La piegatura di acciaio e di materiali alto-resistenziali richiede precisione e parallelismo perfetti, poiché ogni minima variazione può influire sulle caratteristiche meccaniche ed estetiche del manufatto.
La diffusione di questi materiali in settori diversi, oltre ai più consolidati delle costruzioni, del movimento terra, del navale, del ferroviario, dei veicoli industriali e dei container, ha imposto ai costruttori di presse piegatrici nuove sfide.
Per garantire i requisiti attesi, si è reso necessario perfezionare molteplici aspetti, dal controllo della bombatura alla gestione delle forze in gioco. Vicla, specializzata nella progettazione e costruzione di presse piegatrici ibride, cesoie e soluzioni automatiche per la piegatura della lamiera, ha saputo rispondere a queste esigenze introducendo negli anni diversi accorgimenti e innovazioni tecnologiche.
«Queste soluzioni – spiega Marcello Ballacchino, fondatore e titolare dell’azienda insieme a Corrado Nucci – sono il frutto di una decennale collaborazione e sono adottate su tutta la gamma di presse piegatrici ibride, tra quelle della nostra linea di punta .Superior».
Una di queste installazioni si è recentemente completata su una macchina da 641 ton distribuite su 4.600 mm di lunghezza utile di piega – la più potente mai prodotta dall’azienda nei propri stabilimenti di Albavilla (CO) – commissionata da un importante costruttore italiano di rimorchi e semirimorchi.
La pressa piegatrice ibrida .Superior da 641 ton è una macchina di alta qualità e prestazioni, che combina tecnologia idraulica avanzata con una gestione elettronica ottimizzata. Rispetto alle presse piegatrici idrauliche convenzionali, offre un’efficienza energetica che consente di risparmiare fino al 55% di energia elettrica, grazie a un sistema idraulico progettato per garantire consumi ridotti e uso minore di olio. La bombatura adattiva è uno degli aspetti tecnici distintivi, garantendo un controllo puntuale della piegatura su tutta la superficie di lavoro.
«Questa tecnologia – afferma Salvatore Schifano, Capofficina di Vicla – non richiede conoscenze tecniche approfondite. Il sistema regola automaticamente la compensazione per una piega lineare anche su materiali non uniformi, come elementi forati/asolati misti a materiale pieno».
«La gestione di cilindri indipendenti – aggiunge Schifano – non solo migliora la precisione, ma consente di ottimizzare anche i consumi energetici. Si possono attivare uno o più cilindri senza coinvolgere l’intero sistema. Questo si traduce in un consistente risparmio energetico e in una sensibile riduzione dei costi operativi. I cilindri sono equipaggiati con sensori integrati che monitorano le flessioni del banco, adattandosi in tempo reale per mantenere la massima precisione».
Su specifica del cliente, la pressa piegatrice .Superior è stata sviluppata con una corsa della meccanica posteriore di 1.500 mm, rispetto alle misure più standard di 700 o 1.000 mm.
Con una potenza fino a 641 ton su 4.600 mm di lunghezza utile di piega, la pressa piegatrice ibrida .Superior realizzata da Vicla per il settore costruzione rimorchi e semirimorchi, si distingue per modularità e capacità di aggiornamenti successivi.
«La dotazione – aggiunge Nucci – include utensili ad alto carico, forniti da un nostro qualificato partner, e la mazzetta inferiore con bloccaggio idraulico per velocizzare il cambio stampi. È possibile montare matrici a base 60 o 90, adattandosi anche a maggiori dimensioni».
Due supporti frontali scorrevoli, orientabili e regolabili in altezza in base alla matrice montata, facilitano le operazioni, mentre un sistema di controllo dell’angolo in real-time garantisce precisione.