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Piegatura della lamiera: come risolvere i problemi di foratura

Scritto da VICLA | 30 nov 2021

All’interno di una carpenteria, la piegatura della lamiera rappresenta spesso il collo di bottiglia dell’intero processo produttivo, perché la lamiera, che è un materiale vivo, può assumere infinite forme e dimensioni e questo, talvolta, è causa di problematiche poco conosciute e complesse da risolvere.

C’è da dire che, talvolta, i problemi non nascono davanti alla macchina, ma molto spesso sono causati da un errore a monte nell’ufficio tecnico.

È per questo motivo che dovresti imparare a individuare subito le fonti di errore e correggerle già a monte, quando è ancora possibile intervenire sull’intero processo di piegatura.

Quali sono le problematiche più ricorrenti in fase di piegatura della lamiera?

Semplificando, possiamo distinguere tra due marco categorie: le forature e i riccioli di sfogo. Per ognuna esistono diversi approcci che puoi adottare per eliminare o limitare il problema.

Ecco una sintesi di quello di cui parleremo:

1. Forature vicino alla linea di piega
    1. Forature parziali
    2. Preforature con diametro inferiore
    3. Tagli di sfogo
    4. Riduzione della larghezza della matrice
    5. Cambio della modalità di piegatura
    6. Utilizzo di matrici per piega tangenziale
2. Riccioli di sfogo
    1. Tagli di sfogo
    2. Cambi della modalità di piega
    3. Matrici per piega tangenziale

Non basterebbe un libro per descrivere nel dettaglio ogni singolo punto e le possibilità di soluzione. Oggi ci limiteremo a parlare delle foratura della lamiera e di quali sono le prime due soluzioni che puoi adottare. Nelle prossime settimane approfondiremo gli altri aspetti.

Forature vicino alla linea di piega

Le forature nelle vicinanze della linea di piega sono una problematica estremamente frequente.

La presenza di fori vicino all’asse di piega può creare una deformazione che modifica la forma e la posizione del foro.

La soluzione migliore sarebbe senz’altro quella di evitare di progettare elementi in lamiera piegata con forature troppo a ridosso delle linee di piega.

Tuttavia, qualora non avessi questa possibilità, esistono diverse strategie che possono essere adottate sia dall’ufficio tecnico dell’azienda che realizza fisicamente il pezzo, sia dagli operatori.

Foratura parziale

Utilizzata soprattutto in ambito di carpenteria pesante, la foratura parziale prevede un non completamento dell’intera sagoma del foro.

Ciò permette di preservare una superficie utile ad essere sostenuta dalla matrice durante la deformazione con la conseguente stabilità della sagoma forata.

Il foro verrà ultimato grazie ad una lavorazione ulteriore come, ad esempio, con un plasma a mano.

Come si può immaginare questa tecnica trova il suo migliore impiego in presenza di spessori elevati e quantità ridotte di pezzi.

Preforatura con diametro inferiore

Tutto sommato simile alla foratura parziale, la preforatura con diametro inferiore prevede una foratura non completa della sagoma da asportare in fase di taglio.
In questo caso si compie un foro dalle dimensioni ridotte e sufficienti a non far subire alcuna deformazione in piegatura.

Il foro, che può essere anche molto piccolo (indicativamente sui 3mm per spessori da 1,5 a 5mm), verrà allargato successivamente alla fase di piegatura con un trapano servendosi dello stesso anche per foro di centraggio.

A differenza della tecnica della foratura parziale, la preforatura con diametro inferiore è più rapida e indicata per spessori anche medio sottili e lotti mediamente numerosi.

Nel prossimo articolo continueremo ad approfondire gli approcci che puoi utilizzare per gestire le forature vicine alle linee di piega. Se non l'hai ancora fatto, ti consigliamo di iscriverti alla newsletter VICLA!

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