All'interno di un officina il tema dei problemi nella produzione rappresenta un argomento molto complesso perché prende in esame molti aspetti dei processi produttivi.
Nell’ambito delle presse piegatrici si possono fare due grosse distinzioni tra:
I primi sono legati principalmente a una scarsa attenzione progettuale e realizzativa. I secondi derivano in parte dai primi e in parte da una serie di abitudini errate nell'utilizzo e nella manutenzione della macchina.
È innegabile che le macchine proposte a prezzi stracciati e provenienti da Paesi dove si predilige la quantità alla qualità produttiva, non possano vantare una cura costruttiva accettabile. Quindi, tra i problemi da subito riscontrabili su una pressa piegatrice, ci sono lo scarso allineamento tra la traversa e il banco e il mancato parallellismo delle spalle.
Come puoi pensare di piegare la lamiera correttamente se la piegatrice che utilizzi non è stata costruita con attenzione? Se ci pensi bene, è come cercare di tracciare una linea dritta con un righello storto.
Quando invece le spalle sono montate parallelamente (con una tolleranza centesimale), il registro posteriore può muoversi con precisione e velocità. Questo ti aiuta ad ottenere maggiore precisione nella piegatura e quindi anche minor errori e sprechi di materiale.
Un altro problema tecnico-strutturale che può avere la pressa piegatrice riguarda la non perpendicolarità delle guide. Questo aspetto, unito ad altre importanti caratteristiche della macchina, può fare la differenza tra una buona piegatrice e una piegatrice pessima.
Ad esempio, le presse piegatrici dotate di doppia guida consentono di mantenere la stabilità e la perpendicolarità della traversa superiore rispetto al piano di lavoro. In questo modo, la piegatrice per lamiera mantiene la precisione di piega con utensili e intermedi differenti e garantisce il mantenimento dei centraggi effettuati al collaudo.
Ci stiamo riferendo in particolare ai cilindri e alle righe ottiche, ma anche e soprattutto al registro posteriore.
Prima di acquistare una pressa piegatrice nuova o usata è sempre consigliabile controllare la qualità e il movimento di questi organi, specialmente del registro posteriore perché è l'elemento da subito visibile.
Ecco un tipo di verifica che puoi fare sul registro posteriore:
Sembra un tema scontato, ma non lo è affatto. Diffida sempre dalle presse piegatrici con strutture troppo esili, indipendentemente dal tipo di lavorazioni metalliche che devi fare; infatti non è accettabile che una singola lavorazione diversa danneggi irrimediabilmente la tua pressa piegatrice.
Una pressa piegatrice di buona qualità è equipaggiata con sistemi di bombatura per compensare le flessioni strutturali.
Che cosa si intende per bombatura?
In pratica, durante il processo di piegatura, la macchina è sottoposta a una tensione che provoca una deformazione della struttura. Per compensare questo genere di stress entra in gioco la bombatura. La bombatura è quindi un sistema che compensa la naturale deflessione della traversa e del banco nel processo di piegatura della pressa piegatrice. Senza di essa, il risultato dell'angolo di piegatura risulterebbe irregolare. Il sistema di compensazione, per essere efficiente, deve essere calibrato tenendo conto anche della robustezza della macchina.
Una pressa piegatrice di bassa qualità è formata da una struttura sottodimensionata. Se stai considerando l'acquisto di una pressa piegatrice, sia nuova sia usata, fai sempre attenzione a questo aspetto.
I problemi riscontrabili nel tempo sono spesso legati alla poca manutenzione e alla scarsa qualità costruttiva, che si presenta sotto forma di deformazioni, inaffidabilità e scarsa reperibilità dei materiali.
Non è accettabile che né la struttura di una pressa piegatrice né gli accessori fondamentali, come gli intermedi, subiscano delle deformazioni irreversibili. Infatti, abbiamo visto quanto è importante che la piegatrice abbia una struttura del banco, della traversa e delle spalle molto solida.
Nel caso di una pressa piegatrice di bassa qualità, ti accorgerai ben presto che, usandola sotto sforzo, la struttura subirà delle deformazioni irreparabili. Infatti, quando le strutture sono lastre sottili o di materiale non adeguato, possono cedere sotto qualsiasi tipo di tensione, anche quelle non troppo eccessive.
Una pressa piegatrice è solo apparentemente una macchina semplice.
In realtà è un'orchestra di componenti che devono essere scelti e realizzati a regola d'arte, oltre che durare nel tempo. Cilindri, raccordi, guide a ricircolo di sfere, motori, cuscinetti, encoder: ogni singolo pezzo, anche il più piccolo, se smette di funzionare crea un problema molto più grande.
Uno degli errori più gravi infatti consiste nel non seguire normali procedure di pulizia e di controllo del corretto funzionamento dei componenti. Una corretta manutenzione della pressa piegatrice consente di preservare la qualità dei componenti e del loro funzionamento; in più, permette di fare una differenza significativa in termini di performance ed efficienza della macchina.
L'affidabilità dei componenti, così come la reperibilità dei pezzi di ricambio sono strettamente legati al prezzo della pressa piegatrice.
Che senso ha spendere una cifra stracciata se poi la pressa piegatrice non solo si guasta di continuo, ma è pure difficile ripararla?
I problemi di una pressa piegatrice, anche se parliamo strettamente della macchina e non del fornitore o dell'assistenza post-vendita, si rivelano come le più grandi cause di tutti gli sprechi di denaro che un'azienda è costretta ad affrontare.
Una pressa piegatrice che non funziona correttamente può anche realizzare dei pezzi, ma il tempo speso nelle continue regolazioni e messe a punto è un'emorragia di denaro che nessuna impresa può permettersi.
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