La pressa piegatrice ibrida costituisce la più recente evoluzione della piegatura nel mercato attuale. Negli anni i costruttori hanno cercato soluzioni che andassero verso la riduzione delle difficoltà di standardizzazione e di realizzazione dei pezzi in lamiera, ma la piegatura presenta innumerevoli variabili legate al materiale e all’ambiente.
Attraverso strumenti, funzionalità e innovazioni tecnologiche, la pressa piegatrice ha conosciuto una notevole evoluzione nel tempo, come descritto in questo articolo.
Le presse piegatrici ibride racchiudono in sé il meglio della tecnologia idraulica unita a un sistema di gestione elettronico eccellente.
Tale sistema, stravolge molti degli assiomi che gli operatori hanno ormai radicati nella propria esperienza. Infatti, una cattiva piegatura è quasi sempre imputabile ad una lamiera dallo spessore non costante e di cattiva qualità.
Ma quando finalmente si hanno a disposizione posizionamenti della traversa millesimali, emergono tutti i difetti delle vecchie tecnologie impiegate fino a quel momento.
Il sistema ibrido permette tre vantaggi a cui nessuna azienda che vuole qualità e competitività può rinunciare:
Si traduce non solo in una maggiore affidabilità sul pezzo singolo, ma anche in una grande ripetibilità.
Il punzone raggiunge sempre lo stesso punto morto inferiore (PMI) al millesimo di millimetro ogni volta con costanza.
Questo avviene anche perché l'olio movimentato è molto meno rispetto a quello presente nelle presse idrauliche sincronizzate tradizionali.
Ne deriva che il range termico durante la lavorazione non influisca affatto nel movimento della traversa.
Il sistema ibrido consente movimenti rapidi e precisi della traversa.
Anche se la velocità di esecuzione non è solo questo, ma è soprattutto dover compiere meno controlli e regolazioni sui pezzi prodotti al fine di snellire infinitamente il processo, aumentando la produttività in modo esponenziale.
È anche sotto questo aspetto che il sistema ibrido dà il meglio di sé.
Quando si accende una pressa tradizionale ci si può facilmente accorgere che l'assorbimento energetico è imponente e costante, a causa della pompa idraulica rimane sempre in moto.
Tutto per un'operazione che si riduce in pochi secondi. La piegatura effettiva di un pezzo, infatti, impiega pochissimo tempo rispetto alle fasi di attrezzaggio, della movimentazione e del controllo. Il sistema ibrido assorbe l'energia di cui ha bisogno solo quando l'operatore attiva la pressa piegatrice.
Per quanto possa essere un costo invisibile, perché non compare evidente come un costo vivo, il risparmio energetico è assolutamente di rilievo.
Quando si tratta di scegliere tra una piegatrice elettrica e una piegatrice ibrida, è importante considerare le specifiche esigenze del proprio lavoro. Le piegatrici elettriche offrono precisione, velocità e un basso consumo energetico, ideali per produzioni di alta qualità e piccoli spessori.
Le piegatrici ibride, combinano i vantaggi delle piegatrici elettriche e delle piegatrici idrauliche, offrendo flessibilità e potenza adatta anche a spessori maggiori. Per una panoramica completa sulle differenze tra piegatrici elettriche, ibride e idrauliche, puoi leggere il nostro approfondimento Piegatrice elettrica, ibrida e idraulica: quali sono le differenze.