Uno dei principali problemi affrontati dall'industria della lavorazione della lamiera è la riduzione dei tempi morti tra il completamento di un lotto di pezzi e l'inizio del successivo. VICLA ha affrontato questo problema sviluppando un innovativo sistema di attrezzaggio automatico degli utensili collegato alle presse piegatrici: Superior ATC Automatic Tool Changer. VICLA ATC Tool Changer: operazioni di stoccaggio, carico e scarico degli utensili Progettato per ottimizzare l'interfaccia tra le presse piegatrici e il sistema di stoccaggio, il sistema di cambio stampi per piegatrici di VICLA garantisce uno stoccaggio, un caricamento e uno scaricamento degli utensili efficiente. Caratteristiche Principali del Cambio Automatico degli Attrezzi Design modulare: Facilmente personalizzabile per adattarsi a qualsiasi configurazione della pressa piegatrice e requisiti di utilizzo. Scalabilità: Espansione della capacità di stoccaggio aggiungendo moduli aggiuntivi secondo necessità. Opzioni versatili: Disponibile in modelli a doppio ingresso e dimensioni XXL per presse piegatrici grandi e pesanti. Gestione completa degli attrezzi: Stoccaggio e gestione efficienti non solo di punzoni e matrici, ma anche di strumenti speciali come le tavole di orlatura. Aspetti chiave del carico e scarico automatico di punzoni e matrici Questo sistema è personalizzabile e progettato per misurare in base alle esigenze del cliente; riduce i tempi di impostazione da 4 a 5 volte rispetto all'operazione manuale ordinaria ed esegue automaticamente anche le attrezzature più complesse, gestendo set di attrezzi fino a 1-3/4 di apertura a V e strumenti di ritenzione dell'asta. Gli strumenti superiori possono anche essere ruotati di 180 gradi. Inoltre, consente l'utilizzo di sistemi di serraggio Promecam o WILA. L'automazione copre tutto, comprese le operazioni upstream. Uno degli aspetti più interessanti è la programmazione da parte dell'ufficio tecnico: il sistema CAD/CAM elabora il file tridimensionale, crea il miglior ciclo di piegatura e invia il programma alla macchina che è automaticamente equipaggiata, richiamando la sequenza di piegatura direttamente sul controllo numerico. Tutti i dati di attrezzatura e lavorazione vengono automaticamente salvati al termine del lavoro ed esportati al management per un'analisi dei dati chiave 4.0. Vantaggi: Riduzione dei tempi di set-up Aumento della produttività Configurazione personalizzabile Programmazione versatile e automatizzata Uso semplice e intuitivo Gestione di impostazioni complesse Configurazione di due presse piegatrici contemporaneamente Il sistema VICLA ATC - Singolo o Twin - è progettato per automatizzare e accelerare le impostazioni per produrre in modo efficiente lotti di piccole dimensioni. Il sistema combina una o due presse piegatrici ibride con un cambio automatico degli attrezzi, consentendo molteplici configurazioni di attrezzi, riducendo i tempi di set-up da 4 a 5 volte rispetto all'operazione manuale ordinaria. L'elemento principale del sistema è una navetta compatta che funge da cambio automatico degli attrezzi, posizionando i set di attrezzi, fino a 1-3/4 di apertura a V, nei sistemi di serraggio delle travi superiore e inferiore. Questa navetta recupera e sostituisce gli attrezzi nel magazzino degli attrezzi, che può contenere fino a 197 piedi di matrici e punzoni. Gli attrezzi possono essere utilizzati in configurazioni manuali o robotiche. Gli strumenti superiori possono anche essere ruotati di 180 gradi. VICLA ATC system - Single or Twin – is designed to automate and speed-up the setups for efficiently producing small batch sizes. The system combines one or two hybrid press brakes with an automatic tool changer, allowing for multiple tooling setups, reducing setup times by 4 or 5 times compared to the ordinary manual operation. The main element of the system is a compact shuttle that serves as robotic tool changer that places the tool sets, up to 1-3/4” V opening, in the clamping systems of the upper and lower beams. This shuttle retrieves and replaces tools in the tool magazine, which can store up to 197 ft. of dies and punches. The tooling can be used in manual or robotic setups. The upper tools can also be rotated 180 degrees. Programmazione Offline Uno dei tanti vantaggi del cambio automatico degli attrezzi VICLA è la possibilità di programmazione offline. Il sistema CAD/CAM elabora il file tridimensionale, crea la migliore sequenza di piegatura e invia il programma alla macchina, che è automaticamente equipaggiata, e richiama la sequenza di piegatura direttamente sullo schermo di controllo numerico. Tutti i dati di attrezzaggio e lavorazione vengono automaticamente salvati al termine del lavoro ed esportati al sistema di gestione per l'analisi dei dati. Hai bisogno di ulteriori informazioni? Scarica la nostra brochure o invia una richiesta online per un preventivo.
La storia di EVB è quella di un’azienda che, dalla sua fondazione negli anni’60 ad oggi, ha saputo evolversi passando da un piccolo laboratorio artigiano a protagonista riconosciuto nel settore della lavorazione lamiera conto terzi. Marco Butti, attuale titolare dell'azienda con sede a Calolziocorte (LC) e nipote del fondatore, ci ha raccontato questa realtà, le sfide affrontate e l'importanza della tecnologia, in particolare della collaborazione con VICLA che ha segnato un nuovo capitolo di successi e innovazione nella crescita dell’azienda. EVB S.r.l. è nata negli anni '60 e si occupa prevalentemente di carpenteria conto terzi: taglio laser, piegatura e assemblaggio di particolari – racconta Marco Butti - Questa azienda, originariamente focalizzata su riparazioni e piccoli lavori, ha saputo adattarsi alle esigenze del mercato, cambiando tecnologia e ampliando il proprio portafoglio di servizi. Abbiamo sempre cercato di far evolvere quello che era il prodotto della carpenteria, puntando più sulla qualità che sulla quantità” La varietà di lavori che EVB è in grado di gestire è uno dei suoi maggiori punti di forza. Riusciamo a variare da un lavoro ad un altro. Facciamo tutto, dal piccolo particolare da 1 kg fino a basamenti lunghi 25 metri, sottolinea Butti, evidenziando anche come questa flessibilità consente all'azienda di non fermarsi mai, rispondendo a tutte le esigenze dei clienti e mantenendo un'alta produttività. . Investire in tecnologia per garantire efficienza scegliendo una pressa piegatrice ibrida Butti evidenzia anche una delle sfide più temute nel settore manifatturiero: la carenza di lavoratori esperti. I lavori diventano sempre più complicati e c'è sempre meno personale qualificato in grado di svolgerli,” ha affermato. Questa situazione ha spinto EVB a investire in nuove tecnologie e macchinari più moderni, per garantire efficienza e qualità nel lavoro. Un passo significativo nella modernizzazione di EVB è stata la collaborazione con VICLA, un costruttore di macchine utensili di Albavilla (CO) che fornendo una pressa piegatrice ibrida modello .Superior ha consentito all'azienda di innalzare il proprio standard produttivo. .Superior di VICLA, essendo una piegatrice molto innovativa, è molto più intuitiva e veloce, anche per chi non ha tanta esperienza nella piegatura, ha spiegato Butti. Questa intuizione si è tradotta in un evidente miglioramento della produttività La macchina vecchia che avevamo non era in grado quasi nessuno di utilizzarla, confida il titolare di EVB. Per questo motivo, EVB ha portato i propri pezzi di prova presso VICLA per testare la nuova tecnologia. Ci hanno messo a disposizione una pressa .Superior, noi abbiamo portato le nostre attrezzature e siamo stati una mezza giornata a produrre in casa VICLA, ha detto Butti, e scrivendo un'esperienza di collaborazione proficua. I risultati sono stati sorprendenti: Abbiamo notato che era tutto un altro modo di lavorare: le lavorazioni sono state eseguite con una produttività più elevata, ha aggiunto. Grazie alla nuova macchina, EVB è riuscita a eseguire pezzi prima complessi con innovativa facilità, permettendo anche a dipendenti meno esperti di lavorare efficacemente. “È sufficiente che l’operatore sappia usare uno smartphone e può iniziare a piegare con la pressa VICLA”. Marco Butti ha sottolineato che grazie alla nuova tecnologia, ora è possibile realizzare pezzi che prima richiedevano una notevole esperienza da parte dell'operatore. “Adesso riusciamo a farli con molti meno problemi, molto meno tempo perso a controllare ogni singolo pezzo, ha affermato. In particolare la pressa piegatrice VICLA ha risolto molte criticità nelle operazioni di piegatura dei binari per i trasportatori degli impianti di verniciatura. “Si tratta di un prodotto dove sono richieste tolleranze ristrette e che è molto complesso da piegare: parliamo di binari lunghi da 1,5 a 3 m e con pieghe molto strette. Grazie alla precisione di questa nuova macchina riusciamo però ad avere una produzione più elevata rispetto a prima”. La macchina VICLA ha semplificato il lavoro non solo in termini di tempo, ma anche di fatica fisica per gli operatori. Con l'accompagnatore che segue passo passo quella che è la piega, il pezzo viene più preciso, precisa Butti, sottolineando quanto sia importante per il comfort dell’operatore avere attrezzature ergonomiche come quelle che VICLA ha previsto per la pressa piegatrice .Superior. La pressa piegatrice VICLA è stata fornita dotata di tecnologie di correzioni dell'angolo di piega in tempo reale. Tecnologia ibrida, precisione massima Entrando nel dettaglio della pressa piegatrice ibrida modello .Superior di VICLA possiamo affermare che si tratta di una macchina progettata per rispondere alle esigenze di precisione e versatilità dei moderni ambienti produttivi. Questa macchina è caratterizzata da una struttura robusta e tecnologica mente avanzata, in grado di garantire elevate prestazioni e un'eccezionale qualità di piegatura. Uno degli aspetti distintivi della .Superior è la sua configurazione ibrida, che combina efficienza energetica e prestazioni superiori. Grazie a un sistema di azionamento elettrico, la pressa garantisce una riduzione dei consumi energetici e una maggiore sostenibilità ambientale, un elemento sempre più cruciale nel contesto industriale attuale. La .Superior è dotata di un avanzato sistema di controllo numerico che consente una programmazione intuitiva e una gestione facilitata delle operazioni. Gli operatori possono beneficiare di un'interfaccia user-friendly che facilita l'inserimento dei parametri di lavorazione e la gestione dei programmi di piegatura. Questo aspetto, come abbiamo visto, è stato molto apprezzato da EVB e rappresenta un punto di forza della tecnologia VICLA per tutte le carpenterie italiane. Inoltre, la macchina offre la possibilità di integrare sistemi CAD/CAM per una gestione dei progetti e una continuità produttiva senza soluzione di continuità. Tra le altre caratteristiche salienti, la .Superior è equipaggiata con un sistema di correzione automatica dell'angolo di piegatura, che garantisce risultati precisi e ripetibili. Questa tecnologia consente di ottimizzare i processi produttivi, aumentando l’efficienza e riducendo al minimo gli scarti. Inoltre, la pressa piegatrice .Superior è progettata per gestire una vasta gamma di materiali e spessori, rendendola ideale per molteplici applicazioni industriali e quindi strumento produttivo ideale per uno contoterzista come EVB che fa della flessibilità uno dei suoi elementi distintivi. La capacità di VICLA di adattare la .Superior a diverse configurazioni di produzione consente agli utilizzatori di ampliare la propria offerta e rispondere in modo flessibile alle richieste dei clienti. La struttura compatta e versatile della pressa piegatrice consente infine anche di ottimizzare gli spazi di lavoro, un ulteriore vantaggio nel panorama industriale italiano in cui ogni m2 è fondamentale (e molto costoso). Il primo passo di una partnership per innovare Guardando al futuro, Butti ha confermato che EVB continua a considerare nuove opportunità di investimento nel settore tecnologico e collaborazioni strategiche. C'era l'idea di acquistare una pressa piegatrice più piccola, ma stiamo facendo delle valutazioni anche in base al personale. Purtroppo, non avendo personale a sufficienza, inserire una macchina in più e tenerla ferma crea un problema, ha detto. Tuttavia, nonostante le sfide, l'impegno verso la crescita e l'innovazione rimane intatto. Il prossimo acquisto in questo settore sarà ancora VICLA, ha affermato Butti, dimostrando come una collaborazione proficua possa gettare le basi per un futuro prospero. L'esperienza di EVB S.r.l. e la sua partnership con VICLA testimoniano l'importanza di investire in tecnologia e innovazione per restare competitivi nel mercato attuale. Con un occhio attento al futuro e un forte impegno verso la qualità e l'efficienza, EVB continua a essere un esempio di come la tradizione possa evolversi, rimanendo al passo con le nuove sfide del mondo industriale moderno.
Gli utensili per presse piegatrici sono gli elementi fondamentali che consentono di formare la lamiera nelle forme desiderate. Si distinguono in due categorie: utensili superiori: i punzoni, detti anche coltelli o lame. Sono gli utensili fissati al pestone mediante molteplici sistemi di fissaggio. utensili inferiori: chiamati anche matrici, cave o prismi, sono gli utensili montati sul banco della piegatrice e sostengono il materiale durante il processo di piegatura. Che cos'è una pressa piegatrice? Una pressa piegatrice è una macchina utilizzata per piegare la lamiera in varie forme. È composta da una trave superiore, sulla quale sono montati i punzoni, che si muove verticalmente e una banco inferiore, sul quale sono montate le matrici, che rimane stazionaria. La lamiera viene posizionata tra le due travi e il punzone viene premuto verso il basso per piegare il materiale. Esistono diversi tipi di presse piegatrici: presse piegatrici meccaniche, presse piegatrici idrauliche, presse piegatrici ibride, presse piegatrici CNC, presse piegatrici rotative. Leggi la nostra guida completa che descrive nel dettagli cos'è una piegatrice, a cosa serve e quali sono le tipologie di presse piegatrici. Scegliere l'attrezzatura giusta per la pressa piegatrice La scelta dell'attrezzatura appropriata per la tua pressa piegatrice è fondamentale per ottenere risultati accurati ed efficienti. Ecco alcuni fattori chiave da considerare: Tipologia di materiale da piegare: lo spessore, la resistenza e la duttilità del materiale determineranno le migliori opzioni di attrezzatura. Angolo di piega: l'angolo di piega desiderato influenzerà la scelta delle forme di punzone e matrice. Raggio di piega: il raggio di piega avrà un impatto sui requisiti dell'attrezzatura. Configurazione dell'attrezzatura: considera fattori come le aperture delle matrici a V, i profili dei punzoni e i materiali dell'attrezzatura. Capacità della pressa piegatrice: assicurati che la tua attrezzatura sia compatibile con la capacità di tonnellaggio della tua pressa piegatrice. Utilizza i nostri calcolatori online. Di quale materiale sono fatti gli utensili per piegatrici? Gli utensili per la piegatura della lamiera sono sono generalmente realizzati in acciai temprati e rettificati, o rivestiti con carburo di tungsteno, per assicurare una maggiore resistenza all'usura e una lunga durata operativa. Questi materiali offrono un'eccellente resistenza all'usura, durata e resistenza al calore, rendendoli adatti per applicazioni di piegatura impegnative. Matrici e punzoni: come si utilizzano nella piegatura della lamiera? Nelle piegatrici cnc, il processo di piegatura della lamiera viene gestito dal controllo numerico che monitora il movimento della macchina e dei suoi componenti, compresi i punzoni e le matrici. In una piegatura automatica il punzone è spinto nella lamiera dalla macchina, mentre la matrice viene tenuta ferma. Il movimento della macchina viene controllato dal sistema CNC, che garantisce una piegatura precisa. Inserimento degli utensili in piegatrice: alcuni consigli Una corretta impostazione dell'attrezzatura per pressa piegatrice è essenziale per un funzionamento accurato e sicuro. Segui queste linee guida generali: Pulizia: assicurati che l'attrezzatura e il letto della pressa piegatrice siano puliti per evitare graffi e detriti che possano influenzare il processo di piegatura. Allineamento: allinea con cura il punzone e la matrice per garantire un corretto contatto con il materiale. Serraggio: fissa l'attrezzatura in posizione utilizzando i meccanismi di serraggio appropriati. Regolazione della tonnellata: imposta la tonnellata della pressa piegatrice in modo che corrisponda ai requisiti del materiale e della piega. Controlli di sicurezza: effettua controlli di sicurezza prima di azionare la pressa piegatrice per garantire una corretta impostazione e prevenire incidenti. Considerazioni aggiuntive Manutenzione: Una manutenzione regolare, che include pulizia, lubrificazione e ispezione, è essenziale per prolungare la vita dell'utensile e garantire prestazioni ottimali. Stoccaggio dell'attrezzatura: Un corretto stoccaggio aiuta a prevenire danni e prolungare la durata dell'attrezzatura. Utensili superiori: i punzoni I punzoni sono utensili fissati al pistone mediante vari sistemi di fissaggio. I punzoni sono essenzialmente le lame che discendono dall'alto sulla lamiera durante la piegatura, tracciando la linea di piega e determinando così l'altezza successiva della flangia. Come si catalogano i punzoni? Codice prodotto: un identificatore univoco per ogni punzone. Gradi: l'inclinazione delle facce immediatamente adiacenti al raggio della punta. Altezza: l'altezza utile che nello standard europeo è uguale all'altezza totale meno i 30 mm dell'attacco all'intermedio. Gli utensili con un'altezza maggiore consentono un buon utilizzo nella creazione di scatole profonde. Raggio: il raggio della punta del punzone ci mostra visivamente a quale tipo di utilizzo è stato progettato. In generale, un raggio maggiore suggerisce l'uso per materiali più spessi o per piegare lamiera sottile ma con curve di raggio molto grande. Alcuni utensili hanno una punta piatta e hanno usi specifici, ad esempio se il segmento del vertice piatto è abbastanza lungo, nelle pieghe orlate (calandratura) di grandi spessori. Tipologie principali di punzoni (o coltelli) per piegatrici Ci sono molte tipologie di punzoni disponibili per diversi lavori. La selezione del punzone deve essere effettuata solo dopo aver conosciuto le basi di ciascun tipo di punzoni per presse piegatrici. Le principali tipologie sono: Punzone standard Il punzone standard è lo strumento più comune per presse piegatrici. Il suo corpo spesso e la punta stretta generano un tonnellaggio elevato, adatto per piegare materiali più spessi. Il lato interno ha una leggera curva concava con esterni piatti, che consente una piegatura della flangia più corta. Punzoni a punta fine Utilizzare punzoni angolari acuti per curve molto corte, in genere 30° o meno. Possono anche gestire angoli più grandi come 60°. Questi punzoni hanno una punta affilata e un corpo generalmente ingombrante. Punzoni specifici per serramenti Questi punzoni speciali hanno un corpo stretto e una punta angolata che si piega verso l'interno. Sono ideali per creare curve dietro gli angoli, come stipiti e ante delle porte. Punzone a collo di cigno I punzoni a collo di cigno vengono utilizzati per la creazione di profili a forma di U. La loro forma unica impedisce alle contropieghe del pezzo di entrare in collisione con l'utensile. Data la loro particolare forma, i punzoni a collo di cigno sono soggetti a forze trasversali che tendono a piegare gli utensili con un effetto torcente. La conseguenza di ciò è che questa particolare forma di utensile ha una capacità inferiore di sopportare un carico e, quindi, di portata massima. Punzoni a raggio I punzoni superiori a raggio hanno una punta arrotondata invece di una affilata. In questo modo si crea una curva a forma di U invece di una forma a V netta. Sono spesso usati con una matrice a forma di U per angoli arrotondati. Utensili Inferiori: le Matrici Le matrici, anche chiamate cave o prismi, sono gli utensili inferiori attaccati al tavolo della pressa piegatrice. Sono disponibili in varie forme e dimensioni, ma la maggior parte ha un'apertura a V. Gli angoli di apertura comuni della V vanno da 90° (per la coniatura) a 30°. Scegliere la matrice giusta Considera fattori come: Codice prodotto: identifica in modo univoco per ogni matrice. Gradi: indica l'angolo dell'apertura a V della matrice, che determina l'angolo massimo di piega. Raggio: il raggio degli angoli arrotondati della V, che influisce sulla qualità della piega. Tipo di matrice: singola a V, a due vie autocentrante, multi V, piega schiaccia ecc. Comprendendo questi fattori, puoi selezionare gli utensili appropriati per la pressa piegatrice per le tue applicazioni specifiche. Matrici a V Le matrici a V rappresentano il tipo più diffuso di stampo utilizzato nelle presse piegatrici. Il loro scopo principale è creare pieghe lineari sulla lamiera. Questi stampi prendono il nome dalla forma a V del loro incavo, che è progettato appositamente per questa funzione. Matrici Multi-V Le matrici Multi-V sono stampi appositamente disegnati con molteplici cave e angoli diversi, il che offre un elevato grado di flessibilità e precisione nel processo di creazione di pieghe e particolari complessi. Grazie alla loro versatilità, queste matrici si adattano a diverse forme e configurazioni, permettendo di realizzare lavori più dettagliati e di qualità. Matrici a U Le matrici a U vengono impiegate per ottenere pieghe con raggi interni ampi o angoli molto acuti, necessari soprattutto per la formazione di forme cilindriche o sferiche. Questi stampi possono essere con raggi di bordo cava maggiorati, il che favorisce il processo di piegatura ed evita che la lamiera si blocchi all'interno della matrice. Matrici Piegaschiaccia Sono matrici speciali per eseguire una piegatura a schiacciamento, ovvero un processo di piega che permette di eliminare gli spigoli vivi e di aumentare la resistenza meccanica di profili sottili, in particolare nelle zone di piega. Il processo si compone di due passaggi: una piegatura iniziale a 35° e una successiva operazione di schiacciamento per ottenere lo spessore o il profilo finale. Matrici per piega tangenziale o oscillanti Le matrici per piega tangenziale sono formate da tre parti: un blocco con due sedi due rulli fresati delle molle di tenuta La piegatura tangenziale offre un vantaggio significativo nella lavorazione di lamiere con fori e asole, evitando le antiestetiche slabbrature e garantendo una finitura di alta qualità. Sistemi di bloccaggio degli utensili della piegatrice Insieme alla scelta degli utensili della piegatrice, è importante valutare anche il sistema di bloccaggio, in quanto concorre nel determinare la velocità di setup della macchina. Si potrebbe aprire un capitolo intero su come ottimizzare e velocizzare la preparazione della macchina e della zona lavoro e per questo ti invitiamo a leggere i nostri 7 consigli su come ottimizzare la zona lavoro della piegatrice. Le tipologie di bloccaggio utensili si distinguono in base alla tipologia di attacco, che può essere di tipo Promecam, chiamato anche europeo, oppure di tipo WILA. A loro volta, è possibile distinguere i bloccaggio utensili superiori ed inferiori in base alla tecnologia di fissaggio: manuale, semimanuale, idraulica o pneumatica. A questo proposito, leggi il nostro approfondimento e impara a riconoscere le diverse tipologie di bloccaggio utensili. Carico e scarico degli utensili automatico Caricare e scaricare gli utensili della piegatrice richiede tempo e, insieme alla movimentazione dei materiali, è uno dei momenti in cui nasconde la maggiore quantità di sprechi di tempo. VICLA ha progettato il cambio utensili automatico per presse piegatrici, una soluzione automatica di carico e scarico degli utensili della piegatrice che riduce fino a 5 volte il tempo di setup della macchina. Scopri tutto sul cambio utensili automatico: che cos'è, come funziona, vantaggi e svantaggi.
Nuova Inox è una realtà specializzata nella lavorazione dell'acciaio inox conto terzi. Nell'ottica di ottimizzare accuratamente il lavoro, soprattutto nella fase di piegatura, l'azienda ha scelto un cambio utensili automatico per piegatrici progettato su misura da VICLA. La necessità di gestire un vasto numero di codici univoci e tempi di attrezzaggio differenti ha reso cruciale l'adozione di un sistema automatico per l'attrezzaggio utensili della peigatrice. “Abbiamo esaminato le proposte del mercato e scelto le macchine di piegatura VICLA, che soddisfavano le nostre esigenze di intercambiabilità e gestione centralizzata degli utensili”, spiega Fabiano Fieni, direttore generale di Nuova Inox Srl di Rovato (Brescia). L'azienda ha acquistato due piegatrici VICLA .SUPERIOR e un sistema di cambio utensile ATC, riducendo notevolmente i tempi di attrezzaggio e migliorando la fluidità del processo produttivo. Le peculiarità che rendono unico il sistema ATC (Automatic Tool Changer) progettato da VICLA risiedono in tre aspetti chiave: tecnologia ibrida, attrezzaggio automatico, programmazione da remoto. Due presse piegatrici ibride garantiscono pieghe perfette Le presse piegatrici ibride sono dotate di motori brushless ad alto coefficiente energetico, dispositivi per il controllo di piega in tempo reale, come il controllo dell'angolo e la bombatura adattiva. A differenza di una piegatrice elettrica o idraulica, la piegatrice ibrida VICLA è dotata di un impianto idraulico specifico che comprende un circuito idraulico doppio completamente indipendente, ciascuno dotato di un proprio serbatoio, motore, pompa e inverter. Questa scelta costruttiva dimezza il piping e l'impiego di olio idraulico, aumenta la velocità di esecuzione e riduce drasticamente i consumi energetici. Inoltre, non risente dei limiti strutturali tipici di una pressa piegatrice elettrica. La doppia guida conserva stabilità e perpendicolarità della traversa superiore rispetto al piano di lavoro: questo permette di mantenere la precisione di piega con utensili e intermedi differenti, garantendo nel tempo il mantenimento dei centraggi effettuati al collaudo. Le due piegatrici collegate al magazzino utensili automatico dispongono inoltre dell'innovativo sistema Tool Locator che, per mezzo di LED incorporati nel bloccaggio superiore, ha la doppia funzione di indicare la corretta posizione dei punzoni durante la fase di attrezzaggio e di aiutare l’operatore a individuare l’utensile attivo in modalità di produzione. Come funziona il cambio stampi ATC Il cambio stampi automatico ATC di VICLA è concepito proprio per ridurre al minimo i settaggi quando gli attrezzaggi si susseguono uno dopo l’altro; il sistema riesce a ridurli di 4 o 5 volte rispetto alle attività manuali. Inoltre elimina i tempi morti tra una fase e l'altra, consentendo di passare direttamente dal taglio alla piega del pezzo senza dover attendere i tradizionali tempi di attrezzaggio. In Nuova Inox è inoltre possibile sfruttare un unico magazzino utensili su tutte le piegatrici del reparto, mantenendo lo stesso CAM a cui gli operatori erano già abituati. Un valore da non dimenticare In Nuova Inox si è constatato che l’esperienza pluridecennale di piega di un operatore è davvero un valore aggiunto: “abbiamo visto – conclude il direttore generale Fabiano Fieni - che non di rado questa figura professionale è capace di “inventare” una strategia di piegatura migliore di quella che il software stesso suggerisce, perché è la memoria storica dell’azienda, perché è abituato a valutare, fare scelte, preferire una soluzione a un’altra, per esempio ridurre al minimo le rotazioni del pezzo, su 180°, o forse 360°, e così via. Ma non tutti sono così esperti, e allora l’automazione è utilissima nelle operazioni di routine, attraverso le quali anche un neofita può diventare produttivo; anzi, può sfruttare il CAM per far tesoro dei risultati e quindi imparare! Abbiamo messo in opera un mix di macchine piegatrici, magazzino, ergonomia, riduzione dei tempi di setup, sicurezza, senza tralasciare l’approccio 4.0 e il tracciamento delle varie fasi. Siamo certi che questo assetto in azienda ci permetterà di consolidare la nostra attività di carpenteria attraverso una maggiore capacità produttiva, dopo la nostra forte crescita degli ultimi anni. Per quanto riguarda il futuro, guardiamo con attenzione all’automazione per saldature e finiture, sempre pronti a innovare”. e altre caratteristiche avanzate, garantiscono una precisione di piega eccellente,
Uno degli strumenti fondamentali, insieme alla conoscenza delle basi di piegatura della lamiera, è il regolo di piegatura. Questo strumento aiuta a verificare la fattibilità dei pezzi da eseguire con la pressa piegatrice in dotazione e dovrebbe essere utilizzato non solo dal reparto di piegatura ma anche in ufficio tecnico. In questa guida scoprirai come utilizzarlo e dove richiedere il tuo regolo di piegatura in pdf firmato VICLA. Cos'è il Regolo di Piegatura della Lamiera? Il regolo di piegatura della lamiera è un dispositivo che viene utilizzato per misurare e verificare l'angolo di piegatura della lamiera durante il processo di lavorazione. Questo strumento è particolarmente utile per assicurarsi che le pieghe siano realizzabili con le macchine e gli utensili in dotazione. Il punto di partenza per capire la funzione del regolo di piegatura è la matrice. Ogni piega fatta in matrice ha infatti un limite dimensionale al di sotto del quale non si può scendere. In questi casi esistono diverse strade da percorrere. Una di queste consiste nel ridurre la larghezza V della cava. Tale operazione richiede però un aumento della forza di piegatura ed è quindi fondamentale assicurarsi che la piegatrice e gli utensili siano in grado di sostenere tale forza. In altre parole, una volta scelta la matrice V, bisogna assicurarsi che la resistenza degli utensili e la forza di piegatura della macchina consentano di ottenere la piega desiderata. Il regolo di piegatura viene in soccorso e ci fornisce numerose informazioni. Come si utilizza il regolo di piegatura? L'uso del regolo di piegatura della lamiera è abbastanza semplice. A partire dallo spessore della lamiera che si deve lavorare, il regolo riporta delle informazioni importanti sulla larghezza V matrice da utilizzare, il bordo minimo da rispettare e la forza di piegatura necessaria per ottenere il pezzo finito. Bordo minimo di piega Indica la misura minima ottenibile con la matrice scelta. In parole più semplici non è altro che il valore che consente alla lamiera di appoggiarsi su entrambi i lati della matrice. Il bordo minimo corrisponde a metà della matrice più una distanza di sicurezza. Perché è così importante il bordo minimo? Capita spesso che, per i limiti di forza della macchina, sia necessario utilizzare una matrice V più larga, senza però tenere conto del limite imposto dal bordo minimo. Facendo questa veloce verifica con il regolo di piegatura potremmo accorgerci che il pezzo non è realizzabile con la macchina in dotazione. Matrice e problematiche di piegatura Utilizzando il regolo di piegatura di VICLA è possibile vedere che il range di scelta della matrice è piuttosto vario. Nonostante questo, è sempre consigliabile scegliere il valore indicato nella parte centrale della tabella, proprio al di sotto dello spessore. Perché? Come abbiamo anticipato all’inizio, ad una determinata larghezza V della cava, corrisponde una forza di piegatura diversa. Più precisamente, al diminuire della larghezza, aumenta la forza necessaria. Questo aspetto, sebbene spesso ignorato in carpenteria, è responsabile di non pochi disastri ed è uno dei 5 errori più comuni in fase di piegatura. La forza di piegatura è strettamente legata alla resistenza degli utensili e ai limiti progettuali della macchina. Non è mai una buona cosa forzare tali limiti e rischiare di rompere gli utensili e la piegatrice! Un altro aspetto riguarda l’intensificarsi dei fattori di variabilità della lamiera. Al diminuire della larghezza V della cava, infatti, aumenta l’intensità con cui si manifestano le variabili intrinseche della lamiera. Regolo di piegatura in pdf Ti piacerebbe ricevere una copia del regolo di piegatura firmato VICLA? Contattaci e te lo spediremo!
Le proprietà uniche dell'acciaio inossidabile, come la resistenza alla corrosione, che spieghiamo nel dettaglio in questo guida ai materiali nella lavorazione della lamiera, lo rendono una scelta popolare. L'acciaio inox viene utilizzato in settori che vanno dalla lavorazione alimentare all'edilizia e alle apparecchiature mediche. Tuttavia, lavorare con l’acciaio inossidabile nel processo di piegatura della lamiera presenta una serie di sfide uniche. Nel campo della piegatura della lamiera, questo materiale nasconde non poche insidie. A questo proposito abbiamo intervistato due aziende specializzate nella lavorazione inox, per capire quali sono le difficoltà e le soluzioni che hanno adottato in fase di piegatura. Le sfide della lavorazione dell’acciaio inox Destinati ai più vari settori applicativi, dall’Ho.Re.Ca. al packaging passando al food& beverage, i particolari in acciaio inox sono apprezzati per le loro caratteristiche di elevata resistenza alla corrosione, garanzia di igiene e finiture estetiche di forte impatto. Queste stesse caratteristiche che rendono il materiale così richiesto pongono però sfide e problematiche durante la sua lavorazione e, in particolare, durante di fase di piegatura. In questo flusso produttivo la piegatura ha ovviamente un ruolo fondamentale visto che, come conferma Davide Chinellato (Responsabile di Produzione di Inox Piave di San Fior) la lavorazione dell’acciaio inox pone diverse complessità. “Serve una pressa piegatrice che sappia gestire queste lamiere che non sono la classica lamiera piana, ma che hanno subito diverse lavorazioni risultando quindi deformate e con spessore variabile. L’importante è riuscire a piegare in modo costante e uniforme su tutta la lunghezza del pezzo”. Oltre alla qualità della piega è fondamentale la velocità con cui si esegue la lavorazione. “Oggi chiediamo presse piegatrici che abbiano e velocità altissime di lavorazione, rispettando però sempre le normative di sicurezza. È un punto fondamentale, che una volta era impossibile, perché i dispositivi di sicurezza rallentavano il lavoro e lo rendevano più complesso. Sulle macchine VICLA invece la completa sicurezza non si traduce in una riduzione delle performance” afferma Davide Chinellato. L’acciaio inox è un materiale che, per le sue caratteristiche, richiede una grande precisione e cura, altrimenti si rischiano difetti sul prodotto finito che diventano molto evidenti. Marco Nervi, titolare di C.L.A. LAVORAZIONE INOX, azienda specializzata in lavorazioni di acciaio inox grezze, ritiene che “Per quanto riguarda la piegatura, ad esempio, si deve ottenere una piega perfettamente lineare e continua su tutta la lunghezza del pezzo. Se la piegatrice non esegue la piegatura con la stessa potenza, magari riducendo la forza nel centro, la piega ne risulta leggermente aperta o leggermente chiusa”. La scelta del giusta piegatrice In questo senso, anche la scelta della giusta pressa piegatrice gioca un ruolo fondamentale nella riuscita del pezzo giusto al primo colpo. Quando si parla di aziende abituate a gestire numerose commesse, organizzate con reparti che lavorano perfettamente in simbiosi come un unico ingranaggio, è vitale scegliere il giusto macchinario che garantisca precisione, ripetibilità e affidabilità. Inox Piave, ad esempio, ha scelto una configurazione particolare di pressa piegatrice che li consentisse di lavorare alcuni particolari unici sul mercato. La macchina, che ha richiesto un anno intero di lavoro, è dotata di 5 riscontri. In pratica si compone di una traversa singola, che fa la movimentazione generale dei fermi, più quattro fermi indipendenti da regolare in base alle esigenze. I vantaggi della piegatrice ibrida Tra una piegatrice idraulica, elettrica ed ibrida, l’azienda ha optato per una piegatrice ibrida per i suoi numerosi vantaggi. Innanzitutto la ripetibilità costante, garantita da un circuito compatto composto da piping ridotto, in cui l’impianto è in presa diretta tra pompa e motore. C’è poi la velocità. In una pressa piegatrice ibrida, l’innovazione tecnologica ruota attorno alla spinta della macchina: il sistema si compone di un asse elettrico dotato di frizione idraulica, dotato di un motore elettrico brushless, capace di fornire elevate forze ed alte velocità di spostamento. Infine, la versatilità maggiore rispetto ad una piegatrice elettrica, come sostiene Chinellato “per il tipo di piegature che realizziamo internamente l’opzione completamente elettrica non garantisce le performance richieste e quindi, anche per questo motivo, abbiamo scelto la tecnologia ibrida di VICLA”. La scelta dei giusti utensili Un altro elemento da tenere in considerazione quando si parla di lavorazione dell’acciaio inox è legato al costo, come spiega Nervi “Negli ultimi anni abbiamo registrato un incremento dei costi del materiale, non so se legato a dinamiche speculative, in particolare nel primo semestre del 2022 in cui era diventato difficile trovare il materiale. Anche questo motivo, soprattutto unito alla delicatezza del materiale, rende fondamentale evitare ogni tipo di scarto: il componente in acciaio inox se si segna diventa inutilizzabile, specie nelle applicazioni come quelle dell’arredo dove è a vista”. Materiali come inox AISI 304, ferro, zincato, rame, ottone, alluminio mandorlato e alluminio verniciato richiedono una grande precisione e cura, altrimenti si rischiano difetti che sul prodotto finito diventano molto evidenti. Oltre alla scelta della piegatrice più adatta, è importante utilizzare utensili che non segnino il materiale, come ad esempio l'utilizzo di pellicola protettive che si interpongono tra la lamiera e la matrice e proteggono il materiale. Abbiamo scritto una guida che illustra le principali tipologie di matrici e punzoni più utilizzati in piegatura. Il Fattore K nella Lavorazione della Lamiera Un aspetto critico nella lavorazione della lamiera, inclusa quella in acciaio inox, è il fattore K. Questo fattore è essenziale per determinare la precisione nei processi di piegatura della lamiera. Il fattore K rappresenta il rapporto tra lo spessore del materiale e il raggio neutro, influenzando direttamente il risultato finale della piegatura. Per approfondire ulteriormente questo concetto e capire come influenzi la lavorazione dell'acciaio inox, ti invitiamo a leggere il nostro articolo sul fattore K lamiera.
La scelta del materiale giusto è fondamentale per qualsiasi progetto di lavorazione della lamiera. Comprendere la composizione e le caratteristiche di questi materiali, come interagiscono con la pressa piegatrice, e quali sono le variabili della lamiera, è essenziale per un corretto calcolo degli sviluppi. Diversi materiali offrono caratteristiche uniche che possono influenzare significativamente la resistenza, la durata, la lavorabilità e l’aspetto estetico del prodotto finale. Acciaio Nel corso della storia, l'acciaio è sempre stato impiegato in modo assai versatile. Tale materiale è stato indispensabile per l'innovazione tecnologica di tutto il mondo. Infatti, senza la sua disponibilità e il suo basso costo, la rivoluzione industriale non sarebbe stata possibile. Col passare del tempo, le tecniche di produzione dell'acciaio sono state perfezionate. Quando si parla di acciaio, è opportuno distinguere due grandi famiglie: Acciai non legati: costituiti da leghe di ferro e carbonio Acciai legati: leghe in cui, oltre a ferro e carbonio, sono presenti altri elementi. Oltre alla presenza di elementi, esistono diversi tipologie di acciaio sulla base della percentuale di carbonio presente. In generale, maggiore è la presenza di carbonio, maggiore sarà la durezza. Quando si parla di acciai dolci o duri, quindi, si fa riferimento alla concentrazione di carbonio. In generale, è possibile distinguere l’acciaio in queste classi: extra dolci: 0,5-0.25% di carbonio dolci: 0,15 – 0,25% di carbonio semidolci: 0,25 – 0,40% di carbonio semiduri: 0,40 – 0,60% di carbonio duri: 0,60% - 0,70% di carbonio durissimi: 0,70% - 0,80% di carbonio extraduri: 0,80 – 0,85% di carbonio Acciai legati Abbiamo detto che gli acciai legati metalliche che mischiano altri elementi oltre al ferro e al carbonio. Uno dei più famosi è sicuramente l’acciaio inox. Acciaio inox L’acciaio inox (o Stainless Steel, in inglese) è costituito da un’alta percentuale di cromo che rende il materiale molto resistente alla corrosione e alla temperatura; il cromo, inoltre, dona grande malleabilità e rende l’acciaio inox un materiale impiegato in numerosissime applicazioni. Nella pressopiegatura, vengono utilizzate diverse tipologie di acciaio inossidabile, ciascuna con caratteristiche specifiche che le rendono adatte a particolari applicazioni. Le tipologie di acciaio inossidabile più comunemente impiegate sono: Acciaio Inox Serie 300 Acciaio Inox 304: è il tipo più comune e versatile di acciaio inox ed è noto anche con il nome di inox 18/10 per via delle percentuali di cromo e nichel presenti nella lega. È noto per la sua eccellente resistenza alla corrosione e alla formabilità. Questo materiale è spesso utilizzato per applicazioni che richiedono un'elevata resistenza alla corrosione, come nelle cucine commerciali, negli elettrodomestici e nelle attrezzature per la lavorazione degli alimenti. Acciaio Inox 316: oltre a nichel e cromo, contiene anche molibdeno, che migliora ulteriormente la resistenza alla corrosione, in particolare contro gli ambienti salini e chimici. È ampiamente utilizzato in applicazioni marine, chimiche, farmaceutiche e medicali, dove l'ambiente è particolarmente aggressivo. Acciaio Inox Serie 400 Acciaio Inox 430: è un tipo di acciaio ferritico con buona resistenza alla corrosione e buone proprietà meccaniche. È spesso utilizzato per applicazioni interne come pannelli di elettrodomestici e rivestimenti architettonici. Tuttavia, rispetto alla serie 300, ha una resistenza alla corrosione inferiore e una minore malleabilità. Acciaio Inox 410: offre un buon equilibrio tra resistenza alla corrosione e durezza. È utilizzato per applicazioni che richiedono elevata resistenza all'usura e moderata resistenza alla corrosione, come utensili da taglio, lame e attrezzature industriali. Acciao Cor-Ten L’acciaio corten, anche detto cor-ten, è una particolare lega di acciaio dal colore bruno-rossastro. Il nome COR-TEN deriva dall’unione di “corrosion resistance” (COR) e “tensile strength” (TEN), ed evidenzia le sue principali caratteristiche di resistenza alla corrosione e resistenza alla trazione. La proprietà principale dell’acciaio corten è la sua rara ed unica capacità di autoproteggersi naturalmente dalla corrosione, una reazione di tipo ossidativo che risponde alle sollecitazioni dell’ambiente circostante e che porta allo sviluppo di una patina di ossido superficiale che, se scalfita o rimossa, si rigenera costantemente nel tempo. Oltre all’acciaio, è possibile piegare altri materiali. Alluminio L'alluminio è un altro materiale molto popolare nella lavorazione della lamiera grazie alla sua leggerezza, resistenza alla corrosione e facilità di lavorazione. È utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, dall'industria aerospaziale all'automotive, fino agli elettrodomestici. L'alluminio può essere anodizzato per migliorare ulteriormente la sua resistenza alla corrosione e la sua estetica. Rame Il rame è noto per la sua eccellente conducibilità elettrica e termica. Questo lo rende ideale per applicazioni elettriche e di riscaldamento. Inoltre, il rame ha una buona resistenza alla corrosione e può sviluppare una patina protettiva che gli conferisce un aspetto distintivo e attraente. Tuttavia, è un materiale relativamente costoso e viene spesso utilizzato in applicazioni specializzate. Ottone L'ottone, una lega di rame e zinco, è apprezzato per la sua facilità di lavorazione, resistenza alla corrosione e aspetto dorato. È ampiamente utilizzato in componenti decorativi, strumenti musicali e accessori idraulici. La sua malleabilità consente di ottenere dettagli precisi e complessi, rendendolo ideale per lavorazioni di precisione. Titanio Il titanio è un materiale altamente resistente e leggero, noto per la sua eccellente resistenza alla corrosione e capacità di mantenere la sua integrità strutturale anche a temperature elevate. È utilizzato in settori che richiedono prestazioni superiori, come l'industria aerospaziale, medicale e militare. Lo svantaggio è che il titanio è costoso e richiede tecniche di lavorazione specializzate. Conclusioni La scelta del materiale per la lavorazione della lamiera dipende da numerosi fattori, tra cui le proprietà meccaniche richieste, la resistenza alla corrosione, il costo e l'applicazione finale del prodotto. Ogni materiale offre vantaggi unici e può influenzare significativamente il processo di produzione e le prestazioni del prodotto finale. Comprendere le caratteristiche e le interazioni di questi materiali è essenziale per realizzare progetti di successo nella lavorazione della lamiera. Ti interessa scoprire quali sono le principali caratteristiche di una pressa piegatrice? Scarica gratis il nostro manuale di pressopiegatura!
Chi lavora nel campo della piegatura della lamiera, sa che lavorare il metallo, anche a livello industriale, è una vera e propria arte. Quando si parla di deformazione della lamiera è bene distinguere innanzitutto quali sono le principali tipologie, perché ognuna di esse influenza il calcolo e lo sviluppo della lamiera. Ecco quindi che una buona comprensione di come è fatta una pressa piegatrice, unita ad una conoscenza solida dei principi di progettazione, può migliorare significativamente la qualità del prodotto finale. Quali sono le tipologie di piegatura della lamiera La piegatura della lamiera è un processo di lavorazione meccanica a freddo che deforma permanentemente il materiale applicando forze tramite un punzone. Esistono diverse tecniche di piegatura della lamiera, ciascuna adattata ai risultati desiderati. Le tecniche di piegatura della lamiera si distinguono in diverse categorie: Tecnica dei tre punti: come la piegatura ad aria, la semiconiatura e la coniatura Piega schiacciata o appiattimento della lamiera Piega con matrice tangenziale Pannellatura della lamiera L'attrezzatura principale comprende uno stampo costituito da un punzone, azionato da una pressa piegatrice, e una matrice, spesso a forma di V, scelta in base al tipo di piegatura da eseguire. La combinazione di questi elementi, uniti alle peculiarità del materiale da lavorare, possono creare risultati di piega diversi tra loro. Piegatura in aria La piegatura in aria deve il suo nome al fatto che la lamiera viene lavorata in sospensione, senza alcun contatto tra il pezzo e le facce interne della matrice. Di fatto, rimane uno spazio tra il fondo della cava e la lamiera. Ad oggi, questa modalità è sicuramente la più diffusa nella piegatura a tre punti, in quanto è lo standard nelle macchine nuove. Caratteristiche della piegatura in aria Le caratteristiche della piegatura in aria sono davvero molteplici, soprattutto se relazionata con le altre due modalità. È la più versatile, in quanto consente di ottenere una gamma più vasta di angoli di piega: da 180° a valori inferiori a 90° fino al limite massimo della matrice, ossia dal valore del suo angolo. Da ciò si evince che la piegatura in aria è immediatamente riconoscibile perché adotta matrici con angoli inferiori a 88°. Rimanendo, ad esempio, all'interno del diffusissimo standard Promecam, generalmente si trovano matrici in aria con inclinazioni della V pari a 60°, 45°, 30°. Necessita di minore forza di piegatura rispetto alla coniatura e alla modalità a fondo matrice o semiconiatura. Nella tecnica di piegatura ad aria, il raggio di piegatura della lamiera è più ampio e, di conseguenza, si genera un maggior ritorno elastico. La piegatura ad aria è la scelta preferita nella piegatura moderna perché ha la caratteristica di lasciare la lamiera libera di deformarsi con la propria naturale flessione senza interferenze. Infatti, l’assenza di contatto tra il materiale e le facce interne della matrice, o la penetrazione del punzone nel raggio, fa sì che la piegatura ad aria sia l'unica modalità adatta ai sistemi di controllo dell'angolo. La piegatura in aria necessita di sviluppi più corti, proprio in virtù delle maggiori dimensioni dei raggi interni. Quali sono i limiti? Sono pochi i limiti della piegatura in aria, ma è bene fare alcune considerazioni. Nel caso in cui volessimo piegare degli articoli con scantonature a gradi, la piegatura in aria non è la scelta migliore, perché il ricciolo di sfogo che si crea durante la lavorazione in corrispondenza dello spigolo potrebbe non essere tollerato, specie quando si ha bisogno di finiture estetiche o accoppiamenti. In questi casi, così come quando un foro è vicino alla linea di piega, è sicuramente consigliabile una matrice per piegatura tangenziale (figura 3.8) o, al limite, a 88°. Inoltre, nei casi in cui si stia piegando l'acciaio inossidabile, può essere preferibile ridurre la larghezza della V per non far scaturire dei raggi troppo ampi ed esteticamente meno appaganti. Proprio per questo, diverse aziende preferiscono andare sotto cava con l'inox. Semiconiatura La semiconiatura ha il grande vantaggio di permettere una certa costanza d’angolo con alcuni dei pregi della suddetta coniatura, seppur necessitando di molta meno forza. Il segreto e la peculiarità deriva dal fatto che lo stampaggio viene parzializzato strettamente nell’area del raggio di piegatura. Coniatura La coniatura, quando si utilizzano utensili standard, è da subito riconoscibile, in quanto necessita di punzoni e matrici con angoli di 90°. In pratica, gli utensili superiori e inferiori hanno lo stesso valore delle pieghe che si desidera ottenere. Un'altra caratteristica evidente è l'adozione di matrici più strette rispetto alla piegatura in aria che, nella maggioranza dei casi, indica come dimensione preferenziale di V il valore che si ricava moltiplicando lo spessore per 8. In caso di coniatura vengono consigliate matrici con larghezza V=spessore x 5. L'altra caratteristica fondamentale è la grande forza di cui si deve disporre per poter effettuare una coniatura effettiva e perfetta e che, indicativamente, è pari a 4,5 volte quella della piegatura in aria, a parità di condizioni. C'è da aggiungere che la coniatura rappresenta la madre tra le tre modalità per il semplice motivo che le piegatrici di un tempo non avevano sistemi di gestione dell'avvicinamento tra punzone e matrice o, per lo meno, non sufficientemente precisi. Per questo c'era la tendenza o la necessità diffusa di andare a pacco, ossia di schiacciare totalmente il materiale tra gli utensili come avviene nello stampaggio. Per quanto riguarda gli sviluppi, invece, esistono degli approcci teorici leggermente diversi a seconda del metodo che adottiamo. Per alcuni storici manuali tecnici il raggio interno è del tutto paragonabile al raggio del punzone in quanto, durante la fase finale della piegatura, la lastra ne copia fedelmente la forma e la dimensione. La coniatura ha un andamento durante il ciclo di piega assolutamente inconfondibile. La peculiarità della coniatura è che lo schiacciamento della lamiera tra le facce del punzone e le pareti interne della cava è totale. Questo processo non coinvolge esclusivamente il vertice dell'utensile, ma anche i lati inclinati. ll raggiungimento della esatta quota di coniatura si avverte solitamente con un cambio di suono e con l'osservazione che il pezzo viene letteralmente accompagnato a pacco: è totalmente inutile e sconsigliato spingere oltre per non danneggiare gli utensili o la macchina. Il vantaggio della coniatura risiede nella grande ripetibilità. Trattandosi di un vero e proprio stampaggio, permette l'annullamento del ritorno elastico con una standardizzazione assolutamente rilevante. Nella pratica, una volta raggiunta la corretta quota di coniatura, è possibile ridurre o addirittura azzerare il controllo dei valori degli angoli di piega tra un pezzo e l’altro. Ci sono casi in cui adottare una coniatura al posto di una piegatura in aria riduce notevolmente le tempistiche di esecuzione con un conseguente aumento della produttività. Tipicamente ciò può avvenire in presenza di pezzi di ridotte dimensioni, fino a 2mm di spessore e con materiali comuni quali S235 o AISI 304 in lotti medi o numerosi. Quali sono i limiti? I limiti della coniatura sono diversi: È impossibile effettuare pieghe con angoli inferiori di 90°; Necessita di grande forza ed è quindi adatta per spessori sottili; C’è molta confusione attorno a questa modalità di piega. Schiacciatura o Appiattimento Questo metodo prevede una pre-piega iniziale della lamiera con un angolo compreso tra 26° e 35°, seguita da una fase di schiacciamento dove la lamiera viene completamente o parzialmente compressa usando apposite presse. È utilizzato principalmente per aumentare la rigidità, proteggere i bordi e prevenire spigoli liberi. Pannellatura della lamiera La pannellatura della lamiera è un processo specializzato che prevede l'utilizzo di una macchina pannellatrice per lamiera. La lamiera viene fissata saldamente e una trave di piegatura si muove verso l'alto o verso il basso attorno a un punto di articolazione. Questa azione crea le pieghe desiderate nel materiale. La trave pieghevole può essere dotata di vari strumenti di piegatura per ottenere diversi angoli e forme di piegatura. La piegatura del metallo è ideale per produrre forme tridimensionali complesse come: Scatole Recinzioni Pannelli personalizzati Componenti strutturali Questa tecnica è particolarmente efficace per parti o componenti più grandi che sarebbero difficili o ingombranti da gestire manualmente. Manuale di piegatura (anche in pdf!) Sei un piegatore, oppure lavori in ufficio tecnico e ti piacerebbe leggere un manuale interamente dedicato al mondo delle presse piegatrici e della piegatura della lamiera? In VICLA abbiamo scritto un libro dal titolo Pieghe d'Arte - Arte e Tecnica della Pressopiegatura Industriale in cui parliamo di diversi aspetti: configurazione della pressa piegatrice calcolo degli sviluppo, fattore k, piano neutro, ritorno elastico fattori di variabilità della lamiera evoluzione e storia della pressa piegatrice tecnologie per il controllo della piegatura come il sistema di bombatura, il controllo dell'angolo Se ti interessa, ordina una copia qui; paghi solo le spese di spedizione e possiamo inviarti anche la versione in pdf!