Dal 1950 SAVI srl opera nell’ambito delle costruzioni e riparazioni navali e produce e realizza arredi di sale pubbliche, di cabine, di ristoranti e buffet, di aree benessere e cabine per l’equipaggio su navi da crociera, yacht, traghetti, piattaforme offshore e navi mercantili. La genovese SAVI srl è un’azienda moderna e dinamica che ha saputo cambiare negli anni per adattarsi alle esigenze e alle sfide sempre più grandi che il mercato impone. Da oltre 72 anni è impegnata nel settore navale in Italia e all’estero e opera con particolare riferimento al refitting di intere aree della nave, fornendo un prodotto “chiavi in mano”, dall’impiantistica alle finiture di arredo. Il rapporto con il passato, la capacità di adattamento e il lavoro di squadra sono le caratteristiche di cui SAVI fa propria la mission e che trovano rappresentazione nel logo aziendale: una corda che, da semplice illustrazione grafica, diventa un vero e proprio simbolo che racchiude molteplici significati. La corda come elemento antico e contemporaneo, versatile, tenace ed essenziale; la corda come metafora del legame che SAVI sviluppa col cliente; la corda come filo conduttore tra passato, contemporaneo e futuro; infine, la corda come simbolo di forza, di adattamento e di lavoro di squadra. La storia di SAVI è ancora più avvincente se si pensa che si trova a Calata Gadda, la grande piazza interamente affacciata sul mare, situata in fondo al Molo Vecchio e a un passo dalla Lanterna, simbolo storico e culturale della città di Genova. Negli anni ‘50 le attività originarie dell’azienda riguardavano la manutenzione di scafi, quali sabbiature e pitturazioni, e lavori di coibentazione e pavimentazione, servizi attivi ancora oggi. A partire dagli anni ’90 ha iniziato a lavorare nell’ambito dell’acciaio inox, con la progettazione di impianti e manufatti per le aree catering delle navi e la realizzazione di intere cucine, banchi bar e banchi buffet secondo gli standard USPHS. Dal 2006 SAVI ha esteso il proprio campo di attività al settore dell’arredamento e serve prestigiosi clienti che si avvalgono dei suoi servizi per grandi opere e restyling delle navi. La necessità di curare nei minimi dettagli l’estetica dei prodotti, unita all'esigenza di ottimizzare al massimo la produzione, hanno spinto l’azienda a cercare una macchina in grado di garantire sempre il massimo della produttività. Da questi presupposti nasce l’incontro con VICLA, ormai tra le realtà italiane di spicco nell’ambito dell’innovazione tecnologica delle macchine per lamiera. Per SAVI, l’azienda di Albavilla ha progettato e realizzato una pressa piegatrice ibrida da 170 tonnellate e 3.100mm con apertura maggiorata e una cesoia a ghigliottina per spessori fino a 8 mm. Su richiesta di SAVI, la piegatrice è stata personalizzata con dei dispositivi in grado di assicurare la linearità del banco e garantire pieghe sempre perfette. Questi optional, uniti alle performance elevate della tecnologia ibrida, permettono di ottimizzare l’intero ciclo di piegatura e aumentare la produttività del reparto. Le soluzioni di VICLA per annullare le deformazioni della lamiera Le presse piegatrici, per la loro stessa natura, sono soggette a flessioni. La deformazione principale è quella del banco, che corrisponde alla flessione della traversa che viene spinta in posizione dai cilindri laterali; l’altra è quella che viene chiamata in gergo “sbadiglio” ed è la tendenza delle spalle ad aprirsi nella zona dell’incavo. Per compensare eventuali errori di piega, VICLA ha sviluppato due dispositivi: Flex e Clever Crowning; entrambi installati sulla piegatrice ibrida richiesta da SAVI. Grazie al sistema Flex la macchina adatta la forza impiegata dinamicamente in base allo sforzo richiesto e compensa automaticamente le flessioni; contemporaneamente, il dispositivo Clever Crowning calcola in tempo reale le correzioni del banco, permettendo di lavorare pezzi lunghi e garantire un’ottima costanza dell’angolo tra estremi e centro. Solo chi lavora con passione innovando, ascoltando il cliente e con una grande attenzione al dettaglio porta a casa ottimi risultati e per tutti questi motivi VICLA si riconferma un partner affidabile.
La pressa piegatrice è solo all’apparenza una macchina semplice, nascondendo invece un connubio complesso di meccanica e tecnologia. La variabilità della lamiera, le infinite varietà di spessori, lunghezze e forme richiedono una grande personalizzazione di dimensioni, potenze ed attrezzaggi. Proprio per la natura complessa del macchinario, è spesso difficile individuare con esattezza gli elementi in grado di garantire affidabilità, robustezza, sicurezza, prevedibilità delle lavorazioni nel tempo, complessità delle pieghe realizzabili. Molti di questi elementi sono nascosti, ed è questo il fattore di rischio decisionale più determinante, perché è proprio su questi dettagli che si fonda la solidità dell’investimento. Quali sono i 7 dettagli per scegliere la giusta pressa piegatrice? Dettaglio #1: la Struttura della piegatrice Le spalle sono la parte della macchina che è deputata a sopportare le sollecitazioni quando si effettua l’azione della piegatura: una struttura debole tenderà a deformarsi, compromettendo la qualità del prodotto finito. Nel caso delle presse piegatrici VICLA, gli studi effettuati negli anni sulle flessioni della struttura ci hanno consentito di progettare e realizzare una pressa piegatrice che risponda in maniera appropriata alle sollecitazioni meccaniche. Le spalle sono tagliate seguendo la laminatura della lastra: questo accorgimento in apparenza secondario fa in modo che la deformazione avvenga uniformemente su entrambi i lati, con il beneficio di ottenere pieghe con angoli costanti. Il parallelismo delle spalle è garantito da lavorazioni con tolleranze centesimali e permette di ottenere una maggiore precisione, ripetibilità e velocità del registro posteriore. Questa peculiarità tecnico-strutturale annulla le vibrazioni e gli sforzi, consentendo al registro di muoversi ad alte velocità, senza trascurare la precisione di posizionamento. #2: la Doppia Guida Le guide hanno la funzione di mantenere la stabilità e la perpendicolarità della traversa superiore rispetto al piano di lavoro. Questo permette alla pressa piegatrice di mantenere la precisione di piega con utensili e intermedi differenti, garantendo nel tempo il mantenimento dei centraggi effettuati al collaudo. Si tratta di un dettaglio particolarmente importante, perché in assenza di questo accorgimento, il tempo di esercizio della piegatrice si traduce in una progressiva perdita di perpendicolarità, inizialmente inavvertibile, ma via via sempre più invalidante rispetto ai centraggi, fino a dover richiedere un intervento di manutenzione. #3: i Cilindri I cilindri sono una componente fondamentale di una pressa piegatrice. Possono essere ricavati da un pezzo tubolare o rettangolare. VICLA ha scelto di realizzarli partendo da un blocco di materiale C-45 forgiato. Nella parte superiore della camicia è montato un blocco idraulico asportabile per facilitare le operazioni di ordinaria manutenzione; gli steli sono temprati e rettificati. I cilindri sono collegati alla traversa superiore per mezzo di una semisfera che permette di effettuare ogni tipo di lavorazione, anche le più particolari, come quelle che necessitano di angoli diversi tra destra e sinistra. #4: il Sistema Ibrido Se in passato esistevano poche tipologie di piegatrici, oggigiorno il mercato offre diverse scelte: le presse piegatrici idrauliche; le presse piegatrici elettriche; le presse piegatrici ibride. Queste macchine differiscono tra loro per la tecnologia e la metodologia costruttiva. In VICLA, abbiamo sempre creduto nel potenziale della tecnologia ibrida. Per garantire prestazioni ottimali aumentando la produttività senza compromettere i consumi, VICLA ha scelto di progettare presse piegatrici dotate di un sistema ibrido innovativo. Attenzione, però! Non basta aggiungere solamente un inverter per definire una pressa piegatrice “ibrida”; infatti l’innovazione tecnologica ruota attorno a un impianto idraulico specifico, che nel caso del modello ibrido di serie, comprende un circuito idraulico doppio completamente indipendente, ciascuno dotato di un proprio serbatoio, motore, pompa e inverter. La separazione funzionale dei due cilindri permette un controllo ottimizzato in funzione del carico necessario per ogni cilindro; inoltre permette di ottenere un’efficienza dal punto di vista energetico. Si tratta di un sistema capace di minimizzare l’usura della macchina concentrando tutta la sua efficienza e bilanciando automaticamente la pressione di lavoro esclusivamente sul lato che è utilizzato durante la piegatura di quel pezzo specifico. Un ulteriore livello di performance è fornito dal modello Hybrid Plus: il sistema si compone di un un motore brushless per ciascun cilindro, capace di fornire elevate forze ed alte velocità di spostamento. Si tratta di un sistema ancora più compatto e composto da motore e pompa in presa diretta, installati direttamente sui cilindri, con un piping notevolmente ridotto. Non è sbagliato dire che il modello ibrido è un'evoluzione della pressopiegatrice idraulica. Infatti, si tratta di una piegatrice potenziata e migliorata grazie alla componentistica elettro-idraulica di ultima generazione: in questo modo la piegatrice ibrida combina il meglio delle presse elettriche e delle piegatrici idrauliche. I risultati in numeri di questa innovazione tecnologica sono notevoli, come si vede dal grafico. #6: il Clever Crowning Maggiore è la lunghezza di una piegatrice, maggiori sono i problemi legati al cedimento del banco, con la conseguenza che è più difficile ottenere un pezzo lavorato bene. Nel corso degli anni l’evoluzione tecnologica ha fatto passi da giganti, passando da sistemi manuali (come quello di utilizzare degli spessori di carta sotto la matrice) a sistemi automatici, meccanici o idraulici, dove veniva determinato un precarico della deformazione ipotizzata. Il limite di questi sistemi è che si basano su un calcolo teorico impostato dal controllo numerico. VICLA ha sviluppato un sistema intelligente che migliora il lavoro in officina: il sistema di bombatura attiva Clever Crowning. Il sistema di bombatura attiva calcola automaticamente la forza di spinta dei cilindri del banco, in funzione delle rilevazioni di appositi sensori montati sulla traversa superiore e inferiore. In questo modo, le correzioni necessarie vengono calcolate in tempo reale per ogni piega effettuata, ottenendo una piegatura lineare su tutta la lunghezza. Quali sono i vantaggi di questo sistema “intelligente”? Principalmente tre: assicura grandi risultati anche in presenza di un operatore non particolarmente esperto; uniforma l’angolo di piega senza alcuna necessità di intervento da parte dell’operatore; garantisce una piega sempre perfettamente lineare anche su materiali non uniformi (per es. forati/asolati misti a materiale pieno). #5: il Flex Flex è l’innovativo dispositivo di controllo delle flessioni strutturali delle spalle che permette di mantenere la stessa profondità di piega indipendentemente dalla lunghezza del foglio di lamiera. Ogni pressa piegatrice, per quanto robusta, subisce delle flessioni nella struttura durante la fase di piegatura, e ovviamente le deformazioni sono tanto più grandi quanto maggiore è lo sforzo che la macchina deve compiere. La deformazione principale è la bombatura, che corrisponde alla flessione della traversa che viene spinta in posizione dai cilindri laterali; l’altra (e per molti versi semi-sconosciuta), è quella che viene chiamata in gergo “sbadiglio” ed è la tendenza delle spalle ad aprirsi nella zona dell’incavo. Grazie al sistema Flex la piegatrice per lamiera compensa dinamicamente le eventuali deformazioni in base allo sforzo richiesto: il CNC riceve i dati dai sensori di pressione dei cilindri, che vengono interpolati in real time per stabilire la correzione da effettuare. #7: il Back I riferimenti posteriori sono un altro elemento nascosto ma importantissimo. In VICLA abbiamo scelto di installare riferimenti con particolari peculiarità tecnico strutturali: Meccanica montata direttamente sulle spalle lavorate con tolleranze centesimali e dotata di motori brushless con elettronica integrata gestiti in CANopen per elevate performance; Trasmissione su cremagliere rettificate che garantiscono velocità elevata degli assi (560 mm/s) e precisione di posizionamento (+/- 0,02 mm): ciò permette elevati cicli di produzione, alti standard qualitativi, alta precisione e silenziosità; Nuovo registro composto da una trave strutturale di spessore 10 mm con un sistema innovativo di registrazione del parallelismo per la massima flessibilità di composizione e personalizzazione ed estrema rigidità e robustezza; Torrette scorrevoli su 2 guide lineari contrapposte registrabili dal fronte macchina con sblocco pneumatico. Il BACK di base è a 2 assi (X, R). È possibile anche qui effettuare un ulteriore upgrade portandolo fino a un massimo di 6 assi (X, R, Z1, Z2, X2, X3). Tutte le torrette sono dotate di riscontro visivo a LED. L’accensione del LED garantisce il contatto della lamiera con il riferimento. In definitiva Abbiamo analizzato i principali elementi nascosti su cui concentrare l’attenzione in fase di selezione di una pressa piegatrice, per assicurarsi che si tratti di un investimento profittevole nel tempo, capace di: ridurre i costi di esercizio; massimizzare la produttività; ottenere il massimo in termini di qualità delle lavorazioni. In questo modo anche il cliente finale potrà contare su una fornitura standardizzata e affidabile. Ora che conosci tutti i dettagli e le caratteristiche per scegliere la pressa piegatrice, scopri anche tutto quello che devi sapere sulla pressopiegatura: scarica ora il nostro manuale pdf gratuito.
Una pressa piegatrice CNC è una macchina moderna per la piegatura della lamiera. Le presse piegatrici moderne sono operate e controllate da un computer che aiuta a impostare rapidamente le specifiche di un lavoro ed eseguire cicli di produzione in base alle diverse esigenze, sia a breve che a lungo termine. Il ruolo chiave delle presse piegatrici CNC nella produzione Le presse piegatrici CNC sono macchine altamente versatili in grado di gestire un'ampia gamma di attività di lavorazione dei metalli. La loro programmabilità consente un controllo preciso delle operazioni di piegatura, garantendo risultati accurati e ripetibili. Da semplici pieghe a geometrie complesse, queste macchine possono elaborare in modo efficiente vari materiali, tra cui acciaio, alluminio e acciaio inossidabile. Questa versatilità rende le presse piegatrici CNC indispensabili nei settori che richiedono componenti metallici personalizzati di alta qualità. Tipologie di Presse Piegatrici CNC Presse Piegatrici Idrauliche Le presse piegatrici idrauliche, note per la loro precisione e potenza, utilizzano cilindri oleodinamici per controllare il processo di piegatura. Pur offrendo prestazioni superiori, possono essere complesse da mantenere e avere costi operativi più elevati. Le presse piegatrici idrauliche CNC automatizzano molte funzioni, migliorando l'efficienza e la precisione. Le presse piegatrici idrauliche sincronizzate, una versione più avanzata, utilizzano due cilindri indipendenti per un controllo preciso e una maggiore versatilità. Presse Piegatrici Elettriche Le presse piegatrici elettriche sono una tecnologia più recente, offrendo velocità, ripetibilità ed efficienza energetica. Tuttavia, possono avere limitazioni in termini di capacità di forza e versatilità rispetto alle presse piegatrici idrauliche. Le presse piegatrici servo, un tipo di pressa piegatrice elettrica, utilizzano servomotori per un controllo preciso e un funzionamento più silenzioso. Sono adatte per applicazioni che richiedono alta precisione e bassi livelli di rumore. Presse Piegatrici Ibride Le presse piegatrici ibride combinano i migliori aspetti delle presse piegatrici idrauliche ed elettriche, offrendo prestazioni eccezionali. VICLA, leader nella tecnologia ibrida, fornisce macchine con: Precisione microscopica: garantisce pieghe coerenti e accurate. Efficienza energetica: risparmio energetico fino al 78% rispetto alle tradizionali presse piegatrici idrauliche. Versatilità: gestisce una gamma più ampia di applicazioni rispetto alle presse piegatrici elettriche. Considerazioni Chiave: Capacità di forza: le presse piegatrici idrauliche offrono generalmente una forza maggiore rispetto alle opzioni elettriche. Versatilità: le presse piegatrici ibride sono più versatili delle presse piegatrici elettriche. Manutenzione: Le presse piegatrici idrauliche richiedono più manutenzione a causa dei loro sistemi complessi. Efficienza energetica: Le presse piegatrici elettriche e ibride sono più efficienti dal punto di vista energetico rispetto alle tradizionali presse piegatrici idrauliche. Rumorosità: Le presse piegatrici elettriche, in particolare le presse piegatrici servo, sono generalmente più silenziose delle presse piegatrici idrauliche. Pressa Piegatrice CNC: Componenti Principali Traversa Chiamata anche trave, è la parte mobile su cui sono installati i punzoni. Si muove verticalmente lungo l'asse Y ed è posizionato tramite controllo numerico in posizioni specifiche in base all'operazione da eseguire. Ci sono assi indipendenti Y1 e Y2 che regolano il possibile squilibrio della macchina. Banco È la parte fissa sotto la trave dove sono installate le matrici. Può contenere un sistema di bombatura (bombatura idraulica, meccanica o bombatura adattiva) per compensare la deformazione della traversa, specialmente in macchine di due metri/6' di larghezza e oltre. Tale sistema può essere trovato in diverse versioni che abbracciano diverse filosofie di progettazione tra i produttori o sono basate su specifici tipi o famiglie di macchine. Ottimi risultati sono possibili attraverso l'uso di un sistema di crowning idraulico. In questo caso, un certo numero di cilindri ad alta pressione e bassa portata sono inseriti nel banco della macchina per compensare la deformazione del telaio durante la fase di pressatura, producendo una controforza dal basso. Spalle laterali Le spalle laterali definiscono la larghezza del telaio della macchina. Ad esempio, le macchine con idraulica sincronizzata hanno quasi sempre uno spazio, chiamato gola, in modo che una lamiera più larga della distanza tra le spalle o le colonne possa essere inserita nel telaio della macchina. Riferimenti posteriore Questo dispositivo assicura che il pieghe sia posizionato correttamente nella parte da produrre. Di solito consiste in una trave su cui sono montati due o più fermi a dita . Assi: x: avanti e indietro, imposta la lunghezza del pieghe (languetta) dal centro della matrice alla punta delle dita. r: su e giù, regola l'altezza dei fermi/dita per consentire alle dita di raggiungere meglio la parte e in modo che possano essere montate matrici di diversa altezza. z: sinistra e destra, regola la posizione del fermo/i sulla tavola, per garantire che le dita posteriori siano nella corretta posizione di supporto verso il punzone e la matrice. Che cos'è un controllo numerico cnc per presse piegatrici In una piegatrice CNC, tutte le componenti meccaniche della piegatrice sono integrate con il controllo numerico, che è responsabile dell’impostazione dei parametri di piega. I parametri più importanti nel processo di piegatura sono: spessore della lamiera; dimensioni della lamiera; angolo di piegatura. Uno dei tanti vantaggi del controllo numerico risiede nella possibilità di effettuare delle simulazioni di piega, durante la quale la macchina verifica se ci sono eventuali collisioni o sovraccarichi. Quali sono i vantaggi dell'utilizzo di una pressa piegatrice con controllo numerico? Sono molti i benefici che ottieni dalla programmazione con il controllo numerico sulle presse piegatrici cnc: Velocità Precisione Ripetibilità Adattabilità Flessibilità Agilità Le principali tipologie di controllo numerico ESA Controllo numerico ESA 650 o ESA 660 Questa versione, completa di grafica a colori e funzione multilingua, permette il calcolo automatico del PMI in funzione del tipo di utensile e dell’angolo richiesto, oltre al calcolo automatico della forza di piega. Le opzioni di ottimizzazione includono sequenza di piega ottimale e visualizzazioni delle eventuali collisioni nella sequenza proposta dall’operatore, effettuando inoltre verifiche di anti collisioni tra gli assi e la matrice in fase automatica. Controllo numerico ESA 675 È dotato di superschermo ultra-large 21” LCD HD Multitouch a colori e PC Windows integrato, che consente di aprire disegni in pdf o in altro formato direttamente a bordo macchina. Inoltre, consente la gestione ottimale di tutti i Cad-Cam 3D. È dotato di RAM di 8 Gb, 4 porte USB 2.0 + 4 porte USB 3.0. Controllo numerico Delem Si tratta di un controllo Numerico Touch Screen dall’uso semplice e intuitivo, con un elevato livello di funzionalità e un ambiente grafico user-friendly e moderno. È disponibile con schermi di diversa grandezza e con funzionalità personalizzate in base alle tue esigenze. Programmazione per presse piegatrici: la gestione dei progetti 3D Le presse piegatrici moderne possono essere dotate di un software di programmazione per la preparazione e la lavorazione di progetti 3D che garantisce molteplici vantaggi. Il software di programmazione disponibile sulla macchine per lamiera VICLA, ad esempio, garantisce la massima efficienza nella selezione degli utensili basata sul raggio di piega, la forza massima della pressa piegatrice, il controllo collisioni e la disponibilità di differenti tipologie di utensili e frazionature. Inoltre è in grado di riconoscere e gestire automaticamente la piega schiacciata grazie alla definizione degli angoli di pre-piega e le contropieghe interne, calcolando la sequenza di piega migliore, evitando collisioni e tenendo in considerazione la disponibilità delle frazionature e delle scarpette. Sebbene la gestione automatica trovi quasi sempre una soluzione, l’operatore ha anche la possibilità di intervenire manualmente e modificare i dati impostati dal software. Per il posizionamento dei riscontri, il software disponibile sulle presse piegatrici VICLA fornisce opzioni di controllo automatico e manuale del registro posteriore, grazie alla simulazione 3D che consente di visualizzare tutti gli elementi in movimento, compresi gli utensili, il pezzo da piegare e la struttura della macchina. Il software fornisce infine il report dell’attrezzaggio completo, dalle sequenza di piega in 3D, comprendendo informazioni dettagliate piega per piega. Il report può essere stampato o visualizzato direttamente sul controllo numerico. Automazione e Robotica L'automazione e la robotica stanno svolgendo un ruolo sempre più importante nelle operazioni delle presse piegatrici CNC. L'automazione della piegatura della lamiera ha fatto notevoli progressi negli ultimi anni. I robot collaborativi (cobot) e i robot antropomorfi hanno rivoluzionato il settore, sostituendo i tradizionali robot cartesiani. Queste soluzioni automatizzate non solo accelerano il processo di piegatura, ma riducono anche gli errori umani. I vantaggi delle celle di piegatura automatizzate includono: Maggiore efficienza: Cicli di piegatura più rapidi e riduzione dei tempi di fermo macchina. Qualità migliorata: Riduzione degli errori umani e risultati più consistenti. Ergonomia: Allevia gli operatori da compiti ripetitivi. VICLA ha sviluppato soluzioni avanzate per celle di piegatura automatizzate. Queste soluzioni possono aiutarti a ottimizzare il tuo processo produttivo e migliorare il tuo risultato netto. Per saperne di più su come le soluzioni di piegatura robotizzata possono trasformare la tua fabbricazione di lamiera, leggi la nostra guida completa Piegatura robotizzata: vantaggi e limiti. Con il continuo progresso della tecnologia, possiamo aspettarci di vedere livelli ancora più elevati di automazione e robotica nelle applicazioni delle presse piegatrici CNC. Ora che conosci cos'è e come funziona una pressa piegatrice cnc, scopri anche tutto quello che devi sapere sulla pressopiegatura: scarica ora il nostro manuale pdf gratuito.
Le presse piegatrici per lamiera sono macchine fondamentali nell'industria manifatturiera, utilizzate per piegare e modellare fogli di metallo in varie forme e dimensioni. Queste macchine sono essenziali per la produzione di componenti metallici utilizzati in una vasta gamma di settori, dal settore automobilistico a quello aerospaziale, fino all'edilizia e all'elettronica. In questo articolo esplorerà in dettaglio le diverse tipologie di presse piegatrici, i loro componenti, le tecniche di piegatura e le considerazioni importanti per la loro manutenzione e sicurezza. Pressa piegatrice: una macchine complessa La tecnologia su cui fondano il funzionamento è solo all’apparenza banale, ma nasconde invece notevoli evoluzioni in campo meccanico e tecnologico. In effetti, se confrontiamo una pressa piegatrice moderna e una di cinquant’anni fa, a uno sguardo esterno sembra che poco sia cambiato. La verità, invece, è che sono due macchine completamente diverse; gli elementi esteriori possono anche essere rimasti fermi al tipico design che tutti conosciamo, ma la meccanica e l’elettronica si sono evoluti in modo silenzioso e inesorabile. La pressa piegatrice moderna è il risultato di un’evoluzione costante. Proprio come è accaduto con l’automobile, che da semplice e quasi rudimentale mezzo di trasporto è diventata una vera propria macchina high-tech, così anche la piegatrice è ormai un concentrato di innovazione tecnologica e meccanica. Per comprendere quali sono state le tappe fondamentali della pressopiegatura della lamiera e conoscere qual è la tecnologia migliore che unisce efficienza, efficacia, costi di esercizio e versatilità, è necessario fare un viaggio indietro nel tempo e conoscere un po’ di storia delle presse piegatrici. Tra i Paesi pionieri, c’è senza ombra di dubbio l’Italia. In una zona circoscritta nella Brianza sono fiorite le realtà che hanno portato in alto il nome dell’Italia e ancora oggi, all’interno del settore della pressopiegatura, il nostro Paese è conosciuto in tutto il mondo per la grande tradizione e la qualità nella costruzione delle presse piegatrici. Nomi importanti come Mariani e molti altri hanno letteralmente inventato questa tecnologia. Facciamo ora un breve viaggio nei sistemi che si sono susseguiti, soffermandoci sul non plus ultra di oggi: la piegatrice idraulica ibrida. Presse piegatrici: tipologie e caratteristiche 1) Presse piegatrici meccanicheLe piegatrici meccaniche sono ancora utilizzate in molte officine per fare lavorazioni marginali, anche se ormai sono macchine considerate fuori legge da un punto di vista di sicurezza e, quindi, non possono essere utilizzate dagli addetti. Leggi il nostro articolo di approfondimento riguardante le caratteristiche che una piegatrice deve avere per essere a norma di legge. In passato, le piegatrici meccaniche più conosciute erano a marchio Mariani o Omag; erano caratterizzate da un movimento estremamente rapido e da una grande forza di pressione. 2) Presse piegatrici idrauliche tipo RG PromecamNate in Francia grazie all’intuizione dell’ italo-francese Roger Giordano, le piegatrici idrauliche tipo RG Promecam sono macchine compatte e basse. La loro caratteristica più evidente è il movimento del banco, diverso da tutte le altre presse piegatrici. Infatti, se di solito è la parte superiore - detta “traversa”- che scende, in questo caso è il banco che sale. Se vuoi conoscere quali sono le parti fondamentali di una pressa piegatrice, ti consigliamo di leggere questo articolo. La loro diffusione ha interessato un lungo periodo e non è raro ancora oggi trovarne in molte officine ancora operative; nel secondo Dopoguerra hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione, in quanto il banco contrastava la naturale flessione della traversa. Quest’ultima, poi, essendo piuttosto bassa e compatta, permetteva di ottenere dei profili chiusi di grandi dimensioni, che riuscivano ad “abbracciare” la parte superiore della macchina. 3) Presse piegatrici idrauliche a barra di torsione Sono le antesignane delle sincronizzate a cui assomigliano molto nell'aspetto. Il movimento è demandato alla traversa che scende mediante una coppia di pistoni idraulici. Solitamente dispongono di due o tre assi: X per il carro posteriore; Z per l'altezza del carro posteriore; Y per la discesa della traversa. La caratteristica di queste macchine è che i due cilindri sono collegati meccanicamente attraverso una barra che ne accoppia il movimento fino al “punto morto inferiore”. Quest'ultimo è regolato attraverso il movimento di due chiocciole che scendono o salgono per regolare l'altezza della fine corsa dei cilindri e della traversa. Il controllo della macchina è demandato a un semplice posizionatore, spesso privo di memoria interna. 4) Presse piegatrici idrauliche sincronizzate Ad oggi, la pressa piegatrice idraulica sincronizzata è la macchina moderna più diffusa. Prevede il movimento della traversa superiore mediante due cilindri idraulici indipendenti e regolati da apposite valvole proporzionali. La macchina, in questo modo, è più versatile e permette all’operatore di agire su entrambi i cilindri in maniera indipendente per modificare la discesa della traversa e contrastare eventuali irregolarità della lamiera. Può capitare frequentemente, infatti, che un pezzo si pieghi di più da un lato rispetto all’altro a causa delle già citate variabili della materia prima. Il controllo numerico di una piegatrice idraulica sincronizzata è molto più evoluto rispetto al posizionatore della pressa piegatrice a barra di torsione. Il CNC permette all’operatore di effettuare molte regolazioni: dal tempo di stazionamento al “punto morto inferiore”, dalla velocità di piega alla decompressione. In questa guida cerchiamo di chiarire quali sono le funzioni principali di una controllo CNC per presse piegatrici. 5) Presse piegatrici elettriche Rappresentano in ordine di tempo l'ultima evoluzione delle presse piegatrici e, ancora oggi, sono da considerarsi una soluzione border line per alcune specifiche esigenze. Le presse piegatrici elettriche garantiscono velocità e ripetibilità, unite a bassi consumi, tuttavia sono meno versatili e hanno costi molto più elevati rispetto alle piegatrici idrauliche sincronizzate. Esistono sostanzialmente due tecniche per azionare una piegatrice elettrica: con viti a ricircolo di sfere o mediante apposite cinghie. Il futuro della pressa piegatrice: la pressa piegatrice ibrida Le presse piegatrici idrauliche sincronizzate rappresentano ad oggi il terreno fertile dove applicare le innovazioni tecnologiche e i miglioramenti con risultati assolutamente importanti. VICLA ha colto questa occasione con grande impegno, specializzandosi nella tecnologia ibrida. Tale soluzione consente di prendere il meglio da ogni sistema, unirlo e tradurlo in una soluzione all’avanguardia, che si distingue per: precisione; ripetibilità; consumo energetico; rapporto qualità-prezzo. Se vuoi scoprire quali sono le differenze principali tra una piegatrice elettrica e una ibrida leggi questo articolo. Componenti principali di una pressa piegatrice Nonostante le diverse tipologie di funzionamento, tutte le piegatrici presentano delle parti in comune. Nella guida alla configurazione della macchina entriamo nel dettaglio di ciascun componente, ma di seguito ti riassumiamo le principali componenti, che sono: La traversa, o pestone, che è la parte mobile su cui vengono installati i punzoni. Il banco: è la parte fissa sottostante alla traversa dove vengono installate le matrici. Le spalle: rappresentano le piastre laterali che delimitano la larghezza dell’incastellatura del telaio della macchina. Il controllo numerico CNC: è il dispositivo con cui si interfaccia l’operatore attraverso una programmazione diretta o offline da ufficio tecnico. La pedaliera, ossia il dispositivo a pedale di azionamento della macchina, in salita e in discesa. Presenta precise specifiche costruttive che la rendono rispondente alle norme di legge vigenti in tema di sicurezza. Sostegni lamiera, o accompagnatori: hanno esclusivamente la funzione di sostegno in caso di lavorazione di pezzi pesanti e/o ingombranti. Qualora, invece, siano mobili (followers o accompagnatori) hanno la funzione di accompagnare la lamiera durante la lavorazione, in risalita e nella discesa Registro posteriore: si tratta del dispositivo che permette di effettuare la corretta lunghezza di piega. Generalmente è composto da una trave su cui sono montati due o più “riscontri” (backgauges) liberi di traslare lateralmente per disporsi sulla corretta posizione. Gli assi: X: “avanti e indietro”, regola la lunghezza della piega (flangia) R: “in alto e in basso”, regola l’altezza del carro per un migliore appoggio del pezzo e l’eventuale montaggio di matrici dall’altezza differente. Z: “a destra e a sinistra”, regola la posizione del riscontro sul carro, per garantire la giusta posizione di appoggio per l’esecuzione del pezzo. Utensili: si suddividono in utensili inferiori e superiori. Gli utensili superiori, anche detti punzoni o coltelli, vengono installati alla traversa della macchina (la parte mobile). Gli utensili inferiori, detti matrici, cave o raramente prismi, vengono installati sul banco della macchina. Importante è anche considerare la scelta del sistema di bloccaggio, specialmente se le tue lavorazioni richiedono di cambiare spesso setup degli utensili. Qui ti spieghiamo nel dettaglio le tipologie di bloccaggio degli utensili. Come scegliere una pressa piegatrice per lamiera La scelta della pressa piegatrice dipende da molti fattori: Capacità della pressa piegatrice Precisione e ripetibilità Automazione e tecnologie avanzate Costo e budget Abbiamo scritto un articolo approfondito che analizza tutte le criticità e gli aspetti da considerare nella scelta di una pressa piegatrice, inclusi gli errori più comuni e come evitarli. Tecniche di piegatura della lamiera La piegatura della lamiera può essere di diversi tipi: Tangenziale, tipica delle folding machines e per la lattoneria A tre punti, tipica delle presse piegatrici La piegatura a tre punti si suddivide in: piegatura ad aria: è una tecnica in cui la lamiera viene piegata senza essere completamente pressata contro la matrice. Questo metodo è flessibile e permette di ottenere angoli di piegatura diversi con lo stesso utensile. piegatura a fondo matrice: è chiamata anche “semi-coniatura” o “a fondo cava”, è la modalità che si ottiene utilizzando matrici da 88°. In questo caso la lamiera arriva al fondo della matrice entrando in contatto con le facce interne della V. coniatura: prevede lo “stampaggio del materiale” che viene forzato fino ad assumere la forma del punzone e della matrice adottati: in questo caso, infatti, entrambi hanno una apertura di V= 90°. Manutenzione e cura delle presse piegatrici per lamiera La manutenzione della pressa piegatrice per lamiera è un aspetto fondamentale per mantenere l'efficienza della macchina, ma viene spesso trascurata. Senza una corretta manutenzione, anche la macchina migliore può rovinarsi nel tempo e causare non conformità e pezzi sbagliati. Manutenzione preventiva La manutenzione preventiva è essenziale per garantire il funzionamento ottimale e prolungare la vita della pressa piegatrice. Questo include ispezioni regolari, sostituzione di componenti usurati e verifiche di sicurezza. Lubrificazione e pulizia Una corretta lubrificazione e pulizia sono fondamentali per mantenere le prestazioni della pressa piegatrice. È importante seguire le linee guida del produttore per garantire una lubrificazione adeguata e una pulizia regolare. Ispezioni regolari Le ispezioni regolari aiutano a identificare eventuali problemi prima che diventino gravi. Una check-list di ispezione dovrebbe includere la verifica di tutti i componenti principali, come il telaio, il cilindro, la barra di torsione e il sistema di controllo. Data l'importanza dell'argomento, abbiamo scritto un articolo completo sulle procedure, la frequenza e le azioni da compiere per prendersi cura correttamente della piegatrice. Sicurezza nell'uso delle presse piegatrici per lamiera Quali sono le normative di sicurezza e le procedure da seguire per garantire un utilizzo sicuro della pressa piegatrice? Sono innanzitutto i costruttori dei prodotti a essere i primi coinvolti nell'ambito delle leggi e delle certificazioni: una volta individuata la pressa piegatrice, si deve cercare di capire se questa mantenga gli standard che tali leggi o normative richiedono. L'utilizzatore, d'altro canto, deve saper riconoscere se una macchina è a norma di legge. Ecco abbiamo dedicato un approfondimento ai requisiti legislativi e alle differenti caratteristiche che una macchina deve avere per essere sicura a norma di legge. Ecco un riassunto dei principali aspetti da considerare: Procedure di sicurezza: le procedure di sicurezza includono l'uso di dispositivi di protezione individuale (DPI), l'implementazione di sistemi di sicurezza sulla macchina, come barriere e sensori, e l'adozione di pratiche operative sicure. Formazione e competenze: gli operatori devono essere adeguatamente formati per utilizzare le presse piegatrici in modo sicuro ed efficace. La formazione continua è importante per mantenere le competenze aggiornate e conformi alle ultime normative e tecnologie. Applicazioni comuni delle presse piegatrici per lamiera Le presse piegatrici sono utilizzate in una vasta gamma di settori industriali. Nell'industria automobilistica, sono impiegate per produrre componenti come pannelli di carrozzeria e parti del telaio. Nel settore aerospaziale, sono utilizzate per fabbricare parti strutturali e rivestimenti. Anche nell'edilizia, le presse piegatrici giocano un ruolo cruciale nella produzione di elementi architettonici e strutturali in metallo. Innovazioni e tendenze future nelle presse piegatrici Automazione e Industria 4.0 L'integrazione dell'automazione e delle tecnologie dell'Industria 4.0 sta rivoluzionando il settore delle presse piegatrici. L'uso di sensori IoT, analisi dei dati in tempo reale e controllo remoto migliora l'efficienza, la qualità e la manutenzione predittiva delle macchine. In questa guida puoi scoprire che cosa significa piegatrice 4.0 e in che modo l'Industria 4.0 ti può aiutare migliorare la produttività aziendale. Sostenibilità e efficienza energetica Le nuove tecnologie mirano a rendere le presse piegatrici più eco-friendly, riducendo il consumo energetico e le emissioni. L'uso di motori elettrici ad alta efficienza e sistemi di recupero energetico sono solo alcuni esempi di queste innovazioni. Nel campo della piegatura dei metalli abbiamo già citato l'evoluzione che ha conosciuto la pressa piegatrice, grazie all'avvento delle piegatrici elettrici e delle piegatrici ibride. Se vuoi approfondire il funzionamento di una piegatrice ibrida e come riduce l'impatto ambientale senza compromettere la qualità delle lavorazioni, ti consigliamo di leggere l'articolo Piegatrice per lamiera: perché scegliere una piegatrice ibrida? Conclusione Le presse piegatrici per lamiera sono strumenti fondamentali nell'industria moderna, offrendo la capacità di modellare e piegare il metallo in una varietà di forme complesse. Con l'evoluzione delle tecnologie e delle esigenze industriali, queste macchine continuano a migliorare in termini di efficienza, precisione e sicurezza. La scelta della pressa piegatrice giusta e la sua corretta manutenzione sono essenziali per garantire una produzione di alta qualità e sostenibile nel tempo. Fonti e risorse utili Manuali per scegliere la configurazione della pressa piegatrice Pieghe d'Arte - Arte e Tecnica della Pressopiegatura Industriale: libro sulla pressopiegatura industriale che contiene approfondimenti e consigli pratici per migliorare il processo di piegatura della lamiera. ZoomOn, la newsletter di VICLA che esplora le ultime notizie, le tecnologie e le tendenze del mondo della pressopiegatura industriale della lamiera.
La pressa piegatrice, come abbiamo spiegato nel dettaglio nella nostra guida dedicata, è una macchina semplice ma allo stesso tempo complessa perché è legata alla variabilità della lamiera, che richiede di dotare ogni macchina per lamiera di diverse personalizzazioni. Ecco perché è importante conoscere quali sono le caratteristiche e gli elementi da considerare nel momento in cui si configura una pressa piegatrice. Scopriamo quali sono i punti fondamentali da considerare: Lunghezza La lunghezza di una pressa piegatrice dipende dalla lunghezza massima del pezzo da lavorare. Inoltre, se si piega per stazioni, è utile considerare l’acquisto di una pressa piegatrice più lunga, che consenta di effettuare più stazioni. Ad esempio, nel caso di un foglio 1100 x 700 mm è consigliabile scegliere una piegatrice con lunghezza di 2000 mm. Tonnellaggio Si intende la forza di flessione della macchina. In altre parole, fa riferimento alla capacità di piega della pressa piegatrice. Il tonnellaggio dipende da diversi fattori, primo fra tutti il materiale: un pezzo più duttile richiede meno forza di flessione; al contrario, un materiale più resistente come l’acciaio inossidabile o l’acciaio altoresistenziale necessita di maggiore forza. Gli altri fattori da considerare sono: spessore, lunghezza e tipologia di lavorazione. Il nostro calcolatore online è il tuo assistente ideale per determinare con precisione i parametri di piega della tua lamiera. In pochi semplici passaggi, otterrai informazioni dettagliate su: Tonnellaggio: La forza necessaria per eseguire la piegatura. Raggio interno: La curvatura interna della piega. Bordo minimo: La lunghezza minima della flangia per evitare rotture. Conviene sempre sovradimensionare la pressa piegatrice del 20%/30% rispetto al dato teorico, così da non lavorare al limite delle capacità della macchina. Uno degli errori di valutazione più diffusi è confondere la forza totale necessaria a piegare un determinato pezzo di lamiera con le tonnellate al metro per quello spessore, materiale e matrice. Questo appena descritto è solo uno dei 5 errori più comuni che si commettono su una piegatrice. La luce non è altro l’apertura frontale della pressa piegatrice. Una piegatrice con corsa maggiorata è una macchina dotata di intermedi maggiorati che permette di estrarre più facilmente i pezzi piegati. Bloccaggi e intermedi Gli intermedi sono degli adattatori da inserire tra la traversa e i punzoni e sono molto utili perché consentono di fare realizzare scatolati profondi con facilità. I sistemi di bloccaggio utensili si suddividono in: bloccaggi manuali; bloccaggi semi-automatici; bloccaggi pneumatici; bloccaggi idraulici; La scelta del corretto bloccaggio è fondamentale per ridurre i tempi di lavoro e gestire correttamente la zona lavoro. Ti farà piacere sapere che abbiamo scritto una guida completa sulle diverse tipologie di bloccaggio utensili. Bloccaggio semi-automatico Si tratta di un bloccaggio manuale semi-automatico con sistema di aggancio-sgancio rapido frontale del punzone. Il funzionamento è molto semplice e, rispetto a un’altra soluzione manuale tradizionale, consente di riattrezzare la macchina più velocemente e agilmente. Mediante lo spostamento della leva di bloccaggio, infatti, rilasci il punzone per sfilarlo frontalmente; mentre, al momento della chiusura, il punzone viene automaticamente richiamato in battuta e allineato perfettamente. Bloccaggi Automatici Il sistemi di bloccaggio utensili di tipo automatico permettono di attrezzare la pressa piegatrice in assoluta sicurezza. Gli utensili vengono automaticamente allineati, posizionati e fissati. Con questa soluzione riduci drasticamente il tempo di attrezzaggio e aumenti notevolmente la produttività. Cambio utensili automatico per presse piegatrici Al giorno d’oggi esiste anche una soluzione moderna e innovativa che consente di automatizzare il cambio dei punzoni e delle matrici. Le presse piegatrici ibride, ad esempio, possono essere collegate a un magazzino automatico degli utensili, come il cambio utensili automatico ATC VICLA, che consente l’attrezzaggio, anche su più stazioni, degli utensili superiori e inferiori. Questo impianto è personalizzabile e progettato su misura in base alle esigenze del cliente; riduce i tempi di setup di 4 o 5 volte rispetto alle attività manuali ed effettua automaticamente anche l’attrezzaggio più complesso, gestendo matrici con larghezza V da 70 mm, utensili portatondi e consentendo la rotazione dell'utensile di 180°. L’automazione copre tutto, anche le operazioni a monte. Uno degli aspetti più interessanti, infatti, è la programmazione dall'ufficio tecnico: il sistema CAD/CAM elabora il file tridimensionale, crea la sequenza di piegatura migliore e invia il programma alla macchina che si attrezza in automatico, richiamando la sequenza di piegatura direttamente sul controllo numerico. Tutti i dati di attrezzaggio e lavorazione sono salvati in automatico a fine lavoro ed esportati nel gestionale per un’analisi dei dati in chiave 4.0. Registro posteriore Il registro posteriore è una struttura motorizzata alla quale sono fissati i riferimenti e può essere spostato e posizionato per consentire una varietà di pieghe complesse. Lo spostamento del registro posteriore lungo la profondità della macchina è detto asse X. Il sollevamento verticale è chiamato asse R. Riferimenti Si stratta di strumenti importantissimi e utili per sostenere lamiere sottili. Sono dotati di funzionamento pneumatico e di un rivestimento in teflon che evita il verificarsi di segnature sul materiale. Sono inoltre attivabili da controllo numerico. I riferimenti sono 2 e solitamente sono manuali, ma possono essere automatizzati e controllati direttamente dal CNC; il posizionamento dei riscontri è lungo l’asse Z. Registro a torrette indipendenti Tutte le torrette montate sulle presse piegatrici VICLA sono dotate di riscontro visivo a LED. L’accensione del LED garantisce il contatto della lamiera con il riferimento. Nelle versioni più accessoriate le torrette sono: Motorizzate (assi z1- z2) Indipendenti (assi x2 - x3) Antropomorfe (assi r1 - r2) Compensazione delle flessioni Maggiore è la lunghezza di una piegatrice, maggiori sono i problemi legati al cedimento del banco, con la conseguenza che è più difficile ottenere un pezzo lavorato bene. Nel corso degli anni l’evoluzione tecnologica ha fatto passi da giganti, passando da sistemi manuali (come quello di utilizzare degli spessori di carta sotto la matrice) a sistemi automatici, meccanici o idraulici, dove veniva determinato un precarico della deformazione ipotizzata. Il limite di questi sistemi è che si basano su un calcolo teorico impostato dal controllo numerico. VICLA ha sviluppato un sistema intelligente che migliora il lavoro in officina: il sistema di bombatura attiva Clever Crowning. Grazie a speciali sensori nelle traverse, la bombatura attiva misura e compensa in tempo reale le deformazioni. Non serve impostare nessun dato; il sistema reagisce attivamente alle variazioni delle caratteristiche. Ogni pressa piegatrice, per quanto robusta, subisce delle flessioni nella struttura durante la fase di piegatura e, ovviamente, le deformazioni sono tanto più grandi quanto maggiore è lo sforzo che la macchina deve compiere. La deformazione principale è la bombatura, che corrisponde alla flessione della traversa che viene spinta in posizione dai cilindri laterali (scopri come funziona il dispositivo di bombatura attiva Clever montato sulle piegatrici VICLA); l’altra è quella che viene chiamata in gergo “sbadiglio” ed è la tendenza delle spalle ad aprirsi nella zona dell’incavo. Grazie al sistema Flex la piegatrice per lamiera compensa dinamicamente le eventuali deformazioni in base allo sforzo richiesto: il CNC riceve i dati dai sensori di pressione dei cilindri, che vengono interpolati in real time per stabilire la correzione da effettuare. Se ti interessa l'argomento, puoi leggere l'articolo che abbiamo creato. Sistemi di risparmio energetico Non basta aggiungere solamente un inverter per definire una pressa piegatrice “ibrida”; infatti l’innovazione tecnologica ruota attorno a un impianto idraulico specifico, che nel caso del modello ibrido di serie, comprende un circuito idraulico doppio completamente indipendente, ciascuno dotato di un proprio serbatoio, motore, pompa e inverter. Vuoi capire nel dettaglio come funziona una piegatrice ibrida? Leggi la nostra guida. La separazione funzionale dei due cilindri permette un controllo ottimizzato in funzione del carico necessario per ogni cilindro; inoltre permette di ottenere un’efficienza dal punto di vista energetico. Si tratta di un sistema capace di minimizzare l’usura della macchina concentrando tutta la sua efficienza e bilanciando automaticamente la pressione di lavoro esclusivamente sul lato che è utilizzato durante la piegatura di quel pezzo specifico. Un ulteriore livello di performance è fornito dal modello Hybrid Plus: il sistema si compone di un motore brushless per ciascun cilindro, capace di fornire elevate forze ed alte velocità di spostamento. Si tratta di un sistema ancora più compatto e composto da motore e pompa in presa diretta, installati direttamente sui cilindri, con un piping notevolmente ridotto. I risultati in numeri di questa innovazione tecnologica sono notevoli, come si vede dal grafico. Sistemi di controllo dell’angolo Controllo dell’angolo L.A.C. VICLA Il controllo dell’angolo L.A.C. è composto da due sensori laser montati su guide lineari che scorrono nella parte posteriore e anteriore del banco della pressa piegatrice effettuando la misurazione in uno o tre punti in funzione della lunghezza del pezzo. Situati ai lati delle matrici hanno lo scopo di leggere, tramite un sistema di laser e telecamere, l’inclinazione dei lembi delle pieghe durante la deformazione. Si tratta della soluzione più completa e performante per la misurazione e il controllo automatico dell'angolo. Il sistema, inoltre, è in grado di storicizzare il ritorno elastico delle lamiere garantendo un autoapprendimento della pressa costante e specifico sulla base delle situazioni reali dell’azienda. Ovviamente il sistema di controllo dell’angolo garantisce le migliori prestazioni se viene coadiuvato da una meccanica solida, precisa e da una perfetta integrazione con il controllo numerico. Proprio con quest’ultimo avviene un continuo dialogo di scambio di dati che permette l’applicazione perfetta con ogni articolo in lavorazione. Se, ad esempio per questioni di ingombro, una specifica piega non può essere misurata dal sistema di controllo dell’angolo la si può “legare” alla lettura precedente effettuata su un altro lembo dello stesso pezzo. Il controllo dell’angolo ottico Vicla rappresenta un investimento sicuro e dal rientro sorprendentemente rapido in quanto rende del tutto superflue le continue operazioni di misurazione da parte dell’operatore con un aumento di produttività e di qualità davvero esponenziali. Scarica la guida gratuita che abbiamo scritto sul controllo dell'angolo. Controlli dell’angolo a tastatore Ne esistono sostanzialmente di tre tipi: inseriti nel punzone, alloggiati nelle matrici o applicati a dei carrelli scorrevoli paralleli del tutto simili a quelli dei sistemi ottici e posti ai lati del banco. A un primo esame potrebbero apparire una soluzione definitiva, ma anch’essi non sono privi di limiti che, di prassi, appaiono solo durante il loro reale utilizzo. Il primo è senz’altro la difficoltà di installazione. Questo è il limite tipico dei controlli inseriti negli utensili che prevedono l’utilizzo di punzoni e matrici speciali dotati di sofisticate lamelle sensorizzate. Tali sistemi di controllo dell’angolo hanno una versatilità davvero scarsa se si considera che non sono utilizzabili cambiando set-up utensili. Un altro limite è la delicatezza che li caratterizza. Essendo elementi meccanici dalle dimensioni ridotte e molto sofisticati sono facilmente soggetti a guasti causati da urti accidentali o malfunzionamenti dovuti all’accumulo di polvere e sporcizia. Controlli ottici di tipo O.A.C. (Optical Angle Control) Il controllo ottico è montato direttamente nelle fotocellule cattura immagini del profilo rilevando, calcolando e correggendo l'angolo di piegatura. Uno dei controlli ottici più sofisticati è il sistema IRIS PLUS. Pur facendo parte a tutti gli effetti del gruppo dei controlli dell’angolo di tipo ottico, IRIS plus è una soluzione alternativa perché è in grado di compiere una lettura estremamente accurata durante la fase di piegatura pur rimanendo a distanza di sicurezza dall’area di lavoro. In questo modo si eliminano tutte le eventuali interferenze tra i pezzi e i dispositivi di controllo dell’angolo e si raggiunge una versatilità di utilizzo totale. Il sistema, infatti, consente una precisione e una affidabilità molto interessanti se l’emettitore e il ricevente non si trovano oltre ad una certa distanza. Superati indicativamente i 2,5 metri, infatti, si assiste al naturale aumento del fenomeno della rifrazione dei raggi luminosi che raggiungono il sistema di controllo non sufficientemente nitidi. Il “disturbo” può essere abbattuto diminuendo la sensibilità del sistema ma con la conseguenza di non garantire la stessa precisione nella lettura degli angoli di piega. Optional e accessori delle presse piegatrici Tavola piegaschiaccia Il banco inferiore è dotato di tavola piega schiaccia che consente di effettuare una piega ribattuta senza necessità di utilizzare una matrice dedicata. È la soluzione ideale per le aziende che effettuano molte pieghe ribattute grazie alla sua versatilità. L’optional è direttamente integrato al porta matrice e pertanto consente di utilizzare qualsiasi altra matrice con attacco standard senza dover smontare la tavola. Sostegni lamiera frontali I sostegni frontali sono dotati di una guida lineare che si estende oltre la traversa inferiore; si possono regolare in altezza e inoltre consentono lo scorrimento laterale e la rotazione; infine, grazie a un sistema di aggancio-sgancio pratico, è molto facile montarli e smontarli velocemente. Accompagnatori lamiera Sono in grado di sollevare pesi fino a 380kg. L'utilizzo dell'accompagnatore per lamiera offre un vantaggio importante per ridurre i rischi dell’operatore e per aumentare la qualità dei pezzi piegati: è stato progettato per evitare gli effetti della contro-piega e per ridurre la necessità di altri operatori. Può anche essere facilmente rimosso frontalmente ed inserito su un’altra piegatrice. Parcheggi laterali Sono un'estensione delle guide lineari, le quali si estendono oltre il banco. Questa soluzione permette di parcheggiare i sostegni lamiera quando non devono essere utilizzati. Pedaliera wireless È alimentata con un pannello solare integrato che permette di ottenere fino al 20% in più di autonomia sulla durata della batteria; non necessita di collegamento, né posa di cavi. I sensori ultrasonici sono posizionati ai lati del banco inferiore ricevono e trasmettono i dati in modalità wireless. Tool Locator Il sistema indica per mezzo dei LED incorporati la giusta posizione di bloccaggio dell'attrezzatura durante la configurazione dell'utensile e indica la posizione dell'utensile attivo in modalità di produzione. Si tratta di un vero e proprio aiuto visivo e immediato per l’operatore che, in questo modo, non perde tempo per misurare e capire dove posizionare l’utensile e può concentrarsi su altre operazioni. Ora che conosci quali sono le caratteristiche da considerare nella configurazione di una pressa piegatrice, scopri anche tutto quello che devi sapere sulla pressopiegatura: scarica ora il nostro manuale pdf gratuito.
Quando clienti e fornitori condividono lo stesso DNA, è facile far nascere grandi sinergie. È quello che è successo con la TE.LE.BI. di Cuneo, una delle eccellenze italiane nel campo della progettazione di strutture metalliche e accessori per l’ufficio e VICLA, specializzata nella progettazione di macchine per lamiera altamente performanti e su misura. La storia di TE.LE.BI. è avvincente perché racchiude tutto ciò che contraddistingue lo spirito imprenditoriale italiano. Molti si ricordano che, prima di diventare la factory dell'arredo ufficio, l'azienda nasce e si specializza soprattutto nella creazione di telai e biciclette, lavorando soprattutto per la grande distribuzione, con clienti come Carrefour e Auchan, mentre una linea dedicata dello stabilimento fornisce a Piaggio i portapacchi per moto e scooter. Da qui il nome: TELai e BIci (TE.LE.BI). A metà anni Duemila, complice l'evoluzione del settore delle biciclette e la tendenza del mercato nel delocalizzare le produzioni all'estero, l'azienda intuisce di dover cambiare rotta. È così che, dall'incontro con dei professionisti dell’arredo per ufficio, la TE.LE.BI. diventa in poco tempo una delle realtà più importanti nella fornitura di strutture metalliche e accessori per l'ufficio. L’aumento della produzione porta l’azienda ad ampliare la propria unità produttiva, la quale oggi conta 20mila metri quadrati (di cui 10mila coperti) in cui vengono prodotte più di 100mila scrivanie l’anno vendute in tutta Europa e in numerosi paesi tra Africa, America, Asia e Oceania. La necessità di ottimizzare la produzione, mantenendo immutati gli alti standard di qualità dei prodotti richiede di adottare macchinari performanti, in grado di garantire sempre il massimo della produttività. In virtù di questa impostazione produttiva, l’azienda ha scelto le macchine più adeguate e i partner migliori. Da qui l’incontro con VICLA, ormai tra i primari produttori italiani di presse piegatrici; un ambito per il quale propone una gamma completa di soluzioni innovative per ogni fascia di mercato. “Fin dal primo momento ci ha conquistati per la competenza sulla piegatura della lamiera che vanta e può spendere sul mercato” afferma infatti il signor Stefano Pressenda, titolare della TE.LE.BI. di Cuneo, azienda che guida assieme al padre. Per rispondere alle loro esigenze, VICLA ha progettato e sviluppato - in sinergia con Starmatik - l’isola automatica .MATRIX, composta da una pressa piegatrice VICLA .SUPERIOR da 3 m 110 ton, 7 assi con bombatura attiva e bloccaggi WILA, corredata di robot antropomorfo Fanuc per la movimentazione della lamiera e il cambio degli utensili in automatico. Tutti i vantaggi della robotica integrata alla piegatura La tecnologia in ambito robotico ha permesso di raggiungere alti livelli in termini di produttività; ridefinendo gli standard qualitativi del settore. Oggi, operazioni complesse o ripetitive possono essere svolte automaticamente e garantiscono una notevole riduzione dei costi e tutela della sicurezza degli operatori. L’introduzione di soluzioni automatizzate, infatti, permette di abbattere i tempi non produttivi e aumentare la flessibilità di impiego, incrementando produttività ed efficienza. VICLA è da sempre accanto ai suoi clienti fornendo soluzioni all’avanguardia e, allo stesso tempo, user friendly, cioè che sappiano soddisfare le esigenze degli operatori.
La sede di Albavilla cambia e raddoppia i suoi spazi con oltre 2000 m² di nuova area produttiva. VICLA cresce. È tempo di grandi sfide. Quando una passione come la nostra diventa così grande e autentica, l’unica impresa che si fa impossibile è riuscire a contenerla tutta. Al punto che spesso necessita di nuovi e più ampi spazi. È con grande orgoglio che siamo lieti di annunciare la costruzione di una nuova sede e il raddoppiamento della nostra area produttiva. Più di 2000 m² tutti dedicati alla produzione e all’organizzazione del flusso di produzione delle presse piegatrici e cesoie VICLA. “L’ampliamento della sede è un’operazione strategica che ci porterà ad aumentare la capacità produttiva in termini di spazio, personale, risorse e materiali - afferma Marcello Ballacchino, titolare e amministratore “e a internalizzare lavorazioni fino ad ora demandate all’esterno, per un controllo capillare dell’intera filiera produttiva e di montaggio.“ Con un incremento della capacità produttiva stimata intorno al 100%. Nella nuova sede sorgerà un capannone moderno che ospiterà le aree produttive e gli uffici. I nuovi investimenti includono, oltre alla nuova area produttiva, anche l’installazione di una nuova Alesatrice Soraluce che permetterà di innalzare ulteriormente gli standard qualitativi e ridurre i tempi di lavorazione. La nuova sede non è l’unica novità in casa VICLA. Accanto ai lavori di costruzione, ci stiamo preparando in vista di Fiera Lamiera a Milano. Un nuovo stand, tanti nuovi progetti e due sorprese importanti per tutti gli appassionati della lavorazione della lamiera. Primo fra tutti, in occasione di LAMIERA 2022 presenteremo al pubblico il nostro cambio utensili automatico ibrido. Si tratta della prima volta che lo presentiamo al vasto pubblico, anche se è dal 2019 che siamo specializzati nella progettazione e costruzione di cambi utensili automatici. Nel 2019, infatti, siamo stati i primi costruttori di macchine a livello europeo ad aver realizzato ATC TWIN VICLA, il primo sistema che collega due presse piegatrici ibride a un magazzino utensili servito da un unico shuttle. Il cliente che si affidato a noi è rimasto talmente colpito dalla versatilità e dall’efficienza della soluzione da aver riconfermato, a distanza di due anni, un secondo impianto ATC TWIN. È una testimonianza concreta del carattere che da sempre ci caratterizza e che ci contraddistingue per qualità, approccio sartoriale e innovazione continua. La seconda sorpresa riguarda la pubblicazione di un libro sulla pressopiegatura industriale, con un focus particolare sulle piegatrici ibride. “Ho scritto questo libro con l’obiettivo di raccontare il mio punto di vista sulle nuove tecnologie per la lavorazione della lamiera” afferma Marcello Ballacchino “Il mio obiettivo è diffondere l'innovazione ibrida nel settore della pressopiegatura della lamiera, perché, insieme alla mia azienda VICLA, credo in una piegatura precisa, efficiente e a basso impatto ambientale.” Il manuale, dal titolo “Pieghe d’Arte – Arte e Tecnica della Pressopiegatura Industriale” verrà presentato in esclusiva durante la Fiera Lamiera e sarà disponibile gratuitamente per chiunque desideri visitare lo stand espositivo. “Non ho mai smesso di guardare avanti e so che sto guidando VICLA nella direzione giusta; infatti il 2022 si preannuncia come un anno ricco di sfide, ma anche di tante soddisfazioni che non vedo l'ora di condividere. – conclude, sorridendo, Marcello Ballacchino, “VICLA sta diventando ciò che io chiamo “Atelier Industriale della Piegatura”: farà numeri importanti, certo, ma continuerà a rimanere fermamente ancorata al Made In Italy, controllando ogni singolo passaggio della filiera produttiva e di montaggio.” Con il raddoppiamento della nostra area produttiva si moltiplica anche la nostra passione e l’impegno in ciò che facciamo. Invitiamo anche tutti gli operatori del settore a seguirci ancora. Con un interesse naturalmente doppio.
La Carpenteria Corradi è presente da oltre quarant'anni nel settore della carpenteria medio-pesante conto terzi, con uno stabilimento che si sviluppa su una superficie di circa 9.000 mq, di cui circa 2300 mq coperti. Oggigiorno si assiste a un’evoluzione nel campo della carpenteria. I clienti diventano sempre molto più esigenti in termini di rispetto dei tempi di consegna, qualità del lavoro e costo del servizio. Il crescente aumento del lavoro e la richiesta di tempi di consegna sempre più stretti, hanno reso indispensabile l’acquisto di un nuovo macchinario in grado di sopperire ai limiti tecnologici delle macchine attualmente in uso. “L'incremento del lavoro ha reso indispensabile questo nuovo acquisto e quindi abbiamo pensato di optare per un macchinario più veloce, più preciso e che ci desse una qualità di lavoro superiore” afferma Massimiliano Corradi, il quale recentemente ha scelto di ampliare il parco macchine aggiungendo una soluzione automatizzata composta da una piegatrice ibrida collegata a un magazzino automatico che gestisce automaticamente l’attrezzaggio degli utensili. La piegatura può essere considerata l’ago della bilancia che decreta l’efficienza o l’inefficienza del processo della lavorazione della lamiera, come spiega il titolare della Carpenteria Corradi. “Il bisogno di acquistare un un nuovo macchinario per il nostro parco macchine, nasce dal fatto di un incremento del lavoro in generale e di cercare di sveltire quello che è il collo di bottiglia che al momento era generato dall'esecuzione della piegatura della lamiera.” La configurazione e il set-up della macchina, così come il reperimento degli utensili e la fase di attrezzaggio, rappresentano due fasi in cui si verificano i maggiori sprechi di produttività; le soluzioni automatizzate rappresentano una proposta efficace in grado di migliorare realmente le performance dell’intero ciclo produttivo. La potenza della programmazione da remoto Una piegatrice automatizzata e semplice da utilizzare, come nel caso dell’ATC VICLA, permette di creare un flusso continuativo di lavoro, azzerando i tempi morti tra una lavorazione e l’altra. Il vantaggio non si limita alla sola fase di attrezzaggio, come spiega bene anche Corradi: Una volta fatto il primo programma, la volta successiva è la macchina che gestisce il cambio stampi che rimette gli stampi perfettamente come erano in origine. Da quando sono entrato in azienda abbiamo visto comunque un incremento del lavoro. Il problema è che sono sempre diminuiti il numero di pezzi per lotti, ma sono aumentati la difficoltà e la complessità dei pezzi. E da lì è stato un rincorrere sempre delle tecnologie migliori e superiori. Per rincorrere questo cambiamento del mercato ho optato per questo impianto. Prima di tutto perché è stato fatto secondo le nostre esigenze. In secondo luogo, perché non presentava i limiti di altri macchinari simili. Le soluzioni progettate da VICLA sono state studiate per migliorare l’intero ciclo produttivo della piegatura della lamiera, aumentando l’efficienza e azzerando gli errori. Una volta che lo sviluppo è stato calcolato, attraverso il programma CAD/CAM è possibile gestire il cambio stampi automatico in modo semplice ed efficace. L’operatore infatti può visualizzare sul display il tipo di utensile, la posizione, la misura corretta e la sequenza di piega che viene proposta in automatico dal programma. In questo modo, l’operazione di piegatura diventa alla portata di tutti, compresi gli operatori poco esperti. Il metodo VICLA: efficienza, produttività e riduzione dei consumi VICLA crede da sempre nella tecnologia ibrida al servizio dell’uomo. Dal 2012 l’azienda brianzola si è specializzata nella progettazione di piegatrici ibride per lamiera, altamente personalizzate in base alle esigenze di produzione dei propri clienti. Dal piccolo imprenditore alla grande azienda, VICLA si propone come consulente e partner dei propri clienti, contribuendo ad aumentare la loro competitività secondo il motto “puntare all’eccellenza” che da sempre fa parte del proprio DNA. “Abbiamo scelto una pressa operatrice ibrida in primis per il risparmio energetico, pensando all'ambiente e anche al fatto che si tratta di macchine molto più performanti, più precise, più veloci” confessa Massimiliano Corradi. Per quanto possa essere un costo invisibile, perché non compare evidente come un costo vivo, il risparmio energetico è assolutamente di rilievo. Una pressa piegatrice ibrida è una macchina altamente performante che permette di risparmiare dal 55% di energia elettrica se paragonata a una piegatrice idraulica convenzionale. E con l'opzione Full Hybrid il risparmio di energia elettrica cresce fino al 78% rispetto a una piegatrice idraulica convenzionale. Il cambio utensili automatico progettato da VICLA coniuga tecnologia ibrida e automazione e rappresenta una risposta concreta per le aziende alla ricerca di soluzioni reali, efficaci e performanti. Guarda l'intervista completa