Macchine per lamiera e agevolazioni fiscali 2024: le novità

Il Consiglio dei Ministri sta discutendo in questi giorni della Legge di Bilancio 2024; tra le misure approvate, ci sono anche importanti agevolazioni a sostegno delle imprese italiane, comprese tutte le carpenterie e le aziende che utilizzano macchine per lamiera.

In particolare, se stai considerando di ampliare o rinnovare il parco macchine della tua officina, ti interesserà sapere che sono state rifinanziate le seguenti misure:

  • Credito d’Imposta Beni Strumentali 4.0
  • Nuova Sabatini
  • Sud Italia: investimenti sostenibili 4.0

Credito D’Imposta 2024

Si tratta di un beneficio fiscale che permette all'azienda di saldare, tramite F24, Debiti Previdenziali, IVA e IMU, oltre che le imposte dirette (Irpef, Ires, Irap).

  • consiste in un Credito d'Imposta recuperabile in 3 anni;
  • ha l'obiettivo di aiutare le aziende ad avviare la trasformazione tecnologica e digitale in chiave 4.0.

Lo puoi ottenere investendo in beni strumentali alla tua attività di impresa con caratteristiche 4.0, come ad esempio PRESSE PIEGATRICI e CESOIE PER LAMIERA. 

Beneficiari: tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa.

Entità delle agevolazioni

  • credito d’imposta del 20% del costo per la quota di investimenti fino a euro 2,5 milioni;

  • credito d’imposta del 10% per la quota compresa tra euro 2,5 milioni e euro 10 milioni;

  • credito d’imposta del 5% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 20 milioni;

  • (DECRETO SOSTEGNI-TER) credito d’imposta del 5% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 50 milioni per investimenti inclusi nel PNRR con obiettivi di transizione ecologica (individuati con apposito decreto ministeriale).

Requisiti

Per poter ricevere il credito d’imposta, l’azienda deve possedere un gestionale di produzione e installare due software, direttamente disponibili tra gli optional forniti da VICLA.

Non possiedi un gestionale di produzione?

In questo caso è necessario installare quattro software, sempre disponibili tra i nostri optional.

Molte possono essere le configurazioni alternative, con il nostro aiuto puoi trovare quella adatta alla tua azienda.

Nuova Sabatini 2024

Si tratta probabilmente della misura più apprezzata dalle micro, piccole e medie imprese perché consente di sostenere gli investimenti per l’acquisto, o l’acquisizione in leasing, di beni strumentali materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo.

Come funziona la Nuova Sabatini?

La misura prevede che, a fronte della concessione di un finanziamento per la realizzazione di un programma di investimento, tra cui l’acquisto o l’acquisizione in leasing di macchinari per lamiera, il MISE conceda un contributo parametrato agli interessi previsti dal finanziamento.

La Nuova Sabatini finanzia gli investimenti avviati successivamente alla data di presentazione della domanda.

Cosa finanzia?

  • L’acquisto o l'acquisizione tramite leasing di beni materiali (macchinari, impianti)
  • Beni strumentali d’impresa, attrezzature nuove di fabbrica e hardware)
  • Beni immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo, finalizzati anche alla realizzazione di programmi d'investimento 4.0 e programmi d'investimento green.

Il finanziamento deve avere una durata massima di 5 anni, un importo compreso tra i 20.000 e i 4 milioni di euro

Entità del contributo

  • Contributo volto ad abbattere i tassi di interesse nella misura del:
  • 2,75% per i beni strumentali ordinari (vantaggio economico di circa l’8% dell’investimento)
  • 3,575% dell’investimento per i beni 4.0 e green (vantaggio economico di circa il 10% dell’investimento)

Investimenti sostenibili 4.0 PER IL SUD ITALIA

Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda devono:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le microimprese e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero
  • non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 15 maggio 2023.

Cosa finanzia

I programmi di investimento devono:

  • prevedere l'utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l'ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
  • essere diretti all'ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un'unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva
  • essere realizzati presso un'unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna)
  • prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a euro 750.000,00 e non superiori a euro 5.000.000,00 e, comunque, al 70 percento del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato, ovvero, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda
  • prevedere un termine di ultimazione non successivo a diciotto mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Attività economiche ammesse

Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture) o a programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio “DNSH”.
Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 4 del decreto ministeriale 15 maggio 2023.

Spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 6 del decreto ministeriale15 maggio 2023, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:

  • macchinari, impianti e attrezzature
  • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a)
    acquisizione di certificazioni ambientali.

Le agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework e, successivamente al periodo di vigenza dello stesso, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalle disposizioni di cui agli articoli 13 e 14 del Regolamento GBER, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75 per cento.

In particolare:

  • nel caso di imprese di micro e piccola dimensione, per il 50 per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 25 per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato
  • nel caso di imprese di media dimensione, per il 40 per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 35 per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato.

 

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