soppressione molto alto o il rispetto della distanza di sicurezza solo in particolari condizioni di lavoro, il pericolo nel caso di sostituzione del punzone. Vecchie tecnologie inadeguate Per i sistemi di monitoraggio fissati alla tavola della pressa piegatrice c'è il monitoraggio al laser, che però – come il monitoraggio a luce non coerente che vedremo più sotto - non è più rappresentativo dello stato dell'arte di queste macchine. Il primo non garantisce la protezione completa della zona pericolosa, è obbligato a frequenti regolazioni della posizione del raggio e, nel caso di lamiere non perfettamente piane, la regolazione risulta difficile. Il monitoraggio a luce non coerente, invece, ha un raggio infrarosso che può essere riflesso dalla lamiera in lavorazione e la divergenza del raggio non garantisce il corretto funzionamento Tx-Rx. Cerchiamo ora di capire le differenti caratteristiche che una macchina deve avere per essere sicura a norma di legge. L'importanza delle varie fasi “La macchina pressa piegatrice deve già in fase di progettazione tenere conto del principio di integrazione della sicurezza che riguarda non solo l’uso della macchina in servizio, ma anche delle fasi di regolazione, manutenzione, montaggio e smontaggio” cita il manuale di sicurezza Inail sulle presse piegatrici. Quindi il momento migliore per raggiungere gli obbiettivi, mettendo in sicurezza le presse piegatrici, è – come si sarà compreso – quello definito nella fase di progettazione, poiché nello stampaggio di lamiere non si può lasciare nulla al caso e per raggiungere tali obbiettivi partiamo dal presupposto che la macchina che vogliamo acquistare e inserire in azienda deve essere più sicura di un'astronave. I fattori da considerare Iniziamo da qui: muting (inibizione) e blanking (soppressione). Per il muting, si tratta del fatto che le presse piegatrici sono solitamente progettate in modo che per un tratto della corsa il punzone abbia una certa velocità (per esempio 100mm/s). Successivamente, in un punto chiamato “di muting” programmato con il CNC a bordo macchina, il punzone prosegue la sua corsa fino a piega eseguita a bassa velocità (≤10 mm/s). Questo funzionamento è possibile se la macchina è provvista di un comando ad azione mantenuta e un sistema con dispositivo di sicurezza a fotocellula. Il blanking, invece, è una funzione disponibile per barriere ottiche in cui alcune parti del campo sensibile possono essere disattivate. Questo vuol dire che una o più aree della zona di rilevazione della barriera ottica sono rese inattive per poter permettere a una parte del pezzo in lavorazione di entrare nella zona di rilevazione senza attivare il dispositivo di protezione. La soppressione può essere incorporata nel dispositivo di protezione optoelettronico solo finché la distanza di sicurezza è tale da garantire che raggiungere la zona pericolosa sia impossibile. Gli altri punti di sicurezza Ci rendiamo conto che un solo post non può essere esaustivo dell'argomento, ma continuiamo qui con gli altri punti in una sorta di elenco ipotetico se vogliamo acquistare una buona pressa piegatrice: dobbiamo, per esempio, fare caso alla configurazione delle barriere materiali (ripari che possono essere di due tipi: fisso a segregazione totale che impedisce l’accesso alla zona pericolosa da tutti i lati, saldamente assicurato alla macchina, a un’altra struttura rigida o al pavimento e quello detto “a riparo interbloccato” associato a un microinterruttore, fatto apposta per impedire, se utilizzato assieme ai ripari fissi, l’accesso alla zona pericolosa durante qualsiasi movimento pericoloso) e barriere immateriali (si intendono fotocellule di sicurezza composte da apparecchi di protezione elettro sensibili che utilizzano dispositivi di protezione optoelettronici attivi dove la sicurezza dell’operatore è data dal rilevamento della parte del corpo umano che entra nella zona pericolosa e provoca l’arresto dei movimenti pericolosi). E poi ancora in posizione verticale o in posizione orizzontale, sistemi laser scanner, comando a due mani, con altre zone del corpo da proteggere come la zona anteriore, laterale e posteriore di chi lavora a una pressa piegatrice, sono solo alcuni dei fattori che dobbiamo tenere presenti quando parliamo di sicurezza delle macchine. Progettisti, produttori e sicurezza I progettisti devono prendere tutte le misure pratiche per garantire che i dispositivi inseriti nelle macchine che progettano non diventino un pericolo per chiunque costruisca, installi, usi, mantenga o effettui riparazioni, mentre sia i progettisti, i produttori e i fornitori di presse piegatrici e dispositivi di protezione individuali hanno doveri legali che devono soddisfare anche tutte le norme internazionali. Infatti, i differenti sistemi di comando come quello a due mani o il pedale a tre posizioni e in generale tutti i sistemi di comando e controllo della pressa piegatrice e i componenti di sicurezza a essi associati (laser, scanner e via dicendo) hanno per le presse piegatrici una rilevanza primaria. Tenendo in considerazione tutte le caratteristiche precedentemente elencate, si troverà ad assicurare una maggior sicurezza anche se si sta cercando di acquistare nel mercato dell'usato: ampio e ben fornito e, come abbiamo potuto notare, che ogni costruttore ha in casa. Ora che sai le caratteristiche che una pressa piegatrice deve avere per essere a norma, scegli quella giusta per te: scarica ora il manuale di pressopiegatura che trovi gratuitamente qui sotto.
La piegatura robotizzata ha compiuto passi da gigante negli ultimi anni. In un contesto dominato da produzioni di tante piccole serie, scarsità di manodopera, tempi di consegna sempre più ridotti, questi sistemi permettono di automatizzare processi prima impossibili da fare. VICLA ha progettato la linea MATRIX, le isole di piegatura robotizzata completamente personalizzabili, nate per rispondere alle reali necessità dei clienti. Perché guardare all'automazione in piegatura? Negli ultimi decenni, le industrie di ogni settore hanno assistito e preso parte ad un significativo cambiamento verso l'automazione, con soluzioni per ogni aspetto della produzione, dalle linee automatizzate di gestione del magazzino fino alle celle robotizzate di piegatura. Nel campo della lavorazione dei metalli, l'integrazione delle celle di lavorazione automatiche ha rivoluzionato il processo di piegatura della lamiera sulle presse piegatrici. Le celle di piegatura rappresentano indubbiamente una soluzione avanzata per l’automazione industriale, aumentando la qualità e l’efficienza del lavoro. Grazie ai vantaggi della programmazione di ultima generazione, questi sistemi possono lavorare continuamente, fornendo risultati costanti, ripetibili e di alta qualità, senza la variabilità associata agli operatori umani. “Negli ultimi anni, le industrie di ogni settore hanno assistito e preso parte ad un significativo cambiamento verso l'automazione.” afferma Corrado Nucci, Co-titolare e Direttore Commerciale di VICLA -”La scarsità di manodopera qualificata è uno dei fattori che hanno spinto fortemente questo cambiamento.” Non è un segreto, infatti, che le aziende facciano fatica a trovare e trattenere risorse preparate, motivate e con le giuste competenze. Ecco che automatizzare la fase di piegatura rappresenta una soluzione concreta ed efficace per sopperire alla mancanza di personale. Non va dimenticato, tuttavia, che questo non si traduce in una perdita di posti di lavoro, bensì in una trasformazione del ruolo dell'operatore. Se da un lato la cella robotizzata riesce a sostituire il lavoro manuale, un robot non potrà mai rimpiazzare un piegatore altamente specializzato, anche perché non tutto può essere automatizzato. Esistono infatti lavorazioni talmente complesse che devono essere svolte necessariamente dalla mano umana. La mancanza di manodopera qualificata non è però l'unico fattore chiave che ha portato allo sviluppo di soluzioni robotizzate. L'altra grande sfida che accomuna l'industria moderna ruota attorno alla produttività. “Oggi più che mai – prosegue Nucci - le aziende hanno la necessità di dover aumentare la produzione, mantenendo bassi i costi e assicurando un costante livello di qualità. Le soluzioni automatizzate che VICLA propone agiscono su più fronti: velocizzare il ciclo di piegatura, salvaguardare il benessere dell'operatore, aumentare l'efficienza grazie alla modalità di scelta manuale o automatica e ridurre l'errore umano. VICLA ha presentato a SamuExpo 2024 una cella robotizzata di piegatura .MATRIX, soluzione studiata per rendere la fase di piegatura sempre più performante e rispondere alla crescente richiesta di automatizzare queste lavorazioni. ll riscontro in fiera è stato ottimo. Abbiamo ricevuto moltissimo interesse da parte delle aziende e i visitatori erano molto curiosi di capire le potenzialità di questo sistema integrato che si compone di piegatrice, robot antropomorfo con settimo asse e magazzino mobile di utensili e gripper. Ad oggi la cella robotizzata è una soluzione che si rivolge principalmente ad aziende che lavorano sia lotti numerosi sia lotti piccoli, grazie a un sistema di programmazione evoluto e la possibilità di automatizzare il cambio dei gripper e degli utensili; in questo modo diventa una soluzione interessante per tutti, grazie ad una configurazione modulabile e altamente flessibile. In poche parole rappresenta il futuro dell'evoluzione della pressopiegatura. Le celle robotizzate .MATRIX offrono infatti maggiore produttività, flessibilità e precisione, abbassando i costi di produzione. Si distinguono per l'altissima personalizzazione del robot e della piegatrice; quest’ultima può essere configurata nella potenza e nella lunghezza desiderate, mentre l'integrazione con il robot è progettata in base alle esigenze del cliente. La configurazione è talmente versatile che consente di utilizzare la piegatrice anche in modalità standalone, liberando così l'operatore dal vincolo dell'automazione in caso di necessità. Il design è compatto e risponde all'esigenza di ottimizzare al massimo la gestione dello spazio in officina. Il robot è in grado di lavorare una grande varietà di dimensioni grazie al gripper che consente la piega di particolari molto piccoli. È possibile dotare la cella robotizzata di un magazzino utensili mobile oppure integrato alla piegatrice (ATC) e ottenere un sistema di piegatura completamente automatizzato. I sensori high-tech garantiscono un angolo di piegatura sempre accurato. Il controllo dell’angolo, il sistema di bombatura adattiva Clever e il dispositivo Flex assicurano una linearità perfetta anche su materiali non uniformi. Matrix è dotata di una suite che unisce software di piegatura e programmazione del robot in un unico ambiente, consentendo inoltre l’importazione dei disegni, la raccolta dei dati in tempo reale, il monitoraggio dei lavori e la connessione ERP. “In passato la programmazione da ufficio era molto complessa e richiedeva molto tempo; oggi, grazie al nostro sistema Cad/Cam ultima generazione, la programmazione avviene in modo semplice, intuitivo e in poco tempo. La maggior parte delle aziende del settore già utilizza sistemi di disegno 3d e l'ufficio tecnico è già organizzato per gestire la fase di programmazione delle diverse fasi di lavorazione. In questo contesto, la cella di piegatura non presuppone conoscenze aggiuntive diverse rispetto a chi già utilizza sistemi Cad/Cam. Il sistema si programma facilmente perché basta importare un semplice modello 3d e il software automaticamente produce l'attrezzaggio, la sequenza e la simulazione. Inoltre, grazie al software di supervisione, si è in grado di conoscere all’istante l’impiego di tempo, materiale ed energia per produrre un pezzo. Questo consente di formulare preventivi più precisi ed elimina la discrezionalità del fattore umano”. Queste caratteristiche rendono le celle di piegatura Matrix particolarmente affidabili e produttive, contribuendo così a far fronte alla carenza di manodopera specializzata. La linea MATRIX comprende tre diverse tipologie di prodotti: Matrix Baseline: compatta ed efficiente BASELINE, un’isola robotizzata che combina una pressa piegatrice ibrida e un antropomorfo posizionato a terra che, nella versione Plus, consente l'attrezzaggio automatico degli utensili. Matrix Skyline: maggiore spazio, maggiore versatilità La seconda famiglia .MATRIX è SKYLINE, la cella di piegatura che combina una pressa piegatrice ibrida, un robot sospeso e una trave di scorrimento sopraelevata con zona di passaggio libera da ingombri. Questa soluzione permette di cambiare facilmente modalità di lavoro (manuale o automatica) parcheggiando il robot lateralmente; inoltre la piegatrice non necessita di blocchi di rialzo in fase di installazione e ciò rende questa soluzione molto più versatile ed ergonomica per l'operatore nel caso di utilizzo in modalità standalone. Matrix Tailor: un'unica automazione dal taglio laser alla piegatura Terza opzione è .MATRIX TAILOR, con cui VICLA permette con un’unica linea automatizzata di gestire tutto il ciclo di lavoro, dal taglio laser alla piegatura. Questa soluzione viene infatti progettata a partire da un’analisi delle esigenze del cliente e, sulla base di queste, si definiscono le soluzioni di automazione con, ad esempio, sistemi di sorting automatico di scarico pezzi tagliati e di movimentazione dei pallet tramite robot AGV. Con .MATRIX TAILOR diventa così possibile impostare con pochi click la programmazione, lo scarico dei pezzi dal laser, la movimentazione dei pallet alla zona di piegatura, le traiettorie del robot, monitorando costantemente le statistiche di funzionamento.
VICLA si è sempre distinta per la sua capacità di adattamento alle nuove sfide e, negli ultimi anni, complici una crescita aziendale esponenziale e nuovi investimenti, ha potuto beneficiare di una grande espansione che ha richiesto una riorganizzazione dello spazio produttivo e dei processi produttivi. In questa fase di industrializzazione l’azienda ha scelto di adottare la metodologia di Lean Manufacturing. «Quando siamo partiti, c’erano tante aziende molto più grandi di VICLA e la paura di non farcela era grande. All’inizio eravamo poco più di un’officina specializzata, ma con un grande sogno: portare l’innovazione nel settore della pressopiegatura. I primi anni sono stati difficili, non lo nego, ma già dalla prima fiera di settore a cui abbiamo partecipato, Lamiera a Bologna, il riscontro del pubblico è stato sorprendente. Di piegatrici ibride se ne sentiva parlare ancora poco, ma i primi clienti avevano quello spirito imprenditoriale che io chiamo lo sguardo verso il futuro. Se sei un imprenditore, sai che fermo non si può stare, si muore. Ci vuole innovazione in tutti i settori, soprattutto dove si crede che ce ne sia meno bisogno. Tutti gli imprenditori, oggi più che mai, sono chiamati a svolgere il ruolo di innovatori continui» Questa è la sintesi della storia di VICLA nelle parole del suo fondatore, Marcello Ballacchino. È stato questo approccio che ha portato VICLA in soli 10 anni ad affermarsi tra i top player del settore delle macchine utensili per lamiera, a testimonianza di una solidità industriale e finanziaria che si traduce per il cliente in una affidabilità senza compromessi. Del resto, come ha raccontato il fondatore Marcello Ballacchino nel libro “PIEGHE D’ARTE - Arte e Tecnica della Pressopiegatura Industriale”, la storia di VICLA nasce da lontano, da quasi 25 anni di esperienza (sua e del co-fondatore Corrado Nucci) nell’ascolto del cliente e nella ricerca di risposte sempre migliori ai problemi, ai bisogni e ai desideri di chi opera nel settore della lamiera. Tutto nasce in Brianza, la patria della pressopiegatura in Italia, dove sono nate le aziende che nel tempo hanno portato alto il nome del Made in Italy nel campo della lavorazione della lamiera. Fin dalla nascita, VICLA si è mossa su due binari che ne hanno delineato il percorso: da un lato, l’enfasi sull’italianità della manifattura, dalla consulenza iniziale alla “messa a terra” finale; dall’altro, l’innovazione costante. Negli ultimi due anni l’azienda brianzola ha vissuto una crescita esponenziale notevole, che ha richiesto l’allargamento dello spazio produttivo. “L’ampliamento della sede è un’operazione strategica che ci ha portato ad aumentare la capacità produttiva in termini di spazio, personale ed internalizzando nuovi processi produttivi - afferma Ballacchino - I nuovi investimenti includono, all’interno della nuova area produttiva, l’installazione di una Alesatrice Soraluce, un tornio e una fresatrice Dooshan. “Abbiamo inserito all’interno della nostra produzione anche tutta la parte di carpenteria e saldatura, che sono il primo step di realizzazione della macchina - continua Ballacchino - Nello specifico, a partire dalla lamiera grezza, realizziamo le spalle, il tubolari, le vasche che compongono la struttura di una pressa piegatrice. Nel breve futuro vogliamo cominciare a realizzare anche i cilindri ed incrementare la realizzazione della componentistica meccanica” Internalizzare la produzione è una delle chiavi per aumentare la produttività aziendale Farsi carico di fasi di lavorazioni che prima si demandava ad altri fa parte del processo di crescita aziendale che VICLA sta realizzando di anno in anno. “Produrre internamente ci consente di internalizzare lavorazioni fino ad ora demandate all’esterno - spiega Ballacchino - per un controllo capillare dell’intera filiera produttiva e di montaggio” I vantaggi dell’insourcing sono diversi: ”Innanzitutto, in caso di urgenze particolari, siamo in grado di organizzare la produzione senza dover dipendere dai tempi tecnici di terzi. Secondariamente, è più semplice avere customizzazione. Terzo, ma non per importanza, è la costruzione di un know-how aziendale inestimabile che ci consente di realizzare un prodotto di qualità superiore, controllato in tutte le sue fasi di produzione”. L’insourcing, quindi, offre degli indubbi vantaggi. Innanzitutto, una riduzione dei costi di approvvigionamento, di logistica e di trasporto, grazie all'eliminazione dei costi di intermediazione e di negoziazione con fornitori esterni. Da questo ne consegue che una naturale riduzione al minimo delle attività che non aggiungono valore. Trasferire all’interno la produzione permette di avere un prodotto monitorato fin dall'inizio del suo percorso produttivo, con un maggiore controllo in termini di standard qualitativi e maggiore flessibilità e rapidità nel personalizzare il design delle macchine. Un altro aspetto riguarda l’ottimizzazione dei processi produttivi, con lo sviluppo di nuove procedure, la creazione di un know-how interno e la riduzione dei tempi di realizzazione delle macchine. Quest'ultimo aspetto è ciò su cui la VICLA si è concentrata maggiormente, adottando un approccio basato sulla metodologia di Lean Manufacturing che ha permesso di riorganizzare l'intero assetto produttivo. Metodologia di Lean Manufacturing per una produzione snella La Lean Manufacturing era precedentemente nota come Toyota Production System e si riferisce a una filosofia di organizzazione produttiva che ha l’obiettivo di aumentare la velocità e la flessibilità nelle linee di produzione, consentendo all’azienda di produrre massimizzando le risorse. Particolare importanza assume il concetto di flusso: tutto deve fluire, muoversi in armonia e senza interruzione e gli ostacoli devono essere rimossi e superati. “Quando si aumentano i processi, tutto si complica, ma grazie ad un approccio di miglioramento continuo, in VICLA siamo in grado di agire prontamente per snellire i processi produttivi.” spiega Ballacchino. Come si applicano i concetti di Lean Manufacturing in un’azienda che costruisce macchine utensili? Il presupposto di partenza è pensare ad ogni asset - persona, strumento, spazio - come ad un ingranaggio di una macchina. Ogni componente fa parte di un meccanismo più o meno complesso e può essere costantemente migliorato. In particolare si cerca di eliminare ciò che crea disordine e confusione, come ad esempio la strumentazione inutile. Successivamente si riorganizza l’area con gli elementi necessari per lavorare in modo efficiente ed efficace. Portiamo un esempio facile per far comprendere: quando eseguiamo il montaggio in quota del gruppo idraulico di una piegatrice, è fondamentale assicurarsi di avere a portata di mano tutti gli strumenti ed i componenti in modo tale da evitare di perdere tempo nel dover recuperare qualsiasi cosa salendo o scendendo dalle scale. Per ottenere questo è necessario fare un’ analisi del processo: si osserva come operano gli addetti, quali attrezzature utilizzano per lavorare, come è organizzata l’area lavoro e come sono disposti gli strumenti, la componentistica e la minuteria. Fatta questa attività, si rilevano quali sono le inefficienze e le aree di miglioramento. L’approccio di “calarsi all’interno della fabbrica” permette di guardare l’azienda con occhi nuovi e a considerarla come un organismo dinamico che ogni giorno può essere modificato e migliorato. È infatti altamente improbabile che, con questa mentalità, le azioni intraprese abbiano effetti controproducenti. Un altro aspetto da non sottovalutare, è l'empowerment dei dipendenti, i quali sono chiamati a coltivare il proprio spazio di eccellenza e si sentono più motivati e valorizzati nella propria mansione. Ecco che il concetto di Lean Manufacturing trova applicazione in ogni ambito della vita aziendale; tutti i modelli organizzativi possono infatti essere migliorati ogni giorno, in un’ottica di continuous improvement. VICLA ha scelto di concentrare l’attenzione su tre perni principali della sua produzione: l’implementazione di nuovi controlli lungo l’intera filiera di produzione, l’analisi dei tempi con la conseguente eliminazione di inefficienze e di sprechi di tempo in fase di assemblaggio, l'introduzione di best practice e di nuove procedure. Tra le cose che sono state migliorate, nuovi controlli sono stati inseriti per monitorare meglio tutte le fasi produttive: si controlla il materiale semilavorato in modo tale da rilevare eventuali non conformità; inoltre, prima del collaudo ci si assicura che tutta raccorderia idraulica e i serraggi fatti con le chiavi dinamometriche siano conformi; un altro momento importante è il collaudo della macchina, dove sono stati aggiunti nuovi controlli qualitativi su specifiche aree e, infine, prima della spedizione viene fatto un check-up completo di alcuni elementi della macchina. Queste azioni di miglioramento hanno portato a risultati immediatamente misurabili e apprezzabili, perché permettono di agire qui e ora all’insorgere di problemi, evitando quindi di trovarsi alla fine del ciclo produttivo accorgendosi che qualcosa non funziona e dover quindi ricercare che cosa ha determinato eventuali problemi. Tutto ciò si traduce in tempi di produzione più veloci e che si avvicinano a un processo teorico ideale di produzione e montaggio delle macchine. “Questo ti permette anche di avere un prodotto sicuramente controllato fin dall'inizio del suo percorso produttivo, grazie ad azioni di monitoraggio in continuo aggiornamento - afferma Ballacchino - ciò impatta positivamente sulla produttività del reparto. Le tempistiche erano già buone prima dell’introduzione di questa nuova metodologia, ma siamo riusciti ridurre notevolmente i tempi e stiamo valutando di creare più turni di lavoro per incrementare ulteriormente la capacità produttiva.” Grazie al nuovo assetto produttivo, VICLA sta sviluppando piani ambiziosi per il prossimo futuro: ricerca di nuovi spazi produttivi, progettazione di nuovi prodotti e investimenti in ricerca e sviluppo. La costante attenzione all'innovazione e all'ottimizzazione dei processi produttivi fa di VICLA un esempio virtuoso di azienda Made in Italy e dimostra come l'innovazione e l'adozione di best practice possano portare al successo in un mercato competitivo.
Sin dai suoi esordi nel mondo della lavorazione della lamiera, VICLA opera con una mentalità orientata al futuro. Bypassando lo step della produzione di macchine tradizionali e volgendo il proprio interesse alla realizzazione di prodotti ibridi. Una scelta che insieme alle prerogative di qualità dei materiali e della componentistica ha consentito al marchio di affermarsi come ambasciatore di stile Made in Italy. È solo un esempio che testimonia la piena aderenza di VICLA a ogni innovazione capace di condurre l’azienda a livelli sempre più alti di competitività. E a una crescente automazione dei processi. Attraverso l’implementazione di interfacce e linguaggi che promuovano l’interazione tra operatore e macchina. Creando valore con l’utilizzo di dati che potenzino l’abilità di calcolo delle macchine. E ancora con l’utilizzo di strumenti interconnessi con sistemi fisici e digitali e adattamenti real time (stampa 3D, robot, interazione tra macchine). Tutte caratteristiche alla base della definizione di Industria 4.0 in cui VICLA si riconosce a pieno titolo. A tal proposito siamo lieti di annunciare di aver compiuto un ulteriore passo in questa direzione. Con l’aggiornamento del 3D PROV di VICLA, studiato per la preparazione e la lavorazione di prodotti 3D. Si tratta della possibilità di installare due nuove funzionalità. Software che consentono alle macchine, e alle aziende che le adottano per le proprie produzioni, di operare secondo i canoni Industria 4.0. La prima delle due nuove funzionalità è il Software Data Rec. Uno strumento capace di acquisire i dati della macchina e di inserirli in un database sql o access. Fornisce informazioni dettagliate per la programmazione del lavoro come i tempi di realizzazione di un pezzo, delle lavorazione in modalità manuale, semi automatica o automatica. Permette in buona sostanza di accedere ai dati relativi ai tempi di Programmazione, Attrezzaggio, Esecuzione del Test sul primo pezzo, Esecuzione dei Pezzi. La seconda funzionalità è il Software Track Prod. Offre la possibilità di tenere sotto controllo, visualizzare e tracciare i dati sul programma gestionale aziendale con una valorizzazione dell’intero ciclo di produzione. Fornisce infatti informazioni, analisi e report al fine di garantire un utilizzo ottimale della macchina e un Alarm History con controllo da remoto. Un servizio utilissimo per individuare le criticità attraverso la semplice visualizzazione dello storico dei messaggi inviati dalla macchina. Le nuove funzionalità dei Software Data Rec e Track Prod offrono dunque la possibilità di individuare le criticità. Al fine di ottimizzarle e ridurle al minimo. Con effetti benefici sulle performance aziendali e l’esame dei processi. E favorendo lo sviluppo di approcci basati sull’analisi dei dati tra gli operatori e l’organizzazione aziendale. Un numero notevole di vantaggi che rappresentano una rivoluzione nei sistemi produttivi delle aziende che scelgono il marchio VICLA per le proprie lavorazioni. Scopri come scegliere nel modo migliore la tua prossima pressa piegatrice: scarica ora il manuale gratuito sulla pressopiegatura.
Diversi fattori incidono sulla lavorazione della lamiera con le presse piegatrici, come la possibilità di programmare da remoto e l’adozione di sistemi innovativi di rilevamento spessore, bombatura attiva e controllo dell’angolo. In VICLA operano ingegneri e tecnici giovani e preparati. Personalità dalla mentalità aperta in grado di concepire soluzioni rapide e flessibili, studiate per far funzionare in maniera ottimale l’intero processo di lavorazione della lamiera e delle presse piegatrici: dal profilo alla realizzazione del pezzo. Ciò che si aspetta un artigiano è: la precisione del pezzo, la velocità di esecuzione, la capacità di raggruppare più lavorazioni in una sola macchina. Le presse piegatrici VICLA, dalla .SUPERIOR per grandi piegature alla .FIRST, la compatta per piccoli e medi formati, sono dotate di sistemi di programmazione a bordo macchina e da remoto. Questa ultima possibilità è garantita dalla dotazione di sistemi di controllo numerico che consentono di accrescere la qualità dei pezzi e l’abbattimento contestuale di costi e tempi di produzione. La programmazione da ufficio offre inoltre il vantaggio di ridurre al minimo l’intervento dell’operatore, in relazione anche alla difficoltà di reperire personale specializzato. Il primo step da compiere per la realizzazione di un pezzo è la realizzazione del disegno 2D (dxf o dwg) oppure 3D (iges o Step). Il sistema cad/cam di cui sono dotate le presse piegatrici VICLA è in grado di recepire i file 2D e 3D attraverso un’interfaccia USB o una scheda di rete e riconoscere le linee di piega e gli utensili da utilizzare. Così il software calcola in modo automatico e in funzione del profilo, dello spessore e del tipo di materiale, lo sviluppo della lamiera oltre alla sequenza di piegatura, la forza, il posizionamento degli assi e la bombatura. La perfezione del pezzo e la sua realizzazione rapida e senza errori dipende anche da altri fattori, quali la dotazione di sistemi di rilevamento spessore, di bombatura attiva e controllo dell’angolo. Prerogative tecniche che trovano un ampio utilizzo nelle presse piegatrici a marchio VICLA.
VICLA offre soluzioni efficaci ed efficienti per l’automazione dei processi per macchine presso-piegatrici. Con innovazioni e tecnologie top di gamma. Sono tante le innovazioni Industria 4.0 che in VICLA operano già a pieno regime. Prerogative che sono garanzia di grande flessibilità e rapidità di produzione, tempi ristretti di set-up, riduzioni di fermi macchina ed errori per una maggiore produttività e, naturalmente, una qualità superiore. A tutto vantaggio della competitività dei prodotti che mettiamo a disposizione dei clienti VICLA. Massima espressione in questo senso sono innovazioni come il TOP SHIFT, il caricatore automatico per utensili che si compone di un manipolatore per la gestione del cambio matrice, del cambio punzone e dello spostamento intermedio, di un magazzino utensile contenente matrici e punzoni, di una struttura per il collegamento piegatrice magazzino. Altre importanti caratteristiche sono la possibilità di personalizzazione della capacità magazzino, l’utilizzo solo di utensili Promecam Style superiori ed inferiori e la rotazione ponte per l’inserimento dell’utensile rovesciato. Il Matrix Code inoltre riconosce le caratteristiche e le dimensioni dell’utensile durante il caricamento nel magazzino. Il TOP SHIFT è infine dotata di un software realizzato per gestire le comunicazioni con i vari CNC relative ai 4 assi, al carico del magazzino, alle note informative degli utensili presenti. Il software gestisce in piena autonomia il set up del caricatore, carica e modifica programmi. Altra innovazione che in VICLA siamo orgogliosi di offrire è il robot cartesiano APR per la completa automatizzazione del processo di presso-piegatura con pressa idraulica, con applicazioni per pezzi di peso fino a 250 kg e con la possibilità di un utilizzo manuale. Il tutto senza alterarne le potenzialità rispetto alla piegatura in manuale anche dopo l’installazione del robot. Il robot APR segue la struttura lineare della pressa grazie ai suoi 5 assi, di cui 3 lineari e 2 polari, che consentono di eseguire agevolmente le operazioni di piegatura, ribaltamento e basculamento del pezzo. La programmazione del robot APR è resa più semplice dall’applicazione sulla pressa di trasduttori collegati direttamente al robot. Caratteristica che consente all’operatore di non dover eseguire nessun aggiustamento e di monitorare in ogni momento il processo di piegatura attraverso la segnalazione di eventuali anomalie e impedendo la produzione di pezzi difettosi. Per la gestione del robot APR sono disponibili 2 terminali operatore: il touch-screen e il joystick di movimentazione. Il software di programmazione del robot infine consente di eseguire in modo comodo e semplice tutte le operazioni di prelievo del foglio, piega con inseguimento automatico e scarico su pallet. Con inoltre la possibilità della gestione dello spazio di lavoro a “zone”. Per le operazioni completamente in automatico di prelievo, piegatura e deposito di profili in lamiera metallica, VICLA offre le celle di piegature robotizzate Matrix: macchine in grado di operare su pezzi fino a 400 kg di peso grazie all’impiego della tecnologia del taglio laser. Tra le principali caratteristiche ci sono l’affidabilità dell’elettronica, gli accoppiamenti a ingranaggi con recupero automatico dei giochi che consente la ripetibilità di posizionamento, una forza controllata della spinta contro i riscontri posteriori, a vantaggio di una maggiore durata della macchina o ancora il software di programmazione fuori linea BendWizard: il cervello che tutto controlla attraverso un’interfaccia user-friendly semplice e intuitiva, a garanzia di fermi macchina ridotti al minimo. Il software consente inoltre la programmazione fino a 4 differenti celle con robot di piegatura e della pallettizzazione dei pannelli piegati. Completano il profilo dell’offerta VICLA in tema di sistemi robotizzati il Flexbender - la soluzione standardizzata e flessibile, creata per l’asservimento di pressopiegatrici – e Robot Studio con l’innovativa tecnologia Virtual Controller: la piattaforma che offre la disponibilità su PC dello stesso sistema di controllo utilizzato dal robot e che permette di simulare fedelmente il comportamento del robot in termini di movimentazione, raggiungibilità dell’area di lavoro, collisioni e diagnostiche.
L’efficiente sistema Flex, l’optional in upgrade Clever Crowning e altre innovazioni: i segreti del successo VICLA. Una perfetta lavorazione della lamiera comporta il funzionamento sistematico di diversi fattori, tutti concorrenti all’ottenimento delle performance desiderate. Al di là degli optional di cui è dotata una macchina va da sé che è di massima importanza l’esperienza dell’operatore nel coordinare le lavorazioni, ma i progressi raggiunti finora dalle macchine a marchio VICLA ne consentono una gestione più che mai rapida e intuitiva. Sono poi naturalmente i contenuti tecnologici che fanno la differenza nell’ottenimento di alti livelli di prestazioni. A tal proposito il nostro riferimento numero uno è l’ammiraglia di casa VICLA: la pressa piegatrice .SUPERIOR, un gioiello d’innovazione che racchiude in sé tutti i segreti per ottenere performance ai massimi livelli di mercato. Oggi vogliamo citarne alcuni tra i più importanti. A cominciare da tutti quegli elementi che risultano fondamentali per produrre piegature estremamente precise. Citiamo innanzitutto il dispositivo Flex, l’innovativo sistema che, a prescindere dalla lunghezza del foglio di lamiera, è in grado di controllare le flessioni strutturali delle spalle mantenendo la stessa profondità di piega. Si tratta di un sistema di cui sono dotate soltanto macchine di segmenti superiori: una rivoluzione che sancisce l’eccellenza del rapporto qualità/prezzo della .SUPERIOR oltre che un crescente successo commerciale in mercati nazionali ed esteri. Un’altra innovazione che rende merito al marchio VICLA è la possibilità di applicare in upgrade il kit Clever Crowning: l’optional che offre la garanzia di una piega sempre ottimale anche su materiali non uniformi (per esempio forati/asolati misti a materiale pieno) e di agevolare enormemente il lavoro in officina. E senza la necessità del controllo da parte dell’operatore. Le correzioni del sistema di bombatura infatti non vengono gestite automaticamente dal CNC ma calcolate in tempo reale per ogni piega effettuata. A chiudere il cerchio della grande efficacia di piegatura delle macchine VICLA è la riduzione dei sistemi di tubatura dal cilindro al serbatoio: una soluzione che comporta un rendimento maggiore e notevoli livelli di precisione. La somma di tutte queste prerogative fanno delle nostre macchine veri e propri modelli di riferimento nel settore dei prodotti per la lavorazione della lamiera. I numeri in termini commerciali lo dimostrano.
Ecco un breve viaggio completo di date e tappe nel mondo fieristico mondiale. Dove scoprire il meglio nel settore della lavorazione della lamiera. Oltre naturalmente alle prerogative di efficienza, stabilità e precisione, in un mercato fortemente in crescita e in competizione come quello del settore in cui operiamo, la qualità di una macchina per la lavorazione della lamiera si misura soprattutto attraverso le innovazioni tecnologiche di cui è dotata. Innovazioni che hanno la massima evidenza presso tutte le fiere internazionali: eccezionali vetrine e punti di incontro privilegiati per gli operatori del mondo della lamiera e i decision maker del settore desiderosi di scoprire gli ultimi ritrovati tecnologici in grado di migliorare l’efficienza delle produzioni. Da quelle relative ai prodotti finiti o semifiniti e agli stampi, dai sistemi CAD/CAM/CIM fino alle ultime strategie adottate in tema di ricerca e sviluppo. Sono queste le ragioni per cui il successo che deriva dalla partecipazione a una fiera per un marchio come VICLA sono il segnale che l’azienda muove i suoi passi nella direzione giusta, trovando piena conferma del proprio quotidiano impegno lungo la strada della perfezione continua. Prove ne sono state le ultime partecipazioni alla Fiera Euroblech di Hannover 2016 e quella della Fiera Lamiera di Milano 2017, eventi importanti che hanno consentito al marchio VICLA di essere conosciuto e apprezzato da un grande numero di operatori interessati e competenti. Al fine di offrire un servizio utile e a tutti gli appassionati del mondo della lavorazione della lamiera, forniamo di seguito un’indicazione delle tappe fondamentali del sistema fieristico internazionale del settore. A cominciare dall’ultimo evento tenutasi proprio di recente in Polonia, dal 6 al 9 giugno 2017: la fiera Mach Tool di Poznan che ogni anno rappresenta una delle più grandi fiere in Europa riguardo le più recenti tecnologie in vari settori industriali. Come la metallurgia, la fusione e la saldatura, la verniciatura, l’idraulica e la pneumatica. Il prossimo appuntamento europeo più vicino in ordine cronologico è nella Repubblica Ceca con la MSV, la 59^ edizione della fiera internazionale della Meccanica che si terrà a Brno dal 9 al 13 ottobre 2017. Si tratta della più importante manifestazione del settore dell’Europa centro-orientale che vede rappresentati tutti i principali settori dell’industria meccanica e che tradizionalmente registra un’importante partecipazione di aziende italiane del settore. Molto interessanti i numeri dell’evento: 1.500 espositori, 75.000 visitatori provenienti da 59 Paesi. Sempre in Europa, l’attenzione degli operatori del settore si sposterà in Germania dal 7 al 10 novembre 2017 per la 13^ fiera internazionale per la lavorazione della lamiera Blechexpo di Stoccarda: l’unica manifestazione al mondo che si occupa in particolare delle tecnologie complementari di lavorazione della lamiera e giunzione, un approfondimento di tutte le procedure di giunzione e raccordo meccanici e termici e dei processi di saldatura termica. Spostandosi oltre oceano dal 6 al 9 novembre 2017 si terrà negli USA la fiera Fabtech Chicago, la più importante manifestazione americana riguardo il mondo della deformazione della lamiera, di tubi, condutture e processi di saldatura. Un evento in grado di ospitare oltre 35.000 visitatori provenienti da tutto il mondo con oltre 1.100 espositori. Dall’altra parte del mondo invece, a Shanghai in Cina, dal 7 all’11 novembre 2017 si terrà la MWCS, la principale fiera asiatica nel settore della lavorazione della lamiera che rivolge un’attenzione particolare a sistemi di produzione intelligenti, tecnologie digitalizzate, flessibilità e sistemi integrati. Un evento in grado di far registrare l’impressionante numero di 120.000 visitatori professionali provenienti da tutta l’Asia. Si tornerà poi in Europa, ancora in Germania, dal 23 al 26 ottobre 2018 per l’evento “n° 1 al mondo per l’innovazione nella lavorazione della lamiera”: Euroblech Hannover, un appuntamento molto atteso dagli operatori del settore, con un grande spazio espositivo dedicato agli ultimi ritrovati di tecnologia e innovazione. La scorsa edizione, tenutasi nell’ottobre 2016, ha visto con grande soddisfazione la partecipazione del nostro marchio con il lancio su un palcoscenico internazionale dell’ammiraglia di casa VICLA: la pressa piegatrice .SUPERIOR. Per un sorprendente successo in termini di pubblico e commerciale.
C’è una cosa in VICLA che niente può scalfire o piegare. È il nostro sistema di valori basato su principi di massima efficienza e cura estrema dei dettagli. Ogni macchina che esce dall’azienda è infatti costruita mettendo insieme tutta la capacità creativa e d’innovazione tipica del Made in Italy con professionalità e competenze ingegneristiche al top del settore. Ne risultano prodotti estremamente robusti, stabili, ergonomici, precisi. A cominciare dall’ammiraglia di casa VICLA, il gioiello di tecnologia e innovazione .SUPERIOR o la .FIRST, la pressa piegatrice compatta per piegature di piccole e medio formato fino alla .DIAMOND: la cesoia a ghigliottina costruita per garantire un’estrema precisione di taglio. A completare il cerchio della filosofia cui ci ispiriamo per ottenere il massimo in termini di qualità ed efficienza è l’adozione della migliore componentistica italiana ed europea. Prova ne è il rapporto di collaborazione che l’azienda ha già da tempo stretto con il Gruppo svizzero Hoerbiger, principale punto di riferimento nella produzione di componentistica per macchine per la lavorazione della lamiera, leader mondiale nei settori delle tecnologie di compressione e azionamento, della produzione di sistemi idraulici e in numerose applicazioni di ingegneria meccanica. Una partnership che per i nostri clienti è garanzia di massimi livelli di affidabilità e dotazioni tecniche d’avanguardia. Avanguardia che in casa VICLA ha trovato un importante punto d’arrivo con l’introduzione dell’Hybrid System montato di serie nella pressa piegatrice .SUPERIOR: una tecnologia offerta senza costi aggiuntivi rispetto a una macchina convenzionale e che garantisce un notevole risparmio energetico (55%), un’importante riduzione dell’uso di olii, del rischio di perdite (70%) e di sostanze inquinanti. Prerogative che si traducono in una grande efficienza di tutto il sistema produttivo e un aumento di produttività del 20%. È solo un esempio tra tanti dello stile e della filosofia alla base del marchio VICLA, un modo di operare che ci ha portati con orgoglio a soddisfazioni e riconoscimenti. Non ultima la grande affermazione commerciale e di marketing alla prestigiosa fiera internazionale Euroblech 2016 di Hannover: l’evento numero 1 al mondo in tema d’innovazione nel settore della lavorazione della lamiera che ci ha visto protagonisti. In termini di affluenze, immagine e gratificazioni. Scopri come scegliere la tua prossima pressa: affidati agli esperti!
In un’atmosfera di allegria, cordialità e accoglienza si è chiusa con successo la partecipazione di Vicla alla Fiera Lamiera Milano presso la Fieramilano Rho dal 17 al 20 maggio. “Quando ho fondato quest’azienda non mi aspettavo di arrivare fin qui in così breve tempo”. Parola di Marcello Ballacchino, cofondatore di VICLA che a proposito della partecipazione alla Fiera Lamiera, fa sapere che si è trattato “di una delle mie migliori esperienze professionali vissute finora”. Un successo che si fonda, fin dagli esordi, su una mentalità orientata al futuro: quella di costruire macchine ibride capaci di garantire un notevole risparmio energetico, tema di grande attualità, e che oltre ad essere belle esteticamente e funzionali debbano essere dotate di un’interfaccia semplice e facile da utilizzare per l’operatore. “Perché una pressa piegatrice”, continua Ballacchino, “deve poter soddisfare pienamente le esigenze di un artigiano. Che non è un tecnico o un ingegnere ma una persona che chiede soluzioni semplici e veloci alle più comuni problematiche. In quest’ottica stiamo facendo molto verso la strada della perfezione e continueremo a lavorare sodo per raggiungerla”. L’impegno del marchio in questa direzione ha già trovato molteplici riconoscimenti, primo fra tutti l’ingresso a pieno titolo nel novero dell’Industria 4.0, garanzia di un crescente successo di mercato e di un avvicinamento al marchio sempre maggiore da parte degli operatori del mondo della lamiera. Del resto lo stand VICLA, triplicato in termini di spazio rispetto alle passate edizioni, ha fatto registrare un pienone costante durante tutta la quattro giorni della manifestazione con un numero interessante di nuovi contatti e richieste provenienti per l’80% dal mercato italiano – soprattutto Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna ma anche dalla Sicilia, Puglia e Campania – e per il 20% dal mercato estero. Guest star dello stand VICLA è stato naturalmente il meglio del marchio di Albavilla: l’ammiraglia .SUPERIOR 3 metri / 170 tonnellate con un ampia dotazione di tecnologie di serie – tra cui molte sviluppate dall’azienda stessa - e la più piccola ma non meno grande .FIRST 1,25 metri / 40 tonnellate per piegature di piccolo-medio taglio. “Alla Fiera Lamiera abbiamo portato la migliore tecnologia disponibile nel mondo della lavorazione della lamiera”, tiene a sottolineare Corrado Nucci, co-titolare dell’azienda. “…grande attrattiva della .SUPERIOR, ad esempio, apprezzatissimo dai visitatori, è l’Hybrid System Plus: un impianto idraulico d’avanguardia che consente di ottenere una riduzione dei consumi fino all’80% rispetto ai sistemi tradizionali. .SUPERIOR consente inoltre di fare a meno di dispendiose valvole proporzionali e di utilizzare pochissimo olio, solo 9 litri per ogni cilindro. La macchina è dotata infine di controllo dell’angolo, bombatura attiva, controllo strutturale delle spalle tramite il sistema Flex: prerogative oggi più che mai richieste dai mercati e che ne fanno macchine di una velocità e precisione al top di gamma”. Stesso esaltante successo anche per la compatta .FIRST presentata per la prima volta in esclusiva a un evento fieristico: una macchina solida, compatta, veloce e precisa che permette di affiancare ad una classica macchina da 3 o 4 metri, generalmente già presente in un’azienda per la lavorazione della lamiera, una pressa più piccola in grado di velocizzare e differenziare lavorazioni su pezzi di piccole dimensioni. Molto apprezzati dai visitatori anche i test eseguiti all’occorrenza dai tecnici VICLA presso lo stand. Dimostrazioni pratiche che hanno consentito di far toccare con mano le grandi caratteristiche di efficienza e precisione delle presse VICLA, dalle lavorazioni più semplici a quelle più complesse. A chiudere il cerchio del grande lavoro di squadra svolto per la preparazione a questo importante appuntamento fieristico è stato l’impegno in termini di investimenti e creatività nello studiare strategie efficaci di marketing e comunicazione, “strumenti di eccezionale importanza per l’affermazione di un marchio e che, nel nostro caso, hanno contribuito notevolmente ad accrescere una ottima percezione del brand da parte dei visitatori”, sottolinea Corrado Nucci. Chiusa questa preziosa parentesi la domanda è d’obbligo: quali sono i progetti del marchio VICLA per il futuro più prossimo? “Il raddoppio del capannone aziendale e quindi della produzione con conseguenti nuove assunzioni di personale qualificato” fa sapere con un certo entusiasmo Marcello Ballacchino. Che aggiunge: “il mio sogno è quello di garantire l’evasione degli ordini a 90 giorni”. A giudicare dalla rapidità con cui il marchio VICLA si sta affermando nei mercati nazionali e internazionali, facile che manterrà e terrà fede anche a questa promessa.
Una straordinaria somma di caratteristiche tecniche e d’innovazioni fanno della cesoia a ghigliottina a marchio VICLA .DIAMOND un modello di affidabilità e completezza di assoluto livello. La .DIAMOND Cesoia a Ghigliottina è disponibile con una ricca dotazione di serie, a cominciare dalla gestione automatica tramite controllo numerico touch screen dell’interspazio lame, dell’inclinazione dell’angolo di taglio e della lunghezza di taglio. Ampia anche la possibilità di upgrade, con l’aggiunta di optional in base a specifiche esigenze. Ad esempio, il sostegno lamiera, il quale può essere a singolo, doppio o triplo movimento per scongiurare il danneggiamento del foglio, a volte pregiato, durante la caduta. Altri option interessanti della .DIAMOND Cesoia a Ghigliottina di cui vogliamo parlarvi sono: gli alimentatori lamiera posti anteriormente in modo che il taglio avvenga senza l’operatore, gli evacuatori posti posteriormente così da poter allontanare i particolari dalla zona di sicurezza e impilarli il Return to Sender, un sistema che consente di prelevare il pezzo tagliato direttamente dal frontale macchina piuttosto che dalla parte posteriore. GUARDA IL VIDEO Con la Cesoia a Ghigliottina .DIAMOND il taglio diventa arte. Scopri invece tutto quello che ti serve sapere sulla presso piegatura e affidati agli esperti per scegliere la macchina di cui hai bisogno!
La meccanica posteriore di una pressa piegatrice deve adeguarsi alla potenza e alla lunghezza della stessa e per questo la potente e robusta VICLA .SUPERIOR da 6 mt e 250 ton è stata equipaggiata con un registro Back5: una trave di grande dimensione e spessore in grado di consentire comunque un’elevata velocità di posizionamento. Come tutte le presse piegatrici della serie .SUPERIOR, anche questa potente versione è dotata di movimentazione a cremagliera su guida lineare, assemblata nella parte posteriore. Altra caratteristica comune delle presse piegatrici .SUPERIOR firmate VICLA è la presenza di sostegni posteriori retrattili montati lateralmente ai riferimenti. Tramite un movimento automatico gestito dal CNC, sono in grado di sostenere la lamiera fino al punto di contatto, evitando errori di posizionamento e inutili perdite di tempo. Tali sostegni posteriori sono infine dotati di un rivestimento in teflon: una soluzione studiata per evitare di danneggiare in alcun modo il materiale e agevolarne inoltre la movimentazione. Guarda il video completo
Le presse piegatrici VICLA sono costruite partendo da alcuni valori inossidabili: la stabilità della struttura, la massima efficienza, un’eccezionale precisione di piega. Per una qualità totale di prim’ordine che si esprime anche nelle dotazioni tecnologiche più avanzate. Esempio ne è l’utilizzo del 3D PROV, un software di programmazione per la preparazione e la lavorazione di prodotti 3D che garantisce molteplici vantaggi. Come l’adozione di sistemi automatici in grado di velocizzare i tempi di gestione di tutto il processo (dal disegno al prodotto finito), fermi macchina ridotti al minimo grazie alla possibilità di programmazione offline, riduzione degli scarti dovuta al controllo delle collisioni in sequenza di piega, compatibilità della libreria degli utensili con la disponibilità degli utensili da utilizzare per la produzione. Tra le principali caratteristiche del 3D PROV vi sono: Import diretto da SolidWorks, Solid Edge e Inventor; Import e sviluppo di parti 3D in formato IGES e STEP; Attrezzaggio automatico e manuale basato sulla tipologia di materiale, macchina e proprietà degli utensili; Sequenza di piega automatica e manuale con controllo delle collisioni; Calcolo automatico e manuale della posizione e battuta dei riscontri con controllo grafico interattivo di tutti gli assi; Calcolo automatico dell’arretramento dei riscontri; Simulazione 3D del processo di piegatura con controllo collisioni; Report dettagliato delle stazioni di attrezzaggio della macchina che include anche le sequenze di piega, gli utensili utilizzati e le informazioni grafiche e specifiche piega per piega. Il software di programmazione 3D PROV garantisce la massima efficienza nella selezione degli utensili basata sul raggio di piega, la forza massima della pressa piegatrice, il controllo collisioni e la disponibilità di differenti tipologie di utensili e frazionature. A rafforzare l’efficienza della macchina c’è la gestione completa della piega schiacciata grazie alla definizione utensili di default per il riconoscimento automatico e all’impostazione angolo di pre-piega con valore di default ed editabile. 3D PROV consente inoltre di effettuare automaticamente il calcolo di piega evitando collisioni e tenendo in considerazione la disponibilità delle frazionature degli utensili e gli utensili a scarpetta per la gestione delle contropieghe interne. Totale il controllo manuale con lo split di pieghe complete in pieghe parziali con definizione dell’angolo di pre-piega e la possibilità della modifica interattiva dell’ordine di sequenza della piega. Per il posizionamento dei riscontri 3D PROV fornisce opzioni di controllo automatico e manuale del registro posteriore e consente la simulazione 3D automatica (riscontri, utensili, pezzo da piegare, telaio macchina) e controllo collisioni con tutti gli elementi in movimento. Il software fornisce infine il report dell’attrezzaggio completo, dalle istruzioni della sequenza di piega fino alla grafica con informazioni dettagliate piega per piega. Vuoi scoprire di più sulla pressopiegatura: scarica ora il manuale di pressopiegatura che trovi gratuitamente qui sotto.
Equipaggiare la pressa piegatrice .SUPERIOR con accompagnatori gestiti da CNC consente di ottimizzare la piegatura di fogli di grandi dimensioni, come pannelli e porte. Il suddetto sistema aumenta la produttività, dimezzando l’intervento dell’operatore. Inoltre, poiché gli accompagnatori supportano la lamiera in modo accurato durante la lavorazione, le possibilità di deformazioni sono pari a zero. Guarda il video! Guarda il video completo
La partecipazione di Vicla alla fiera Hannover Euroblech della lavorazione della lamiera è stato un vero successo commerciale e di pubblico. All’evento “n° 1 al mondo per l'innovazione nella lavorazione della lamiera” il marchio VICLA ha lasciato il segno. Gettando le basi per nuovi e importanti traguardi in tema di tecnologia e innovazione, sempre più ambiziosi. Se è vero che a volte l’importante è partecipare, la soddisfazione per una partecipazione risultata oltre ogni dubbio vincente si fa ancora più piena. Sì, perché esserci dal 25 al 29 ottobre all’Euroblech di Hannover 2016, la prestigiosa fiera internazionale della lavorazione della lamiera, è stato già di per sé un traguardo. E, oltre ogni più rosea aspettativa, un obiettivo centrato alla perfezione grazie a risultati concreti e tangibili. Molti infatti sono stati i riscontri positivi. In termini di affluenza presso lo stand VICLA, commerciali (per il conseguimento di nuovi e importanti rapporti di partnership), di immagine e marketing: un primo e importante passo verso la internazionalizzazione del marchio di Albavilla in provincia di Como attraverso la promozione del Made in Italy, anche in questo settore, oltre i confini nazionali. Un contributo notevole al successo firmato VICLA ad Hannover 2016 è arrivato dalla scelta di una strategia di marketing e comunicazione studiata nei dettagli: un’occasione irripetibile per lasciare nella memoria dei visitatori un’immagine indelebile e una percezione forte della qualità dei nostri prodotti. A cominciare dalla protagonista assoluta dello stand: la pressa piegatrice .Superior, l’ammiraglia di casa VICLA che ha fatto bella mostra di sé con video dimostrativi, prove di piega e test effettuati al momento. Dimostrazioni di affidabilità, precisione ed efficienza frutto di un corposo progetto di ricerca e del lavoro dei nostri migliori ingegneri. Professionisti altamente specializzati in grado di realizzare un prodotto perfetto, oggi garanzia di grande stabilità della struttura grazie a un innovativo sistema idraulico di bombatura e a un apporto completo di dotazioni di serie, con possibilità in ogni momento di fare upgrading. È così che visitatori provenienti da ogni angolo del mondo hanno potuto toccare con mano il valore dell’italianità nel settore della lamiera. Caratteristica intesa come capacità di sintetizzare al meglio elementi come efficienza, affidabilità, creatività e design. Un’opportunità di farla conoscere al mondo che abbiamo voluto cogliere al meglio in questa vetrina internazionale con numeri da capogiro: 90.000 m2 di spazio espositivo, 1.550 espositori provenienti da 40 Paesi, 60.000 visitatori. Dati che fanno della prestigiosa kermesse europea il palcoscenico più importante per tutti gli operatori del settore che vogliono scoprire gli ultimi ritrovati tecnologici e di innovazione riguardo l’intera catena della lavorazione della lamiera. Si è trattato dunque di un evento di importanza strategica per chi, come VICLA, intende guardare con forza e qualità oltre i confini nazionali. Ed è per questo che sin da oggi abbiamo cominciato a prepararci, con l’impegno e la passione che da sempre ci contraddistinguono, alla prossima tappa: la fiera di Hannover 2018. Ringraziamo sin da ora tutti - collaboratori, clienti o semplici estimatori del marchio -, che vorranno contribuire a realizzare con noi questo nuovo e avvincente progetto. Scopri come scegliere la tua prossima pressa: scarica ora il manuale gratuito di pressopiegatura.
La partecipazione di VICLA alla fiera di Hannover in Germania ha avuto sorprendenti riscontri, sia in termini commerciali e di marketing che di affluenza. Euroblech 2016 ha rappresentato infatti il palcoscenico ideale per gettare le basi alla internazionalizzazione del marchio di Albavilla in provincia di Como, per l’acquisizione di nuovi clienti e per stringere rapporti di partnership con importanti operatori del settore. 1.550 espositori provenienti da 40 Paesi, 90.000 m2 di spazio espositivo e circa 60.000 visitatori da ogni parte del globo. Con questi numeri Euroblech ha dimostrato ancora una volta di rappresentare a pieno titolo la vetrina più prestigiosa al mondo per i professionisti del settore che vogliono far conoscere le proprie innovazioni riguardo tutta la catena della lavorazione della lamiera. È così che operatori e curiosi tedeschi, indiani, argentini, svedesi, finlandesi, spagnoli e russi hanno avuto la possibilità di apprezzare le qualità e l’efficienza delle macchine a marchio VICLA all’evento “n° 1 al mondo per l'innovazione nella lavorazione della lamiera”. Protagonista assoluta del nostro successo è stata l’ammiraglia di casa VICLA: la pressa piegatrice .SUPERIOR. Gli ospiti dello stand hanno potuto testare e toccare con mano le sue qualità di precisione, solidità e affidabilità con video dimostrativi e prove di piega: test effettuati per verificare al momento la perfezione della nostra macchina, risultato di approfonditi studi ingegneristici che hanno consentito di assicurarne una grande stabilità e di conseguenza una estrema precisione di piega. Oltre alla solidità e all’efficienza della .SUPERIOR, sono stati inoltre particolarmente apprezzati dal pubblico di Hannover l’innovativo sistema di bombatura idraulico – garanzia di un’eccellente stabilità della struttura –, la grande varietà di dotazioni di serie della pressa e la sua versatilità in termini di upgrading secondo le specifiche esigenze del cliente. Contributo d’eccezione al successo dell’evento è stata la scelta di un’efficace strategia di comunicazione. Per un’occasione così prestigiosa, infatti, non c’è mai una seconda opportunità per fare una prima buona impressione. Ecco perché la presentazione del marchio, attraverso video dimostrativi e materiale di comunicazione di forte impatto, è stata studiata curando ogni singolo dettaglio. Una strategia pensata per lasciare un segno indelebile nella memoria di chi per la prima volta è venuta in contatto con il brand VICLA. E dopo il successo di questa speciale kermesse internazionale della lavorazione della lamiera il pensiero di VICLA corre già con orgoglio al prossimo evento che si terrà sempre ad Hannover nel 2018: un appuntamento da non perdere per consolidare al meglio la presenza del marchio e per farne conoscere le esclusive potenzialità di innovazione in Europa e nel mondo. Cogliamo infine l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci hanno seguito nella preparazione di questo evento o che più semplicemente hanno mostrato interesse per i nostri prodotti. Scopri come scegliere la tua prossima pressa: scarica ora il manuale gratuito di pressopiegatura.
Quando si tratta di qualità ed eccellenza in VICLA siamo davvero inflessibili. Ecco perché la nostra direzione ha scelto recentemente di siglare uno stretto rapporto di collaborazione con l’azienda che rappresenta oggi a pieno titolo il principale punto di riferimento nella produzione di componentistica per macchine per la lavorazione della lamiera: il Gruppo tedesco HOERBIGER, leader mondiale nei settori delle tecnologie di compressione e azionamento, della produzione di sistemi idraulici e in numerose applicazioni di ingegneria meccanica. Una realtà attiva dal 1895 che oggi conta ben 6.858 dipendenti e un fatturato di 1,115 miliardi di euro. Un colosso divenuto sinonimo di innovazione continua e componentistica altamente performante. È una partnership, questa, che ci riempie di soddisfazione e getta le premesse per la produzione di macchine per la lavorazione della lamiera a marchio VICLA sempre più perfette. Piena garanzia per i nostri clienti di prodotti ai massimi livelli di qualità ed efficienza. VICLA e HOERBIGER, assieme per garantire innovazione e qualità Atelier significa laboratorio, del fotografo, dello stilista e dell'artista in generale. In VICLA® ci poniamo nel contesto della lamiera come il sarto per la moda. La nostra flessibilità ci permette di realizzare macchine personalizzate su misura del committente. Più che un’azienda VICLA® è pensata e strutturata come un laboratorio artigianale, un vero e proprio atelier tutto italiano delle macchine per lamiera. Ogni singolo progetto infatti nasce e si sviluppa attraverso un processo continuo di ascolto delle esigenze dei nostri clienti, ognuno diverso dall’altro. Non siamo semplici fornitori di macchine per lamiere ma veri e propri partner in grado di realizzare prodotti su misura. Con un’attenzione estrema alla ricerca continua, alla qualità e alle tecnologie più innovative, in VICLA® abbiamo i numeri per fornire ai nostri clienti quanto di più innovativo, solido e affidabile il mercato possa offrire. Punta di diamante in VICLA è il reparto di Ricerca & Sviluppo, un elemento di forza importantissimo per innovare e perfezionare le nostre macchine e per trovare soluzioni d’avanguardia in tema di materiali e componentistica di altissima qualità. Un’attività che non si limita solo a questo. Nel nostro settore infatti ciò che fa la differenza è strutturare al meglio le macchine assemblando in modo sapiente, meticoloso e funzionale ogni singolo componente. Oggi più che mai siamo inoltre impegnati nello studio di prodotti ad alte prestazioni e grande risparmio energetico in un’ottica di abbattimento degli sprechi e dell’inquinamento. Attraverso la riduzione della quantità di olio idraulico e degli interventi di manutenzione. La velocità e la precisione sono caratteristiche fondamentali delle macchine per la lavorazione della lamiera: ottenere il massimo nel minor tempo, raggruppare più lavorazioni su una sola macchina. In VICLA studiamo per l’ottimizzazione dell’intero sistema produttivo. Una mentalità, questa, che dal 2008 a oggi ci ha portati a conquistare importanti fette di mercato. In Italia, in Europa e in Nord America. Le richieste sono tra le più disparate. I clienti chiedono sempre più frequentemente macchine per la lavorazione di pezzi piccoli, lunghi e complessi. Con l’inserimento dei due dispositivi CLEVER CROWNING e FLEX, la lavorazione di qualsiasi livello di difficoltà non rappresenta per la .SUPERIOR un limite. Per meglio rispondere alle esigenze di mercato le nostre macchine sono ibride. Infatti offriamo l’innovativo sistema ibrido allo stesso prezzo del sistema convenzionale che si traduce in molteplici vantaggi. Primo fra tutti un notevole risparmio energetico (55% rispetto a una macchina convenzionale) e una massiccia riduzione degli olii grazie anche al doppio serbatoio.Il reparto di ricerca e sviluppo ha studiato l’innovativo sistema IBRIDO oggi di serie su tutte le .SUPERIOR. Altra intuizione, è sistema Flex l’innovativo dispositivo di controllo delle flessioni strutturali delle spalle che permette di mantenere la stessa profondità di piega indipendentemente dalla lunghezza del foglio di lamiera. Queste innovazioni ci hanno permesso di proporci a nuovi mercati sempre più attenti ai consumi, alle velocità e ai cicli produttivi. Il modelli di punta sono quelli appartenenti alla gamma .SUPERIOR partendo dalla 1250 mm 30 t che è la macchina più veloce per seguire con gli altri modelli come espresso nel catalogo. La nostra produzione non è su misura al 100% in quanto i nostri modelli standard soddisfano già buona parte delle esigenze della committenza. Ad esempio le aperture e le corse dei modelli standard sono maggiorate rispetto alla concorrenza. Avendo progettato e realizzato macchine di alta qualità, quindi tutte le parti lavorate sono centesimali e costruite in solida struttura al fine di garantire ottima ripetitività nel tempo e alta precisione di posizionamento degli assi. In VICLA® sappiamo bene che la vendita di una macchina non è l’atto conclusivo di un rapporto di fiducia bensì il suo punto di inizio. Sì perché vogliamo che le nostre macchine garantiscano sempre la massima prestazione ed efficienza minimizzando nel contempo i costi. Per questo studiamo speciali pacchetti di assistenza su misura in grado di prevenire guasti o malfunzionamenti e che prevedano un programma mirato di intereventi nel tempo.In questo momento Vicla è in pieno fermento. Vi annuncio in anteprima l’uscita del completamento delle presse piegtrici con la gamma SMART e della nostra ultima cesoia che si chiamerà DIAMOND ma dovete avere la pazienza di aspettare l’uscita per poter aprezzare le qualità costruttive e tecniche, ma vi assicuro che non vi deluderemo. Sicuramente l’invenzione più significativa è il sistema FLEX. Le attività di marketing e comunicazione finalizzate al posizionamento del brand sul mercato di riferimento, sono elementi fondamentali per dare valore ai prodotti. Noi lo facciamo costantemente attraverso comunicazioni istituzionali rivolte al B2B con vari media: sito web, catalogo tecnico, fiere di settore, riviste e anche tramite la nostra rete commerciale sempre presente e a disposizione dei clienti. Posso affermare che da oltre 2 anni le quote di mercato Vicla sono in continua crescita, infatti abbiamo clienti in nuovi mercati come la Polonia, la Spagna, la Germania, la Francia.La scelta dei migliori fornitori del settore è uno dei principali fattori strategici di successo. Per questo in VICLA® ci avvaliamo della collaborazione solo di aziende certificate, in grado di garantire nel tempo lavorazioni, materiali e componentistiche di qualità ai migliori prezzi di mercato. Flessibilità e ridotti tempi di riapprovvigionamento sono altre caratteristiche determinanti nella scelta dei nostri partner. In VICLA il motore che muove ogni cosa è la passione. La stessa che si esprime tutti i giorni e in tutte le fasi di ogni singolo progetto prestando massima attenzione ai dettagli e alle richieste dei clienti. In una sola parola: puntando all’eccellenza. Completano il quadro del nostro sistema di valori l’attitudine a un confronto continuo attraverso il lavoro di squadra, sia interno che con clienti e fornitori, una qualità imprescindibile per instaurare un rapporto fatto di soddisfazione reciproca destinata a durare nel tempo. Abbiamo individuato in Hoerbiger un partner ideale con cui condividere le nostre vision. La nostra collaborazione è partita dal 2008 anno di nascita di Vicla.Sono convinto che c’è sempre un margine di miglioramento. In un mercato in continua evoluzione il segreto per crescere è percepire in anticipo dove soffia il vento dell’innovazione. In VICLA ci poniamo tutti i giorni all’ascolto del cambiamento. Questo è ciò che ci aspettiamo dai nostri partners. Non bisogna mai smettere di essere curiosi. La curiosità produce creatività. La creatività è l'abilità di generare idee nuove e utili, soluzioni a problemi quotidiani. In Vicla sosteniamo la creatività con la frequentazione a workshop, discussioni a tema, brainstorming settimanali.
Durante la fase di piegatura, le spalle laterali della pressa piegatrice subiscono una notevole flessione e tendono ad aprirsi nella zona dell’incavo. Questo effetto allontana la traversa dal banco, falsandone il posizionamento. La deformazione della struttura è un fenomeno fisico naturale che può essere risolto solo con un un sistema specifico di compensazione della flessione. Il dispositivo VICLA Flex è la soluzione che permette di mantenere la stessa profondità di piega indipendentemente dalla lunghezza del foglio di lamiera. Flex garantisce che ogni piega sia eseguita con la massima precisione; in questo modo si eliminano gli errori causati dalle deformazioni della struttura, assicurando risultati impeccabili. Come funziona il sistema di compensazione delle spalle? Attraverso dei sensori montati nella pressa piegatrice nell’impianto idraulico, il dispositivo Flex monitora in tempo reale la deformazione. Il CNC riceve i dati dai sensori di pressione dei cilindri ed elabora istantaneamente i risultati per determinare la quota reale alla quale si trova il punzone, a prescindere dalle deformazioni. Durante la fase di piegatura i sensori di pressione dei cilindri inviano i dati al CNC il quale associa a questa pressione una deformazione precedentemente rilevata in fase di collaudo e interviene automaticamente correggendo la profondità di piega. Grazie al sistema Flex si eliminano gli errori sull’angolo di piega dovuti alle flessioni strutturali. In altri termini, è possibile ottenere lo stesso angolo di piega sia che si tratti di una di lamiera di 100 mm che di una di 3 mt. Altro vantaggio è rappresentato dall’enorme riduzione dello spreco di materiale. Ciò è possibile in quanto è possibile testare la piega su pezzi di piccole dimensioni. Si tratta di una vera innovazione per il settore delle presse piegatrici perché è un sistema di cui sono dotate solo macchine di segmenti superiori, a tutto vantaggio di uno straordinario rapporto qualità/prezzo. Per questo la piegatrice ibrida .SUPERIOR con sistema FLEX sta oggi ottenendo un ottimo successo commerciale, facendo registrare sorprendenti performance di vendite e richieste in mercati sia nazionali che internazionali.
Grande successo per VICLA Macchine per Lamiera a Lamiera 2016 con la nuova pressapiegatrice .SUPERIOR: innovazione e ricerca al servizio della professionalità. Scopri come scegliere la tua prossima pressa: scarica ora il manuale gratuito di pressopiegatura.
22 - 24 Marzo 2016 Stand n° 1121 Toronto Congress Centre Prosegue il calendario delle fiere di VICLA® - Macchine per lamiera, dopo il grande successo ottenuto lo scorso novembre all’interno dell’edizione di Fabtech della città di Chicago, sarà presente a Toronto nel Trade Show nordamericano con l’ammiraglia delle presse piegatrici: la .SUPERIOR. Sarà nuovamente protagonista dell’evento in cui gli esperti del settore potranno approfondire la conoscenza della macchina frutto di ricerca, attenzione estrema ai dettagli e attenta al mercato internazionale. In VICLA® la passione muove ogni cosa, perciò il Fabtech è il posto ideale per un confronto costruttivo con nuove proposte provenienti da tutto il mondo. Nello stand di VICLA® potrete visionare la pressa piegatrice .SUPERIOR 170/31 dotata di CNC ESA S660, del sistema di aggancio e sgancio dei punzoni pneumatico, del kit Iris supportato dalle nostre fotocellule, di due retrattili e completa di utensili. Scopri come scegliere la tua prossima pressa: scarica ora il manuale gratuito di pressopiegatura.
9 - 12 Novembre 2015 Hall North – Stand 4150 Chicago McCormick Place 2301 S. Martin Luther King Dr VICLA presenterà la nuova pressa piegatrice .SUPERIOR al Salone FABTECH 2015 di Chicago, lo spazio dedicato al settore della lamiera con i suoi 40.000 visitatori e 1.500 espositori provenienti da tutto il mondo. Il luogo ideale per incontrare importatori ed esportatori, vendere prodotti o acquistare strumenti per migliorare la produttività Il Trade Show nordamericano si caratterizza per la numerosità di soluzioni, innovative e ad alto contenuto tecnologico, offerte dagli espositori. Nei quattro giorni della kermesse fieristica nel McCormick Place, un’area di oltre 51.000 m2, si potrà apprezzare non solo il presente ma anche il futuro del settore. In calendario ci sono oltre 100 appuntamenti tra sessioni di formazione, workshop, convegni ed eventi speciali nei quali noti esperti illustreranno le tendenze del mercato della lamiera. Questi appuntamenti, inoltre, sono ottime opportunità di networking sia on line sia off line.
Dal 3 al 6 novembre 2015 HALL 3 - STAND 3103 Stoccarda New Stuttgart Trade Fair Centre Landesmesse Stuttgart GmbH Messepiazza 1 70629 - Stuttgart Con orgoglio siamo lieti di comunicare che VICLA prenderà parte alla 12°edizione di Blechexpo/Schweisstec: la fiera di Stoccarda delle macchine utensili, appuntamento internazionale dedicato alla lavorazione della lamiera e delle tecnologie di giunzione, alla connessione meccanica e termica e ai processi di saldatura termica. Qui presenteremo l’ammiraglia delle presse piegatrici VICLA: .SUPERIOR. Quest’anno la kermesse fieristica tedesca registrerà numeri da record. Gli espositori, dislocati su una superficie di 90.000 m2, saranno 1.200 provenienti da 36 Paesi (+14% rispetto alla scorsa edizione) e presenteranno servizi e prodotti high-tech anche in anteprima mondiale. In più, i visitatori attesi saranno oltre 40.000 provenienti da ben 96 Paesi del mondo. Non è un caso quindi che BLECHEXPO è la fiera leader in Europa e seconda al mondo tra quelle del settore lamiera. Scopri come scegliere la tua prossima pressa: scarica ora il manuale gratuito di pressopiegatura.