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Guida per piegatori: come dovresti organizzare la zona lavoro?

Scritto da VICLA | 26 set 2018

Quando si parla di piegatrici industriali e della loro importanza all'interno di una azienda per aumentarne la produttività, si associano due termini che, solo superficialmente, potrebbero sembrare strettamente connessi: “efficienza” e “risparmio". Per quanto la connessione tra questi due aspetti sia reale, perché fare efficienza molto spesso ha tra i suoi risultati l'ottenimento di un risparmio –che sia di materiale, di energia, di tempo o di fatica–, si tratta però di due fattori distinti.

Efficientare un sistema, una linea di produzione, un processo o anche solo un singolo macchinario significa riuscire a sfruttare al meglio ciò che si ha a disposizione, le sue caratteristiche e le risorse, elementi che devono lavorare in concerto per dare il migliore risultato possibile in base agli obiettivi da raggiungere. Il tutto con un'attenzione alla riduzione degli sprechi.

Il cuore della macchina: la zona lavoro

La possibilità di personalizzare un macchinario in base alle esigenze operative specifiche dell'azienda che lo andrà poi a utilizzare diventa fondamentale per aumentarne l'efficienza produttiva e, conseguentemente, la capacità competitiva. Nello specifico delle macchine per la lavorazione della lamiera, come le piegatrici industriali, un elemento importante è la zona lavoro. Da questa postazione si gestiscono le operazioni di macchina e si imposta il flusso di produzione, è quindi essenziale riuscire ad assicurare la migliore interazione uomo-macchina, da cui dipende una parte rilevante della qualità finale di ciò che si produce.

Il comfort durante le fasi di lavoro e l'ergonomia della postazione sono forse i primi elementi a cui si pensa ma, per quanto importanti, non sono certo gli unici fattori da considerare, determinanti sono infatti i seguenti elementi:

  • l'adattabilità della zona lavoro, che permette di gestire in sicurezza tutte le fasi della lavorazione e di passare agilmente a mansioni diverse, assicurando così la produzione di lotti differenti, anche piccoli, con la massima riduzione delle tempistiche;
  • la configurazione su misura della postazione per un accesso ideale ai vari utensili;
  • il layout della macchina, così da adattarla allo spazio in cui deve essere collocata;
  • la sicurezza, con il rispetto rigoroso della normativa vigente in tema.

I cardini dell'efficienza

Più in generale poi, nella ricerca dell'efficienza intervengono sia elementi generici, ovvero comuni accorgimenti applicabili a qualsiasi condizione lavorativa, sia fattori specifici che si basano sulle peculiarità di ogni singola lavorazione o esigenza produttiva e possono essere, quindi, differenti da situazione a situazione, anche qualora interessino la stessa tipologia di macchina.

La ricerca dell'efficienza diventa quindi un vero e proprio processo strategico aziendale che, oltre a quanto sinora considerato, fa perno su alcuni fattori fondamentali:

  1. la collaborazione tra fornitore e utilizzatore. Sapere capire e interpretare le necessità di un'azienda diventa il lasciapassare verso nuove fette di mercato. Già in fase di progettazione –si pensi sempre alle caratteristiche sopra descritte della zona lavoro– il confronto con il cliente permette la realizzazione di soluzioni su misura, in grado di rendere unico un prodotto standard e di assecondare i bisogni dell'azienda utilizzatrice.
  2. la capacità di sapere guardare al mercato, comprenderne i trend e, qualora possibile, anticiparli, con uno sguardo attento in particolare a tutto ciò che è innovazione. Rientra in questo ambito anche l'attenzione alla progettazione di soluzioni capaci di garantire elevate prestazioni, risparmio energetico e di risorse, e un impatto ambientale ridotto.
  3. avvalersi a propria volta di fornitori competenti e certificati. La scelta dei partner lungo la catena di fornitura determina la qualità finale del macchinario, in termini di livello qualitativo dei materiali forniti, di velocità nella risposta e di rispetto delle tempistiche di fornitura, chiamate a essere sempre più rapide.
  4. fornire un pre e post vendita strutturati e in grado di rispondere alle esigenze della propria clientela, possibilmente con soluzioni su misura. Dalla consulenza progettuale alla fornitura di pezzi di ricambio, fino all'assistenza e alla manutenzione, il servizio offerto –in loco o da remoto che sia– dovrà essere qualificato, effettuato con precisione e con una pronta risposta.
  5. investire in una continua R&S (Ricerca e Sviluppo) incentrata sui materiali, sui componenti e sulle tecnologie più innovative.

I fatti dimostrano la validità di questo approccio, le aziende che hanno saputo sviluppare una flessibilità nella gestione e realizzazione dei propri macchinari sono riuscite non solo a mantenere ma addirittura ad aumentare le proprie quote di mercato, persino nei lunghi anni della crisi economica.

In sostanza, diventare efficienti per potere garantire a propria volta soluzioni che portino l'efficienza all'interno del processo produttivo delle aziende clienti.

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